Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Simona Lembi (Pd)

Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Simona Lembi (Pd) sulla recente scomparsa dell'attivista del movimento LGBT Luky Massa.È scomparsa, la settimana scorsa, Luky Massa, attivista di primo piano del movimento LGBT d...

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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta della consigliera Simona Lembi (Pd) sulla recente scomparsa dell'attivista del movimento LGBT Luky Massa.

È scomparsa, la settimana scorsa, Luky Massa, attivista di primo piano del movimento LGBT di Bologna.
Delle sue origini tengo prevalentemente a ricordare che, bolognese per scelta, era nata a Catanzaro e aveva vissuto fino alla maggiore età in un piccolo comune del napoletano.
Luki Massa, lo hanno ricordato le amiche e le compagne di sempre, venerdì scorso, nel saluto di commiato che si è tenuto al Centro delle Donne, ' è stata, usando l'espressione di Zanele Muholi, che lei tanto amava, un'artivista lesbica: attivista, artista, instancabile divulgatrice culturale.'

Dal 1995 fino al 2001 è tra le collaboratrici di Immaginaria (il festival internazionale di cinema lesbico curato da Marina Genovese e da Cristina Zanetti dell'Associazione Visibilia), ma è certamente con la nascita di Fuoricampo e la direzione di Some Prefer Cake (il festival di cinema lesbico patrocinato dal Comune di Bologna), che esprime al meglio il suo impegno nel raccontare la quotidianità delle vite di donne lesbiche i cui stereotipi (ancora oggi non completamente scomparsi, ma certamente ridimensionati) dipingevano esclusivamente le donne lesbiche come cattive, assassine, suicide, stereotipi che permeavano il linguaggio del cinema e, spesso, il dibattito pubblico.

Nelle 8 edizioni, (curate insieme con Marta Bencich), dal 2007 al 2014, Luky ha insistito molto su alcune questioni:

Innanzitutto quello della Visibilità: un'identità sessuale non esibita, ma non nascosta, sarebbe stata la condizione necessaria per stare nel dibattito pubblico (ricordo, a questo proposito, il volto scelto per l'edizione 2014, quello di Ruby Rose, vj per MTV Australia, dj, modella, conduttrice tv, regista, dichiaratasi lesbica fin dall’età di 12 anni: un inno alla visibilità, che da sempre è lo strumento più efficace per decostruire modelli e stereotipi e per creare la nostra comunità.

Poi quello del racconto della vita quotidiana di donne che amano altre donne, il coming out, la vecchiaia, la lotta contro la lesbo fobia (tengo molto a ricordare la mostra monografica, ospitata nei locali dell'AUSL di Via Sant'Isaia, nel 2012, dedicata a ZAnele Muholi, attivista sudafricana, contro violenza ed in particolare contro gli stupri correttivi.

Luky Massa, a Bologna, giovanissima, nel 1980 aveva partecipato alla fondazione del Tiaso, uno dei primi collettivi lesbici italiani, il primo nella nostra Città, organizzo' nel 1983 a Palazzo Re Enzo il Terzo convegno nazionale di donne lesbiche, finanziato (lo sottolinea Daniela Danna nel suo saggio sulla storia del movimento lesbico italiano) anche dal Comune di Bologna. contribuira', successivamente, a diffondere in Italia il lavoro di tante intellettuali lesbiche, da Adrienne Rich e Mary Daly fino alla poeta e saggista Audre Lorde.

Massa lavorerà anche al festival Divergenti, contribuendo, anche in quel contesto, a promuovere un'immagine complessa e non stereotipata dell'esperienza trans. Nel 2010 realizza, insieme a Simone Cangelosi il documentario Felliniana dedicato a Marcella di Folco, storica leader del Mit, consigliera comunale, a cui l'amministrazione ha intitolato una via.

Anche Massa si presentò alle elezioni comunali, quelle del 2009, capolista di una lista di sole donne, a mia memoria l'unica esperienza di questo genere a Bologna. Non fu eletta, ma questo non le impedì di continuare a partecipare a tutti quei movimenti femminili e femministi che hanno animato la vita della città negli ultimi anni tra cui mi preme ricordare Unite, Diverse, Libere e l'imponente manifestazione bolognese del 13 febbraio del 2011.

Signora Presidente, signori Consiglieri e Consigliere, ho scelto di ricordare Luky Massa in Consiglio comunale facendo parlare il suo lavoro. E ho scelto di ricordarla per due motivi: perché è stata tra le esponenti principali del movimento LGBT di Bologna e nel suo impegno ha scelto di esprimere e mettere in evidenza un punto di vista di donne non sempre riconosciuto e che, a mio parere, ha rafforzato quel movimento e lo ha reso più capace di riconoscere le differenze che lo animano da cui poter rivendicare e proporre diritti universali.
 In questo senso ha saputo rafforzare quella vocazione della nostra città che dagli anni '80 del secolo scorso ci rende una città più libera.

Luky Massa, separatista, ma capace di unire, ha saputo dialogare con le istituzioni, ha voluto raccontare la quotidianità di donne che amano altre donne e che al pari di tutti chiedono diritti.

Lascia una intera comunità, che continuerà, ricordandola, quelle che in vita sono state le sue battaglie"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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