QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PIANO NEVE
Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Protezione civile, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini, Daniele Carella, Patrizio Gattuso (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord), Mirka Cocconcelli (Lega) ...
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Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Protezione civile, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Lorenzo Tomassini, Daniele Carella, Patrizio Gattuso (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord), Mirka Cocconcelli (Lega) e Federica Salsi (M5S)sul piano neve.
La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):
"Con riferimento agli articoli di stampa apparsi oggi 15/2/2012 sui quotidiani locali, chiede all'Amministrazione comunale di spiegare il motivo degli esorbitanti costi sostenuti per la pulizia delle strade dalla neve. A fronte dei 12,4 milioni di euro di cui si legge, si chiede il motivo per il quale, secondo il Sindaco e la Giunta, la spesa sia sia impennata in tal modo e, in ogni caso, chiede anche di comprendere perché in altre città come Modena, seppur di più ridotte dimensioni, si siano spese somme undici volte inferiori. Tanto premesso, chiede il rilascio di copia del contratto di global service, nonché di ogni singola voce e/o fattura/documento di spesa."
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"A seguito di quanto riportato dalla stampa locale e dando per certa la puntuale conoscenza da parte dell'Amministrazione sulla attuale situazione in cui versa la viabilità di Bologna a seguito delle precipitazioni nevose avvenute nei giorni scorsi chiede:
1) Se e cosa intende fare l'Amministrazione e in quali termini e tempi per garantire una decente mobilità ai pedoni, ai ciclisti e infine ai veicoli tutti, compresi e primariamente quelli dedicati al TPL;
2) Entro quali tempi si intende provvedere alla rimozione della enorme massa nevosa presente in città, nonché alla rimozione delle ancora numerosissime e pericolosissime " stalattiti" di ghiaccio, anch'esse ancora presenti in città."
La domanda d'attualità del consigliere Patrizio Gattuso (Pdl):
"Con riferimento agli articoli di stampa apparsi in questi giorni sulla stampa in ordine alla situazione d'emergenza venutasi a creare a causa dei cumuli di neve non rimossa, da parte dell'Amministrazione, per carenza di fondi ed a seguito delle numerose contravvenzioni elevate, alle auto parcheggiate in doppia fila, a causa della sopracitata carenza di servizio, chiede al Sindaco come intenda far fronte a tale grave situazione disagevole per la cittadinanza."
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):
"Visto l'articolo di stampa - di seguito allegato - relativo ai costi che i cittadini stanno affrontando per la sostituzione dei contatori dell'acqua per Hera
si chiede al sindaco e alla giunta:
se non ritenga gravoso per la cittadinanza che si sta avviando a vivere una situazione economica estremamente grave ove pensioni e stipendi non verranno adeguati al costo della vita, dover sostenere un costo pari ad euro 161 (si chiede tra l'altro se tale dato riportato dalla stampa risulta corretto) imposto da ATO -Hera per la sostituzione di un contatore acqua; quante reali chiamate sono pervenute ai centralini di Hera segnalando la rottura di tubature o dei contatori e quanti di essi effettivamente sono stati sostituiti; per quale motivo in paesi esteri o comunque in località montanare ove rigide temperature sono all'ordine del giorno - non si vivono tali problemi e i cittadini possono usufruire del bene acqua giornalmente; in base a quale normativa la sostituzione del contatore deve essere imputata al cittadino; se non ritenga opportuno, qualora non si possa in alcun modo evitare ai cittadini bolognesi tali addebiti - evitare che gli anziani che risultano in carico ai servizi sociali e che usufruiscono di un contributo per pagare le bollette Hera, sostengano tale costo; quanti sono i contatori acqua ed i tubi che negli alloggi ACER e negli alloggi del Comune di Bologna gestiti da ACER ,risultano saltati e a chi verrà imputato il costo di tale sostituzione; se non ritenga opportuno farsi promotore - presso la multiutility Hera .- di interessi sociali e provare a rivedere il costo dei contatori e l'opportunità di "copiare" sistemi che vengono adottati in Paesi Scandinavi ove temperature così rigide sono frequenti."
La domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi (M5S):
"Premesso che: recenti e molto abbondanti nevicate hanno interessato la Regione Emilia Romagna come confermato dalla nota dell’Assessore Rizzo Nervo allegata; tutta la neve è destinata a sciogliersi; dall'appennino tosco emiliano scenderà una notevole quantità di acqua in seguito allo scioglimento della neve; una notevole quantità di neve è conferita nelle aree di accumulo; è prevista per la giornata di domenica 19 febbraio un innalzamento della temperatura sopra lo zero in tutta la regione, nell’arco delle 24 ore
Chiede al Sindaco e alla Giunta:
se sia stata fatta una previsione della criticità al momento dello scioglimento della neve e se è a conoscenza di rischio frane o valanghe nella zona collinare; se sia a conoscenza del rischio di esondazione del fiume Reno e/o dei canali di Bologna e se i i consorzi di bonifica abbiano ravvisato criticità per il regolare deflusso delle acque; se vi sia un censimento cartografico degli edifici di qualsiasi natura siti in aree golenali; se vi siano dei piani di prevenzione, dei protocolli di sicurezza o dei piani di evacuazione per le aziende, in particolare quelle insalubri che i caso di esondazione potrebbero generare disastri ambientali (ad esempio Valli Zabban – bitume, Gironi – rifiuti speciali, Rimondi – olii esausti), site in aree golenali; se vi siano dei piani di prevenzione, dei protocolli di sicurezza o dei piani di evacuazione per gli edifici di qualsiasi natura siti in area golenale, volti alla salvaguardia delle persone che vi potrebbero essere dentro; se la neve conferita nelle aree di accumulo non possa essere destinata ad aree di ricarica delle falde acquifere
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):
"A seguito dei numerosi articoli apparsi sulla stampa locale relativamente ai costi extra quantificati dalla Giunta pari a 11 milioni di euro per pulizia neve dalle strade chiede al Signor Sindaco e alla Giunta: se, oltre a informare la cittadinanza di tale importante cifra extra, ritengano opportuno fornire, tramite documentazione dettagliata, i giustificativi della cifra ai consiglieri; se in tutta l'operazione "emergenza neve" sono state riscontrate inadempienze da parte della Coop BGS e se sì a quanto ammontano le relative penali; cosa intende il Presidente della Regione Vasco Errani dichiarando che i costi della prima emergenza saranno coperti dallo Stato; cosa intende l'Assessore Lepore quando dichiara che serviranno sacrifici da parte dei cittadini per gestire l'emergenza neve."
La risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo:
"Il 'servizio neve' è stato affidato, per le stagioni invernali 2011-2012 e 2012-2013, con un contratto che prevede l’utilizzo di mezzi, attrezzature e operatori per questi eventi, dimensionati rispetto alla media degli ultimi 20 anni. Questo evento, imprevedibile per durata e continuità, trova confronti con eventi analoghi del 1985, 1956 e 1929, quest’ultimo ricordato come il più impattante, e questo fenomeno ha portato ad un accumulo di neve maggiore rispetto a tutti questi anni citati.
L’evento nevoso, di natura straordinaria, che gli esperti del settore (Arpa, Protezione civile) hanno definito di natura centenaria, ha avuto una durata di 14 giorni consecutivi, con intensità diverse, dal 31 gennaio al 13 febbraio 2012. Le precipitazioni nevose hanno avuto carattere di continuità con un picco nella giornata del 1° febbraio di 45 centimetri di neve caduta e le successive nevicate hanno comportato un accumulo complessivo di circa un metro di neve in città.
Ad ulteriore aggravamento della situazione si ricorda che le temperature minime, in questo periodo, sono state costantemente sotto lo zero termico con la punta minima del 6 febbraio di -8 ° gradi in città. E si è realizzata la particolare condizione - soprattutto dopo la prima copiosa nevicata - di una immediata, forte gelata notturna che ha comportato una presenza di ghiaccio nelle strade primarie e secondarie che ha costituito un grosso problema per la rimozione.
Sin dal secondo giorno dell’evento l’Amministrazione, verificata la portata e la straordinarietà dell'evento, ha richiesto all’affidatario del servizio il potenziamento dei mezzi e degli operatori sia per garantire la mobilità sulla viabilità principale dei mezzi pubblici e privati in città ed in collina, ed è stata pertanto sempre assicurata, sia per la rimozione della neve dai punti critici della città. Anche questa è stata una richiesta supplementare fatta al gestore, una volta che abbiamo verificato che l'accumulo di neve ai bordi della strada sarebbe stato un enorme problema a fronte di imminenti e nuove nevicate. Servizio di rimozione neve che negli anni passati è sempre stato fatto solo ed esclusivamente in relazione a situazioni di imminenza di pericolo e di grave compromissione della viabilità stradale. Non era dunque una delle azioni previste all'interno del piano neve.
Il servizio è continuato con l’attività di prevenzione ghiaccio su tutta la viabilità così da consentire la fruibilità delle strade ai mezzi pubblici e privati, con le operazioni di rimozione neve per consentire lo svolgimento dei mercati rionali, migliorare l’accessibilità ai luoghi pubblici, in particolare scuole di ogni ordine e grado e ospedali.
La gravità della situazione ha consigliato il Sindaco ad emettere tre successive Ordinanze di sospensione dei servizi educativi e scolastici per le date, dal 2 febbraio al 4 febbraio con una proroga per il 6 febbraio, quindi con altro provvedimento la sospensione è stata ordinata per sabato 11 febbraio e lunedì 13 febbraio.
Oltre a queste Ordinanze, il Prefetto ha invitato gli istituti scolastici a terminare l’attività alle ore 11,30 di venerdì 10 febbraio per le temuta situazione meteo.
Le risorse stanziate per il “servizio neve” sono state pari a 1,4 milioni di euro, per la reperibilità e per l’attività, che hanno comportato la messa in campo di mezzi (186 spazzaneve, 32 spargisale, 18 pale caricatrici e autocarri per l’eventuale trasporto nei siti di deposito) e di operatori per le attività di coordinamento. Oltre che 50 operatori, che in corso d'opera sono diventati 100, per la rimozione della neve a mano.
Una stima del costo di questa struttura, in caso di piena attività, può essere valutata pari a circa 25-30.000 euro/ora; questo evento ha avuto una durata, si può dire continuativa, per 14 giorni consecutivi. Non solo in riferimento alla caduta della neve, ma in riferimento alle attività continuative che la prima importante nevicata, la successiva ghiacciata notturna hanno comportato: non c'è mai stata interruzione dell'attività (spazzamento neve e spargimento sale).
Oltre alla somma prevista in contratto la spesa straordinaria, con i dati stimati ad oggi, può essere quantificata, IVA compresa, in circa 10 milione di euro per l’attività di salatura e sgombero neve sulle strade. Inoltre per consentire l’accesso in sicurezza alle oltre 150 scuole sono stati messi in campo interventi puntuali nelle aree scolastiche per circa un milione di euro. Rispetto a questa somma che è il conto che il soggetto gestore del piano neve ci ha presentato, è in corso una puntuale verifica - che ha una responsabilità tecnica che risponde dal responsabile del procedimento, l'ingegnere Diani - che appena sarà completata verrà resa nota. La volontà dell'Amministrazione è stata quella, appena avuti i dati complessivi di questa spesa straordinaria, di comunicarli alla città e porre con forze come, davanti a cifre di questa natura, sia impensabile che il costo sia riconducibile alla sola comunità bolognese.
Il confronto con altre realtà territoriali non consente una comparazione omogenea; infatti non si conoscono i contratti delle altre amministrazioni, diversi sono i territori, differente è il livello di trasporto pubblico, ma soprattutto le precipitazioni e le condizioni atmosferiche non possono essere paragonate in termini di durata ed intensità.
Nelle scuole sono stati fatti lavori idraulici sulla rete di distribuzione e contatori per il ripristino della funzionalità dell'impianto idrico interno; lavori idraulici sulla rete di distribuzione antincendio per ripristino impianti antincendio, opere da elettricista per messa in sicurezza e/o ripristino quadri elettrici, impianti, corpi illuminanti danneggiati da infiltrazioni; rimozione stalattiti di ghiaccio in prossimità dei percorsi e uscite di sicurezza; delimitazione zone a rischio caduta neve (anche nelle strutture comunali e un attento monitoraggio degli edifici privati); rimozione ghiaccio dai pluviali bloccati dal gelo; parziale sgombero di neve dai coperti e pensiline; interventi per verifiche infiltrazioni con rimozione e/o messa in sicurezza di ambienti con controsoffitti e/o intonaci pericolanti; rimozione neve da scale, uscite di emergenza e percorsi carrabili nelle aree scolastiche; verifiche statiche di tetti con orditure in legno con puntellamento e messa in sicurezza ove necessario; sostituzione vetrate e ripristino infissi danneggiati da cadute di neve, ghiaccio e dal gelo; interventi su cancelli e recinzioni danneggiati nel corso delle nevicate e gelate; lavori sulla rete di distribuzione, sui corpi scaldanti e nelle centrali termiche per ripristino funzionalità impianto termico.
L’Amministrazione per tutta la durata dell’evento nevoso, dal 31 gennaio al 13 febbraio, ha garantito la mobilità dei mezzi pubblici e privati su tutta la rete primaria e secondaria ed ha consentito ai pedoni l’accesso, se pur con qualche difficoltà nei percorsi e nei marciapiedi di pertinenza diretta dei condomini. Si ritiene di avere adempiuto ai propri compiti durante tutto il periodo e attualmente continuano le attività necessarie ad evitare i rischi per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e a garantire una mobilità nelle principali arterie cittadine sia in relazione al trasporto pubblico e a quello privato.
Sui cumuli di neve abbiamo detto che, dove rappresentano un pericolo evidente e una seria compromissione alla mobilità si interviene ancora in queste ore. Per quanto riguarda gli altri cumuli di neve, per come è sempre avvenuto, si attenderà il loro scioglimento. L’attività di rimozione procede solo a seguito di segnalazioni di gravi criticità che pervengo da parte della Polizia municipale.
Non si sono evidenziate rispetto al capitolato del contratto di servizio del gestore negligenze da parte del gestore stesso. Siamo stati di fronte a un evento eccezionale diverso rispetto a ciò che era stato preventivato. Non è vero che fosse preannunciata la quantità e l'intensità di questa nevicata: ci sono stati bollettini meteorologici che avevano preventivato un evento nevoso pari a 25 centimetri di neve, ma ne sono venuti quasi il doppio. Inoltre il servizio di salatura delle strade era avvenuto preventivamente. Il problema è che le temperature notturna hanno comportato una scarsa efficacia di quel sale e si sono prodotti dei disagi. Qui non si è voluto sostituire nessuno, non ci sono "stati rapporti" con il mondo cooperativo. Il contratto del servizio neve con Hera era scaduto e nella gestione commissariale era iniziata una trattativa per prolungare il servizio; ciò non ha avuto luogo. Hera ha manifestato a più riprese la volontà di non proseguire in questo servizio. A quel punto, all'entrata in carica di questa giunta il 26 maggio, c'era un tempo breve per decidere ed è stata fatta la scelta di allargare il contratto di Global service anche al servizio neve.
La contabilità delle risorse spese per il servizio neve seguono le regole di contabilità dei lavori pubblici e saranno messe a disposizione appena gli uffici avranno terminato le operazioni di verifica e di controllo analitico delle prestazioni e delle forniture effettuate. Ho già detto che non sono state riscontrate inadempienze da parte dell’affidatario del servizio, che, anzi, vista la durata e l’intensità dell’evento nevoso, è stato potenziato con altri mezzi e operatori. Fuori dalle previsioni del contratto abbiamo chiesto un impegno straordinario che il gestore ha garantito.
Per le strade secondarie non è vero che non c'è stato il passaggio dei mezzi spazzaneve. Avendo però dovuto concentrare l'attenzione, soprattutto durate la prima nevicata del 31 gennaio che è durata oltre 30 ore, sulle strade primarie ed essendo che nella notte si sono create condizioni di temperature rigide, nelle strade secondarie si è creato ghiaccio sul quale le lame dei mezzi spazzaneve non hanno efficacia.
Per quanto riguarda i costi, il dato delle 4.300 ore relative ai mezzi spazzaneve che abbiamo divulgato, non conta le ore di operatività dei mezzi spargisale, bobcat, delle 100 persone che manualmente hanno spalato la neve a mano. Tutti i costi che portano alla cifra indicata verrano dettagliati e forniti. Ho già dato disponibilità al presidente della Commissione per partecipare alla seduta di commissione, assieme all'ingegner Diani, per fornire tutti gli elementi puntuali di corrispondenza fra i costi e il servizio svolto.
Per quanto riguarda la domanda della consigliera Cocconcelli circa i contatori, i regolamenti attuali prevedono che i contatori siano un bene che viene conferito agli utenti, che devono curarne, cosa prevista e resa esplicita nel contratto, la conservazione. Negli immobili più recenti i contatori sono posti in armadi coibentati che li proteggono da temperature rigide, quindi questa attenzione nell'edilizia più recente a mettere in sicurezza i contatori attraverso la coibentazione già avviene. E' vero che in casi di rottura, anche questo previsto contrattualmente, nel momento di sottoscrizione del contratto questo viene reso esplicito all'utente, sia legati alla neve sia in tutti gli altri casi, la sostituzione del contatore è sempre a carico dell'utente.
Per quanto riguarda la risposta alla domanda della consigliera Cocconcelli relativa ai numeri, abbiamo provveduto a chiedere sia ad Acer si ad Hera una puntuale rendicontazione delle segnalazioni e della corrispondenza fra le segnalazioni ed i contatori effettivamente rotti, ma ancora in questo momento non ci è stata consegnata. Sarà mia cura appena ci verrà fornita consegnarla alla sua attenzione. Anche a noi risulta un costo di 161 euro, ed è certo che in questo momento questo è indubbiamente un aggravio, specialmente per alcune fasce sociali.
Per quanto riguarda invece la domanda che poneva la consigliera Salsi, relativamente allo scioglimento della neve, e ai rischi per quanto riguarda i corsi d'acqua della nostra città e del nostro territorio, l'occasione mi è gradita anche per informare che a seguito dell'inondazione di Genova di due mesi fa, il Comune di Bologna, io personalmente ho favorito un incontro con la Regione Emilia-Romagna ed i Consorzi della Chiusa di Casalecchio, del Canale di Reno, dell'Acque Savena, che ha costituito un gruppo di lavoro che verificasse lo stato dei rii collinari in particolare (sono quelli più problematici) che attraversano tombati la città, proprio per prevenire situazioni di criticità in caso di precipitazioni improvvise e sovrabbondanti sia di pioggia sia di neve. L'esame ovviamente è ancora in corso ed ha riguardato in particolare il rio Meloncello, il canale Ravone, l'Aposa, la fossa Cavallina, ed ha analizzato soprattutto i manufatti idraulici realizzati nei punti in cui detti rii si interrano. Si prevede di concludere la prima parte di questa analisi in tempi piuttosto rapidi. In questa prima analisi sono stati rilevati in particolare alcuni elementi di disturbo quali orti spontanei sulle sponde dei canali che costituiscono potenziali elementi di ostruzione. Alla fine della fase ricognitiva si procederà con tutte le azioni che permettono la rimozione di detti ostacoli e la pulizia delle aree. Nel corso della verifica è stato richiesto anche ad Hera se vi fosse il pericolo dello scoppio di condotte in pressione come è accaduto a Genova e documentato da molti filmati. Hera ha garantito che la rete di scolmatori che entrano in funzione in caso di consistente afflusso in rete di acque meteoriche è funzionante e in buone condizioni e quindi consente di intervenire immediatamente davanti a questi eventi. Per quanto riguarda il futuro scioglimento della neve si precisa che i canali artificiali che attraversano la città sono regimentati, quindi in caso di piena del Reno o del Savena, viene interrotto il flusso delle acque ed i canali restano a secco, c'è dunque una modalità per controllare l'afflusso di acqua nei canali, ed in caso di particolare capienza modularne il flusso. La situazione del Reno è costantemente monitorata dal servizio del bacino del Reno che allerta la protezione civile regionale nel caso di emergenze. Altra cosa importante da segnalare, il Comune di Bologna è dotato di un piano comunale di protezione civile adottato nel 2010, reso esecutivo il 15 gennaio 2011, di cui sarà mia cura mettere a conoscenza tutti i consiglieri comunali. Rispetto al tema dello scioglimento neve non si ravvisano al momento situazioni di pericolo.
Per quanto riguarda il tema dell'utilizzo della neve per le acque di falda, che sappiamo hanno spesso dei problemi di carenza, il problema è che le attività che sono svolte in questo periodo di salatura, ovviamente compromettono la qualità della neve, quindi se si procede in quella direzione il rischio è che possa andare in falda dell'acqua contaminata, e quindi non ci si può muovere in questa direzione.
Concludo ribadendo che la volontà dell'Amministrazione era quella di rendere conto immediatamente alla città e al Consiglio comunale di quelle che sono state le azioni messe in campo e i conseguenti gravi costi. L'onerosità del servizio neve è anche probabilmente il motivo principale per cui i soggetti che precedentemente avevano in gestione il piano neve hanno deciso che non fosse tra il proprio core business, perché certamente il piano neve per l'imprevedibilità e i costi che presenta è un servizio alquanto oneroso. In questo caso è straordinariamente oneroso, io non nascondo il fatto che anche noi, per quanto siamo stati informati anche strada facendo del possibile aumento dei costi, siamo rimasti anche colpiti dal costo di questo servizio. Anche durante l'emergenza neve noi abbiamo sempre valutato preferibile privilegiare, ribadisco, chiedendo dei servizi in più al gestore del servizio neve, la sicurezza dei cittadini, la riduzione al minimo dei disagi per i cittadini stessi, e la mobilità urbana che ha consentito, io credo, che la situazione di Bologna, per quanto ovviamente problematica a fronte di un metro di neve caduta, potesse essere considerata rispetto a queste voci, in particolare di mobilità pubblica, migliore di altre situazioni. C'è la volontà in primis della Giunta di capire, di andare fondo di ogni singola voce di costo, e di dare conto al Consiglio comunale e alla città delle spese effettuate e della corrispondenza di queste con le azioni messe in campo".
I consiglieri Lorenzo Tomassini, Daniele Carella, Patrizio Gattuso (Pdl), Paola Francesca Scarano e Mirka Cocconcelli (Lega Nord) si sono dichiarati: non soddisfatti.
La consigliera Federica Salsi (M5S) si è dichiarata: soddisfatta.
La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):
"Con riferimento agli articoli di stampa apparsi oggi 15/2/2012 sui quotidiani locali, chiede all'Amministrazione comunale di spiegare il motivo degli esorbitanti costi sostenuti per la pulizia delle strade dalla neve. A fronte dei 12,4 milioni di euro di cui si legge, si chiede il motivo per il quale, secondo il Sindaco e la Giunta, la spesa sia sia impennata in tal modo e, in ogni caso, chiede anche di comprendere perché in altre città come Modena, seppur di più ridotte dimensioni, si siano spese somme undici volte inferiori. Tanto premesso, chiede il rilascio di copia del contratto di global service, nonché di ogni singola voce e/o fattura/documento di spesa."
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"A seguito di quanto riportato dalla stampa locale e dando per certa la puntuale conoscenza da parte dell'Amministrazione sulla attuale situazione in cui versa la viabilità di Bologna a seguito delle precipitazioni nevose avvenute nei giorni scorsi chiede:
1) Se e cosa intende fare l'Amministrazione e in quali termini e tempi per garantire una decente mobilità ai pedoni, ai ciclisti e infine ai veicoli tutti, compresi e primariamente quelli dedicati al TPL;
2) Entro quali tempi si intende provvedere alla rimozione della enorme massa nevosa presente in città, nonché alla rimozione delle ancora numerosissime e pericolosissime " stalattiti" di ghiaccio, anch'esse ancora presenti in città."
La domanda d'attualità del consigliere Patrizio Gattuso (Pdl):
"Con riferimento agli articoli di stampa apparsi in questi giorni sulla stampa in ordine alla situazione d'emergenza venutasi a creare a causa dei cumuli di neve non rimossa, da parte dell'Amministrazione, per carenza di fondi ed a seguito delle numerose contravvenzioni elevate, alle auto parcheggiate in doppia fila, a causa della sopracitata carenza di servizio, chiede al Sindaco come intenda far fronte a tale grave situazione disagevole per la cittadinanza."
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):
"Visto l'articolo di stampa - di seguito allegato - relativo ai costi che i cittadini stanno affrontando per la sostituzione dei contatori dell'acqua per Hera
si chiede al sindaco e alla giunta:
se non ritenga gravoso per la cittadinanza che si sta avviando a vivere una situazione economica estremamente grave ove pensioni e stipendi non verranno adeguati al costo della vita, dover sostenere un costo pari ad euro 161 (si chiede tra l'altro se tale dato riportato dalla stampa risulta corretto) imposto da ATO -Hera per la sostituzione di un contatore acqua; quante reali chiamate sono pervenute ai centralini di Hera segnalando la rottura di tubature o dei contatori e quanti di essi effettivamente sono stati sostituiti; per quale motivo in paesi esteri o comunque in località montanare ove rigide temperature sono all'ordine del giorno - non si vivono tali problemi e i cittadini possono usufruire del bene acqua giornalmente; in base a quale normativa la sostituzione del contatore deve essere imputata al cittadino; se non ritenga opportuno, qualora non si possa in alcun modo evitare ai cittadini bolognesi tali addebiti - evitare che gli anziani che risultano in carico ai servizi sociali e che usufruiscono di un contributo per pagare le bollette Hera, sostengano tale costo; quanti sono i contatori acqua ed i tubi che negli alloggi ACER e negli alloggi del Comune di Bologna gestiti da ACER ,risultano saltati e a chi verrà imputato il costo di tale sostituzione; se non ritenga opportuno farsi promotore - presso la multiutility Hera .- di interessi sociali e provare a rivedere il costo dei contatori e l'opportunità di "copiare" sistemi che vengono adottati in Paesi Scandinavi ove temperature così rigide sono frequenti."
La domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi (M5S):
"Premesso che: recenti e molto abbondanti nevicate hanno interessato la Regione Emilia Romagna come confermato dalla nota dell’Assessore Rizzo Nervo allegata; tutta la neve è destinata a sciogliersi; dall'appennino tosco emiliano scenderà una notevole quantità di acqua in seguito allo scioglimento della neve; una notevole quantità di neve è conferita nelle aree di accumulo; è prevista per la giornata di domenica 19 febbraio un innalzamento della temperatura sopra lo zero in tutta la regione, nell’arco delle 24 ore
Chiede al Sindaco e alla Giunta:
se sia stata fatta una previsione della criticità al momento dello scioglimento della neve e se è a conoscenza di rischio frane o valanghe nella zona collinare; se sia a conoscenza del rischio di esondazione del fiume Reno e/o dei canali di Bologna e se i i consorzi di bonifica abbiano ravvisato criticità per il regolare deflusso delle acque; se vi sia un censimento cartografico degli edifici di qualsiasi natura siti in aree golenali; se vi siano dei piani di prevenzione, dei protocolli di sicurezza o dei piani di evacuazione per le aziende, in particolare quelle insalubri che i caso di esondazione potrebbero generare disastri ambientali (ad esempio Valli Zabban – bitume, Gironi – rifiuti speciali, Rimondi – olii esausti), site in aree golenali; se vi siano dei piani di prevenzione, dei protocolli di sicurezza o dei piani di evacuazione per gli edifici di qualsiasi natura siti in area golenale, volti alla salvaguardia delle persone che vi potrebbero essere dentro; se la neve conferita nelle aree di accumulo non possa essere destinata ad aree di ricarica delle falde acquifere
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):
"A seguito dei numerosi articoli apparsi sulla stampa locale relativamente ai costi extra quantificati dalla Giunta pari a 11 milioni di euro per pulizia neve dalle strade chiede al Signor Sindaco e alla Giunta: se, oltre a informare la cittadinanza di tale importante cifra extra, ritengano opportuno fornire, tramite documentazione dettagliata, i giustificativi della cifra ai consiglieri; se in tutta l'operazione "emergenza neve" sono state riscontrate inadempienze da parte della Coop BGS e se sì a quanto ammontano le relative penali; cosa intende il Presidente della Regione Vasco Errani dichiarando che i costi della prima emergenza saranno coperti dallo Stato; cosa intende l'Assessore Lepore quando dichiara che serviranno sacrifici da parte dei cittadini per gestire l'emergenza neve."
La risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo:
"Il 'servizio neve' è stato affidato, per le stagioni invernali 2011-2012 e 2012-2013, con un contratto che prevede l’utilizzo di mezzi, attrezzature e operatori per questi eventi, dimensionati rispetto alla media degli ultimi 20 anni. Questo evento, imprevedibile per durata e continuità, trova confronti con eventi analoghi del 1985, 1956 e 1929, quest’ultimo ricordato come il più impattante, e questo fenomeno ha portato ad un accumulo di neve maggiore rispetto a tutti questi anni citati.
L’evento nevoso, di natura straordinaria, che gli esperti del settore (Arpa, Protezione civile) hanno definito di natura centenaria, ha avuto una durata di 14 giorni consecutivi, con intensità diverse, dal 31 gennaio al 13 febbraio 2012. Le precipitazioni nevose hanno avuto carattere di continuità con un picco nella giornata del 1° febbraio di 45 centimetri di neve caduta e le successive nevicate hanno comportato un accumulo complessivo di circa un metro di neve in città.
Ad ulteriore aggravamento della situazione si ricorda che le temperature minime, in questo periodo, sono state costantemente sotto lo zero termico con la punta minima del 6 febbraio di -8 ° gradi in città. E si è realizzata la particolare condizione - soprattutto dopo la prima copiosa nevicata - di una immediata, forte gelata notturna che ha comportato una presenza di ghiaccio nelle strade primarie e secondarie che ha costituito un grosso problema per la rimozione.
Sin dal secondo giorno dell’evento l’Amministrazione, verificata la portata e la straordinarietà dell'evento, ha richiesto all’affidatario del servizio il potenziamento dei mezzi e degli operatori sia per garantire la mobilità sulla viabilità principale dei mezzi pubblici e privati in città ed in collina, ed è stata pertanto sempre assicurata, sia per la rimozione della neve dai punti critici della città. Anche questa è stata una richiesta supplementare fatta al gestore, una volta che abbiamo verificato che l'accumulo di neve ai bordi della strada sarebbe stato un enorme problema a fronte di imminenti e nuove nevicate. Servizio di rimozione neve che negli anni passati è sempre stato fatto solo ed esclusivamente in relazione a situazioni di imminenza di pericolo e di grave compromissione della viabilità stradale. Non era dunque una delle azioni previste all'interno del piano neve.
Il servizio è continuato con l’attività di prevenzione ghiaccio su tutta la viabilità così da consentire la fruibilità delle strade ai mezzi pubblici e privati, con le operazioni di rimozione neve per consentire lo svolgimento dei mercati rionali, migliorare l’accessibilità ai luoghi pubblici, in particolare scuole di ogni ordine e grado e ospedali.
La gravità della situazione ha consigliato il Sindaco ad emettere tre successive Ordinanze di sospensione dei servizi educativi e scolastici per le date, dal 2 febbraio al 4 febbraio con una proroga per il 6 febbraio, quindi con altro provvedimento la sospensione è stata ordinata per sabato 11 febbraio e lunedì 13 febbraio.
Oltre a queste Ordinanze, il Prefetto ha invitato gli istituti scolastici a terminare l’attività alle ore 11,30 di venerdì 10 febbraio per le temuta situazione meteo.
Le risorse stanziate per il “servizio neve” sono state pari a 1,4 milioni di euro, per la reperibilità e per l’attività, che hanno comportato la messa in campo di mezzi (186 spazzaneve, 32 spargisale, 18 pale caricatrici e autocarri per l’eventuale trasporto nei siti di deposito) e di operatori per le attività di coordinamento. Oltre che 50 operatori, che in corso d'opera sono diventati 100, per la rimozione della neve a mano.
Una stima del costo di questa struttura, in caso di piena attività, può essere valutata pari a circa 25-30.000 euro/ora; questo evento ha avuto una durata, si può dire continuativa, per 14 giorni consecutivi. Non solo in riferimento alla caduta della neve, ma in riferimento alle attività continuative che la prima importante nevicata, la successiva ghiacciata notturna hanno comportato: non c'è mai stata interruzione dell'attività (spazzamento neve e spargimento sale).
Oltre alla somma prevista in contratto la spesa straordinaria, con i dati stimati ad oggi, può essere quantificata, IVA compresa, in circa 10 milione di euro per l’attività di salatura e sgombero neve sulle strade. Inoltre per consentire l’accesso in sicurezza alle oltre 150 scuole sono stati messi in campo interventi puntuali nelle aree scolastiche per circa un milione di euro. Rispetto a questa somma che è il conto che il soggetto gestore del piano neve ci ha presentato, è in corso una puntuale verifica - che ha una responsabilità tecnica che risponde dal responsabile del procedimento, l'ingegnere Diani - che appena sarà completata verrà resa nota. La volontà dell'Amministrazione è stata quella, appena avuti i dati complessivi di questa spesa straordinaria, di comunicarli alla città e porre con forze come, davanti a cifre di questa natura, sia impensabile che il costo sia riconducibile alla sola comunità bolognese.
Il confronto con altre realtà territoriali non consente una comparazione omogenea; infatti non si conoscono i contratti delle altre amministrazioni, diversi sono i territori, differente è il livello di trasporto pubblico, ma soprattutto le precipitazioni e le condizioni atmosferiche non possono essere paragonate in termini di durata ed intensità.
Nelle scuole sono stati fatti lavori idraulici sulla rete di distribuzione e contatori per il ripristino della funzionalità dell'impianto idrico interno; lavori idraulici sulla rete di distribuzione antincendio per ripristino impianti antincendio, opere da elettricista per messa in sicurezza e/o ripristino quadri elettrici, impianti, corpi illuminanti danneggiati da infiltrazioni; rimozione stalattiti di ghiaccio in prossimità dei percorsi e uscite di sicurezza; delimitazione zone a rischio caduta neve (anche nelle strutture comunali e un attento monitoraggio degli edifici privati); rimozione ghiaccio dai pluviali bloccati dal gelo; parziale sgombero di neve dai coperti e pensiline; interventi per verifiche infiltrazioni con rimozione e/o messa in sicurezza di ambienti con controsoffitti e/o intonaci pericolanti; rimozione neve da scale, uscite di emergenza e percorsi carrabili nelle aree scolastiche; verifiche statiche di tetti con orditure in legno con puntellamento e messa in sicurezza ove necessario; sostituzione vetrate e ripristino infissi danneggiati da cadute di neve, ghiaccio e dal gelo; interventi su cancelli e recinzioni danneggiati nel corso delle nevicate e gelate; lavori sulla rete di distribuzione, sui corpi scaldanti e nelle centrali termiche per ripristino funzionalità impianto termico.
L’Amministrazione per tutta la durata dell’evento nevoso, dal 31 gennaio al 13 febbraio, ha garantito la mobilità dei mezzi pubblici e privati su tutta la rete primaria e secondaria ed ha consentito ai pedoni l’accesso, se pur con qualche difficoltà nei percorsi e nei marciapiedi di pertinenza diretta dei condomini. Si ritiene di avere adempiuto ai propri compiti durante tutto il periodo e attualmente continuano le attività necessarie ad evitare i rischi per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e a garantire una mobilità nelle principali arterie cittadine sia in relazione al trasporto pubblico e a quello privato.
Sui cumuli di neve abbiamo detto che, dove rappresentano un pericolo evidente e una seria compromissione alla mobilità si interviene ancora in queste ore. Per quanto riguarda gli altri cumuli di neve, per come è sempre avvenuto, si attenderà il loro scioglimento. L’attività di rimozione procede solo a seguito di segnalazioni di gravi criticità che pervengo da parte della Polizia municipale.
Non si sono evidenziate rispetto al capitolato del contratto di servizio del gestore negligenze da parte del gestore stesso. Siamo stati di fronte a un evento eccezionale diverso rispetto a ciò che era stato preventivato. Non è vero che fosse preannunciata la quantità e l'intensità di questa nevicata: ci sono stati bollettini meteorologici che avevano preventivato un evento nevoso pari a 25 centimetri di neve, ma ne sono venuti quasi il doppio. Inoltre il servizio di salatura delle strade era avvenuto preventivamente. Il problema è che le temperature notturna hanno comportato una scarsa efficacia di quel sale e si sono prodotti dei disagi. Qui non si è voluto sostituire nessuno, non ci sono "stati rapporti" con il mondo cooperativo. Il contratto del servizio neve con Hera era scaduto e nella gestione commissariale era iniziata una trattativa per prolungare il servizio; ciò non ha avuto luogo. Hera ha manifestato a più riprese la volontà di non proseguire in questo servizio. A quel punto, all'entrata in carica di questa giunta il 26 maggio, c'era un tempo breve per decidere ed è stata fatta la scelta di allargare il contratto di Global service anche al servizio neve.
La contabilità delle risorse spese per il servizio neve seguono le regole di contabilità dei lavori pubblici e saranno messe a disposizione appena gli uffici avranno terminato le operazioni di verifica e di controllo analitico delle prestazioni e delle forniture effettuate. Ho già detto che non sono state riscontrate inadempienze da parte dell’affidatario del servizio, che, anzi, vista la durata e l’intensità dell’evento nevoso, è stato potenziato con altri mezzi e operatori. Fuori dalle previsioni del contratto abbiamo chiesto un impegno straordinario che il gestore ha garantito.
Per le strade secondarie non è vero che non c'è stato il passaggio dei mezzi spazzaneve. Avendo però dovuto concentrare l'attenzione, soprattutto durate la prima nevicata del 31 gennaio che è durata oltre 30 ore, sulle strade primarie ed essendo che nella notte si sono create condizioni di temperature rigide, nelle strade secondarie si è creato ghiaccio sul quale le lame dei mezzi spazzaneve non hanno efficacia.
Per quanto riguarda i costi, il dato delle 4.300 ore relative ai mezzi spazzaneve che abbiamo divulgato, non conta le ore di operatività dei mezzi spargisale, bobcat, delle 100 persone che manualmente hanno spalato la neve a mano. Tutti i costi che portano alla cifra indicata verrano dettagliati e forniti. Ho già dato disponibilità al presidente della Commissione per partecipare alla seduta di commissione, assieme all'ingegner Diani, per fornire tutti gli elementi puntuali di corrispondenza fra i costi e il servizio svolto.
Per quanto riguarda la domanda della consigliera Cocconcelli circa i contatori, i regolamenti attuali prevedono che i contatori siano un bene che viene conferito agli utenti, che devono curarne, cosa prevista e resa esplicita nel contratto, la conservazione. Negli immobili più recenti i contatori sono posti in armadi coibentati che li proteggono da temperature rigide, quindi questa attenzione nell'edilizia più recente a mettere in sicurezza i contatori attraverso la coibentazione già avviene. E' vero che in casi di rottura, anche questo previsto contrattualmente, nel momento di sottoscrizione del contratto questo viene reso esplicito all'utente, sia legati alla neve sia in tutti gli altri casi, la sostituzione del contatore è sempre a carico dell'utente.
Per quanto riguarda la risposta alla domanda della consigliera Cocconcelli relativa ai numeri, abbiamo provveduto a chiedere sia ad Acer si ad Hera una puntuale rendicontazione delle segnalazioni e della corrispondenza fra le segnalazioni ed i contatori effettivamente rotti, ma ancora in questo momento non ci è stata consegnata. Sarà mia cura appena ci verrà fornita consegnarla alla sua attenzione. Anche a noi risulta un costo di 161 euro, ed è certo che in questo momento questo è indubbiamente un aggravio, specialmente per alcune fasce sociali.
Per quanto riguarda invece la domanda che poneva la consigliera Salsi, relativamente allo scioglimento della neve, e ai rischi per quanto riguarda i corsi d'acqua della nostra città e del nostro territorio, l'occasione mi è gradita anche per informare che a seguito dell'inondazione di Genova di due mesi fa, il Comune di Bologna, io personalmente ho favorito un incontro con la Regione Emilia-Romagna ed i Consorzi della Chiusa di Casalecchio, del Canale di Reno, dell'Acque Savena, che ha costituito un gruppo di lavoro che verificasse lo stato dei rii collinari in particolare (sono quelli più problematici) che attraversano tombati la città, proprio per prevenire situazioni di criticità in caso di precipitazioni improvvise e sovrabbondanti sia di pioggia sia di neve. L'esame ovviamente è ancora in corso ed ha riguardato in particolare il rio Meloncello, il canale Ravone, l'Aposa, la fossa Cavallina, ed ha analizzato soprattutto i manufatti idraulici realizzati nei punti in cui detti rii si interrano. Si prevede di concludere la prima parte di questa analisi in tempi piuttosto rapidi. In questa prima analisi sono stati rilevati in particolare alcuni elementi di disturbo quali orti spontanei sulle sponde dei canali che costituiscono potenziali elementi di ostruzione. Alla fine della fase ricognitiva si procederà con tutte le azioni che permettono la rimozione di detti ostacoli e la pulizia delle aree. Nel corso della verifica è stato richiesto anche ad Hera se vi fosse il pericolo dello scoppio di condotte in pressione come è accaduto a Genova e documentato da molti filmati. Hera ha garantito che la rete di scolmatori che entrano in funzione in caso di consistente afflusso in rete di acque meteoriche è funzionante e in buone condizioni e quindi consente di intervenire immediatamente davanti a questi eventi. Per quanto riguarda il futuro scioglimento della neve si precisa che i canali artificiali che attraversano la città sono regimentati, quindi in caso di piena del Reno o del Savena, viene interrotto il flusso delle acque ed i canali restano a secco, c'è dunque una modalità per controllare l'afflusso di acqua nei canali, ed in caso di particolare capienza modularne il flusso. La situazione del Reno è costantemente monitorata dal servizio del bacino del Reno che allerta la protezione civile regionale nel caso di emergenze. Altra cosa importante da segnalare, il Comune di Bologna è dotato di un piano comunale di protezione civile adottato nel 2010, reso esecutivo il 15 gennaio 2011, di cui sarà mia cura mettere a conoscenza tutti i consiglieri comunali. Rispetto al tema dello scioglimento neve non si ravvisano al momento situazioni di pericolo.
Per quanto riguarda il tema dell'utilizzo della neve per le acque di falda, che sappiamo hanno spesso dei problemi di carenza, il problema è che le attività che sono svolte in questo periodo di salatura, ovviamente compromettono la qualità della neve, quindi se si procede in quella direzione il rischio è che possa andare in falda dell'acqua contaminata, e quindi non ci si può muovere in questa direzione.
Concludo ribadendo che la volontà dell'Amministrazione era quella di rendere conto immediatamente alla città e al Consiglio comunale di quelle che sono state le azioni messe in campo e i conseguenti gravi costi. L'onerosità del servizio neve è anche probabilmente il motivo principale per cui i soggetti che precedentemente avevano in gestione il piano neve hanno deciso che non fosse tra il proprio core business, perché certamente il piano neve per l'imprevedibilità e i costi che presenta è un servizio alquanto oneroso. In questo caso è straordinariamente oneroso, io non nascondo il fatto che anche noi, per quanto siamo stati informati anche strada facendo del possibile aumento dei costi, siamo rimasti anche colpiti dal costo di questo servizio. Anche durante l'emergenza neve noi abbiamo sempre valutato preferibile privilegiare, ribadisco, chiedendo dei servizi in più al gestore del servizio neve, la sicurezza dei cittadini, la riduzione al minimo dei disagi per i cittadini stessi, e la mobilità urbana che ha consentito, io credo, che la situazione di Bologna, per quanto ovviamente problematica a fronte di un metro di neve caduta, potesse essere considerata rispetto a queste voci, in particolare di mobilità pubblica, migliore di altre situazioni. C'è la volontà in primis della Giunta di capire, di andare fondo di ogni singola voce di costo, e di dare conto al Consiglio comunale e alla città delle spese effettuate e della corrispondenza di queste con le azioni messe in campo".
I consiglieri Lorenzo Tomassini, Daniele Carella, Patrizio Gattuso (Pdl), Paola Francesca Scarano e Mirka Cocconcelli (Lega Nord) si sono dichiarati: non soddisfatti.
La consigliera Federica Salsi (M5S) si è dichiarata: soddisfatta.