Comunicati stampa

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Question time, chiarimenti in merito al calo abbonamenti del Teatro Arena del Sole

L'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università Davide Conte ha risposto in sedi di Question Time alla domanda del Consigliere comunale Corrado Melga )(PD) in merito alla questione del calo di abbonamenti registrato dall'Arena del Sole.
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L'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università Davide Conte ha risposto in sedi di Question Time alla domanda del Consigliere comunale Corrado Melga )(PD) in merito alla questione del calo di abbonamenti registrato dall'Arena del Sole.
La domanda del consigliere comunale Corrado Melega (PD)
In relazione alla notizia apparsa su un quotidiano locale (la Repubblica Bologna online 24.02.2016), riguardante il significativo calo di abbonamenti al Teatro Arena del Sole, in considerazione del notevole sforzo fatto dal Comune per il salvataggio del teatro stesso  si chiedendi conoscere l'opinione dell'Assessore  nel merito.
La risposta dell'assessore alla Cultura Davide Conte

"Grazie per la domanda che ci permette di fare un po' il punto sulla strategia che questa Amministrazione ha avviato nell'ambito dello sviluppo del teatro Arena del Sole all'interno di ERT. Quando, nell’autunno 2014, il Comune di Bologna ha deciso di entrare in ERT  e di affidare alla Fondazione la gestione del teatro Arena del Sole l'ha fatto con la consapevolezza che questa scelta doveva essere accompagnata da un cambio di strategia sui contenuti e sulla proposta delle attività del teatro. Questo non significa che va bene il calo degli abbonati, ma che bisogna ragionare in termini di sistema e in termini di rete per una rinnovata identità del teatro Arena del Sole che sia in linea con le strategie generali di questa Amministrazione in ambito culturale e più in generale nella direzione dello sviluppo di un ampia accessibilità al patrimonio culturale della città.  
Quindi l'intervento su ERT Arena del Sole non era volto solamente a garantire la sopravvivenza del maggior teatro della città, ma si è colta l’ opportunità di compiere un salto di qualità, nella direzione di un interesse di questa Amministrazione verso la creazione di un autentico teatro pubblico. Quanto più consistente è il finanziamento pubblico ad un teatro, tanto più significativa deve essere la capacità di quest’ ultimo di generare cultura teatrale costantemente rinnovata attraverso la ricerca e la produzione di linguaggi e di poetiche. Non si tratta di costruire gerarchie tra teatro di innovazione e altre forme di teatro, ma di dare senso e sostanza alle diverse forme di sostegno pubblico nel settore dello spettacolo dal vivo e delle arti performative. Quindi non si tratta di dire teatri di serie A o di serie B, ma semplicemente si tratta di un ragionamento di strategia di sistema che questa Amministrazione ha sviluppato negli ultimi anni e che negli ultimi mesi ha confermato. 
L’ ingresso di ERT nel sistema teatrale di Bologna si è immediatamente distinto per la capacità di valorizzare le migliori risorse del territorio e fornire confronti con il meglio della produzione nazionale ed internazionale. Questo ha voluto dire anche generare un nuovo pubblico e sviluppare nuove relazioni e nuove dinamiche nel pubblico bolognese e non solo bolognese. Si è dunque registrato un mutamento del sistema e un tentativo di ridistribuire il rapporto tra la domanda e l'offerta nel sistema teatrale cittadino. Ecco dunque che possiamo lasciare da parte la riflessione sul fatto se sia calato o meno il pubblico dell'Arena del Sole che comunque è una riflessione che per l'Amministrazione è oggetto di analisi, ma occorre allargare lo sguardo per andare oltre il semplice posto occupato o in abbonamento, per riportare l'attenzione sul suo sistema complessivo e quindi possiamo dire che la città di Bologna con i suoi 11 teatri, con i 6200 posti e i 385.000 spettatori annui, gli 846 appuntamenti offerti dai vari festival per un totale di 277.000 spettatori, le 524.000 presenze di bè bolognaestate, dimostra in verità un successo straordinario della proposta culturale legata agli spettacoli ai teatri e ad iniziative di straordinario valore. E questi sono i numeri sui si deve ragionare, perché evidenziano un primato  della nostra città. Così possiamo anche capire il ruolo dell'Arena del Sole che si inserisce all'interno di un sistema molto più ampio e molto più complesso di quello che si limita a guardare il singolo risultato puntuale di un singolo teatro. Questa è la strategia e si chiama partecipazione, condivisione, ma anche si chiama sussidiarietà, rapporto pubblico privato per lo sviluppo integrato dell'offerta culturale. 
Alcune precisazioni molto importanti per evidenziare le specifiche della proposta teatrale dell'Arena del Sole, così vado proprio a commentare nello specifico alcune importanti innovazioni: il "Cantiere Moline", che ha fatto del Teatro delle Moline, dato in gestione ad ERT assieme all'Arena del Sole, una 'casa per gli artisti', spazio per residenze di registi e attori impegnati nella creazione di nuovi spettacoli. Risponde proprio all'idea di un teatro "aperto" sulla quale stiamo ragionando in questi mesi e ne abbiamo anche discusso in Commissione, nel quale il pubblico viene invitato a seguire e partecipare anche all'atto creativo dello spettacolo. Questo è interessante anche per il coinvolgimento dei cittadini e degli studenti delle scuole superiori.
Villa Pini come "Centro per le arti performative" dato dal Comune in gestione ad ERT, che offre una risposta alle esigenze di chi opera nel settore dello spettacolo dal vivo, offrendo un ulteriore luogo di sperimentazione. Importante anche il lavoro fatto con le scuole; infatti se i consiglieri vanno a teatro possono vedere spesso intere scolaresche presenti e gli incontri con le compagnie teatrali,  dove attori e registi sono a confronto con scuole e cittadini. Questa è un'ulteriore strada di apertura. Quello che prendo un po' come un suggerimento dalla domanda del consigliere è il fatto dell'importanza dell'apertura del foyer e di trtta l'Arena del Sole verso la città. Data la sua posizione centrale su via indipendenza quel luogo deve diventare sempre di più non semplicemente un luogo della città, ma proprio un luogo aperto della città in cui il cittadino, il turista o lo studente possano accedere in modo facile e fruire di quella che è l'offerta culturale nel suo insieme. Deve diventare una sorta di Piazza Coperta dedicata alla Cultura e alla presentazione delle sue principali iniziative.
I discorsi sarebbero molto più ampi, ma mi fermo qui con la riflessione, ricordando comunque i grandi risultati del nostro sistema teatrale cittadino e ringrazio ancora il consigliere Melega e il Consiglio di avermi dato la possibilità di approfondire questo argomento "

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:33
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