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Consiglio Comunale, l'intervento dell'assessore Conte in ricordo di Pirro Cuniberti

Il Consiglio Comunale osserva un minuto di silenzio

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Trasmettiamo l'intervento dell'assessore alla Cultura e rapporti con l'Università, Davide Conte in ricordo di Pirro Cuniberti. Al termine il Consiglio Comunale ha osservato un minuto di silenzio. 
"Ringrazio la Presidente e il Consiglio per questo momento.  Per l'Amministrazione tutta e per me come assessore alla Cultura è importante ricordare la figura dell'artista Pirro Cuniberti, nostro concittadino. Un doveroso saluto quello a Pirro Cuniberti, vero poeta di immagini. Per lui fare arte era un mestiere che ha portato avanti con grande passione, raccontando sullo spazio di un foglio o di una tela le grandi emozioni, i luoghi interni dell’angoscia o della gioia, lasciandoci in eredità raffinati frammenti di mondo, un mondo suo particolare, riflesso di quello reale.
Pirro Cuniberti ha sempre dipinto senza interruzione le sue creature di visionario, e da vero artista ha sempre osservato con meraviglia e sorpresa le opere appena finite. Grazie alla sua disinibita spontaneità e sconfinata generosità, è stato per molti una figura di eccellenza; non sarebbe infatti possibile comprendere il lavoro di una intera generazione di giovani artisti bolognesi senza conoscere il suo lavoro.
Maestro dei segni che lui stesso raccontava così: "Segni duri, segni morbidi sfumati, segni che racchiudono forme nitide, segni che alludono, segni sgranati, segni da brivido…”, ha lasciato alla nostra città il ricordo di un uomo profondo ed estremamente intelligente. 
Due sue opere rappresentano in modo particolare il rapporto significativo che Cuniberti ha avuto con la nostra città  e con alcuni momenti importanti della sua recente storia: il logo che ha creato per Bologna 2000, città europea della Cultura, un' opera molto importante che ha rappresentato perfettamente l'importanza di quel momento storico che ha visto la nostra città al centro della riflessione culturale europea e il manifesto del tredicesimo anniversario della strage alla stazione di Bologna, dove l'eleganza e la semplicità di ottantacinque fiori in volo verso il cielo, racchiudono il suo senso di appartenenza alla sua amata Bologna, città dalla quale non è mai voluto andar via nemmeno negli anni in cui lavorava a Milano e Roma ed esponeva in tutto il mondo. A lui e alla sua famiglia va il nostro ricordo più sentito"

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:33
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