Comunicati stampa

Comunicati stampa

Istituzione Bologna Musei, gli appuntamenti dal 29 aprile al 5 maggio

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e in...

Data:

:

Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.

Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali "strumenti" di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell'attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell'arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.

Di seguito gli appuntamenti in programma da venerdì 29 aprile a giovedì 5 maggio.

Domenica 1° maggio saranno aperti con orario festivo MAMbo e Museo Morandi (ore 12-20) e Museo civico del Risorgimento (ore 9-13). Come ogni prima domenica del mese inoltre, l'ingresso alle collezioni permanenti sarà gratuito.

Aperto anche il Museo per la Memoria di Ustica (ore 10-18), con ingresso sempre gratuito.

IN EVIDENZA

martedì 3 maggio

ore 18.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

In occasione di Future Film Festival

Manga Hokusai Manga. Il fumetto contemporaneo legge il maestro”

Inaugurazione della mostra a cura di Jacqueline Berndt per Japan Foundation.

In occasione del bicentenario della pubblicazione del primo volume degli Hokusai Manga (spesso considerati all’origine del fumetto giapponese contemporaneo), la mostra illustra l’opera del celebre pittore Katsushika Hokusai dal punto di vista della più recente produzione artistica giapponese. Il percorso espositivo mette a confronto visuale l’espressione manga del maestro e quella ukiyoe del manga attuale e procede a confutazione. Punti di incontro e divergenze tra l’archetipo e il fumetto contemporaneo, visti dagli estimatori dell’uno o dell’altro, saranno in mostra in forma di pannelli, stampe, libri illustrati d’epoca, tavole e altri materiali.

Dopo l'inaugurazione al MAMbo, alle ore 21 al Cinema Lumière viene proiettato il film “Miss Hokusai” di Keiichi Hara, dedicato alla figlia del pittore, poetico ritratto di una donna dallo spirito libero e dall’enorme talento artistico.

L'esposizione prosegue fino al 22 maggio.

Ingresso all'inaugurazione e alla mostra: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

giovedì 5 maggio

ore 17.30: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

"Luigi Presicce. Fine eroica di un'immagine del Quattrocento"

Inaugurazione della mostra.

Il MAMbo presenta negli spazi della Collezione Permanente "Fine eroica di un'immagine del Quattrocento", lavoro inedito di Luigi Presicce.

La mostra si apre con un incontro aperto al pubblico in cui l'artista dialoga con Laura Carlini Fanfogna, direttrice dell'Istituzione Bologna Musei | MAMbo e con il curatore Lelio Aiello, nella Sala Conferenze del museo.

La mostra prosegue fino al 5 giugno.

Ingresso all'inaugurazione e all'incontro: gratuito

Info: www.mambo-bologna.org

PER I BAMBINI

sabato 30 aprile

ore 10 e ore 11.15: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In occasione della rassegna The Best of

Mamamusica I” (primo incontro)

Laboratorio in 4 incontri per bambini da 0 a 24 mesi e genitori.

Alle ore 10 per bambini da 0 a 18 mesi; alle ore 11.15 per bambini da 19 a 24 mesi.

Un progetto del Museo della Musica in collaborazione con Associazione Musica e Nuvole. Con Chiara Bartolotta, Luca Bernard, Linda Tesauro.

Un cerchio di mamme e papà all'interno del quale tanti piccoli esploratori ai primi passi e provetti gattonatori si muoveranno e vocalizzeranno con la conduzione esperta di educatori e musicisti.

Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica.

Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.

Ingresso: € 4,00 a partecipante

Info: www.museibologna.it/musica

domenica 1 maggio

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

E come va a finire?”

Laboratorio dedicato all'opera "Abbassamento" di Liliana Moro esposta nella Collezione permanente MAMbo. Un laboratorio per rielaborare con segno, colore e collage le pagine di vecchie storie, inserendo nuovi personaggi, colpi di scena e finali inaspettati.

Per bambini da 5 a 7 anni.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00

Info: www.mambo-bologna.org

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

venerdì 29 aprile

ore 19: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna"

Visita guidata alla mostra, a cura degli archeologi di Aster.

Prenotazione obbligatoria allo 051 0301043 (dal lunedì al venerdì, ore 10-17).

Ingresso: biglietto mostra + diritti di prenotazione, prevendita e microfonaggio (€ 2,50)

Info: www.museibologna.it/archeologico

sabato 30 aprile

ore 16: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

From sandpit to tomb/temple casket: ‘architectonisation’, iconography, and texts on ancient Egyptian coffins in historical perspective”

Conferenza di René van Walsem (Universiteit Leiden). Con traduzione.

Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 18.30: Museo della Musica - Strada Maggiore 34

In occasione della rassegna Nell’anno di... i musicisti raccontano i musicisti

La maniera & il modo di ben sonare. Le intavolature di liuto e chitarrone di Alessandro Piccinini”

Narrazione musicale itinerante nelle sale del museo, nell'ambito di “CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”.

Con Francesca Torelli (liuto).

La storia musicale di Bologna vede la nascita tra '500 e '600 della grande tradizione della liuteria con l'emigrazione dei costruttori tedeschi di Füssen nelle grandi città italiane. A testimonianza del ruolo della città, un viaggio musicale attraverso l'opera principale (esposta in sala 5) del grande liutista e compositore bolognese Alessandro Piccinini, a 450 anni dalla nascita.

Ingresso: € 5,00 (gratuito per i minori di 18 anni)

Info: www.museibologna.it/musica

domenica 1 maggio

ore 10.30: Cimitero della Certosa - via della Certosa 18

Labor omnia vincit: lavoratori in Certosa”

Visita guidata dedicata ai lavoratori che riposano in Certosa, per riscoprire insieme le glorie dell'industria bolognese, dai libri di Zanichelli fino ai motori di Weber e Maserati, senza dimenticare gli operai, gli artigiani e le lavoratrici meno noti ma non meno importanti.

Un'ode all'ingegno bolognese tra i verdi chiostri del complesso monumentale più grande della città.

Visita guidata a cura dell'Associazione Culturale Didasco.

Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).

Ritrovo all'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).

Ingresso: € 10,00 intero / € 5,00 per bambini sotto i 12 anni (per ogni ingresso due euro saranno devoluti per il restauro della Certosa)

Info: www.museibologna.it/risorgimento

ore 16: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

Visita guidata alla Collezione permanente MAMbo”

Una visita guidata alla Collezione Permanente per avvicinarsi alla storia dell'arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.

Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto di ingresso al museo, in quanto prima domenica del mese)

Info: www.mambo-bologna.org

martedì 3 maggio

ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

Quarto d'ora accademico”

Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.

Ingresso: biglietto mostra o museo

Info: www.museibologna.it/archeologico

mercoledì 4 maggio

ore 17: Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

La letteratura ai confini tra cittadini e potere: poesie del dissenso”

Presentazione del volume di Janice Kulyk Keefer “La zona desolata” (Introduzione, curatela e traduzione di Elena Lamberti), 2016, ARAS EDIZIONI.

Non di rado, istituzioni governative nazionali o sovranazionali sembrano imporre alle comunità decisioni politiche ed economiche, escludendole di fatto da una riflessione partecipata, accessibile e condivisa. In questo contesto, anche la letteratura può giocare un ruolo importante nel preservare un approccio ecologicamente corretto al nostro essere cittadini del mondo. Wikileaks o gli archivi di Snowden hanno fatto scalpore per avere rivelato ciò che qualcuno voleva rimanesse segreto; ma quando la letteratura gioca un ruolo simile ci dà, oltre all’informazione, anche l’ispirazione per affermare la nostra differenza e originalità come cittadini capaci di pensiero indipendente.

Con questo scopo, la scrittrice canadese di origine ucraina, Janice Kulyk Keefer ha riscritto un classico del Novecento (“La terra desolata” di T.S. Eliot) non solo per ricordare e rileggere gli scontri accaduti nella città di Québec in occasione del terzo Summit delle Americhe (aprile del 2001), ma anche per stimolarci come cittadinanza attiva.

L'incontro si svolge nell'ambito di "Diversità, Civiltà, Comunicazione: Storia e Storie tra Musica, Cinema, Letteratura", ciclo di incontri a cura di Francesco Benozzo, Mirco Dondi, Michael Dallapiazza, Elena Lamberti promosso dal Progetto Europeo "Performigrations: la gente è il territorio" a cura del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell'Università di Bologna.

Ingresso: gratuito

Info: www.museibologna.it/archeologico

ore 17.30: Museo del Risorgimento - Piazza Carducci 5

"Storie di ragazze e di ragazzi: gli archivi raccontano la scuola di Bologna cento anni fa"

Attraverso i documenti dell'archivio storico di una scuola e il confronto con quelli conservati in altri archivi, riscopriamo le storie di tanti studenti bolognesi di cento anni fa e gli effetti della Grande Guerra sulla scuola e sulla città.

L’iniziativa è condotta in collaborazione con l’Istituto Comprensivo 12 - Scuola secondaria di primo grado “L.C. Farini” di Bologna, nell'ambito della rassegna "Quante Storie nella Storia".

Ingreso: gratuito

Info: www.museibologna.it/risorgimento

giovedì 5 maggio

ore 17: Museo Archeologico - via dell’Archiginnasio 2

Quarto d'ora accademico”

Fino al 17 luglio tutti i martedì e i giovedì non festivi alle 17 un'archeologa dello staff vi aspetta nell'atrio per svelare in quindici minuti una pagina inedita di quel grande libro di Storie che è il Museo.

Ingresso: biglietto mostra o museo

Info: www.museibologna.it/archeologico

MOSTRE

Museo della Musica - Strada Maggiore 34

"Penelope Chiara Cocchi. AVATAR. Dialogo con l'Universo. L'Origine della Musica", fino al 15 maggio 2016

AVATAR”, mostra personale di Penelope Chiara Cocchi a cura di Olivia Spatola, esplora lo stretto rapporto tra musica e arte visiva.

Il titolo della mostra, “AVATAR”, è stato scelto dall'artista perché riconduce all’idea secondo cui il nostro corpo sia una sorta di “mappa” in cui si riflette l'intero universo: le leggi matematiche, fisiche e biologiche sono in esso presenti come in tutto il creato. Penelope, partendo dal concetto per cui “siamo polvere di stelle”, elabora una visione olistica e totalizzante, identificando le nostre connessioni neuronali alle radici degli alberi, mostrando le analogie fra le forme micro e macro cosmiche, trovando le similitudini fra i suoni dell’universo e le primordiali forme di musica.

L'artista, dunque, attraverso un attento studio delle origini della musica, si pone l'ambizioso obiettivo di dare forma alle sue primigenie manifestazioni partendo dalla considerazione che, prima di diventare cultura intesa come scienza codificata, la musica era un insieme di suoni liberi, una primordiale forma di jazz del tutto svincolata da schemi o regole.

"La musica delle sfere celesti" - installazione progettata e realizzata da Penelope per il Museo della Musica - ipotizza la rappresentazione di una vagheggiata armonia cosmica, regolata dalla perfezione aurea del numero d'oro: il tutto si tiene nell'uno e l'uno riverbera sé stesso nella vastità e l'uomo tenta, da sempre, di sfiorarne l'essenza.

Nel libro d'artista (esemplare unico), riprodotto e pubblicato da Historica Edizioni, - nonché nei dischi in vinile - entrambi realizzati per questa mostra, Penelope mette a confronto immagini di galassie ed altre di neuroscienza in cui le sinapsi cerebrali sembrano irradiare energia cosmica.

Troviamo, inoltre, l'immagine della chiocciola abbinata a vortici galattici per ricordarci che nella relazione tra cosmo e microcosmo tutto è vivo, ma anche del principio matematico della sezione aurea che detta le proporzioni nelle varie scale di grandezza.

Nelle sale interne del museo è esposta un'installazione di sfere trasparenti a differenti scale di grandezza contenute una nell'altra. Mentre quelle esterne rappresentano le sfere celesti intoccabili, di cui l'uomo non è partecipe, le sfere minori raffigurano la "musica delle sfere" e simboleggiano la creazione umana. Creazione umana è anche la Stratocaster, celebre chitarra progettata da Leo Fender, sulla quale l’artista, oltre a dipingere la nostra galassia, la Via Lattea, ha sostituito le corde con stringhe contenenti la più celebre citazione di Carl Sagan, e ha applicato piccole sfere di vetro al posto delle manopole del volume e del tono.

A supporto e completamento dell'installazione, Penelope realizza uno speciale libro d'artista che reifica e oggettivizza tale confronto tra istanza mitologica - archetipica - e successive trasformazioni: immagini, citazioni filosofiche e letterarie e riflessioni individuali si mescolano all'interno di un personalissimo coté artistico, una sorta di pandette in cui - di volta in volta - riconoscere lacerti di passato, ipotizzare prolegomeni di futuro.

Info: www.museibologna.it/musica

Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123

Dall'Archivio fotografico Aldini-Valeriani (1865-1965)”, fino al 30 giugno 2016

L'esposizione, promossa nell'ambito di "CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna", è dedicata all'Istituto Aldini-Valeriani, la scuola che ha formato generazioni di tecnici specializzati, protagonisti dello sviluppo industriale del territorio.

Le 44 immagini storiche in mostra, selezionate dall'Archivio fotografico conservato presso il Museo del Patrimonio Industriale, documentano un secolo di storia della più antica scuola tecnica bolognese, dal 1865 sino agli anni del boom economico.

Si tratta di due nuclei documentali che fanno riferimento a momenti importanti della storia della scuola.

Il primo nucleo riguarda la partecipazione, avvenuta tra il 1867 e il 1911, a esposizioni nazionali ed internazionali, dove l'Aldini portò testimonianza della pratica educativa messa in atto.

Questa fase è documentata dagli scatti di importanti fotografi bolognesi come Sorgato, Poppi e Lanzoni, che furono incaricati di ritrarre gli ambienti, gli apparati di laboratorio, le macchine, il lavoro degli studenti.

Il secondo nucleo testimonia invece l'evoluzione dell'Istituto sino al secondo dopoguerra, a partire dalla sua trasformazione in scuola-officina avvenuta con il trasferimento nel 1878 all'interno dei locali di Santa Lucia in via Castiglione, evoluzione che rappresenta la vera innovazione della proposta formativa delle Aldini.

L'alternanza tra teoria e pratica fu anche in questo caso documentata da alcuni dei più importanti Studi fotografici della città: Villani, Zagnoli e Fototecnica Bolognese.

Completano l'esposizione una selezione dei materiali provenienti dalla biblioteca e dall'Archivio Storico che, insieme ad esempi significativi di strumenti scientifici e di laboratorio tratti dalle collezioni storiche del museo, testimoniano l'importanza di questa scuola nella diffusione di una cultura tecnico-scientifica d'avanguardia.

Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

Museo Morandi - via Don Minzoni 14

"Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto", fino al 26 giugno 2016

Ricostruire l'iter incisorio di Giorgio Morandi, attraverso un accurato e selezionato accostamento di matrici e delle corrispondenti stampe: è quanto si propone la mostra "Il segno inciso di Giorgio Morandi. Matrici e stampe a confronto", promossa nell'ambito di "CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna".

L'incisione è un capitolo fondamentale dell'intera vicenda artistica di Giorgio Morandi che, sebbene sia più noto al grande pubblico per i dipinti, ne è stato un interprete straordinario, fra i più significativi di tutto il panorama europeo.

In collaborazione con l'Istituto Nazionale della Grafica di Roma, la mostra presenta una selezione di quattordici matrici a cui vengono accostate le corrispondenti stampe in gran parte provenienti dalla collezione del Museo Morandi, a testimonianza dell'impegno con cui il maestro bolognese ha affrontato tale tecnica, che intendeva come ricerca artistica autonoma.

Il percorso espositivo mostra principalmente lastre selezionate e donate dallo stesso Morandi quando era ancora in vita, alle quali se ne aggiungono alcune che Carlo Zucchini, garante della donazione Morandi al Comune di Bologna, ha voluto donare nel 2010 alla Calcografia, tra cui "Natura morta in un tondo" del 1942, eseguita per le edizioni della Galleria Il Milione di Milano, data per distrutta nel catalogo generale delle stampe.

Sono inoltre esposti in bacheca il registro autografo delle tirature di Giorgio Morandi, l'acquaforte "Ritratto di Morandi" realizzata da Carlo Alberto Petrucci (Direttore della Calcografia romana dal 1933 al 1953) e alcune lettere che i due, legati da una profonda stima e amicizia, si scambiarono in un arco di tempo che va dal 1932 al 1959.

Nella sala espositiva è visibile per il pubblico anche il torchio calcografico originale di Giorgio Morandi.

Info: www.mambo-bologna.org

Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia”, fino al 26 giugno 2016

Il Museo Morandi propone, all'interno della propria collezione, un focus su un periodo poco conosciuto del percorso artistico morandiano: con “Morandi a vent'anni. Dipinti della Collezione Mattioli dal Guggenheim di Venezia” vengono resi visibili quattro capolavori dell'artista bolognese, tutti datati tra il 1913 e il 1915, provenienti dall'importante collezione d'arte milanese di Gianni Mattioli, dal 1997 in deposito a lungo termine presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo Medievale - via Manzoni 4

"Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune", fino al 17 luglio 2016

Nell'ambito di “CONCIVES 1116 - 2016 Nono centenario del Comune di Bologna”, il Museo Civico Medievale, in collaborazione con l'Archivio di Stato di Bologna e il Comitato per Bologna Storica e Artistica, propone la mostra “Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune” - curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo - che per la prima volta presenta al pubblico i documenti principali della storia cittadina agli esordi delle sue istituzioni politiche e culturali.

L'esposizione è un percorso storico che guida alla comprensione dell'evoluzione di Bologna dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l'anno Mille fino al massimo sviluppo nel Duecento. Il percorso è articolato in sezioni tematiche, nelle quali vengono approfonditi i momenti che hanno segnato per sempre i caratteri di Bologna e dei suoi cittadini.

Dopo la "città retratta", delimitata dalle Quattro Croci e dalle Mura di Selenite (secoli IV-X), alcuni oggetti preziosi, tra cui sculture, riccioli di pastorale, una mitria, un frammento di tessuto e alcune pagine miniate, evocano il successivo coinvolgimento della città e della sua Chiesa nello scontro tra il papato e l'impero sulla nomina dei vescovi (Lotta per le investiture). In tale contesto sono esposte rare testimonianze documentarie dei conti di Bologna (XI secolo), una immagine di Matilde di Canossa, signora della città e due plastici che ricostruiscono l'assetto della Rocca imperiale, distrutta dai Bolognesi nel 1115 all'indomani della morte di Matilde.

La Rocca, di cui il Palazzo Ghisilardi (sede del museo) conserva alcuni resti murari in Selenìte, fu sede dei funzionari matildici e imperiali che si opponevano al dinamismo politico ed economico della città ormai avviata ad affermare l'autonomia comunale. La cruenta ribellione dei Bolognesi, evocata in mostra dalla riproduzione di un armato del XII secolo, fu perdonata dall'imperatore Enrico V che fece ai cittadini (“concives”) alcune importanti concessioni mediante il famoso diploma del 15 maggio 1116. Questo documento, esposto in mostra rilegato nel celebre Registro Grosso, fu considerato più tardi la base della legittimazione dell’autogoverno bolognese e quindi il primo riconoscimento ufficiale del Comune.

Da qui vengono ripercorse le fasi istituzionali del Comune a partire dai consoli (1123), l'espansione duecentesca della città (plastico) e la liberazione dei servi di cui viene esposto il noto "Liber Paradisus" (1257). L'origine dello "Studium" (Università) è illustrata attraverso Irnerio (nel ritratto ottocentesco di Luigi Serra), i monumenti trecenteschi dei dottori presenti in museo e una versione quattrocentesca del "Falso privilegio" di Teodosio II (attribuito all'anno 423).

Info: www.museibologna.it/arteantica

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna - via Don Minzoni 14

"Progetto VOCI. Punto a capo. Oblii/Censure", fino al 1 maggio 2016

Il progetto "VOCI", giunto alla sua terza edizione, rafforza la sua vocazione di riflettere sulla Memoria, raccontando la volontà, la necessità, la violenza del Dimenticare.

"Amnistia Togliatti" (1946); "Oblio che segue la morte di Franco" (1976); "Censura contemporanea" (2016): queste le 3 date e le 3 direzioni di senso che hanno ispirato le riflessioni e le azioni condotte dai protagonisti del progetto confluendo in tre allestimenti interattivi, ospitati dall'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, dalle sale espositive del MAMbo e dai locali dell'Istituto Parri.

Una mostra diffusa per ripercorrere la storia, per guardare, ascoltare, interpretare insieme le dinamiche, le ragioni e i processi del Dimenticare individuale e collettivo.

Al MAMbo l'allestimento dal titolo "Oblii/Censure" è visibile dal 25 aprile al 1 maggio negli orari di apertura del museo.

Tutti i giorni alle ore 16 il pubblico può partecipare a una visita guidata che, partendo dall'Accademia di Belle Arti si sposta poi al MAMbo e infine all'Istituto Parri, dove l'installazione è animata dalle performance realizzate da Paolo Billi con i ragazzi della Comunità Pubblica per Minori e i Senior dell'Università Primo Levi.

Al mattino la mostra, sempre accompagnata da una visita guidata con performance dal vivo, è aperta per le scuole su prenotazione.

Info: www.mambo-bologna.org

Manga Hokusai Manga. Il fumetto contemporaneo legge il maestro”

4 - 22 maggio 2016

A 200 anni dalla pubblicazione del primo volume degli Hokusai Manga, spesso considerati all'origine del fumetto giapponese contemporaneo, un'originale mostra promossa dal Japan Foundation di Tokyo e curata da Jacqueline Berndt, in occasione di Future Film Festival, illustra l'opera del celebre pittore Katsushika Hokusai, autore di splendidi ukiyo-e come la celeberrima xilografia intitolata la “Grande Onda”, dal punto di vista della più recente produzione artistica giapponese: i manga.

Dopo il suo debutto a Roma, questa mostra itinerante della Japan Foundation approda a Bologna, per intraprendere un tour mondiale all'insegna dell'interazione tra tradizione e contemporaneità. Sulla scia della crescita esponenziale dell'universo manga e del relativo immaginario, anche il manga del maestro Hokusai conosce nuova fama, tanto che in molti ne parlano come dell'antesignano del fumetto odierno. Ma cosa hanno in comune i disegni del maestro e la narrativa grafica odierna, oltre al nome?

Diversa da ogni mostra su Hokusai tenutasi finora, “Manga Hokusai Manga” approccia i disegni originali dalla prospettiva del fumetto contemporaneo, ponendo in rilievo gli stili specifici del genere, lo storytelling pittorico e la cultura della partecipazione.

Info: www.mambo-bologna.org

Museo Archeologico - via dell'Archiginnasio 2

"Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna", fino al 17 luglio 2016

Sotto le due torri rivive lo splendore di una civiltà millenaria e unica che da sempre affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi, dei Faraoni, degli dei potenti e multiformi, ma anche l’Egitto delle scoperte sensazionali, dell’archeologia avvincente, del collezionismo più appassionato, dello studio più rigoroso. Il racconto di oltre quattro millenni di storia dell’Antico Egitto attraverso più di 500 opere d’inestimabile bellezza.

La mostra non è solo un'esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico, ma è anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda - una delle prime dieci al mondo - e quella di Bologna - tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti, si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.

Sono 500 i reperti, databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, che dall’Olanda sono giunti al museo bolognese.

E assieme ai capolavori di Leiden e Bologna, la mostra ospita importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Egizio di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà museali italiane.

Per la prima volta sono esposti l’uno accanto all’altro i capolavori delle due collezioni, opere quali: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta” la cui preghiera racconta l’esistenza ultraterrena del defunto in un mondo tripartito tra cielo, terra e oltretomba; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.), il grande conquistatore; le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda; e infine, tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una eternamente giovane fanciulla che tiene un uccellino in mano.

Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C., che Leiden, Bologna e Firenze posseggono.

Info: www.museibologna.it/archeologico

L'Istituzione Bologna Musei è il rinnovato assetto istituzionale dei Musei civici bolognesi, che si pone l'obiettivo della razionalizzare dei servizi e dell'inquadramento di un notevole patrimonio in un progetto culturale rinnovato e coerente. Il modello che viene proposto è quello di un sistema culturale policentrico, fortemente coordinato, in cui le specificità museali esprimono una chiara identità e un determinato settore di intervento, proponendosi come punti di riferimento e come presidi culturali allargati al territorio.

I Musei civici, con le loro competenze e le loro attività, hanno infatti saputo nel tempo accreditarsi come attori essenziali dell’offerta culturale della città, soprattutto in riferimento alla salvaguardia e alla valorizzazione di parti del patrimonio. Con l'articolata realtà delle loro collezioni sono infatti in grado di documentare l'intera storia di Bologna e del suo territorio, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche economiche e produttive della società contemporanea. Parallelamente sono documentati aspetti importanti dello sviluppo culturale, artistico, scientifico e tecnologico del nostro territorio: dalla stagione del collezionismo erudito del XV e XVIII secolo sino ai prodotti più significativi del distretto industriale meccanico, passando attraverso le suggestioni dell'arte moderna e contemporanea.

Fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei: MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.

INDIRIZZI E RECAPITI

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi

via Don Minzoni 14

tel. 051 6496611

aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi: ore 12-20

domenica 1° maggio: aperto ore 12-20

Casa Morandi

via Fondazza 36

tel. 051 6496611

aperto: su prenotazione

Villa delle Rose

via Saragozza 228/230

tel. 051 436818 - 6496611

aperto: in occasione di eventi espositivi

Museo per la Memoria di Ustica

via di Saliceto 3/22

tel. 051 377680

venerdì, sabato e domenica: ore 10-18

domenica 1° maggio: aperto ore 10-18

Museo Civico Archeologico

via dell’Archiginnasio 2

tel. 051 2757211

aperto: martedì - giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

La mostra “Egitto. Splendore Millenario. Capolavori da Leiden a Bologna” osserva gli stessi orari di apertura del museo

domenica 1° maggio: chiuso

Museo Civico Medievale

via Manzoni 4

tel. 051 2193916 - 2193930

aperto: martedì - venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

domenica 1° maggio: chiuso

Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6

tel. 051 2193998

aperto: martedì - venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

domenica 1° maggio: chiuso

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44

tel. 051 236708

aperto: martedì - sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13

domenica 1° maggio: chiuso

Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore 34

tel. 051 2757711

aperto: martedì - venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30

domenica 1° maggio: chiuso

Museo del Patrimonio Industriale

via della Beverara 123

tel. 051 6356611

aperto: martedì - venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18

domenica 1° maggio: chiuso

Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5

tel. 051 347592

aperto: martedì - domenica: ore 9-13

domenica 1° maggio: aperto ore 9-13


Dida 

Liliana Moro, "Abbassamento", 1992, bamboline di carta e costruzioni in carta, plexiglas, dimensioni ambientali, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna (acquisizione, 2008)
Foto: Matteo Monti


Musei 29 aprile 5 maggio

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:34
Back to top