Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani sul Fondo di Inclusione Metropolitano
“La condizione di ingiustizia e d...
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sul Fondo di Inclusione Metropolitano, una proposta di comunità per le persone in condizione di svantaggio.
“La condizione di ingiustizia e di iniquità sociale richiama l’urgenza morale e politica di trovare soluzioni praticabili, coinvolgendo tutti gli attori pubblici, del privato sociale e del mondo profit, compresi i singoli cittadini, portatori di una responsabilità sociale nelle comunità locali di appartenenza.
La proposta è di istituire un Fondo di Inclusione Metropolitano aprendo una pubblica sottoscrizione per raccogliere donazioni e conferimenti economici da destinare ai servizi di welfare: integrazione scolastica, orientamento e inserimento lavorativo per le persone in condizioni di povertà.
Tramite l’istituzione di un Fondo di Inclusione Metropolitano si potrebbero raccogliere contributi economici per migliorare le condizioni di vita di cittadini senza lavoro, in condizioni di povertà e a rischio di esclusione, contributi provenienti da:
amministrazioni comunali e istituzioni pubbliche preposte ai servizi di welfare e di politica attiva del lavoro;
banche, imprese e esercizi commerciali presenti sul nostro territorio che potrebbero avere adeguati riconoscimenti pubblici per la responsabilità sociale dimostrata;
attori del no profit (cooperative sociali, associazioni, organizzazioni di volontariato, fondazioni, comitati, etc.) e le istituzioni ecclesiastiche, con le parrocchie che potrebbero attivamente collaborare nella raccolta fondi;
cittadini e famiglie residenti nell'area metropolitana che non hanno problemi occupazionali e possono destinare una minima parte del proprio reddito a chi sta peggio nella comunità di appartenenza.
La gestione del Fondo potrebbe fare capo a una Fondazione di Comunità con compiti sia di raccolta di donazioni e contributi economici che di erogazione dei finanziamenti per servizi di welfare integrativi a quelli coperti dal pubblico, con la finalità di tutela delle fasce sociali più vulnerabili. La Fondazione potrebbe:
promuovere la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale;
coinvolgere una pluralità di attori che hanno a cuore la propria comunità di appartenenza;
generare fiducia tra cittadini, imprese, pubbliche istituzioni e organizzazioni intermedie, mobilitando risorse economiche e umane per fini socialmente utili;
creare un circolo virtuoso per cui la collettività dona risorse ad un ente che ne garantisce il riutilizzo all’interno della collettività stessa, rendicontando socialmente impiego e risultati;
attrarre risorse sia interne che esterne alla comunità, fungendo da “intermediario finanziario”;
promuovere responsabilizzazione, partecipazione, co-progettazione di azioni volte al miglioramento delle condizioni di vita della comunità.
Si potrebbe in tal modo disporre a livello metropolitano di uno strumento, un fondo di inclusione, a sostegno del sistema di welfare comunitario metropolitano, in grado di offrire servizi per il miglioramento dello sviluppo e della coesione sociale del nostro territorio”.