Question Time, chiarimenti sul fondo per commercianti vittime di furti e atti vandalici
La domanda del consigliere Piazza "Premesso l'arti...
L'assessore Matteo Lepore ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, all'interpellanza del consigliere marco Piazza (M5S) sul fondo per i commercianti vittime di furti e atti vandalici.
La domanda del consigliere Piazza
"Premesso l'articolo apparso sulla stampa relativo alla proposta del Sindaco di istituire un fondo per i commercianti vittime di furti e atti vandalici, interpello il Sindaco e la Giunta per sapere se sono già stati definiti gli ambiti di applicazione del fondo e se è stato già stimato l’investimento complessivo che dovrà sostenere il Comune e per sapere quali tipologie di sgravi fiscali si pensa di applicare per incentivare i privati ad investire in sicurezza".
La risposta dell'assessore Lepore
"Come giustamente lei ha detto abbiamo svolto una riflessione insieme agli artigiani e ai commercianti della Bolognina in occasione di un incontro pubblico che si è avuto con la partecipazione del Sindaco e del Prefetto e delle associazioni economiche.
In quella sede abbiamo chiarito che la Camera di Commercio porta avanti dei bandi, e anche uno recentemente, per sostenere iniziative per la messa in sicurezza degli esercizi commerciali e delle attività artigianali.
Su questo fronte l'Amministrazione comunale si è impegnata in quella sede a valutare se, dal punto di vista legale-amministrativo, fosse possibile rendere complementare la nostra azione a quella della Camera attraverso contributi, attraverso incentivi o altre forme di sgravi. Questo approfondimento si sta svolgendo ma intanto vi posso anticipare che già il nostro regolamento Cosap, quindi sull'occupazione del suolo pubblico, all'articolo 30 comma 1 prevede già due ipotesi di esenzione previste da questa amministrazione proprio per agevolare i commercianti che intendono proteggere le loro vetrine con manufatti antisfondamento e sistemi di videosorveglianza.
Questo è un punto molto importante, direi chiave, perché spesso quando siamo arrivati ci siamo trovati di fronte ad esercizi commerciali e artigianali abituati a modalità diverse di difesa, direi quasi di "indifesa" perché probabilmente nei quartieri più popolari c'è una tradizione di tranquillità e di gestione delle strade che erano più consone ad un periodo della nostra città nel quale fenomeni di questo tipo erano meno frequenti. Ora tutte le grandi città sono attraversate da profondi cambiamenti e anche da fenomeni di microcriminalità diffusa e quindi è normale che nelle grandi città si facciano dei passi in avanti sulla dotazione dei sistemi di difesa e di videosorveglianza per cui le vetrine, in particolare i sistemi di antisfondamento, sono poco diffusi prevalentemente nel passato sono stati sempre ad appannaggio di banche e gioiellerie ma mai da altre tipologie di esercizio.
Ora questa cultura della protezione sta andando avanti e su questo già esistono alcuni strumenti che l'amministrazione sta mettendo in campo come l'esenzione dell'occupazione del suolo pubblico perché alcuni di questi sistemi hanno la necessità di occupare i marciapiedi.
UIteriori sistemi sono quelli legati alla videosorveglianza, quello che stiamo studiando è innanzitutto una procedura semplificata per consentire a commercianti ed artigiani in tempi brevi di ottenere l'autorizzazione per installare dei sistemi di antisfondamento e videosorvrglianza.
Quando parliamo di centro storico ovviamente questa cosa ha tutta una serie di peculiarità perché riguarda anche il Codice dei beni culturali, fuori dal centro storico al situazione è differente.
La parte burocratica è sicuramente importante ma è anche importante collegare i sistemi di videosorveglianza a qualche cosa e non basta registrare quello che accade, che è sicuramente un contributo importante alle indagini, ma occorre sopratutto essere collegati con dei centri di controllo delle forze dell'ordine e nostri, e questa dotazione di rete richiede un'infrastruttura che sarà sempre più possibile a Bologna grazie alla rete a banda ultralarga e agli investimenti che abbiamo fatto sull'illuminazione pubblica perché queste due reti ci permetteranno di trasmettere dati ma è un procedimento che, strada per strada, va implementato.
Quindi all'interno di questo insieme di supporti che stiamo approfondendo c'è anche la parte legale-amministrativo su quello che noi possiamo fare come sistema economico. Su questo avremo un incontro, se non ricordo male, il 7 di marzo con le associazioni economiche, la Camera di Commercio, a seguito di quell'incontro vedremo esattamente quale tipologia di intervento è ammissibile e quale no.
Quando si tratta di contributi o sgravi verso le imprese, come sapete, l'Amministrazione non è libera di fare quello che vuole, ci sono delle regole da rispettare. Nel caso di artigiani e commercianti vittime di furti e atti vandalici, credo che quello che uscirà dal nostro approfondimento - ma mi riservo di concluderlo - non sarà la possibilità di dare contributi a chi ha subito un furto perché ovviamente questa cosa, non solo pare non essere possibile, ma risulterebbe essere quasi un incentivo per gli stessi esecutori delle attività criminose.
Io credo che quello che dobbiamo saper costruire è creare un fondo per sostenere chi si vuole attrezzare da un lato e per la sicurezza partecipata. Credo che nel bilancio del Comune si possa trovare, nel prossimo futuro, uno spazio per questo e che questo vada anche nella direzione di quello che anche le associazioni economiche ci hanno chiesto anche in altri frangenti.
L'altro aspetto che stiamo approfondendo è quello dell'assicurazione, come si è fatto in passato nei quartieri rispetto alle vittime di scippi o di furti, penso in particolare alle persona anziane, ci si era dotati di assicurazioni e di strumenti per riuscire a prevenire e supportare le vittime di questi reati considerandoli delle categorie deboli, non con un intervento diretto nostro ma con un sistema di assicurazione.
Questa cosa credo che possa essere assolutamente approfondita e portata avanti assieme alle categorie economiche. Quello che ci ha fatto riflettere su questo aspetto erano gli episodi della Bolognina e non solo. Come sappiamo i presunti autori di quegli episodi sono stati arrestati, le indagini hanno portato al loro arresto, punto chiave per la risoluzione delle indagini, sono stati da un lato i sistemi di videosorveglianza come dicevo prima, ma sopratutto la partecipazione attiva degli operatori commerciali e artigianali della zona e la collaborazione dei cittadini. Quindi al di là di tutti gli investimenti che si possono fare comunque una partecipazione della comunità alla gestione della sicurezza dell'ordine pubblico in modo chiaro e trasparente in base a quelli che sono i ruoli credo che sia il punto su cui dobbiamo scommettere maggiormente, tutti insieme".