Question Time, chiarimenti sui controlli agli inquilini morosi di alloggi o locali commerciali Asp o Erp
L'assessore alla Casa Virginia Gieri ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui controlli agli inquilini morosi di alloggi o locali commerciali Asp o Erp.Doma...
Data:
:
L'assessore alla Casa Virginia Gieri ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega nord) sui controlli agli inquilini morosi di alloggi o locali commerciali Asp o Erp.
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Alla luce di un recente articolo di stampa, si chiede all'Amministrazione se abbia intenzione di mettere in campo e se stia già approntando politiche atte a controllare la corresponsione regolare degli affitti da parte degli inquilini di immobili commerciali e se l'amministrazione abbia riscontrato criticità, in alcuni di questi.
Stando sempre alla questione 'furbetti' chiedo come mai, nell'ambito di altri tipi di assegnazioni, quali quelle degli alloggi Erp, il Comune sino ad oggi abbia deciso di non attuare tutti gli strumenti possibili quali il controllo dei beni all'estero degli stranieri (cosa che l'università fa già da tantissimi anni) e se la Giunta abbia in essere intenzione di cambiare le politiche in tal senso.
Se non si ritenga opportuno rivedere in senso generale il sistema di assegnazioni, tenendo anche presente e come punto prioritario quello di non creare ghetti (optando per un tetto percentuale nello stesso comparto sia di persone straniere che italiane, con dichiarazioni sotto la soglia di povertà)".
Risposta dell'assessore Gieri
"In realtà nella sua domanda d'attualità ci sono tre domande messe insieme, io proverò a rispondere in maniera puntuale, con qualche riga rispetto alla prima domanda sui locali commerciali Asp, che investe la responsabilità del Patrimonio, dal quale avuto qualche informazione da darle subito e che poi potrà approfondire riformulando la richiesta all'assessore Lepore.
Le leggo la prima parte: 'Il settore Edilizia e Patrimonio dispone della situazione delle corresponsioni dei canoni di locazione degli immobili comunali in tempo reale. Nel caso di morosità le procedure adottate sono le seguenti: solleciti verbali; a seguito della mancata regolarizzazione si procede alla diffida, solitamente entro sei mesi; qualora permanga la situazione di morosità, si ricorre all'iscrizione a ruolo con riscossione coattiva; in alcuni casi si concordano piani di rientro della morosità'.
La seconda domanda è materia dell'ordine del giorno del consigliere Boschi, che immagino verrà discusso in Commissione e non ho contezza di come sia stato affrontato negli anni scorsi il tema. Io le posso dire questo, che relativamente agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, il Comune, tramite Acer-Bologna, svolge continuativamente e a tappeto controlli e verifiche su tutte le Dichiarazioni sostitutive uniche degli assegnatari di tutti gli alloggi Erp - come la stampa ha riportato- incrociando queste dichiarazioni con le banche dati dell'Agenzia delle entrate e in collaborazione con la Guardia di Finanza. Tale verifica è volta ad individuare eventuali violazioni delle norme e ai regolamenti vigenti. Tra questi, il criterio di non possidenza di diritti reali su beni immobili - requisito necessario per l'assegnazione di un alloggio ERP - riguarda esclusivamente il territorio nazionale (c'è una delibera dell'Assemblea legislativa regionale n. 5/15). Riporto testualmente il dispositivo contenuto nella norma regionale, se volete la leggo: 'I componenti il nucleo avente diritto non devono essere titolari, complessivamente, di una quota superiore al 50% di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio ubicato in qualsiasi Comune del territorio nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo familiare, ai sensi del D.M. 5 luglio 1975'.
Già soltanto leggendo questa data, immagino che sia chiaro che un supplemento di verifica, almeno è la mia posizione, per individuare la realtà che è cambiata rispetto a quegli anni, per un afflusso così consistente di cittadini provenienti da altri Paesi, che investe, prima ancora dell'Amministrazione comunale, la legislazione nazionale e regionale. Credo che un approfondimento in questo senso vada fatto, anche perché appunto deve corrispondere il più possibile ai tempi che cambiano.
Per quanto riguarda la terza parte della sua domanda, ho proprio il piacere di risponderle, perché se lei ha avuto modo di leggere le Linee programmatiche che ho stilano nelle settimane scorse, il punto che lei solleva è un punto di straordinaria verità e importanza. Al punto tale che l'Amministrazione non solo lo ha fatto negli anni passati, ma diciamo molto chiaramente di voler lavorare a un giusto mix sociale. Questa è una scommessa importante e va a collegarsi alla domanda che lei ha posto prima: dobbiamo guardare alla realtà con occhi aperti e con le lenti giuste, la realtà è cambiata ed è veramente giusto corrispondere e offrire ai nostri cittadini tutti le migliori condizioni possibili per vivere in serenità.
L'integrazione non sempre è facile, ha momenti anche di difficoltà e un'Amministrazione seria, proprio per perseguire al massimo il benessere di tutti i cittadini, deve farsi carico anche delle difficoltà in cui gli assegnatari di edilizia Erp possono venirsi a trovare. E non solo per i cittadini italiani, ma anche per i cittadini di altre nazionalità. Su questo noi investiremo molto.
Ieri pomeriggio ero ad un incontro in zona Cirenaica con i cittadini, questo tema è stato affrontato, con molto senso di maturità, ma anche con l'attenzione dovuta. Noi ci investiremo non solo intelligenze, perché c'è necessità di avere collaborazioni alte, e penso all'Università di Bologna che con noi ha già fatto nel mandato precedente un lavoro molto interessante di mix sociale nella zona di via Rimesse con buoni risultati.
Questa è la modalità moderna per affrontare il tema dell'Edilizia popolare pubblica, i problemi vanno visti, vanno affrontati.
Naturalmente non possiamo non rilevare qui una criticità: nel comparto di via Rimesse e faccio questo esempio perché forse è attualmente il laboratorio maggiormente studiato, questo mix è stato possibile perché si è realizzata una profonda ristrutturazione, che ha determinato lo svuotamento dell'immobile e un punto zero da cui ripartire. È di tutta evidenza che questo consente che il mix venga fatto in maniera più puntuale perché si ricollocano ex novo delle famiglie in quel luogo. Non è sempre possibile fare questo, però su questo noi lavoreremo tanto, sulle nuove assegnazioni e, quando non è possibile agire in condizioni ottimali di partenza, per costruire momenti di vero incontro delle famiglie che vivono negli edifici Erp. Questa è, non dico la priorità, perché le priorità rispetto agli interventi rispetto agli interventi sull'edilizia pubblica sono anche altre, prima di tutto le assegnazioni veloci e la manutenzione degli edifici, ma certo è un asse prioritario per offrire ai nostri cittadini una vita serena in quelle abitazioni".
Domanda d'attualità della consigliera Borgonzoni
"Alla luce di un recente articolo di stampa, si chiede all'Amministrazione se abbia intenzione di mettere in campo e se stia già approntando politiche atte a controllare la corresponsione regolare degli affitti da parte degli inquilini di immobili commerciali e se l'amministrazione abbia riscontrato criticità, in alcuni di questi.
Stando sempre alla questione 'furbetti' chiedo come mai, nell'ambito di altri tipi di assegnazioni, quali quelle degli alloggi Erp, il Comune sino ad oggi abbia deciso di non attuare tutti gli strumenti possibili quali il controllo dei beni all'estero degli stranieri (cosa che l'università fa già da tantissimi anni) e se la Giunta abbia in essere intenzione di cambiare le politiche in tal senso.
Se non si ritenga opportuno rivedere in senso generale il sistema di assegnazioni, tenendo anche presente e come punto prioritario quello di non creare ghetti (optando per un tetto percentuale nello stesso comparto sia di persone straniere che italiane, con dichiarazioni sotto la soglia di povertà)".
Risposta dell'assessore Gieri
"In realtà nella sua domanda d'attualità ci sono tre domande messe insieme, io proverò a rispondere in maniera puntuale, con qualche riga rispetto alla prima domanda sui locali commerciali Asp, che investe la responsabilità del Patrimonio, dal quale avuto qualche informazione da darle subito e che poi potrà approfondire riformulando la richiesta all'assessore Lepore.
Le leggo la prima parte: 'Il settore Edilizia e Patrimonio dispone della situazione delle corresponsioni dei canoni di locazione degli immobili comunali in tempo reale. Nel caso di morosità le procedure adottate sono le seguenti: solleciti verbali; a seguito della mancata regolarizzazione si procede alla diffida, solitamente entro sei mesi; qualora permanga la situazione di morosità, si ricorre all'iscrizione a ruolo con riscossione coattiva; in alcuni casi si concordano piani di rientro della morosità'.
La seconda domanda è materia dell'ordine del giorno del consigliere Boschi, che immagino verrà discusso in Commissione e non ho contezza di come sia stato affrontato negli anni scorsi il tema. Io le posso dire questo, che relativamente agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, il Comune, tramite Acer-Bologna, svolge continuativamente e a tappeto controlli e verifiche su tutte le Dichiarazioni sostitutive uniche degli assegnatari di tutti gli alloggi Erp - come la stampa ha riportato- incrociando queste dichiarazioni con le banche dati dell'Agenzia delle entrate e in collaborazione con la Guardia di Finanza. Tale verifica è volta ad individuare eventuali violazioni delle norme e ai regolamenti vigenti. Tra questi, il criterio di non possidenza di diritti reali su beni immobili - requisito necessario per l'assegnazione di un alloggio ERP - riguarda esclusivamente il territorio nazionale (c'è una delibera dell'Assemblea legislativa regionale n. 5/15). Riporto testualmente il dispositivo contenuto nella norma regionale, se volete la leggo: 'I componenti il nucleo avente diritto non devono essere titolari, complessivamente, di una quota superiore al 50% di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio ubicato in qualsiasi Comune del territorio nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo familiare, ai sensi del D.M. 5 luglio 1975'.
Già soltanto leggendo questa data, immagino che sia chiaro che un supplemento di verifica, almeno è la mia posizione, per individuare la realtà che è cambiata rispetto a quegli anni, per un afflusso così consistente di cittadini provenienti da altri Paesi, che investe, prima ancora dell'Amministrazione comunale, la legislazione nazionale e regionale. Credo che un approfondimento in questo senso vada fatto, anche perché appunto deve corrispondere il più possibile ai tempi che cambiano.
Per quanto riguarda la terza parte della sua domanda, ho proprio il piacere di risponderle, perché se lei ha avuto modo di leggere le Linee programmatiche che ho stilano nelle settimane scorse, il punto che lei solleva è un punto di straordinaria verità e importanza. Al punto tale che l'Amministrazione non solo lo ha fatto negli anni passati, ma diciamo molto chiaramente di voler lavorare a un giusto mix sociale. Questa è una scommessa importante e va a collegarsi alla domanda che lei ha posto prima: dobbiamo guardare alla realtà con occhi aperti e con le lenti giuste, la realtà è cambiata ed è veramente giusto corrispondere e offrire ai nostri cittadini tutti le migliori condizioni possibili per vivere in serenità.
L'integrazione non sempre è facile, ha momenti anche di difficoltà e un'Amministrazione seria, proprio per perseguire al massimo il benessere di tutti i cittadini, deve farsi carico anche delle difficoltà in cui gli assegnatari di edilizia Erp possono venirsi a trovare. E non solo per i cittadini italiani, ma anche per i cittadini di altre nazionalità. Su questo noi investiremo molto.
Ieri pomeriggio ero ad un incontro in zona Cirenaica con i cittadini, questo tema è stato affrontato, con molto senso di maturità, ma anche con l'attenzione dovuta. Noi ci investiremo non solo intelligenze, perché c'è necessità di avere collaborazioni alte, e penso all'Università di Bologna che con noi ha già fatto nel mandato precedente un lavoro molto interessante di mix sociale nella zona di via Rimesse con buoni risultati.
Questa è la modalità moderna per affrontare il tema dell'Edilizia popolare pubblica, i problemi vanno visti, vanno affrontati.
Naturalmente non possiamo non rilevare qui una criticità: nel comparto di via Rimesse e faccio questo esempio perché forse è attualmente il laboratorio maggiormente studiato, questo mix è stato possibile perché si è realizzata una profonda ristrutturazione, che ha determinato lo svuotamento dell'immobile e un punto zero da cui ripartire. È di tutta evidenza che questo consente che il mix venga fatto in maniera più puntuale perché si ricollocano ex novo delle famiglie in quel luogo. Non è sempre possibile fare questo, però su questo noi lavoreremo tanto, sulle nuove assegnazioni e, quando non è possibile agire in condizioni ottimali di partenza, per costruire momenti di vero incontro delle famiglie che vivono negli edifici Erp. Questa è, non dico la priorità, perché le priorità rispetto agli interventi rispetto agli interventi sull'edilizia pubblica sono anche altre, prima di tutto le assegnazioni veloci e la manutenzione degli edifici, ma certo è un asse prioritario per offrire ai nostri cittadini una vita serena in quelle abitazioni".