Comunicati stampa

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Consiglio comunale in ricordo di Marco Biagi, l'intervento del Sindaco di Bologna Virginio Merola

Si trasmette il testo dell'intervento tenuto dal Sindaco di Bologna Virginio Merola, nel Consiglio comunale dedicato al ricordo di Marco Biagi, per il quattordicesimo anniversario della sua uccisione.
"A 14 anni dall'infame assassinio, oggi ci trovi...

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Si trasmette il testo dell'intervento tenuto dal Sindaco di Bologna Virginio Merola, nel Consiglio comunale dedicato al ricordo di Marco Biagi, per il quattordicesimo anniversario della sua uccisione.


"A 14 anni dall'infame assassinio, oggi ci troviamo e ci ritroviamo per celebrare insieme il ricordo di Marco Biagi. Un ricordo che si fa di anno in anno più partecipato e approfondito. E' un ricordo non solo incentrato sull'opera e sugli studi di Marco Biagi, ma emerge sempre di più anche la memoria del suo esempio, cioè avere interpretato il suo lavoro come un forte impegno civico a favore della nostra Repubblica e della nostra comunità. Marco è stato un esempio in questo, oltre che un esempio di coraggio civico.

Come ci ha ricordato la signora Marina Biagi pochi giorni fa, la situazione difficile e rischiosa e l'assurda revoca della scorta hanno visto in Marco Biagi - benché consapevole della situazione – la determinazione a continuare e a lavorare con l'idea di attuare le riforme che l'Italia aspettava da anni. E per questo è stato barbaramente ucciso.

Questo terribile assassinio ha scosso profondamente la nostra città e l'intero Paese, ha portato a un dibattito serio e approfondito sulle proposte e sulle idee di Marco. In tanti hanno cercato di fare riferimento per dare forza alle proprie leggi, a questi studi, ed è certo che non è possibile sui temi della riforma del mercato del lavoro non tenere presente il contributo prezioso del lavoro di Marco. Una verità crudele, in realtà, è che noi non sappiamo quali sarebbero oggi le idee di Marco, né le sapremmo mai perché i terroristi hanno deciso che non poteva più esprimerle. Siamo a un fermo immagine. Questa è la ferita insanabile di una persona che ancora tanto avrebbe potuto dare al suo Paese, all'Europa e che tanto avrebbe potuto dare al servizio del Paese indipendentemente dal Governo in carica.

Voglio aggiungere che oggi molte delle idee di Marco trovano attuazione nel dibattito politico, nelle riforme che si stanno portando avanti, che forse - per quanto mi riguarda - credo potremmo mettere a fuoco alcune cose, alcuni concetti di fondo che mi lascia, e me ne assumo la responsabilità, il lavoro di Marco.

Innanzitutto ricordare che è stato un riformista socialista, che fa i conti con la realtà ma il lascito più prezioso, non solo di Marco ma di tutta la storia della nostra città se parliamo di riformisti socialisti, è che la volontà di cambiare le cose giorno per giorno, di farle sapendo quali sono i contesti in cui si lavora, di affrontare queste difficoltà e promuovere su questo una ricerca costante con la fatica del cambiamento quotidiano. Quello che credo di sapere è che ha cercato una terza via tra l'individualismo e lo statalismo, i mali antichi del nostro Paese. Una via in cui la prima tutela va alla persona, secondo un'idea di libertà responsabile che si deve esprimere anche nel lavoro e non può essere negata. Una libertà che passa anche per i diritti dei disoccupati, dei precari e per una buona e piena occupazione.

Voglio ricordarlo assieme a voi a 14 anni di distanza, non solo per un dovere istituzionale e civico, ma per l'attualità del suo esempio. La libertà della ricerca, di esprimere le proprie opinioni politiche è un tema che oggi rischia di essere messo in discussione in tutta Europa, per quanto sta avvenendo con il terrorismo internazionale, con l'idea di sopprimere chi ha opinioni diverse e quindi è importante anche per il nostro Paese non sottovalutare questi valori, la libertà di espressione, di opinione e la nostra capacità insieme di comprendere che questo terreno della lotta per i diritti democratici e per riaffermare i valori democratici della nostra comunità è oggi un tema che ci coinvolge come Paese e come intera Europa. Da questo punto di vista niente deve essere sottovalutato, così come non devono essere sottovalutate nelle nostre città minacce alla libertà di insegnamento dei nostri professori, e questo è il luogo giusto dove dare la nostra solidarietà al professore Panebianco. Su questo non dobbiamo accettare sottovalutazioni improprie, né essere accondiscendenti.

Infine, come abbiamo sentito dai conviviali incontri della professoressa Mialon, penso anche al lavoro di Marco in senso europeo, a come si rapportava ai colleghi europei. Credo che questo sia un tema oggi attualissimo. Abbiamo bisogno di mantenere un orizzonte europeo per quanto riguarda il diritto al lavoro, e per quanto riguarda studi e ricerche per le proposte di riforma del mercato del lavoro europeo.
In un momento in cui la nostra convivenza europea è sottoposta a possibilità di regressione è molto importante ricordare anche che attorno ai temi del diritto al lavoro è nata l'Europa con la sua promessa di pace e di welfare e di ricordare quanto l'operato di Marco, in tema di lavoro, sia stato sempre intrecciato ai temi di una riforma del welfare.

E' con questa consapevolezza che ogni anno ci ritroviamo, con diverse iniziative, con questa seduta solenne in Consiglio comunale per continuare ad approfondire, tenere presente l'esempio civico di marco, le sue idee ma anche il modo con cui le sosteneva, un metodo pacifico di persona che voleva confrontarsi nel merito delle questioni per provare a cambiare le cose in un Paese troppo spesso, nei suoi momenti particolari di crisi, che torna a contrapposizioni che non ci permettono di fare passi avanti tra, appunto, l'individualismo sfrenato, e lo statalismo superato. Capita, e capita purtroppo troppo spesso, che in questi frangenti della nostra vita nazionale le persone autenticamente democratiche e riformiste siano l'oggetto dei sacrifici maggiori e degli attentati peggiori.

Con questa consapevolezza rinnovo la mia piena solidarietà e vicinanza alla famiglia, certo che di anno in anno questo Consiglio comunale, questa Giunta e i Sindaci, chiunque essi saranno, torneranno a parlare e a celebrare Marco Biagi come merita per la nostra città".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:33
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