Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul rinnovo della convenzione con il circolo Arcigay-Il Cassero

L'assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (Forza Italia), Paola Francesca Scarano (Lega nord) e Francesco Errani (Partito Democratico) sul rinnovo della convenzione con il circ...

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L'assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Marco Lisei (Forza Italia), Paola Francesca Scarano (Lega nord) e Francesco Errani (Partito Democratico) sul rinnovo della convenzione con il circolo Arcigay Il Cassero.

 

Domanda d'attualità del consigliere Lisei

"In relazione all'articolo apparso in data 9 novembre sul quotidiano il Resto del Carlino Bologna ed alla trattativa in corso con "Il Cassero" presenta la seguente domanda di attualità per conoscere il parere del Sindaco nel merito.

Chiede, inoltre, nello specifico, se: l'assessore è a conoscenza del contenuto  dell'art. 13 comma 1 del regolamento sui rapporti con le libere forme associative; l'assessore è a conoscenza che il Consiglio Comunale di Bologna ha approvato nel 2015 all'unanimità l'odg. che impone il rispetto di tale regolamento; a quale titolo l'assessore tratta un rinnovo di un immobile che dovrà essere sottoposto a procedura selettiva; a quale titolo l'assessore ritiene di procedere in violazione  dell'art. 13 comma 1 del regolamento sui rapporti con le libere forme associative; a quale titolo l'Assessore ritiene di procedere in spregio alla volontà del Consiglio comunale;  l'assessore non ritiene che incontrare l'attuale gestore dell'immobile, in prossimità della scadenza del contratto e del futuro bando, possa essere un atteggiamento poco trasparente o un comportamento conforme alla normativa; se l'assessore abbia richiesto parere all'ufficio legale ed al segretario sulle possibili conseguenza in merito alla violazione del bando; per quali ragioni sia ella a trattare un tema di gestione del patrimonio che atterrebbe invece alle deleghe dell'Assessore Conte, anche in ragione delle paventate richieste di contributi avanzate".

La risposta dell'assessore Gambarelli

"Gentile Consigliere, per quanto riguarda gli incontri con il Cassero è appena terminato il Festival Gender Bender, che ha visto la partecipazione di oltre 30.000 persone. E' quindi è evidente che l'assessore alla Cultura incontri le realtà culturali, per altro convenzionate con il Settore Cultura, che organizzano manifestazioni di questa rilevanza nazionale e internazionale. Ci mancherebbe altro che non li incontrassi. Detto questo l'Amministrazione sta ultimando un'istruttoria tecnica per la gestione futura di alcuni immobili tra cui quello in via Don Minzoni 18, demoninato La Salara, assegnata dall'Area Cultura e Rapporti con l'Università. In particolare si ricorda che l'assegnazione di tale immobile all'associazione Arcigay-Il Cassero è del 2001, momento in cui si sposta dal Cassero di Porta Saragozza dov'era dal 1982, quale attestazione dell'importanza e della progettualità di una realtà associativa gay e lesbica, primo riconoscimento in Italia da parte di una Amministrazione comunale. Allora non esisteva il regolamento sulle Libere forme associative, che è entrato in vigore nel gennaio del 2006, di conseguenza gli accordi furono prese in base a disposizioni vigenti al momento, avendo come principio ispiratore la sussidiarietà costituzionale, riaffermata nello Statuto del Comune, venendo poi adeguata nei contenuti rispetto alle convenzioni successive in base alle nuove disposizioni. Nel lavoro in corso vengono approfonditi, per ognuno degli immobili, i vari aspetti per valutare il grado di interesse delle attività per il Comune, per proposte gestionali coerenti per il futuro utilizzo e che tengano conto, tra l'altro, della tipologia delle attività, delle modalità progettuali e dell'integrazione e inclusione con il territorio. Al termine di questa istruttoria sarà mio compito quello informarvi. Aggiungo solo che non credo sia corretto, sebbene capisco l'aspetto che lei ha messo in risalto cioè quello procedurale, applicare lo stesso metodo ad associazioni completamente differenti e su questo bisognerà fare un ragionamento. Naturalmente dal punto di vista progettuale saranno seguite tutte le regole che l'Amministrazione metterà in campo, ma la regola della sussidiarietà rimane la prima”.

Domanda d'attualità della consigliera Scarano

"Con riferimento all'articolo di Stampa, relativo alle richieste del Cassero all'assessore alla Cultura, chiedo a Sindaco e Giunta quale sia il suo reale intendimento e a quale punto sia la predisposizione del Bando in ottemperanza al Regolamento comunale in vigore in materia di LFA".

La risposta dell'assessore Gambarelli

"Gentile Consigliere, rispetto alla risposta che ho dato al Consigliere Lisei, aggiungo una valutazione di tipo tecnico: il lavoro in corso tiene conto della cornice istituzionale per l'orientamento operativo dei diversi regolamenti comunali che disciplinano l'utilizzo degli immobili, del principio di sussidiarietà che muove l'azione di governance partecipata, degli obiettivi di mandato che indicano le proprietà di intervento al fine di articolare le proposte coerenti. Per quanto riguarda la gratuità, ossia erogare il servizio senza nessun costo: tra le molte attività svolte dal Cassero, e che forse sarebbe bene conoscere meglio e conoscere più da vicino, ci sono tantissime attività, forse ormai la maggior parte, erogate dal Cassero a titolo gratuito verso tutta la cittadinanza. Queste attività si reggono sul tempo prezioso che viene donato dai volontari affinché questi servizi possano essere messi in atto. Sto parlando del telefono amico gay e lesbico dove sono segnalati i problemi che riguardano un bisogno di ascolto, quelli relativi all'Hiv, allo sportello di consulenza professionale di carattere psicologico, dove volontariamente persone preparate a rispondere a queste grandi difficoltà si mettono a disposizione dei cittadini; sto parlando del gruppo per la salute che collabora attualmente anche, per esempio, con Piazza Grande al fine di far sì che le persone che hanno problematiche di salute, e nello stesso tempo anche problematiche perché legate al fatto che sono persone senza fissa dimora, abbiano un luogo di accoglienza. Il servizio giuridico, tutta l'area che riguarda la socializzazione per non parlare di tutta la parte che riguarda l'area cultura, il centro di documentazione, il Festival Gender Bender, il Teatro Arcobaleno... ne potrei citare migliaia. Tutta quest'area che riguarda la parte di servizi alla persona svolge attività in sussidiarietà rispetto alle attività del nostro Comune, sono erogate a titolo totalmente gratuito, raggiungono circa 100.000 persone nel loro complesso, e proprio affinché vengano erogati questi servizi fondamentali, e che il Cassero è in grado di fare in maniera egregia da 30 anni, proprio per questo è necessario che siano sostenuti dallAmministrazione comunale”.

Domanda d'attualità del consigliere Errani

"Considerata la scadenza della convenzione tra il Comune di Bologna e l'associazione Arcigay Il Cassero per la gestione del centro socioculturale La Salara, sito in Bologna in via Don Minzoni 18, in considerazione di quanto realizzato in questi anni, chiede all'Amministrazione comunale come intende adoperarsi per dare continuità alle attività, azioni e progetti promossi dall'associazione collegati al contrasto della violenza di genere e alla tutela e diffusione di una cultura aperta alle differenze di genere e di orientamento sessuale, eliminando progressivamente i potenziali fattori discriminatori".

La risposta dell'assessore Gambarelli

"Gentile Consigliere, ho già in parte risposto a questa domanda con la risposto alla Consigliera Scarano. Ho però piacere che in questa sede venga ribadito un fatto fondamentale, cioè che i progetti organizzati dal Cassero si muovono fortemente in rete con i nostri servizi sociali e con i nostri servizi sanitari. Questo per quanto riguarda le attività di educazione, formazione, accoglienza affinché vengano garantiti i diritti delle persone. Per quanto riguarda invece le attività culturali come abbiamo già detto il Festival Gender Bender è una punta di diamante rispetto alle attività, rassegne e festival che la nostra città esprime. Innanzitutto perché negli ultimi anni ha avuto una crescita di spettatori assolutamente trasversale che nessuno forse si sarebbe aspetto di vedere qualche anno fa. Inoltre per quello che diceva proprio il Consigliere Errani, siamo di fronte a una di quelle realtà che riesce grazie alla propria competenza ad attivare progetti internazionali di grandissimo valore. Vincere progetti europei non è facilissimo, occorre avere competenza, una rete di collegamento molto forte con almeno altri cinque o sei Paesi europei e, tra l'altro, con l'obiettivo di mettere sempre al primo piano l'aspetto qualitativo. Ed è per questo motivo che Gender Bender rientra assieme ad altri festival del contemporaneo tra le realtà che sono sostenute dal Settore Cultura del Comune di Bologna. Ed è una realtà che sarà sostenuta anche nei prossimi anni in virtù del fatto che dimostra di essere in grado non solo di crescere a livello di spettatori, di relazioni internazionali di qualità dell'offerta ma anche di tessere relazioni molto forti con altre associazioni cittadine e più o meno con tutte le istituzioni culturali della città. Da quest'anno, come sapete, si è avviata anche una relazione molto importante con l'Università di Bologna, con la quale il Settore Cultura ha in atto un protocollo da metà del mandato scorso. Ci troviamo dunque di fronte a una realtà in grande crescita, qualitativamente assolutamente rilevante in grado di conversare con tutte le istituzioni culturali della città e le altre associazioni. Per questo motivo Gender Bender, dal Settore Cultura, verrà sempre sostenuto”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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