Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sulla gestione dell'Istituzione Bologna Musei

L'assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle) sulla gestione dell'Istituzione Bologna Musei.La domanda d'attualità del consigliere Bugani"Visti gli a...

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L'assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Massimo Bugani (Movimento 5 Stelle) sulla gestione dell'Istituzione Bologna Musei.

La domanda d'attualità del consigliere Bugani

"Visti gli articoli apparsi sulla stampa - Repubblica Bologna del 6 e 8 novembre - relativi alle dichiarazioni dell'ingegner Rita Finzi in merito alla gestione dei Musei cittadini, pone la seguente domanda di attualità:
per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sull'argomento;
per sapere come il Sindaco valuti le dichiarazioni dell'ingegner Finzi, consigliere del Cda dell'Istituzione Musei, che mette in evidenza le difficoltà di gestione dei musei bolognesi, sia per quanto riguarda le risorse economiche messe a disposizione, sia per quanto riguarda la poca autonomia concessa per l'organizzazione e programmazione di eventi e mostre;
per conoscere altresì se l'Amministrazione abbia intenzione di mettere in atto strategie adeguate per la valorizzazione anche del Mambo rendendolo magari autonomo dall'Istituzione Musei".

La risposta dell'assessore Gambarelli

"Grazie, prima di rispondere alla questione posta dal consigliere Bugani, volevo condividere con voi la soddisfazione che provo nel vivere in una città che discute ogni giorno, attraverso la stampa, sui nostri musei. Penso che siano pochissime le città che possono vantare il fatto di porre all'attenzione pubblica una questione così importante di carattere culturale; sono veramente poche, neppure Milano lo fa. Quindi chje ci sia una discussione pubblica e aperta sul futuro dei nostri musei, lo trovo assolutamente positivo. Riguardo invece al preambolo che ha fatto l'assessore Bugani sulla mostra di David Bowie, devo dire che non piace solo agli addetti ai lavori o ai giornali, dalk momento che è stata visitata da oltre 1000.000 persone, tra cui moltissimi turisti. E comunque, come ho già avuto modo dire, il lavoro dei nostri musei sarà primariamente quello della valorizzazione del nostro patrimonio dei nostri musei che è composto da quanto abbiamo in termini materiali, ma anche da quanto abbiamo in termini di competenze delle persone che ci lavorano dentro. A partire da questo patrimonio, costituito da oggetti d'arte e da persone, ricostruiremo la nostra Istituzione Musei. La mostra di David Bowie è stata importante proprio perché ha permesso a coloro i quali l'hanno visitata di conoscere la nostra collezione permanente e di partecipare alle nostre attività didattiche, che ricordo sono di un livello qualitativo estremamente elevato e hanno riscontrato in questa occasione un successo straordinario ed un'ulteriore affermazione, proprio in occasione di questa mostra.

Entro ora nel merito di questa domanda di attualità. L'Istituzione “Bologna Musei” viene costituita con deliberazione del Consiglio comunale del 3 dicembre 2012, che ne approva il relativo regolamento, per la gestione dei musei, delle sedi espositive e dei servizi comunali facenti parte del sistema museale comunale e sino a quel momento afferenti alle istituzioni “Galleria d'Arte Moderna” e “ Musei civici”. La decisione, coerente con gli obiettivi del mandato amministrativo 2011-2016 fu istruita con il concorso dei direttori e dei responsabili dei singoli musei e fu oggetto di una specifica discussione del Consiglio di Amministrazione della GAM il 12 novembre 2012, alla presenza dell'allora Assessore alla Cultura, Alberto Ronchi. Il progetto si basava su diversi assunti, che è bene richiamare e il cui valore non può che essere confermato. “Mettere a sistema” la rete dei musei civici significa pensare all'integrazione e allo sviluppo delle potenzialità del complesso di sedi, patrimoni e saperi che la molteplicità di istituti ha stratificato in esperienze e consapevoli delle criticità che esigono oggi corrispondenti risposte amministrative.
In questo ambito, la creazione di un'unica istituzione, che riunisca le attuali Istituzione Galleria d'Arte Moderna e Istituzione Musei Civici del Comune di Bologna, costituisce una grande opportunità per la definizione di parametri gestionali adeguati alle condizioni operative presenti, per la razionalizzazione dei servizi e delle risorse e per l'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente.

Tale forma di gestione consente di prefigurare alcuni risultati potenziali, costituiti da:
  • identità/obiettivi: possibilità di formulare un progetto scientifico e disciplinare unitario, che accomuni gli elementi sistemici pur salvaguardando le distinte specificità e che costituirà elemento identitario dell'Istituzione;
  • valorizzazione del patrimonio culturale, incremento della conoscenza al fine di promuovere lo sviluppo della cultura;
  • rapporti esterni: migliore identificazione della missione del sistema museale comunale, con connessa possibilità di rilancio tramite una maggiore facilità di interlocuzione con soggetti terzi, sia pubblici che privati, finalizzata all'instaurarsi di rapporti di partnership;

razionalizzazione e coordinamento della gestione delle risorse finanziarie e delle attività amministrative e contabili.

D'altra parte le linee programmatiche per il mandato amministrativo 2016-2021, recentemente presentate a questo Consiglio, declinate nei documenti di programmazione che a breve formeranno oggetto di discussione da parte delle competenti commissioni consiliari e del Consiglio stesso, rafforzano questi obiettivi di fondo, ponendo l'accento sull'integrazione e l' interdisciplinarietà.

Venendo al tema della cosiddetta perdita di autonomia, è bene prima di tutto richiamare il quadro normativo in cui si colloca il funzionamento delle Istituzioni comunali. Le Istituzioni diversamente dalle società e dalle fondazioni non hanno personalità giuridica ma semplice autonomia gestionale e di bilancio e sono, per questo, tenute a rispettare le norme sul personale e sulla contabilità che disciplinano la vita del Comune.

Tutto ciò considerato la sfida che ci troviamo di fronte è quella di valorizzare la peculiarità di ogni singolo museo, riconoscendone la specifica natura e soprattutto la forte dinamicità dell'area del contemporaneo.

Come i Consiglieri ben sanno, il tema delle rigidità eccessive delle norme, sostanzialmente finalizzate del controllo della spesa hanno reso molto complicata l'azione dell'Amministrazione Comunale e, per forza di cose, anche quella delle Istituzioni. In questo quadro di difficoltà operativa, che ha riguardato in maniera molto significativa il tema delle risorse economiche, l'Amministrazione comunale ha comunque cercato di sopperire con risorse proprie al decremento dei contributi di terzi, Fondazioni comprese.

Da ultimo, tralascio di ritornare sul tema del futuro CdA, su cui ho avuto modo di esprimermi pubblicamente e in questa sede in più di una occasione, il cui ruolo sarà fondamentale. Vorrei però ricordare che i componenti del CdA uscente, che ho recentemente incontrato, hanno contribuito alla stesura del progetto per i nostri musei prestando il loro tempo a titolo gratuito e per questo desidero ringraziarli nuovamente in questa sede."

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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