QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA NUOVA TASSA DENOMINATA IMU
"L’Imu pone di fatto su un piano di parità coppie coniugate o conviventi, mentre la vecchia Ici tendeva a favorire le coppie conviventi, ma residenti in immobili diversi, rispetto a quelle coniugate in analoga posizione, in quanto la nor...
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"L’Imu pone di fatto su un piano di parità coppie coniugate o conviventi, mentre la vecchia Ici tendeva a favorire le coppie conviventi, ma residenti in immobili diversi, rispetto a quelle coniugate in analoga posizione, in quanto la normativa Ici faceva riferimento al concetto di nucleo familiare che consentiva all’amministrazione di poter contestare l’utilizzo, nel caso di coppie coniugate, di due diverse detrazioni per prima abitazione".
Così, la vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl) sulla nuova tassa denominata IMU.
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"In relazione alla nuova tassazione sugli immobili prevista dal decreto d.l.g.s. n .201/2011 - IMU - ed in particolare alla aliquota che l'Amministrazione Comunale ha deciso di applicare, chiede di conoscere con quali modalità la Giunta nell'applicazione della nuova imposta intenda tutelare le coppie regolarmente coniugate per evitare disparità di trattamento rispetto alle coppie conviventi, quando i relativi interessati, si trovano ad avere residenze diverse."
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Il presupposto dell’Imu, introdotta in via sperimentale dal 2012, è il possesso di immobili di cui all’art. 2 del d lgs 504/92, ivi comprese l’abitazione principale e le pertinenze della stessa.
Per abitazione principale si intende l’immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Il fatto che il possessore sia o meno coniugato non rileva. Sicché coppie coniugate o meno che possiedono e risiedono in immobili diversi possono usufruire delle agevolazioni (in termini di minore aliquota e detrazione) a meno che l’amministrazione non sia in grado di dimostrare che alla residenza anagrafica non corrisponde dimora abituale. Rispetto alla vecchia Ici non si fa più riferimento al nucleo familiare. Purtroppo, nel costume troppo diffuso in questo paese, volto a eludere o evadere le imposte, sono frequenti i casi in cui coppie, coniugate o no che siano, tengono residenze diverse, in immobili di proprietà, al fine di pagare meno imposte.
Il comune non ha potestà regolamentare che consenta di discriminare fra coppie coniugate o no.
I controlli per verificare l’effettiva dimora, che riguardano in ogni caso entrambi le fattispecie, sono molto complessi. Può essere utile ricordare che, mentre l’Imu pone di fatto su un piano di parità coppie coniugate o conviventi, la vecchia Ici tendeva a favorire le coppie conviventi, ma residenti in immobili diversi, rispetto a quelle coniugate in analoga posizione, in quanto la normativa Ici faceva riferimento al concetto di nucleo familiare che consentiva all’amministrazione di poter contestare l’utilizzo, nel caso di coppie coniugate, di due diverse detrazioni per prima abitazione".
Il consigliere Facci si è dichiarato: soddisfatto.
Così, la vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl) sulla nuova tassa denominata IMU.
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"In relazione alla nuova tassazione sugli immobili prevista dal decreto d.l.g.s. n .201/2011 - IMU - ed in particolare alla aliquota che l'Amministrazione Comunale ha deciso di applicare, chiede di conoscere con quali modalità la Giunta nell'applicazione della nuova imposta intenda tutelare le coppie regolarmente coniugate per evitare disparità di trattamento rispetto alle coppie conviventi, quando i relativi interessati, si trovano ad avere residenze diverse."
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Il presupposto dell’Imu, introdotta in via sperimentale dal 2012, è il possesso di immobili di cui all’art. 2 del d lgs 504/92, ivi comprese l’abitazione principale e le pertinenze della stessa.
Per abitazione principale si intende l’immobile nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente. Il fatto che il possessore sia o meno coniugato non rileva. Sicché coppie coniugate o meno che possiedono e risiedono in immobili diversi possono usufruire delle agevolazioni (in termini di minore aliquota e detrazione) a meno che l’amministrazione non sia in grado di dimostrare che alla residenza anagrafica non corrisponde dimora abituale. Rispetto alla vecchia Ici non si fa più riferimento al nucleo familiare. Purtroppo, nel costume troppo diffuso in questo paese, volto a eludere o evadere le imposte, sono frequenti i casi in cui coppie, coniugate o no che siano, tengono residenze diverse, in immobili di proprietà, al fine di pagare meno imposte.
Il comune non ha potestà regolamentare che consenta di discriminare fra coppie coniugate o no.
I controlli per verificare l’effettiva dimora, che riguardano in ogni caso entrambi le fattispecie, sono molto complessi. Può essere utile ricordare che, mentre l’Imu pone di fatto su un piano di parità coppie coniugate o conviventi, la vecchia Ici tendeva a favorire le coppie conviventi, ma residenti in immobili diversi, rispetto a quelle coniugate in analoga posizione, in quanto la normativa Ici faceva riferimento al concetto di nucleo familiare che consentiva all’amministrazione di poter contestare l’utilizzo, nel caso di coppie coniugate, di due diverse detrazioni per prima abitazione".
Il consigliere Facci si è dichiarato: soddisfatto.