Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla carenza di insegnanti nelle Scuole dell'Infanzia, domanda del consigliere Martelloni

La vicesindaco con delega all'Istruzione, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sulla carenza di insegnanti nelle Scuole dell'Infanzia.Domanda d'attualità del cons...

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La vicesindaco con delega all'Istruzione, Marilena Pillati, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Federico Martelloni (Coalizione civica) sulla carenza di insegnanti nelle Scuole dell'Infanzia.

Domanda d'attualità del consigliere Martelloni 
"Alla luce delle notizie apparse sugli organi di stampa riguardanti la carenza di personale per le sostituzioni nelle scuole dell'infanzia, chiede al Sindaco:
quali siano in dettaglio i numeri di questa carenza di personale e quali ne siano le cause a parere del Sindaco e della Giunta;
quali siano le motivazioni che hanno hanno impedito la risoluzione di questa problematica prima dell'inizio dell'anno scolastico;
se non ritenga che il cambiamento della tipologia contrattuale operato dal Comune di Bologna nei confronti degli insegnanti di scuola dell'infanzia possa aver contribuito al determinarsi di questa circostanza;
se ritenga efficace la gestione dei servizi scolastici in capo all'Istituzione Educazione e Scuola".

Risposta della vicesindaco Pillati
"Gentile consigliere Martelloni,
la ringarzio per questa domanda che come quella della consigliera Foresti, mi consente di sottolineare ancora una volta che non c’è un'emergenza insegnanti nella scuola dell’infanzia, come riporta l’articolo a cui le vostre domande fanno riferimento. C’è però un problema, una questione, non da oggi, ed è la generale ridotta disponibilità di insegnanti per la scuola dell’infanzia, tutta. Non solo per quella comunale. Un fenomeno che si ripresenta in modo ricorrente da tempo e che si ripercuote in modo particolare man mano che l’anno scolastico procede e riduce la capacita di sostituzione del personale assente, lo voglio sottolineare, nella scuola comunale come nella scuola statale, con la quale c'è un confronto un confronto costante e continuo.
Proprio perché il fenomeno è strutturale non ci siamo svegliati una settimana fa, quella notizia apparsa sul giornale da conto, in realtà, di un lavoro, di una collaborazione, che c'è con l’Università di Bologna. Non si tratta di una campagna di comunicazione, ma di un lavoro fatto insieme all'Università di Bologna con la quale si sono condivise e rafforzate alcune azioni che intervengono sull’orientamento dei laureandi verso le scuole d’infanzia, come per esempio l’incremento del numero dei tirocini ospitati presso le nostre scuole d’infanzia, sono stati circa 100 nell’anno scolastico 2015/16, l’organizzazione di incontri con gli studenti per far conoscere i servizi comunali; tutte azioni finalizzate a far rientrare le scuole d’infanzia, in particolare ovviamente quelle comunali, tra gli ambiti lavorativi d’interesse dei giovani laureati o laureandi.
Iniziative di orientamento alla professione di insegnante di scuola dell’infanzia sono state organizzate da parte dell’Istituzione anche nelle scuole secondarie di secondo grado, proprio per indicare loro una prospettiva di lavoro, e dunque di vita.
Ulteriori azioni sono state messe in campo con l’Ufficio Scolastico Regionale, in particolare con l’Ambito Territoriale di Bologna, proprio per definire modalità di condivisione delle graduatorie degli Istituti comprensivi, proprio per quel fenomeno che si sviluppa e si intensifica nel corso dell'anno scolastico.
Quindi sul tema relativo alle questioni più interne, quindi la tipologia dei contratti applicati alle insegnanti, è necessario ribadire che non è stata una scelta politica ma è stato un atto dovuto, ma voglio comunque ribadire che alla base della scelta di procedere con assunzioni a tempo indeterminato nell'ambito delle scuole dell'infanzia è una scelta di investimento nella scuola pubblica comunale.

Per quanto riguarda l’Istituzione che da alcuni anni gestisce le scuole d'infanzia e i nidi d'infanzia Educazione e Scuola, voglio sottolineare che è stata costituita proprio per sottolineare la vlontà di investire in questo ambito, sui servizi educativi e sulla scuola del'infanzia.
L'Istituzione costituisce un contesto organizzativo capace di rafforzare un'identità pedagogica unitaria, favorendo lo sviluppo di linee progettuali comuni, nel quale le competenze professionali del personale possono essere rafforzate e valorizzate.
Ma voglio ricordare un fatto fondamentale, è Il maggior favore di cui gode un’istituzione in termini di margini assunzionali che ha consentito di avviare un processo di superamento del precariato che abbiamo realizzato e che porteremo avanti e che altrimenti sarebbe stato impossibile. Oggi la normativa consente, è vero, di realizzare concorsi riservati ai lavoratori precari, in particolare a chi ha svolto er almeno tre anni lo stesso ruolo all'interno dell'Amministrazione, ma, ed è bene che ce lo ricordiamo tutti, senza l’Istituzione le assunzioni resterebbero vincolate a una percentuale della cessazione dell’anno precedente, e voglio ricordare che oggi quella percentuale è del 25%, quindi non solo non saremmo in grado di sostituire il personale che per ragioni varie e diverse esce dai servizi, ma no saremo nemmeno in grado di recuperare quella componente di precariato che si è accumulato negli anni.
Quindi credo che l'Istituzione sia la riconferma della volontà di questa Amministrazione di investire sulle sue scuole dell'infanziae sui suoi nidi d'infanzia".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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