QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA TASSA DI SOGGIORNO
Matteo Lepore, assessore comunale con delega al Marketing urbano, ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega Nord) sulla tassa di soggiorno.
La domanda d'attualità della ...
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Matteo Lepore, assessore comunale con delega al Marketing urbano, ha risposto questa mattina in sede di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega Nord) sulla tassa di soggiorno.
La domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega Nord):
"Premesso che sulla stampa locale odierna si legge che il Comune di Bologna pensa di applicare la "tassa di soggiorno", pone la seguente domanda d'attualità per conoscere se rientra tra gli intendimenti dell'Amministrazione Comunale quello di introdurre la così detta 'Tassa di soggiorno'."
La risposta dell'assessore al Marketing urbano Matteo Lepore:
"In merito alla sua domanda quello che posso dire è che in questa fase di redazione del bilancio e del Piano generale di sviluppo che presenteremo ovviamente al Consiglio comunale, la Giunta si sta impegnando in una serie di incontri per le associazioni di categoria rappresentanti i settori coinvolti, quindi gli albergatori in primo luogo. Scopo di questo incontro è il "Regolamento per la tassa di soggiorno" come previsto dalla legge infatti occorre arrivare all'introduzione della tassa con una fase di concertazione con le categorie economiche che ovviamente non potere di veto rispetto all'introduzione della tassa perché è ovviamente una prerogativa della Giunta e del Consiglio ma devono essere consultate per quanto riguarda la definizione di questo regolamento che noi possiamo e dobbiamo introdurre perché a livello nazionale è stata prevista l'introduzione della tassa ma non è stata regolamentata. Quindi c'è uno spazio normativo che possiamo e dobbiamo colmare a livello territoriale. Lo stesso è stato fatto da altri comuni che precedentemente hanno introdotto la tassa come Firenze, Roma, Venezia, quindi ci sono altri territori che stanno affrontando questo percorso, penso a Genova e a d altri anche nella nostra regione che lo stanno valutando sia in Romagna che in Emilia. Per quanto riguarda l'introduzione della tassa di soggiorno nei comuni limitrofi al momento non è prevista in altri comuni, la motivazione credo sia molto semplice, il numero di turisti presenti nel comune di Bologna è certamente superiore di quelli dei comuni confinanti e quindi gli introiti della tassa di soggiorno per i bilanci di quei comuni è assolutamente ininfluente e questa è la motivazione per cui quei comuni probabilmente hanno deciso di non introdurla. Per quanto ci riguarda invece questa è una scelta importante e una leva che aggiungiamo al bilancio non nell'ottica di aumentare le tasse ma di aumentare gli investimenti in un settore che riteniamo possa essere traino per l'economia in questo particolare momento di crisi sopratutto per le fasce più giovani, per alcune categorie che escono dal mondo del lavoro magari da una situazione di crisi aziendale. Il sistema turistico locale è stato sempre ignorato da questa città per anni, è mancata una strategia, vi sono state certamente risorse che sono arrivate dalla Regione, un impegno importante della Provincia, ma è mancata una strategia della promozione del sistema turistico locale, e sono mancati sopratutto investimenti importanti, noi pensiamo che da quello che vi presenteremo all'interno del Piano generale di sviluppo finalmente Bologna avrà una sua strategia della promozione del sistema turistico locale che sarà basato su quattro progetti fondamentali che abbiamo già in parte presentato alle categorie economiche che troverete nel Piano generale.
Il primo è un progetto dedicato alla promozione del marchio Bologna, quello che noi chiamiamo city branding, di promozione anche degli eventi. Per la prima volta la nostra città potrà avere un suo marchio dedicato alla promozione e alla commercializzazione di Bologna nel mondo e questa è una delle prime novità, nel senso che la Regione sta introducendo un sistema di denominazione dei sistemi turistici locali mentre nel passato ha lavorato sulle categorie di prodotto. Fondamentalmente la legge regionale finanziava le associazioni di prodotto a volte promosse dall'insieme degli enti locali e dei soggetti privati che stanno ad esempio nella rete delle "città d'arte" (della quale facciamo parte anche noi), e le categorie economiche che promuovevano singole specifiche categorie di prodotto, il che voleva dire non tanto promuovere la città capoluogo Bologna, ma la "motor valley" ad esempio o altre categorie di prodotto legate all'enogastronomia, lavorare quindi sulle eccellenze a prescindere dalla provenienza territoriale. Per fortuna si sta iniziando a parlare dei sistemi turistici locale e quindi di come il turismo sia un'industria con un'area metropolitana importante come Bologna. Da qui partiamo e sarà oggetto anche della discussione del Piano strategico, non faremo nulla di meno di quanto hanno fatto altre città europee, da Lione a Valencia a Barcellona, città che hanno lavorato molto per la promozione del territorio e del brand della città. Il secondo progetto che allegheremo al Piano generale sarà quello cosiddetto della Bellezza urbana, come da nostro programma di mandato, sposteremo risorse sulla riqualificazione urbana, sulla rete urbana, sulla gestione dello spazio pubblico, in particolare nel centro storico ma non solo. Il terzo progetto sarà dedicato all'accoglienza dei turisti, esiste già ed è Bologna welcome, che viene implementato e rafforzato e che parte dalla predisposizione di punti di accoglienza turistica (IAT), gli uffici del turismo, che sono gestiti da noi, ce ne è già uno in Piazza Maggiore ed è stato aperto uno all'aeroporto, ne inaugureremo uno in fiera e poi nei prossimi anni ne avremo anche uno in stazione, quattro punti che si affiancano al sito internet Bolognawelcome.it che per la prima volta è un sito turistico dove si può trovare l'agenda degli eventi annuali, si possono fare prenotazioni di alberghi e ristoranti e prossimamente anche comprare biglietti per eventi cittadini e forse, in futuro, prenotare e comprare biglietti aerei. Il quarto e ultimo punto è dedicato al sistema museale, e prevede un riordino e un investimento forte sulla sua promozione e digitalizzazione.
Quattro progetti che noi inseriremo nel Piano generale di sviluppo che sarà la base della nostra strategia di promozione della città e che verranno in parte sostenuti con la tassa di soggiorno anche se gli investimenti saranno superiori e verranno in parte dal comune e in parte da risorse private e risorse provenienti dalla Regione e dalla Provincia. Con il percorso che stiamo svolgendo insieme alle categorie, stiamo definendo l'adozione di un tavolo di monitoraggio dell'introduzione della tassa che abbiamo definito essere sperimentale per i primi due anni, entro questo tavolo definiremo quali sono i punti progettuali da sostenere con gli introiti. In quella sede stiamo anche ragionando su quali saranno le esenzioni definitive che inseriremo nel regolamento, stiamo decidendo nelle sezioni tecniche di approfondimento, quindi ve lo dirò. Concludo dicendo che è molto importante l'aspetto tecnico-organizzativo della gestione di questa tassa e si è pensato di introdurla non tanto legandola alle stelle come è stato fatto in altre città ma per fasce di prezzo. crediamo che questo sia il modo equo per trattare alberghi che hanno forti differenze di prezzo nello stesso periodo ma sopratutto fra di loro sono distribuiti sul territorio con svantaggi per chi sta più fuori rispetto a chi sta nel centro storico. vi aggiornerò poi quando finiremo questo iter di incontri sulle decisioni prese."
La domanda d'attualità della consigliera Francesca Scarano (Lega Nord):
"Premesso che sulla stampa locale odierna si legge che il Comune di Bologna pensa di applicare la "tassa di soggiorno", pone la seguente domanda d'attualità per conoscere se rientra tra gli intendimenti dell'Amministrazione Comunale quello di introdurre la così detta 'Tassa di soggiorno'."
La risposta dell'assessore al Marketing urbano Matteo Lepore:
"In merito alla sua domanda quello che posso dire è che in questa fase di redazione del bilancio e del Piano generale di sviluppo che presenteremo ovviamente al Consiglio comunale, la Giunta si sta impegnando in una serie di incontri per le associazioni di categoria rappresentanti i settori coinvolti, quindi gli albergatori in primo luogo. Scopo di questo incontro è il "Regolamento per la tassa di soggiorno" come previsto dalla legge infatti occorre arrivare all'introduzione della tassa con una fase di concertazione con le categorie economiche che ovviamente non potere di veto rispetto all'introduzione della tassa perché è ovviamente una prerogativa della Giunta e del Consiglio ma devono essere consultate per quanto riguarda la definizione di questo regolamento che noi possiamo e dobbiamo introdurre perché a livello nazionale è stata prevista l'introduzione della tassa ma non è stata regolamentata. Quindi c'è uno spazio normativo che possiamo e dobbiamo colmare a livello territoriale. Lo stesso è stato fatto da altri comuni che precedentemente hanno introdotto la tassa come Firenze, Roma, Venezia, quindi ci sono altri territori che stanno affrontando questo percorso, penso a Genova e a d altri anche nella nostra regione che lo stanno valutando sia in Romagna che in Emilia. Per quanto riguarda l'introduzione della tassa di soggiorno nei comuni limitrofi al momento non è prevista in altri comuni, la motivazione credo sia molto semplice, il numero di turisti presenti nel comune di Bologna è certamente superiore di quelli dei comuni confinanti e quindi gli introiti della tassa di soggiorno per i bilanci di quei comuni è assolutamente ininfluente e questa è la motivazione per cui quei comuni probabilmente hanno deciso di non introdurla. Per quanto ci riguarda invece questa è una scelta importante e una leva che aggiungiamo al bilancio non nell'ottica di aumentare le tasse ma di aumentare gli investimenti in un settore che riteniamo possa essere traino per l'economia in questo particolare momento di crisi sopratutto per le fasce più giovani, per alcune categorie che escono dal mondo del lavoro magari da una situazione di crisi aziendale. Il sistema turistico locale è stato sempre ignorato da questa città per anni, è mancata una strategia, vi sono state certamente risorse che sono arrivate dalla Regione, un impegno importante della Provincia, ma è mancata una strategia della promozione del sistema turistico locale, e sono mancati sopratutto investimenti importanti, noi pensiamo che da quello che vi presenteremo all'interno del Piano generale di sviluppo finalmente Bologna avrà una sua strategia della promozione del sistema turistico locale che sarà basato su quattro progetti fondamentali che abbiamo già in parte presentato alle categorie economiche che troverete nel Piano generale.
Il primo è un progetto dedicato alla promozione del marchio Bologna, quello che noi chiamiamo city branding, di promozione anche degli eventi. Per la prima volta la nostra città potrà avere un suo marchio dedicato alla promozione e alla commercializzazione di Bologna nel mondo e questa è una delle prime novità, nel senso che la Regione sta introducendo un sistema di denominazione dei sistemi turistici locali mentre nel passato ha lavorato sulle categorie di prodotto. Fondamentalmente la legge regionale finanziava le associazioni di prodotto a volte promosse dall'insieme degli enti locali e dei soggetti privati che stanno ad esempio nella rete delle "città d'arte" (della quale facciamo parte anche noi), e le categorie economiche che promuovevano singole specifiche categorie di prodotto, il che voleva dire non tanto promuovere la città capoluogo Bologna, ma la "motor valley" ad esempio o altre categorie di prodotto legate all'enogastronomia, lavorare quindi sulle eccellenze a prescindere dalla provenienza territoriale. Per fortuna si sta iniziando a parlare dei sistemi turistici locale e quindi di come il turismo sia un'industria con un'area metropolitana importante come Bologna. Da qui partiamo e sarà oggetto anche della discussione del Piano strategico, non faremo nulla di meno di quanto hanno fatto altre città europee, da Lione a Valencia a Barcellona, città che hanno lavorato molto per la promozione del territorio e del brand della città. Il secondo progetto che allegheremo al Piano generale sarà quello cosiddetto della Bellezza urbana, come da nostro programma di mandato, sposteremo risorse sulla riqualificazione urbana, sulla rete urbana, sulla gestione dello spazio pubblico, in particolare nel centro storico ma non solo. Il terzo progetto sarà dedicato all'accoglienza dei turisti, esiste già ed è Bologna welcome, che viene implementato e rafforzato e che parte dalla predisposizione di punti di accoglienza turistica (IAT), gli uffici del turismo, che sono gestiti da noi, ce ne è già uno in Piazza Maggiore ed è stato aperto uno all'aeroporto, ne inaugureremo uno in fiera e poi nei prossimi anni ne avremo anche uno in stazione, quattro punti che si affiancano al sito internet Bolognawelcome.it che per la prima volta è un sito turistico dove si può trovare l'agenda degli eventi annuali, si possono fare prenotazioni di alberghi e ristoranti e prossimamente anche comprare biglietti per eventi cittadini e forse, in futuro, prenotare e comprare biglietti aerei. Il quarto e ultimo punto è dedicato al sistema museale, e prevede un riordino e un investimento forte sulla sua promozione e digitalizzazione.
Quattro progetti che noi inseriremo nel Piano generale di sviluppo che sarà la base della nostra strategia di promozione della città e che verranno in parte sostenuti con la tassa di soggiorno anche se gli investimenti saranno superiori e verranno in parte dal comune e in parte da risorse private e risorse provenienti dalla Regione e dalla Provincia. Con il percorso che stiamo svolgendo insieme alle categorie, stiamo definendo l'adozione di un tavolo di monitoraggio dell'introduzione della tassa che abbiamo definito essere sperimentale per i primi due anni, entro questo tavolo definiremo quali sono i punti progettuali da sostenere con gli introiti. In quella sede stiamo anche ragionando su quali saranno le esenzioni definitive che inseriremo nel regolamento, stiamo decidendo nelle sezioni tecniche di approfondimento, quindi ve lo dirò. Concludo dicendo che è molto importante l'aspetto tecnico-organizzativo della gestione di questa tassa e si è pensato di introdurla non tanto legandola alle stelle come è stato fatto in altre città ma per fasce di prezzo. crediamo che questo sia il modo equo per trattare alberghi che hanno forti differenze di prezzo nello stesso periodo ma sopratutto fra di loro sono distribuiti sul territorio con svantaggi per chi sta più fuori rispetto a chi sta nel centro storico. vi aggiornerò poi quando finiremo questo iter di incontri sulle decisioni prese."