Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Riccardo Melega (Pd) in ricordo di Marco Pannella
Si trasmette l'intervento del consigliere Riccardo Melega (Pd) in ricordo di Marco Pannella. Al termine dell'intervento il Consiglio ha effettuato un minuto di silenzio.
"Ricordo di un uomo scomodo
Penso che una sintesi perfetta della personalità di Marco Pannella l'abbia disegnata Altan con la vignetta apparsa su Repubblica di sabato scorso : S. Pietro annuncia a Dio che arriva Pannella e Dio risponde : è finito il tran tran. Era sicuramente un uomo scomodo, Pannella leader storico dei Radicali e protagonista di numerose battaglie per i diritti civili. Credo che il suo grande carisma sia stato al tempo stesso il valore aggiunto ed il freno della politica radicale. Ricordo le discussioni con mio cugino grande giornalista e deputato radicale , che osò candidarsi alla segreteria del partito e dopo qualche lode fu letteralmente demolito dal vero padrone del partito. Sorte peraltro toccata ad altri importanti personaggi del mondo radicale. Ma dobbiamo ai radicali e al loro capo se molte lotte per modernizzare il paese sono cominciate e andate a buon fine. Alcune di queste lotte hanno incrociato la mia professione. Nel marzo 71 i radicali contribuirono con una grande mobilitazione all'abrogazione da parte della Consulta dell'articolo 551 del codice penale , che vietava la pubblicità dei contraccettivi; nel 74 i radicali e le donne della sinistra si mobilitarono in difesa di 263 donne colpevoli di aborto ; la cosa fu scoperta perché il medico aveva scrupolosamente tenuto un accurato registro degli interventi: la realtà dell'aborto clandestino irruppe così nell'opinione pubblica, che fino a quel momento fingeva di non sapere.
Nel 75 la Consulta stabilì che pur considerando l'embrione una persona, in caso di problemi doveva prevalere l'interesse della madre: si apriva cosi la strada alla legalizzazione dell'aborto. Io militavo nel PCI, collaboravo con le donne radicali per problemi assistenziali, ma ricordo discussioni accanite e una fatica doppia: da una parte convincere parte del mio partito che certi temi non erano secondari nella vita delle persone, dall'altra dibattere coi radicali , che ci accusavano di inerzia, che muovere i milioni di persone era complicato per un partito di massa. Poi la macchina si mise in moto e fu approvata la legge, poi fu vinto il referendum, come del resto era successo per il divorzio. Dopodiché la discussione si spostò su chi aveva il merito : quelli che avevano iniziato o quelli che ci avevano messo i numeri, discussione che prosegue ancora oggi quando ci troviamo. Pannella è stato protagonista di lotte per le condizioni dei carcerati, per la libertà di espressione e altre ancora.Lotte, a volte, non del tutto comprensibili e forse controproducenti ma sempre condotte in prima persona, rimettendoci la salute. Riprendendo argomenti più lievi, vorrei tornare alla vignetta di Altan che,secondo me, ci suggerisce due conclusioni : nonostante tutto Pannella andrà in paradiso, ma neanche di fronte a Dio starà quieto. Approfitto della parola, visto che siamo all'ultimo consiglio per ringraziare i colleghi di maggioranza e opposizione con cui ho condiviso questi cinque anni augurando a chi se ne va una buona vita e a chi resta una buona amministrazione. Grazie a tutti".