QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE UNIVERSIADI
Nelle prossime settimane il tavolo dei soggetti economici e produttivi della città si confronterà sulle Universiadi. Quello sarà il luogo per verificare puntualmente le disponibilità: le Universiadi non possono essere un progetto dell'Amministra...
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Nelle prossime settimane il tavolo dei soggetti economici e produttivi della città si confronterà sulle Universiadi. Quello sarà il luogo per verificare puntualmente le disponibilità: le Universiadi non possono essere un progetto dell'Amministrazione comunale, ma soltanto della città, c'è bisogno di disponibilità concrete. Dei 600 milioni di euro di ipotetico investimento, facendo il raffronto con le precedenti esperienze e anche con la prossima che sarà nel 2013 in Russia, il 65% viene infatti da risorse private, e il restante 35% da risorse pubbliche, nella grande maggioranza statali. Con Regione, Provincia, Comune, Università e Camera di Commercio, si è valutato che fosse preferibile costruire un progetto di fattibilità che verificasse puntualmente la sostenibilità del progetto prima di costituire un comitato promotore. Richiedendo un impegno importante del mondo economico e risorse statali in un periodo di grande difficoltà è un progetto da ponderare con grande attenzione. Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega allo Sport, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) in merito alle Universiadi.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"In merito alla vicenda riguardante le Universiadi, constatato quanto dichiarato in sede di commissione dall'assessore Luca Rizzo Nervo, e dalle dichiarazioni del ministro Piero Gnudi apparse sulla stampa locale, chiede:
1) Come mai a tutt'oggi, dopo oltre due anni che se ne parla, non esiste un progetto sull'argomento;
2) Come mai non si è predisposta alcuna azione concreta affinché il progetto di cui sopra potesse essere realizzato;
3) Cosa pensa nel merito di quanto dichiarato dal ministro Piero Gnudi".
La risposta dell'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo:
"condividerà con i consiglieri il quadro di riferimento dentro il quale si sta realizzando una riflessione introduttiva sul tema delle Universiadi, un progetto che può essere di sviluppo della città importante, deve essere interpretato come il progetto finalizzatore dello sviluppo strategico che si vuole per Bologna. Per questi motivi l'Amministrazione comunale fin dal suo insediamento ha ritenuto utile e opportuno inserire questa discussione non in un tavolo legato semplicemente al tema delle politiche sportive, ma all'interno del Piano Strategico Metropolitano e della sua agenda di lavori, trovando in quella sede un riconoscimento di interesse da parte di tutti i soggetti sia istituzionali sia privati.
Ovviamente non basta l'interesse. Il progetto Universiadi va calato in un contesto che è quello dato, conosciuto da tutti noi. Negli ultimi 10 anni le Universiadi sono state assegnate a città che fanno parte del BRIC, Paesi in via di sviluppo, in particolare del sud-est asiatico, che grazie alle Universiadi hanno prodotto un grande sviluppo locale a fronte di ingenti investimenti. Il quadro di riferimento parla di 600 milioni di euro da mettere in campo per la realizzazione delle Universiadi, di cui 15 milioni di euro come tassa d'ingresso per la candidatura, solo per quanto riguarda le strutture sportive e il villaggio olimpico, senza tenere conto degli altri investimenti che le città hanno fatto per lo sviluppo delle città stesse e a sostengo del progetto.
Sulla base di questo si è valutato, trovando il consenso di tutti i soggetti pubblici, c'è stata un tavolo che ha coinvolto Regione, Provincia, Comune, Università e Camera di Commercio, si è valutato unanimemente che fosse preferibile costruire un progetto di fattibilità che verificasse puntualmente la sostenibilità del progetto prima di costituire un comitato promotore. Nelle prossime settimane il tavolo dei soggetti economici e produttivi della città si confronterà su questo progetto, e quello sarà il luogo per verificare puntualmente le disponibilità: le Universiadi non possono essere un progetto dell'Amministrazione comunale, ma soltanto della città; oltre alle dichiarazioni di apprezzamento generale circa la possibile rilevanza di questo appuntamento, c'è bisogno di disponibilità concrete. Di quei 600 milioni di euro di ipotetico investimento, facendo il raffronto con le precedenti esperienze e anche con la prossima che sarà nel 2013 in Russia, il 65% viene da risorse private, e il restante 35% da risorse pubbliche, nella grande maggioranza statali.
Abbiamo letto le parole del ministro Gnudi sulle Universiadi, ed è vero che non c'è un progetto esplicito proprio perché c'è questo ragionamento di fattibilità che si sta svolgendo insieme alla città, e che precede un progetto concreto. Il ministro non ha fatto altro che confermare quello che ha detto anche a noi nell'incontro provato che abbiamo avuto. E' un progetto molto ambizioso, che nella sua tempistica coincide sostanzialmente col progetto Roma 2020 o 2024 come adesso si sta discutendo. Richiedendo un impegno importante del mondo economico e risorse statali in un periodo di grande difficoltà è da ponderare con grande attenzione prima di lanciarsi in avventure pericolose. Questo è quello che noi stiamo cercando di fare, questi mesi non sono stati sprecati, non sono stati di silenzio inutile, ma di silenzio laborioso, ora è il momento in cui bisogna capire se il soggetti che si sono detti in qualche modo disponibili sono pronti a concretizzare, a dare continuità a questa disponibilità manifestata a parole".
Il consigliere Daniele Carella si è dichiarato non soddisfatto.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"In merito alla vicenda riguardante le Universiadi, constatato quanto dichiarato in sede di commissione dall'assessore Luca Rizzo Nervo, e dalle dichiarazioni del ministro Piero Gnudi apparse sulla stampa locale, chiede:
1) Come mai a tutt'oggi, dopo oltre due anni che se ne parla, non esiste un progetto sull'argomento;
2) Come mai non si è predisposta alcuna azione concreta affinché il progetto di cui sopra potesse essere realizzato;
3) Cosa pensa nel merito di quanto dichiarato dal ministro Piero Gnudi".
La risposta dell'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo:
"condividerà con i consiglieri il quadro di riferimento dentro il quale si sta realizzando una riflessione introduttiva sul tema delle Universiadi, un progetto che può essere di sviluppo della città importante, deve essere interpretato come il progetto finalizzatore dello sviluppo strategico che si vuole per Bologna. Per questi motivi l'Amministrazione comunale fin dal suo insediamento ha ritenuto utile e opportuno inserire questa discussione non in un tavolo legato semplicemente al tema delle politiche sportive, ma all'interno del Piano Strategico Metropolitano e della sua agenda di lavori, trovando in quella sede un riconoscimento di interesse da parte di tutti i soggetti sia istituzionali sia privati.
Ovviamente non basta l'interesse. Il progetto Universiadi va calato in un contesto che è quello dato, conosciuto da tutti noi. Negli ultimi 10 anni le Universiadi sono state assegnate a città che fanno parte del BRIC, Paesi in via di sviluppo, in particolare del sud-est asiatico, che grazie alle Universiadi hanno prodotto un grande sviluppo locale a fronte di ingenti investimenti. Il quadro di riferimento parla di 600 milioni di euro da mettere in campo per la realizzazione delle Universiadi, di cui 15 milioni di euro come tassa d'ingresso per la candidatura, solo per quanto riguarda le strutture sportive e il villaggio olimpico, senza tenere conto degli altri investimenti che le città hanno fatto per lo sviluppo delle città stesse e a sostengo del progetto.
Sulla base di questo si è valutato, trovando il consenso di tutti i soggetti pubblici, c'è stata un tavolo che ha coinvolto Regione, Provincia, Comune, Università e Camera di Commercio, si è valutato unanimemente che fosse preferibile costruire un progetto di fattibilità che verificasse puntualmente la sostenibilità del progetto prima di costituire un comitato promotore. Nelle prossime settimane il tavolo dei soggetti economici e produttivi della città si confronterà su questo progetto, e quello sarà il luogo per verificare puntualmente le disponibilità: le Universiadi non possono essere un progetto dell'Amministrazione comunale, ma soltanto della città; oltre alle dichiarazioni di apprezzamento generale circa la possibile rilevanza di questo appuntamento, c'è bisogno di disponibilità concrete. Di quei 600 milioni di euro di ipotetico investimento, facendo il raffronto con le precedenti esperienze e anche con la prossima che sarà nel 2013 in Russia, il 65% viene da risorse private, e il restante 35% da risorse pubbliche, nella grande maggioranza statali.
Abbiamo letto le parole del ministro Gnudi sulle Universiadi, ed è vero che non c'è un progetto esplicito proprio perché c'è questo ragionamento di fattibilità che si sta svolgendo insieme alla città, e che precede un progetto concreto. Il ministro non ha fatto altro che confermare quello che ha detto anche a noi nell'incontro provato che abbiamo avuto. E' un progetto molto ambizioso, che nella sua tempistica coincide sostanzialmente col progetto Roma 2020 o 2024 come adesso si sta discutendo. Richiedendo un impegno importante del mondo economico e risorse statali in un periodo di grande difficoltà è da ponderare con grande attenzione prima di lanciarsi in avventure pericolose. Questo è quello che noi stiamo cercando di fare, questi mesi non sono stati sprecati, non sono stati di silenzio inutile, ma di silenzio laborioso, ora è il momento in cui bisogna capire se il soggetti che si sono detti in qualche modo disponibili sono pronti a concretizzare, a dare continuità a questa disponibilità manifestata a parole".
Il consigliere Daniele Carella si è dichiarato non soddisfatto.