Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli
"I fatti degli ultimi giorni hanno ulteriormente sollecitat...
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Isabella Angiuli (Partito Democratico) su "Piazza Verdi: una nuova modalità di gestione degli spazi pubblici".
"I fatti degli ultimi giorni hanno ulteriormente sollecitato l'Amministrazione per continuare nell'azione di contrasto all'illegalità e al degrado anche attraverso nuove modalità di confronto.
Desidero ringraziare l'assessore Malagoli che ha voluto dare conto durante il QT di venerdì scorso delle azioni che Comune e Questura di Bologna stanno condividendo. Bologna non è una città allo sbando (come qualcuno vuole far credere)!
Si stanno mettendo in campo nuove azioni per contrastare problemi complessi. Ciò che avviene oramai costantemente in Piazza Verdi è sotto gli occhi di tutti ma la ricetta non può essere quella della repressione! Serve una volontà politica comune, il buonsenso e la condivisione di un percorso. L'attivazione della Task force anti-degrado è una proposta della giunta che andrà certamente nella direzione di ottenere un nuovo punto di riferimento per i cittadini. Nondimeno, occorre tener conto del fatto che la riflessione in atto, impatta più in generale, a mio avviso, sulle modalità di gestione degli spazi pubblici a Bologna che dovrebbe scaturire da una volontà di tutte le parti interessate a realizzare un vero e proprio progetto di gestione pluriennale degli spazi cittadini.
Gli spazi della socialità sono per definizione un bene comune, luoghi dove le persone si ritrovano e creano cultura, luoghi deputati al bello, alla ilarità. Non possono e non devono trasformarsi in ghetti, in zone franche di illegalità, di spaccio, di scompiglio dove il comportamento illegale da parte di masse di persone diventa registro costante di gestione della notte ai danni di cittadini, imprese e associazioni che quell'area la vivono tutto il giorno. La soluzione però non può essere quella che ci indicano a destra, ad esempio opponendosi al progetto di pedonalizzazione di piazza Aldrovandi.
Piazza Verdi è emblematica e sollecita risposte perché simbolo di cultura violato, con un Teatro Comunale e i palazzi storici l'Università, ostaggio di un sistema misto di illegalità e teppismo che ingenerano nei cittadini senso di paura, di insicurezza e anche di impotenza e indignazione ma, non è un caso isolato.
Ricordiamo i fatti della Bolognina ai danni degli esercenti, una costante presenza degli zingari alla Stazione Centrale (importunano i viaggiatori alle macchinette dei bagni, nel sottopasso e su tutti i binari), sotto il Voltone azioni costanti di accattonaggio,
La proposta che avanzo e soprattutto che si attendono i cittadini di Bologna, dev'essere una risposta complessiva per tutta la città ma modulata sulle singole specificità che indichi in tempi certi una nuova modalità di intervento e di gestione e riqualificazione degli spazi pubblici interessati dal fenomeno.
Da un lato, con riferimento al contrasto dell'illegalità, auspico che, a seguito delle riunioni periodiche, del comitato di ordine e sicurezza pubblica provinciale presidiate dal Comune, si concordi un piano di intervento e se ne dia informazione. È importante che il piano venga monitorato e che vi lavorino le migliori competenze e specializzazioni sia del Comune che degli enti preposti all'ordine pubblico.
D'altro canto, con riferimento alla riqualificazione economica e culturale degli spazi, è auspicabile che il tavolo già esistente tra università, quartiere, le associazioni / comitati dei cittadini e delle imprese maggiormente rappresentativi partorisca una proposta per la gestione culturale degli spazi magari, prevedendo anche l'incentivazione di nuovi insediamenti in grado di restituire fascino artistico e culturale che è proprio di Piazza Verdi".