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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PROTESTA CONTRO I T-DAYS


Andrea Colombo, assessore alla Mobilità, nella seduta odierna di Question Time ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl) sulla protesta contro i T-Days.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl):

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Andrea Colombo, assessore alla Mobilità, nella seduta odierna di Question Time ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl) sulla protesta contro i T-Days.

La domanda d'attualità del consigliere Marco Lisei (Pdl):

"Premesso che da 11 giorni, in Piazza Maggiore, è in atto una protesta con sciopero della fame contro le limitazione alla circolazione delle persone con handicap,che questa forte iniziativa non ha portato il Sindaco e la Giunta ad alcun confronto con coloro che stanno portando avanti, anche con rischi per la propria salute, né tantomeno si è manifestata la volontà da parte dell'Amministrazione di riconoscere un evidente diritto alla mobilità per persone con handicap, premesso che nella delibera di Giunta che introduce le modifiche sperimentali alla circolazione nell'area cosiddetta "T" nella premessa viene citato un articolo che definisce area pedonale una "zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali". Premesso che il divieto di accesso alle auto che trasportano persone con handicap nasce, come si evince dal secondo capoverso, da "particolari situazioni" tali per cui è facoltà dei Comuni introdurre ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali, pongo la seguente domanda d'attualità per conoscere:
1) se il Sindaco e la Giunta hanno assunto informazioni sullo stato di salute delle persone che stanno protestando e se intendano incontrare i rappresentanti ed i portatori delle esigenze di mobilità da parte delle persone con handicap nelle giornate dei T Days,
2) se il Sindaco e la Giunta intendano rivedere la decisione assunta di precludere l'accesso nell'area del T Days alle auto con a bordo persone con handicap,
da ultimo, ma non meno importante, per conoscere:
3) quali siano le "particolari situazioni" del Comune di Bologna che hanno portato ad ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali, in particolare se le "particolari situazioni" erano tali da escludere le auto con a bordo i portatori di handicap nelle giornate dei T Days".

La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:

"Voglio tornare nuovamente su questo tema che abbiamo affrontato anche in precedenti Question time. Con toni di assoluta pacatezza, senza alcun comizio che invece a volte ci tocca sentire in questa sede. Innanzitutto dai T Days sperimentali dello scorso anni, a quelli in forma stabile avviati a partire dal 12 maggio molto è successo e molto è cambiato, in particolare sul tema della accessibilità per le persone disabili. E molto è cambiato con la predisposizione di una serie di misure e di soluzioni ad hoc, grazie, e lo voglio rivendicare reciprocamente, ad una serie di incontri e di riunioni che la Giunta ha avuto con la consulta comunale per il superamento dell'handicap. In particolare abbiamo incontrato a livello talvolta politico e talvolta tecnico, le diverse associazioni handicap della città, il 21 febbraio, il 14 marzo, il 22 marzo, il 19 aprile, il 9 maggio. Nel corso di questi incontri si è parlato ovviamente di T Days, e più complessivamente di una città più a misura di disabile, in particolare di un centro storico maggiormente fruibile dalle persone con disabilità. Nel corso di questi incontri sono emerse una serie di giuste esigenze di accessibilità anche durante i T Days che abbiamo tenuto in considerazione nella predisposizione del provvedimento finale.
Credo sia quindi opportuno brevemente richiamare, come abbiamo fatto anche con la diffusione di un apposito materiale informativo, le diverse soluzioni fino ad oggi individuate. La prima è un significativo potenziamento delle aree di sosta in particolare in piazza Roosevelt, che si trova in posizione baricentrica rispetto alla zona T, e alla contestuale creazione di un percorso sperimentale senza barriere fino a via Ugo Bassi dove comincia l'isola pedonale. Quindi dando innanzitutto al possibilità di sostare con i mezzi muniti di pass handicap di fianco al cuore della T. in secondo luogo sono state rese disponibili, sia ai taxi, sia ai veicoli con contrassegno handicap, le 25 strade laterali che con la pedonalizzazione diventano a doppio senso e a fondo cedo sulla T. Se ne trova in media una ogni 50 metri lungo le vie Rizzoli, Indipendenza, Ugo Bassi che consentono quindi di abbattere fortemente le distanze e di caricare o scaricare da parte degli accompagnatori il disabile a pochi metri dalla T stessa.
Ancora, abbiamo voluto chiarire senza esitazione che dentro la T senz'auto possono comunque entrare liberamente oltre ai pedoni e ai ciclisti anche le carrozzine e gli scooter elettrici a tre e quattro ruote che rientrino tra gli ausili medici in base alle norme europee. Ci siamo impegnati insieme a TPER a garantire che al nuova navetta T che ferma sotto le due torri ed è collegata con due parcheggi scambiatori, sia attrezzata sempre, in tutte le sue corse giornaliere, con pedana mobile.
A seguito di questo piano di accessibilità che non era presente a settembre e a dicembre 2011, e che abbiamo invece ritenuto, anche grazie al confronto con la consulta handicap, di introdurre, si è sviluppato un atteggiamento di completa indisponibilità e rifiuto di dialogo da parte della maggioranza delle associazioni, in particolare della presidente della consulta handicap che, come è noto a tutti, e quindi anche all'Amministrazione comunale, ha avviato alcuni giorni fa uno sciopero della fame. A fronte di questo è stata messa in campo anche la disponibilità da parte dell'assessore ai Servizi sociali, Frascaroli, ad un incontro proprio in questi giorni di sciopero, incontro che però a quanto mi risulta è stato declinato, ma ovviamente la disponibilità è valida. Per quanto riguarda il sottoscritto, l'assessore alla Mobilità, non ha avuto bisogno di scendere dal Palazzo, mi è bastato qualche giorno fa scendere dalla bicicletta mentre stavo arrivando a Palazzo d'Accursio la mattina per scambiare alcune battute con la presidente Guerriero, in cui mi ha ribadito le sue posizioni e la sua richiesta.
Come ha detto anche il sindaco l'altro ieri, c'è un clima di contrapposizione assolutamente esasperato e sproporzionato rispetto alla realtà del provvedimento che non riguarda, come si sta facendo passare, un divieto di accesso a tutto il centro storico nei suoi 400 ettari, bensì una pedonalizzazione di due ettari del nostro centro storico, con una serie di cautele e di soluzioni, che ho sopra ricordato, di sosta, di accompagnamento, di trasporto pubblico, di mezzi elettrici, che vengono consentite proprio per garantire l'accessibilità alla zona pedonalizzata. Come ha già detto il sindaco, e ci tengo a ribadirlo nonostante questo clima di forte e sproporzionata esasperazione e contrapposizione su un provvedimento invece largamente condiviso in città, continuiamo a ritenere che ogni ulteriore e aggiuntiva ipotesi di soluzione di miglioramento, possa essere assolutamente approfondita, e c'è piena disponibilità ed apertura da parte nostra, e credo di averlo anche chiaramente rappresentato in un intervento pochi giorni fa su un importante quotidiano locale.
Quindi la disponibilità al confronto rimane intatta nel merito di ulteriori proposte e soluzioni, certo le prendiamo in considerazione tutte, le valutiamo e le approfondiamo tutte, ma non che i 9000 veicoli del comune di Bologna con pass handicap, i 30000 della provincia e le altre decine di migliaia con contrassegno handicap d'Italia e del mondo possano tutti accedere all'interno della zona pedonalizzata, perché significherebbe snaturare l'area pedonale che è stata realizzata e andare a mettere in discussione la sua fruibilità e la sicurezza delle migliaia di persone che ogni sabato e domenica, se si ha un poì di onestà intellettuale, la percorrono".


Il consigliere Marco Lisei si è dichiarato non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:13
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