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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA DISTRIBUZIONE VOLANTINI


Senza licenza dell'autorità locale di pubblica sicurezza, è vietato distribuire o mettere in circolazione, in luogo pubblico scritti o disegni; gli avvisi, i manifesti, i giornali e gli estratti o sommari di essi, affissi senza licenza, sono tolti...

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Senza licenza dell'autorità locale di pubblica sicurezza, è vietato distribuire o mettere in circolazione, in luogo pubblico scritti o disegni; gli avvisi, i manifesti, i giornali e gli estratti o sommari di essi, affissi senza licenza, sono tolti a cura dell'autorità di pubblica sicurezza. I controlli vengono svolti regolarmente e sicuramente verranno intensificati, sono comunque numerosi anche i casi di volantini abusivi impuniti scritti in lingua italiana. Si sta valutando l'ipotesi di inserire nel regolamento anche l'obbligo di comunicare le generalità di chi distribuisce materiale pubblicitario e di richiedere il contenuto dello stesso prima del rilascio dell'autorizzazione, in modo da rendere più semplice intercettare una qualche forma di attività illecita. Questa in sintesi la risposta data dall'assessore Monti alla domanda d'attualità della consigliera della Lega nord Lucia Borgonzoni

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Leda nord):
"La stampa riporta la notizia di un medico, sedicente, siriano che operava a domicilio pazienti che avevano bisogno di prestazioni medico dentistiche e che, a seguito di un diverbio con una paziente che non voleva pagare una tariffa così alta per un intervento di impianto, l'aveva malmenata facendola abortire; il medico è stato rintracciato dalla polizia e denunciato; si faceva pubblicità fuori dalle moschee con volantini scritti in lingua araba;
a tale fine si chiede di sapere in che modo sia fatta rispettare la disposizione dell'articolo 11 del regolamento di Polizia Urbana vigente, secondo cui " a tutela del decoro urbano ....sono vietate le distribuzioni di volantini negli spazi ad uso pubblico e aperti al pubblico..." e come intenda agire l'Assessore in relazione a fatti come quello citato per i quali siamo completamente ignoranti del contenuto di opuscoli che sono scritti in una lingua diversa dalla nostra e si trovano fuori e dentro esercizi commerciali e di somministrazione e se non intenda integrare il regolamento rendendo necessaria la traduzione di volantini ed opuscoli pubblicitari".

La risposta dell'assessore alle attività produttive Nadia Monti:
"Anzitutto riporto le componenti salienti del nostro citato Regolamento di P.U., e del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, art. 13, al fine di approfondire le valutazione in questo caso particolare. Senza licenza dell'autorità locale di pubblica sicurezza, è vietato distribuire o mettere in circolazione, in luogo pubblico scritti o disegni. La concessione della licenza prevista da questo articolo non è subordinata alle condizioni stabilite dall'art. 11, salva sempre la facoltà dell'autorità locale di pubblica sicurezza di negarla alle persone che ritenga capaci di abusarne.
Il problema è però è molto più complesso.
E’ decisivo l'intervento delle forze dell'ordine come é avvenuto: é stata svolta un'indagine, il soggetto colpevole di tale aggressione é stato denunciato, come avverrà in futuro, al di là delle modifiche regolamentari. Nell’abitazione infatti sono stati rinvenuti medicinali anestetici, e tutto l’occorrente per questi interventi. Strumenti che di certo non sono di facile reperibilità. Qui emergono ulteriori ombre, un canale di fornitura parallelo che prescinde dalla regolamentazione della pubblicità di queste attività: il problema è ancora a monte.
Ciò detto, non v'é dubbio che vi sia una indicazione ostativa alla distribuzione e in tal senso il Corpo opera, eccome, applicando - a seconda delle specifiche fattispecie - il Regolamento di Polizia Urbana e il Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza:

Nell’ anno 2011, riporto alcuni dati, sono state accertate: 72 violazioni del Regolamento P.U.; 36 violazioni del T.U.L.P.S.(affissioni abusive); 117 violazioni in base Regolamento collocazioni mezzi pubblicitari. In quest'anno invece è stata 1 la violazioni del Regolamento P.U e 8 violazioni T.U.L.P.S.

Quindi gli avvisi, i manifesti, i giornali e gli estratti o sommari di essi, affissi senza licenza, sono tolti a cura dell'autorità di pubblica sicurezza. Il problema dunque non é solo regolamentare, ma di controllo e c'è il massimo impegno a far rispettare le regole che abbiamo. Controlli come appena detto sono stati effettuati, se necessario verranno intensificati. Abbiamo numerosi casi di volantini abusivi impuniti anche in italiano.

Personalmente ho già ipotizzato tempo addietro di inserire nel regolamento l'obbligo di comunicare le generalità di chi distribuisce materiale pubblicitario che rimane, a mio avviso scelta anche più facilmente governabile rispetto alla traduzione, poiché a differenza delle insegne, rivolte ad un utenza general generica, ad un numero indecifrato di persone, opuscoli e volantini sono spesso pubblicità diretta ad un pubblico ben definito, e dovrebbe allora includere le stesse scuole di lingua straniera che promuovono i propri corsi, attività in lingua, appunto, straniera.

Ad ogni modo il tema merita la dovuta attenzione, prevedendo che i soggetti editori e distributori di pubblicazioni in genere comunichino all’Amministrazione comunale il nominativo di un responsabile della distribuzione in ambito comunale, con l'impegno delle ditte, tipografie a comunicare al Comune il nome anche di coloro che provvedono alla distribuzione, tenendo però sempre conto di alcuni aspetti: spesso i volantini sono stampati artigianalmente, in abitazioni private, senza l'ausilio di tipografie; spesso i "distributori" non sono soggetti che hanno un qualche collegamento con il committente o produttore del volantino.


Concludo però dicendo che le attività di controllo continuano come è sempre stato fatto, verranno intensificate.Viene vietata la distribuzione in assenza di un'autorizzazione. Nel rilascio dell'autorizzazione, si può prevedere di richiedere tassativamente, il contenuto di questo, in tal caso diventerebbe anche più semplice intercettare una qualche forma di attività illecita.
Il problema qui, al di là della comprensione del testo, è molto complesso richiede un'attenzione particolare, non solo di modifica regolamentare: sappiamo bene di altri sedicenti guaritori o medici che anche senza mezzi di pubblicità esercitano, esercitavano, sul nostro territorio in maniera illegale e su cui le forze dell’ordine pongono già molta attenzione.
Altri casi invece di pubblicizzazione anche in lingua italiana rivolti a un determinato tipo di utenza, anche e non solo su mezzi cartacei ma anche su canali telematici pubblici.
Il problema riguarda, da un punto di vista della legalità, lo svolgersi di fatti illeciti, che siano pubblicizzati o meno, attività di fatto esercitate sul territorio anche senza la promozione pubblicitaria. Su cui però sappiamo esserci già una forte attenzione da parte delle Forze dell’Ordine".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
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