Comunicati stampa

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Consiglio comunale, seduta solenne per la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e per la Giornata internazionale delle città educative. L'intervento della presidente Luisa Guidone

Si trasmette l'intervento della presidente Luisa Guidone, in apertura della seduta solenne per la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e per la Giornata internazionale delle città educative.
“Colleghi con...

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Si trasmette l'intervento della presidente Luisa Guidone, in apertura della seduta solenne per la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e per la Giornata internazionale delle città educative.

“Colleghi consiglieri, colleghi di Giunta, autorità civili, religiose e militari, cittadini presenti,
oggi il Consiglio si riunisce in forma solenne per celebrare un appuntamento importante per tutte le istituzioni e gli organismi internazionali, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la Giornata internazionale delle città educative, di cui anche Bologna fa parte.

Con oggi si conclude la sessione delle attività istituzionali e cittadine dedicate ai diritti dell'Infanzia, iniziata il 19 novembre con convegni, letture, laboratori, concerti e visite guidate; un'iniziativa curata dall'assessore e vicesindaco Marilena Pillati, alla quale oggi saranno affidate le conclusioni di questa giornata.

La Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ONU è stata approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, la prima parte della convenzione è composta da 41 articoli che da allora hanno rappresentato un baluardo per la tutela dell'infanzia e che anche questo Consiglio ha potuto approfondire ed analizzare negli anni scorsi: dall'articolo 13 rubricato 'libertà d'espressione', all'articolo 27, che riconosce il diritto 'di ogni fanciullo a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale'; dall'art. 29, rubricato 'identità – educazione', all'art. 31 'diritto al gioco', sino all'art. 12 che garantisce a bambine e bambini il diritto di 'esprimere liberamente la propria opinione su ogni questione che li interessi'.

Quest'anno il dibattito pubblico svoltosi in occasione della giornata internazionale dell'infanzia e dell'adolescenza è ruotato intorno al tema della povertà. Uno studio di Save the Children ci ha consegnato dati allarmanti relativi alla nostra regione: oltre un minore su dieci è in condizione di povertà relativa; uno studente di 15 anni su cinque non raggiunge le competenze minime di matematica e di lettura; quattro ragazzi su dieci non hanno letto neanche un libro l'anno scorso; sei su dieci non sono mai andati a teatro; il 13,3% dei giovani tra i 18 e 24 anni si è fermato alla scuola media.

In Emilia Romagna, quindi, si parla di povertà relativa. È chiaro che però sussiste un importante rischio di scivolare rapidamente nella povertà assoluta. Il fattore di rischio per il futuro dei bambini, si legge nel rapporto dell'Ong, è senza dubbio costituito dal basso livello di istruzione dei genitori.
L'assenza di opportunità e di stimoli ha forti ripercussioni sui bambini e i ragazzi, anche sulla riuscita scolastica.
La crisi evidentemente sta aumentando le disparità socio-economiche. Questa fotografia, presentata dal rapporto di Save the Children, costringe tutti noi ad un esame di coscienza rispetto all'equità e allo sviluppo del nostro paese, e richiama le istituzioni tutte al senso di responsabilità rispetto alle risposte necessarie per affrontare questa realtà, che non è solo un problema dell'oggi ma che inficia in ultima analisi persino le basi civili e democratiche del nostro domani.

La convenzione ha una portata spaziale e temporale illimitata, proiettando la sua luce in ogni tempo ed in ogni luogo, questa la sua forza e questo il suo obiettivo, che tuttavia non ha voluto tralasciare l'importanza di una declinazione specifica, attraverso un articolo di apertura finale, il 41, che dispone: 'nessuna delle disposizioni della presente convenzione pregiudica disposizioni più propizie all'attuazione dei diritti del fanciullo che possono figurare nella legislazione di uno stato parte, oppure nel diritto internazionale in vigore per questo stato'.

Dunque quest'anno siamo stati invitati ad una elaborazione ulteriore che non ricalcasse semplicemente uno dei diritti già sanciti, ma che richiedesse di valutare, qui ed ora, quali possono essere i diritti dell'infanzia non presenti, non riconosciuti in quella carta stessa: Il contesto socio-economico culturale in continua evoluzione richiama la necessità di questa ulteriore elaborazione.

Oggi, in questa seduta solenne sono stati invitati ad offrire il loro contributo: Marco Dallari, docente di Pedagogia generale all'università di Trento; Bruno Tognolini, scrittore e sceneggiatore;
Stefano Laffi, ricercatore presso Codici Onlus”.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:36
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