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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA MOBILITA'


"Il traffico veicolare concorre all'82% sul totale delle fonti di inquinamento alla produzione di polveri sottili, le PM10. Credo che questo dato testimoni molto chiaramente la necessità di intervenire in maniera strutturale sul sistema della ...

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"Il traffico veicolare concorre all'82% sul totale delle fonti di inquinamento alla produzione di polveri sottili, le PM10. Credo che questo dato testimoni molto chiaramente la necessità di intervenire in maniera strutturale sul sistema della mobilità per orientarla sempre più verso quella pedonale, ciclabile e pubblica rispetto al mezzo privato".

Così Andrea Colombo, assessore alla Mobilità, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) sulla mobilità in sede di Question Time.

La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):

"Con rifermento agli articoli di stampa ed alle politiche generali sulla mobilità ed, in particolare, al progetto di pedonalizzazione del centro storico, chiede alla Giunta di rendere noti:
1) le rilevazioni delle centraline Sara dislocate in città sulla presenza PM10 nell'aria;
2) i dati in possesso dell'amministrazione riguardo il potenziale inquinante delle caldaie per il riscaldamento degli edifici, specificando il numero di quelli privati e pubblici alimentati a gasolio;
3) i dati riguardo il potenziale inquinante delle seguenti categorie di veicoli:
A) motoveicoli a due tempi;
B) motoveicoli a quattro tempi;
C) autoveicoli Euro 5 a benzina e gasolio;
D) autoveicoli a GPL e Metano;
E) autoveicoli ibridi;
F) autoveicoli elettrici.
3 bis) il numero delle auto di TPER e dell'AUSL che circolano nel centro storico;
4) il numero di auto in forza all'amministrazione comunale, Polizia Municipale compresa;
5) il numero di auto in forza all'amministrazione comunale (P.M. compresa) alimentate con GPL o Metano;
6) il numero di auto in forza all'amministrazione comunale (P.M. compresa) alimentate elettricamente;
7) il numero di auto in forza all'amministrazione comunale (P.M. compresa) alimentate con propulsori Euro 4 o Euro 5;
8) il numero di auto in forza all'amministrazione comunale (P.M. compresa) alimentate alimentate a benzina o gàsolio con propulsori di installazione anteriore all'Euro 4.
Inoltre, chiede di sapere se l'Amministrazione comunale intenda collocare centraline SARA anche nel centro storico e, ancora, in zone della città particolarmente trafficate. Ad esempio, domanda se non si ritenga opportuno prevederne l'installazione in via Emilia Ponente all'intersezione con via Vittorio Veneto; in via Mazzini all'intersezione con via Lenin; in via Masserenti all'intersezione con via Pelagio Palagi; in via Murri all'intersezione con via degli Orti; in via Zanardi all'intersezione con via Carracci; in via Stalingrado all'intersezione con Via Donato Creti; in via S. Donato all'intersezione con via Ferravilla; via Marco Polo all'intersezione con via Gagarin. Tutto, ovviamente, per vegliare sulla salute anche dei residenti in periferia".

La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:

"Le centraline della rete regionale di controllo della qualità dell’aria nella città di Bologna sono attualmente 4 e tutti i dati (giornalieri e mensili) sono pubblicati da ARPA nei report mensili della qualità dell'aria della Provincia di Bologna. I dati del monitoraggio straordinario svolto con il laboratorio mobile in centro storico, come già fatto in precedenti studi su specifiche rilevazioni, questi vengono confrontati con quelli rilevati nello stesso periodo dalle centraline fisse della rete di monitoraggio regionale di traffico urbano. Abbiamo già dato conto la settimana scorso, sempre in Question Time, di quale sia il rapporto dei dati campionati qui fuori e quelli nelle centraline fisse con il preoccupante risultato della presenza di alcune sostanze inquinanti nella misura maggiore nella “T” rispetto ai viali.

Per quanto riguarda il potenziale inquinante delle tre diverse fonti in cui la letteratura scientifica divide l’origine dell’inquinamento: fonti civili (caldaie e riscaldamenti), fonti industriali e fonti di traffico, c'è una stima ufficiale delle emissioni a livello del solo territorio del Comune di Bologna che parla piuttosto chiaro sulle cause dell’inquinamento. Prendendo in particolare il tema delle polveri sottili (PM10) le fonti civili concorrono soltanto per il 13%, le fonti industriali per il 5% e il traffico veicolare per l’82%. Per quanto riguarda le fonti civili preciso e ribadisco che nel territorio del Comune di Bologna il 98,6% del totale degli impianti di riscaldamento è già metanizzato. Rimangono soltanto pochissimi impianti non metanizzati, circa un 1,4%, la maggioranza dei quali non è a gasolio ma a gpl, altro carburante meno inquinante. Si calcola che sul totale di consumo di energia termica per riscaldamento il consumo di gasolio rilevi soltanto per l’1,5%. Nessun approccio ideologico, al contrario un approccio basato su dati tecnici, oggettivi e scientifici che imputano al traffico veicolare la primaria responsabilità della produzione delle polveri sottili, con quello che ne consegue in termini di cattiva qualità dell’aria e danni alla salute. Ricordo che l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità – non la giunta comunale di Bologna – stima in almeno 8.000 decessi l’anno l’effetto delle polveri sottili nelle 10 principali città italiane tra cui, ovviamente, Bologna.

C’è stata una recente revisione della rete di monitoraggio fissa della regione Emilia-Romagna, attualmente le centraline di monitoraggio per la qualità dell'aria nella città di Bologna sono attualmente 4: una da traffico (Porta San Felice), una di fondo urbano (Giardini Margherita), una di fondo residenziale (presso Villa Torchi, quartiere Navile) e una di fondo suburbano (in via Chiarini). Tale dislocazione è stabilita, su parere tecnico di ARPA, dalla Regione Emilia-Romagna, in base ai criteri tecnici previsti dalla normativa vigente (D.lgs.155/2010).

Il parco macchine dell’Amministrazione comunale, Polizia Municipale inclusa, consta in 46 mezzi a gpl, 70 a metano, 2 elettriche, 52 Euro4 e 3 Euro5, 61 a benzina, 3 Euro4 e 4 a gasolio. Abbiamo un parco auto, sulle 238, di 173 auto a basso o nullo impatto ecologico e 65 a benzina o gasolio. Le 61 auto anteriori all’Euro4 hanno per lo più i filtri anti-inquinamento.

Credo che questi dati testimonino molto chiaramente la necessità di intervenire in maniera strutturale sul sistema della mobilità per orientarla sempre più verso quella pedonale, ciclabile e pubblica rispetto al mezzo privato che è inquinante e pericoloso".


Il consigliere Tomassini si è dichiarato: non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:14
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