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Consiglio comunale, intervento d'inizio seduta del consigliere Piergiorgio Licciardello

Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Piergiorgio Licciardello del Partito democratico"Grazie PresidenteAvevo preso la parola in questo consiglio non più tardi di due settimane fa per commentare un atto di soppressione dei di...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Piergiorgio Licciardello del Partito democratico

"Grazie Presidente
Avevo preso la parola in questo consiglio non più tardi di due settimane fa per commentare un atto di soppressione dei diritti di manifestazione del libero pensiero, avvenuto in zona universitaria e culminato con il falò dei volantini del comitato del si.
Oggi torno a prendere la parola per commentare un nuovo fatto, figlio della medesima matrice antidemocratica, con l'impedimento forzato dello svolgimento di un'iniziativa presso la scuola di Giurisprudenza della facoltà  di Bologna. Ancora una volta siamo di fronte alla non volontà  di lasciare spazio democratico a voci diverse.
A questi fatti potrei aggiungerne altri, come gli atti vandalici contro le sedi PD di Galvani e Andrea Costa o le scene di guerriglia urbana che abbiamo potuto vedere a Firenze, dove pochi dubbi ci possono essere rispetto a ciò che sarebbe potuto avvenire se ai manifestanti fosse stato consentito di arrivare fino alla Leopolda e in quali condizioni e con quali difficoltà sarebbe stato possibile garantire ai partecipanti all'iniziativa la possibilità  di raggiungere in serenità  e libertà  il luogo di svolgimento.
Torno però ai fatti relativi alla nostra città .
E' chiaro che non siamo più di fronte a fatti isolati ma, piuttosto, di fronte ad una pratica precisa e, ormai reiterata, rispetto alla quale E' mia opinione che la politica, quella vera, quella democratica, non possa che prendere, a questo punto, le distanze con chiarezza e fermezza.
Due settimane fa non avevo ritenuto necessario un pronunciamento del Consiglio Comunale in tal senso.
Oggi, il reiterarsi di certi comportamenti e atti, non può non generare preoccupazione.
Per questa ragione ritengo doveroso che questo consiglio, che oggi discuterà  democraticamente del referendum, come si fa appunto in democrazia, prenda formalmente le distanze da simili atti.
E' un atto dovuto non tanto e non solo nei confronti degli studenti che sono stati vittime di questi atti, cui ritengo vada manifestata la piena solidarietà .
E' un atto dovuto soprattutto nei confronti chi voglia essere libero di manifestare, o protestare, pacificamente nelle piazze e nelle strade. A queste persone va garantito il diritto di non essere assimilate a chi, con atti violenti e prevaricatori, calpesta i diritti di espressione fondamentali.

A tale scopo presento un ordine del giorno, di cui chiedo la trattazione urgente, che volutamente non esprime alcuna valutazione politica sul merito del referendum, ma rimane sul principio della tutela dell'articolo 21 della costituzione, rispetto al quale non creo possano esserci distinguo di colore".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:35
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