QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA SICCITA'
"Il regime delle acque oggi è all'attenzione di tutti, ognuno per la sue competenze, e oggetto di un tavolo che include Regione, Provincia, Comune, i settori competenti, Arpa, e Consorzio della Chiusa. Dobbiamo prendere atto che il governo de...
Data:
:
"Il regime delle acque oggi è all'attenzione di tutti, ognuno per la sue competenze, e oggetto di un tavolo che include Regione, Provincia, Comune, i settori competenti, Arpa, e Consorzio della Chiusa. Dobbiamo prendere atto che il governo delle acque è una delle strategie fondamentali per far fronte ai cambiamenti climatici. Per l'estate 2012 il Comune sta valutando di anticipare l'avvio dell'ordinanza e di estendere le attività a cui si applica per fare in modo che non venga utilizzata l'acqua potabile per usi che non siano di immediata e urgente necessità. Sul fronte del risparmio c'è un'azione di lungo periodo, tesa alla riduzione progressiva dei consumi idrici mediante campagne d'informazione, interventi sul patrimonio pubblico e sulla rete di distribuzione".
Così, Patrizia Gabellini, assessore all'Ambiente, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo 2016) sulla siccità.
La domanda d'attualità del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo 2016):
"Premesso che, come evidenziato da una notizia d’Agenzia Dire il 6 aprile u.s., si registra in Emilia Romagna una forte siccità, non alleviata né dalle copiose nevicate di febbraio, né dalle piogge dei primi giorni di aprile e che le previsioni parlano di piogge irregolari ed insufficienti per il resto del mese; che la crisi idrica che si profila, viene classificata dai tecnici ARPA al terzo posto nella scala di gravita' dal 1951, dopo i periodi secchi del 2003 e del 2007; chiede quali interventi l’Amministrazione intenda mettere in campo per l'acqua da bere."
La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Vorrei rispondere al consigliere Aldrovandi che la questione che lei ha posto è all'attenzione con preoccupazione analoga. Se ricordate durante il Question time del 30 marzo, fu fatta una domanda di chiarimento sulla situazione del Navile, e in quell'occasione riferii che già a partire da due mesi e mezzo, il Comune aveva chiesto e finalmente ottenuto un incontro, diciamo pure una plenaria, che non vedeva solo come interlocutore solo la Provincia ma anche la Regione, perché il servizio tecnico della regione è quello che concentra una serie di competenze. E' la Regione uno degli attori principali nella gestione delle acque, anche per questa nuova richiesta dell'Unione europea di garantire il flusso minimo, quello che a me interessa è il flusso minimo del fiume Reno, porterà potrebbe portare ad una riduzione dell'acqua per la città, perché appunto bisogna garantire il minimo flusso vitale del fiume. Allora questa riunione fu richiesta espressamente dal Comune, dove erano presenti dall'assessore Freda, ai dirigenti dei diversi settori, alla provincia, Arpa, al Consorzio della Chiusa, i nostri settori competenti, il quartiere Navile, e in quella occasione chiedemmo di avviare un tavolo permanente sul problema della gestione delle acque, che sta diventando, come lei ha giustamente notato, all'orizzonte vieppiù preoccupante per un cambiamento climatico che da un lato ci mette davanti a problemi di siccità e dall'altro a piogge torrentizie che pongono altri problemi. Quindi il regime delle acque direi che oggi è all'attenzione di tutti, ognuno per la sua parte, però dobbiamo prendere atto che il governo delle acque è una delle strategie fondamentali per far fronte ai cambiamenti climatici che sono in atto e infatti su questo ci si sta muovendo ovunque, forse noi abbiamo un problema di intreccio, di sovrapposizione, di non chiara distribuzione delle competenze che rendono il governo di questo problema estremamente complesso in sé, lo complicano un poco. C'è questa esigenza di capire chiaramente chi fa che cosa, di coordinamento che parta da una precisa individuazione di responsabilità e competenze. Questo lo metto a cappello della risposta nel merito specifico della domanda che è stata posta. Aggiungo che il comune ha chiesto di essere parte attiva e sempre presente a questo tavolo e questa è parsa una novità, perché non avveniva da molti anni. Per quel che riguarda la questione che ci potremmo trovare di fronte a un problema di scarsità dell'acqua per usi domestici, addirittura si fa riferimento, sia a come pensiamo di far fronte a questa possibile crisi, oltre al fatto che evidentemente dovremo concordare anche con Hera le condizioni di criticità che ci porteranno poi a definire le modalità per ridurre i consumi idrici, posso richiamare quanto fatto l'estate del 2011 e che potrebbe essere aggiustato per l'estate che ci aspetta. Nel 2011 l'ordinanza aveva riguardato il periodo dal 15 luglio al 30 settembre e imponeva ai cittadini, nella fascia oraria compresa tra le 8 del mattino e le 21 di sera, il divieto dell'utilizzo di acqua potabile per innaffiare orti e giardini, lavare automezzi e per altri usi extradomestici e consentiva il prelievo di acqua dalla rete idrica solamente per i normali usi domestici, agricoli, zootecnici, industriali, per realtà regolarmente autorizzate all'uso dell'acqua potabile. Si sta valutando la possibilità per il 2012 di anticipare l'avvio dell'ordinanza e di estendere le attività a cui si applica l'ordinanza stessa, per fare in modo che non venga utilizzata l'acqua potabile per usi che non siano di immediata e urgente necessità. Per rispondere alla contingenza, sul fronte del risparmio c'è un'azione di lungo periodo, tesa alla riduzione progressiva dei consumi idrici. Questa è una politica che ancora una volta ci vede soggetti all'interno dell'Europa che è orientata in questo senso e su questo abbiamo già delle norme del RUE che intervengono in questo senso e attività di comunicazione e informazione che sono attive, interventi sul patrimonio pubblico e sulla rete di distribuzione dell'acqua potabile per ridurre le perdite. Quindi ci sono una serie di iniziative di diversi settori e su diversi fronti, che hanno portato a un primo risultato positivo che comunque non basta per cui i dati del Bilancio ambientale del comune a consuntivo 2010 dimostrano come il consumo idrico pro capite sia sceso gradualmente dai 256 litri abitante/giorno del 2005 a 229 nel 2010. Non abbiamo ancora aggiornati i dati del 2011, però questa linea di tendenza deve essere evidentemente rafforzata".
Così, Patrizia Gabellini, assessore all'Ambiente, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo 2016) sulla siccità.
La domanda d'attualità del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo 2016):
"Premesso che, come evidenziato da una notizia d’Agenzia Dire il 6 aprile u.s., si registra in Emilia Romagna una forte siccità, non alleviata né dalle copiose nevicate di febbraio, né dalle piogge dei primi giorni di aprile e che le previsioni parlano di piogge irregolari ed insufficienti per il resto del mese; che la crisi idrica che si profila, viene classificata dai tecnici ARPA al terzo posto nella scala di gravita' dal 1951, dopo i periodi secchi del 2003 e del 2007; chiede quali interventi l’Amministrazione intenda mettere in campo per l'acqua da bere."
La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Vorrei rispondere al consigliere Aldrovandi che la questione che lei ha posto è all'attenzione con preoccupazione analoga. Se ricordate durante il Question time del 30 marzo, fu fatta una domanda di chiarimento sulla situazione del Navile, e in quell'occasione riferii che già a partire da due mesi e mezzo, il Comune aveva chiesto e finalmente ottenuto un incontro, diciamo pure una plenaria, che non vedeva solo come interlocutore solo la Provincia ma anche la Regione, perché il servizio tecnico della regione è quello che concentra una serie di competenze. E' la Regione uno degli attori principali nella gestione delle acque, anche per questa nuova richiesta dell'Unione europea di garantire il flusso minimo, quello che a me interessa è il flusso minimo del fiume Reno, porterà potrebbe portare ad una riduzione dell'acqua per la città, perché appunto bisogna garantire il minimo flusso vitale del fiume. Allora questa riunione fu richiesta espressamente dal Comune, dove erano presenti dall'assessore Freda, ai dirigenti dei diversi settori, alla provincia, Arpa, al Consorzio della Chiusa, i nostri settori competenti, il quartiere Navile, e in quella occasione chiedemmo di avviare un tavolo permanente sul problema della gestione delle acque, che sta diventando, come lei ha giustamente notato, all'orizzonte vieppiù preoccupante per un cambiamento climatico che da un lato ci mette davanti a problemi di siccità e dall'altro a piogge torrentizie che pongono altri problemi. Quindi il regime delle acque direi che oggi è all'attenzione di tutti, ognuno per la sua parte, però dobbiamo prendere atto che il governo delle acque è una delle strategie fondamentali per far fronte ai cambiamenti climatici che sono in atto e infatti su questo ci si sta muovendo ovunque, forse noi abbiamo un problema di intreccio, di sovrapposizione, di non chiara distribuzione delle competenze che rendono il governo di questo problema estremamente complesso in sé, lo complicano un poco. C'è questa esigenza di capire chiaramente chi fa che cosa, di coordinamento che parta da una precisa individuazione di responsabilità e competenze. Questo lo metto a cappello della risposta nel merito specifico della domanda che è stata posta. Aggiungo che il comune ha chiesto di essere parte attiva e sempre presente a questo tavolo e questa è parsa una novità, perché non avveniva da molti anni. Per quel che riguarda la questione che ci potremmo trovare di fronte a un problema di scarsità dell'acqua per usi domestici, addirittura si fa riferimento, sia a come pensiamo di far fronte a questa possibile crisi, oltre al fatto che evidentemente dovremo concordare anche con Hera le condizioni di criticità che ci porteranno poi a definire le modalità per ridurre i consumi idrici, posso richiamare quanto fatto l'estate del 2011 e che potrebbe essere aggiustato per l'estate che ci aspetta. Nel 2011 l'ordinanza aveva riguardato il periodo dal 15 luglio al 30 settembre e imponeva ai cittadini, nella fascia oraria compresa tra le 8 del mattino e le 21 di sera, il divieto dell'utilizzo di acqua potabile per innaffiare orti e giardini, lavare automezzi e per altri usi extradomestici e consentiva il prelievo di acqua dalla rete idrica solamente per i normali usi domestici, agricoli, zootecnici, industriali, per realtà regolarmente autorizzate all'uso dell'acqua potabile. Si sta valutando la possibilità per il 2012 di anticipare l'avvio dell'ordinanza e di estendere le attività a cui si applica l'ordinanza stessa, per fare in modo che non venga utilizzata l'acqua potabile per usi che non siano di immediata e urgente necessità. Per rispondere alla contingenza, sul fronte del risparmio c'è un'azione di lungo periodo, tesa alla riduzione progressiva dei consumi idrici. Questa è una politica che ancora una volta ci vede soggetti all'interno dell'Europa che è orientata in questo senso e su questo abbiamo già delle norme del RUE che intervengono in questo senso e attività di comunicazione e informazione che sono attive, interventi sul patrimonio pubblico e sulla rete di distribuzione dell'acqua potabile per ridurre le perdite. Quindi ci sono una serie di iniziative di diversi settori e su diversi fronti, che hanno portato a un primo risultato positivo che comunque non basta per cui i dati del Bilancio ambientale del comune a consuntivo 2010 dimostrano come il consumo idrico pro capite sia sceso gradualmente dai 256 litri abitante/giorno del 2005 a 229 nel 2010. Non abbiamo ancora aggiornati i dati del 2011, però questa linea di tendenza deve essere evidentemente rafforzata".