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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PATTO SULLA SALUTE


Luca Rizzo Nervo, assessore comunale alla sanità, ha risposto nella seduta odierna del consiglio comunale alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sul patto sulla salute.

La domanda d'attualità della consigliera M...

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Luca Rizzo Nervo, assessore comunale alla sanità, ha risposto nella seduta odierna del consiglio comunale alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sul patto sulla salute.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):

"Visto che si dovrà discutere, a breve, il nuovo patto sulla salute la cui discussione è stata avviata nella conferenza Stato Regioni, si chiede al Sindaco e alla Giunta di sapere quale sia la programmazione che riguarderà il Comune di Bologna, per la parte sociale e socio sanitaria, e come si porrà, nelle proposte e nella pianificazione, il Comune all'interno del patto che la Regione dovrà predisporre."

La risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo:

"Come ricordava la consigliera Cocconcelli, si è aperto un dibattito fra le regioni e il nuovo governo nazionale, con il ministro Balduzzi, attorno alla nuova versione del patto per la salute che, ricordo, è lo strumento attraverso il quale il governo nazionale e le regioni programmano, non solo la spesa ma anche l'offerta sociale e sanitaria dei prossimi anni. E' in corso, c'è stata una riunione saltata l'8 febbraio causa neve, non era a Bologna, e certamente questo è un appuntamento davvero importante a cui indiscutibilmente la nostra regione per la quantità e qualità, per l'importanza del sistema del servizio sanitario regionale emiliano-romagnolo, partecipa con idee e con proposte che sono anche figlie dell'esperienza e delle scelte fatte in questi anni. Ovviamente il tema del patto per la salute con i suoi contenuti, troverà un momento di trattazione e anche di confronto con gli enti locali, con i comuni all'interno di questo strumento che la regione si è data, la cabina di regia regionale è il luogo di concertazione, uno dei luoghi di concertazione, fra la regione, il CAL (Consiglio delle autonomie locali) che rappresenta le autonomie locali, e i comuni stessi. E' evidente che c'è un obiettivo di fondo che è quello di un sistema integrato dei servizi socio-sanitari che promuovano un welfare di comunità ed è un obiettivo condiviso sia dal livello regionale sia dalla conferenza sociale sanitaria di Bologna. Intorno all'obiettivo di costruire questo sistema integrato c'è però un obiettivo su cui non si può tacere, elemento fondamentale, che è quello della sostenibilità del sistema sanitario nazionale e anche regionale. C'è una crescita progressiva e costante dei costi in ambito sanitario, c'è il rischio per la prima volta forse nella nostra regione di un ampliamento della forbice tra le risorse disponibili e il fabbisogno crescente perché cresce la domanda ma anche perché cresce l'innovazione tecnologica, che è una cosa assolutamente positiva, ma che spinge in alto i costi sanitari. Quindi l'obiettivo della sostenibilità del sistema sarà un tema posto dalla conferenza sociale sanitaria di Bologna e che troverà, credo, piena corrispondenza anche nelle indicazioni della regione. Intorno a questo ci sono molte scelte conseguenti: la prima, condivisa e già fortemente applicata dalla regione, è un attento monitoraggio della spesa farmaceutica che trova oggi forte difformità territoriale, esistono territori che hanno una spesa importante e altri che hanno una spesa minore. Il governo della spesa del personale dove questo non voglia però dire specie in un ambito così importante e sensibile come quello sanitario, una mera riduzione, meri tagli del personale ma un'attenta valutazione all'efficacia delle prestazioni lavorative in ambito sanitario in cui come ho già avuto modo di ripetere più volte, vengano valorizzate tutte le competenze sanitarie, dai medici, agli infermieri, ad altro personale sanitario.
Proseguire ancora sulla scelta delle reti ospedaliere, Bologna in questo è un esempio, l'ospedale di Bologna non è l'ospedale più vicino a casa ma è un sistema di ospedali, un'offerta pubblica importante a cui tra l'altro si accompagna un'offerta di privato convenzionato che arricchisce il sistema e che, nel suo insieme, deve essere vissuto dai cittadini come l'ospedale di Bologna e questo vale non solo per Bologna. La rete ospedaliera spicca come organizzazione di eccellenza, di territorialità e di capillarità da inseguire. Ancora una cosa da porre con forza e che sottolineeremo è il tema della dell'assistenza post-acuzie, tutto il tema della cronicità che viene accolta nei reparti di medicina, geriatria, bisogna ragionare sul forte rapporto fra le cronicità sanitarie e l'offerta anche sociale, penso in particolare alle residenze, e quindi anche in questo costruire delle integrazioni che possano allargare l'offerta specialmente per la popolazione anziana. Un altro tema importante, ineludibile che sarà oggetto di una discussione della conferenza sociale sanitaria è il patto per la salute e la compartecipazione dei cittadine alla spesa sanitaria. Deve essere il patto per la salute l'occasione per mettere mano al sistema dei ticket e modularli attorno alla capacità economica e ai carichi familiari delle persone. E' una scelta forte che anche il livello regionale, credo, porterà al tavolo.
Infine, anche se questo forse non c'entra con il patto per la salute, ma c'entra con il nostro contributo alla discussione sulla sanità che immaginiamo, su una sanità che non può essere al minimo possibile ma crediamo che, pur in un quadro di contenimento dei costi e sotenibilità economica, si debba continuare a perseguire una sanità e un welfare che offra soluzioni di eccellenza e di qualità, e in questo Bologna è un'eccellenza nel panorama regionale, nel panorama nazionale, e questa eccellenza e questo ruolo deve essere riconosciuto anche in termini di sostenibilità della sanità bolognese, perché la sostenibilità, anche da un punto di vista economico, della sanità bolognese, è la sostenibilità del sistema regionale. Se la città Bologna va in sofferenza, l'intero sistema regionale rischia di andare in sofferenza e quindi c'e' davvero questa fase di cambiamento, che passa anche attraverso questo patto della salute nazionale e le scelte di tutti gli strumenti regionali e locali, credo che Bologna debba interpretare in pieno il proprio ruolo di capitale ed eccellenza e vederselo riconoscere dai vari livelli regionali e nazionali."

La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
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