Consiglio comunale, intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord)
"La classe politica locale e nazionale sta attuando la "cinesizzazione" dei lavoratori della Sanità. Il progetto che discende dalla Spending review, è ...
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
"La classe politica locale e nazionale sta attuando la "cinesizzazione" dei lavoratori della Sanità. Il progetto che discende dalla Spending review, è quello di utilizzare medici ed infermieri, come nuova forza lavoro sfruttata e sottopagata, a fronte di 24.000 addetti in meno, tra medici ed infermieri, tra il 2009 ed il 2013 !
Le criticità denunciate dai dipendenti dell’Ausl di Bologna sono le solite :”carichi di lavoro massacranti, demansionamento, non rispetto dei rapporti con i sindacati” che stanno portando il personale sanitario e parasanitario ad essere equiparato ad un nuovo sottoproletariato ossia,una utile manovalanza a basso costo, i “nuovi cinesi” ,appunto!
L'organizzazione sindacale Fials ha organizzato lo sciopero venerdì' 15 aprile-2016,culminato in una manifestazione sotto la sede generale AUSL Bologna ed alla giornata di protesta hanno aderito anche gli infermieri del Nursind Bologna e del Sindacato Generale di Base (Sgb) che hanno condiviso tutti i punti di criticità che motivano lo sciopero stesso.
Ricordo alcune delle criticità denunciate dai sindacati dei dipendenti dell’Ausl.
1)Orario di Lavoro massacrante: “L’Azienda USL ha articolato una turnistica che prevede 11 ore e 45 minuti di riposo ogni 24 ore, la normativa 66/2003 art. 4 prevede 11 ore di riposo ogni 24 ore.Questo orario di lavoro non permette l’erogazione di una assistenza sanitaria adeguata, mettendo a rischio operatori e pazienti,
2) Organici Carenti: “L’Azienda USL assume con il contagocce, solo 29 Operatori all’inizio del 2016, (su 6.400 operatori), in Azienda sussistono condizioni di lavoro non più sostenibili , dove esistono doppi e tripli turni e “lunghe” (anche 12/13 ore di lavoro giornaliere diurne), che non permettono di usufruire adeguatamente di riposi e ferie, con operatori che sono allo stremo,
3) Considerati i carichi di lavoro eccessivi ed il blocco del turn over, si realizza un aumento degli infortuni sul lavoro e delle malattie, ricordo solo i 2 infarti in cui sono incorsi 2 ortopedici del Policlinico S'Orsola, uno mentre operava e l'altro mentre era di turno in PS. In aggiunta il 25% del personale soffre di patologie legate ai carichi di lavoro eccessivi, parliamo di circa 1.800 operatori con prescrizioni e limitazioni, che si riflette sulla qualità delle prestazioni assistenziali”;
4) L’Azienda USL utilizza risorse economiche dei lavoratori (250.000 mila euro) in modo discriminatorio, destinando a sua esclusiva discrezione i soldi dei lavoratori, per darli ai pochi noti”;
5) L'’Azienda USL approva il demansionamento,ossia gli operatori sono obbligati ad effettuare mansioni che non rientrano nel proprio profilo professionale”;
6) L’Azienda ha tolto ai lavoratori i soldi dell’indennità dell’art. 44 comma 6, i famosi 4,14 euro al giorno, circa 935 euro all’anno per ogni operatore, 500 lavoratori esclusi, che per l’Azienda significa risparmiare 467.000 euro;
7) L’Azienda USL ha introitato nel 2014, circa 13.000.000 di euro, rifiutandosi di utilizzare una parte delle risorse economiche prodotte dal personale , per incentivare gli operatori dell’Azienda stessa,
8) La USL di Bologna prosegue con una politica devastante di chiusure e accorpamenti di presidi ospedalieri e di servizi, orientata verso il privato accreditato
Condividiamo la battaglia del personale dipendente dall'Asl di Bologna che,quotidianamente sopperisce alle numerose criticità e ribadiamo il nostro no alla :“cinesizzazione della sanità pubblica!”