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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PARTITA DI RUGBY PREVISTA A BOLOGNA


L'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sulla partita di rugby prevista a Bologna a novembre 2012

Domanda d'attualit...

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L'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo ha risposto questa mattina in sede di Question Time alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sulla partita di rugby prevista a Bologna a novembre 2012

Domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega nord)

"Visto gli articoli di stampa relativi alla partita di rugby prevista a Bologna a novembre 2012, si chiede al signor Sindaco e alla Giunta, se non ritenga che la scelta compiuta dal Bologna F.C. di non concedere il campo per la partita prevista a novembre tra Italrugby e i Wallabies sia per la nostra città un danno sportivo, economico, culturale; se non ritenga che tale scelta non sia in linea con lo spirito con cui venne firmata la convenzione trentennale nel 1998; tenuto conto della forte attrattiva e dell'elevato richiamo di pubblico che l'evento in questione produce, e stando anche alle recenti statistiche di altre città dove eventi simili hanno avuto luogo, se non ritenga che l'annullamento sia una grave perdita per l'indotto economico della nostra città".

Risposta dell'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo

"Ringrazio per la domanda che permette all'amministrazione e a me di rispondere e di dare appunto un'opinione sulla vicenda del test-match di rugby Italia - Australia, che come veniva ricordato non si potrà svolgere a Bologna come invece avevamo voluto con molta determinazione.
Parto rispondendo alla sua prima domanda. ritengo che il test-match Italia - Australia di rugby fosse una grande occasione di sport; riportava a Bologna il grande rugby internazionale che manca dalla nostra città dalla fine degli anni '90 quando si svolsero appunto altri test-match allo stadio Dall'Ara, una grande occasione di sport in linea anche con l'idea che questa Amministrazione sta perseguendo,di riportare a Bologna grandi eventi sportivi nazionali e internazionali dopo anni di sostanziale assenza. Quest'anno abbiamo avuto l'importante presenza della Coppa del Mondo di scherma femminile, che sono stati un positivo esempio di come si possa, e di come Bologna rimanga una meta attrattiva per questi appuntamenti di sport nazionale e internazionale. E sicuramente il test-match è una grande occasione di promozione territoriale e turistica, come è stato sottolineato anche nella lettera dei primi di maggio, in cui le principali realtà, associazioni economiche della città: l'Aeroporto, l'Ascom, Unindustria, CNA e altri, hanno sottolineato che lo svolgimento del test-match rappresentasse un'opportunità estremamente interessante per la città, e davano per questo pieno appoggio e sostegno al Comune di Bologna. In questo percorso, in questa ambizione, che ha visto il Comune di Bologna sin dal primo momento, sin dal primo incontro con il presidente della Federazione Rugby Dondi, presente nella mia persona e nella persona del Sindaco, questo percorso e questa ambizione che ha accompagnato l'Amministrazione comunale, oltre che il Bologna Rugby, è stato sostenuto con varie sollecitazioni anche all'interno di questa aula da diverse forze politiche, penso alla consigliera Snati Casali, al consigliere Lisei in particolare, che più volte mi hanno sollecitato e mi hanno espresso il sostegno rispetto a questa iniziativa. Questa ambizione si è, ripeto, sostanziata anche con una presenza sin dal momento in cui è stata pensata questa possibilità con la disponibilità del Comune di Bologna di essere all'interno del comitato promotore di questo evento, e questa ambizione ci ha spinto ad ovviare anche a quelle che sono difficoltà organizzative che possono esserci in eventi di questo tipo, ad esempio il fatto che la formula dell'organizzazione di questi eventi è che gli introiti di questi eventi sono ad appannaggio esclusivo delle federazioni che li organizzano e i costi invece sono tutti in capo al territorio che li ospita. Ma proprio cogliendo questa occasione di sport e di promozione territoriale abbiamo dato una disponibilità, e anzi sollecitato una risposta positiva da parte della Federazione che ci è stata, e per questo ovviamente nell'occasione ringrazio per la disponibilità il presidente della Federazione Italiana Rugby, Dondi che con noi è sempre stato molto corretto e ha accompagnato questa ambizione.
Questa ambizione doveva necessariamente oggi come nel passato, nella sua domanda d'attualità e nella sua esposizione ha più volte richiamato, anche rispetto all'esperienza di due anni fa della Cancellieri, l'opera di convincimento della Cancellieri nei confronti del presidente Menarini a segnalare che non vi fosse, e non vi è, un automatismo nella pretesa di utilizzo del campo, ma questo si potesse realizzare solo, allora come oggi, solamente in una relazione in un confronto con il gestore, e maggiore utilizzatore dell'impianto, cioè il Bologna Calcio che ha fra i suoi compiti anche la manutenzione ordinaria e straordinaria del campo. Questo è stato fatto, è stato fatto anche ribadendo quelli che erano gli esiti di una relazione, che lei citava, della facoltà di Agraria del dottor Minelli fatta insieme al dottor Paolo Croce, esperto a livello internazionale sui tappeti erbosi, che, cito testualmente, segnalavano come ".. in base alle considerazioni sopra esposte si valuta positivamente la possibilità di inserire la partita di rugby nel calendario previsto, la data era oltre tutto analoga a quella di quest'anno, a condizione che vengano adottate alcune specifiche precauzioni ed applicate determinate tecniche manutentive, in questo caso non si dovrebbe temere per la praticabilità del campo, tanto meno un peggioramento della qualità attuale del terreno di gioco" seguiva il piano straordinario di manutenzione. Abbiamo ribadito questa che è una normale relazione tecnica firmata da esperti, a sostenere la tesi della piena compatibilità tra l'utilizzo del campo per una partita di regby e quella di un normale utilizzo per le partite di calcio, nonostante la particolarità del periodo cioè quello autunnale, dove il campo è sottoposto a particolari sollecitazioni.
L'esito negativo di questo confronto e la posizione pur argomentata di inamovibilità da parte del Bologna FC non nascondo che ci ha lasciato e ci lascia con l'amaro in bocca.
Per quanto riguarda la sua seconda domanda cioè il fatto che questa scelta del Bologna non sia o meno in contrasto con lo spirito e le lenee guida della convenzione trentennale firmata, richiamo a proposito l'art.8 della convenzione così come modificato con atto del 20 marzo del 2008, è l'articolo che regola le condizioni di uso gratuito dello stadio Dall'Ara da parte del Comune di Bologna e in particolare il numero delle giornate annue che il Comune si riserva per l'effettuazione di manifestazioni a carattere di promozione sportiva "...la condizione principale che viene espressa per l'effettuazione per tutte le manifestazioni, è che saranno escluse tutte le attività sportive, anche riconosciute, che possano creare danni al manto erboso del campo" tale clausola di salvaguardia va inquadrata nel contesto generale della convenzione che vede a carico del Bologna oltre al canone annuo tutte le spese gestionali e la manutenzione ordinaria e straordinaria, ivi comprese quelle che devono essere sostenute per adeguamenti normativi e di sicurezza. La voce relativa alla perfetta manutenzione del campo da gioco costituisce in tale ambito un onere piuttosto rilevante. E' quindi normale e previsto che il conduttore dell'impianto si riservi quanto meno di evitare situazioni che possano aggravare le condizioni del campo. Bisogna anche segnalare che questa valutazione del Bologna calcio è stata anche determinata dalle particolari condizioni climatiche che hanno colpito Bologna quest'anno, in particolare la forte nevicata che ha comportato una manutenzione straordinaria del campo che ha fatto sì che alcune altre attività come quelle di promozione sportiva con le scuole che annualmente facciamo allo stadio Dall'Ara venissero spostate per l'indisponibilità del campo
Chiudo parlando del futuro, questa situazione che abbiamo trovato quest'anno che ha avuto purtroppo con un esito negativo, io credo però che sulla base anche delle considerazioni fatte dalla relazione tecnica e appunto dagli agronomi che sono stati consultati nel tempo che in sede di ridefinizione della convenzione dello stadio che il Bologna calcio ci ha chiesto di poter affrontare per una serie di altre questioni in sede di definizione di alcuni aspetti della convenzione in essere, la base di questa relazione e di altre che potranno essere richieste venga esplicitamente, in maniera ancora più chiara, prevista la possibilità per il Comune di riservare il campo anche per la realizzazione di incontri internazionali di rugby, anche visto il crescente movimento rugbistico presente in città".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:13
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