QUESTION TIME: CHIARIMENTI SUL MALFUNZIONAMENTO DELLA POSTA DI IPERBOLE
L'assessore alla Comunicazione Matteo Lepore, nella seduta odierna di Question time, ha risposto all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) in merito a disservizi sulla posta elettronica di Iperbole.
Interpellanza del consigliere Lo...
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L'assessore alla Comunicazione Matteo Lepore, nella seduta odierna di Question time, ha risposto all'interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl) in merito a disservizi sulla posta elettronica di Iperbole.
Interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL):
"Premesso che in data 10/5/2012 il signor A.T. faceva pervenire la seguente segnalazione :<Egregi Consiglieri,
scrivo a tutti voi per segnalare un problema, incancrenito da più di un anno. Le risposte ricevute dal servizio tecnico sono inconsistenti.
Iperbole, che uso dal 1995, nacque quando in Italia Internet era agli albori: il comune di Bologna fu il primo in Italia ad offrire connettività e posta elettronica gratuitamente, permettendo ai bolognesi di avere un proprio indirizzo email non soggetto a continue modifiche dovute alla prematura scomparsa di operatori telefonici.
Ora la posta di Iperbole e' praticamente inutilizzabile. A causa di un sistema di gestione assai lacunoso e debole, si puo' fare spam attraverso i server di Iperbole e questo provoca l'inserimento di Iperbole nelle black list mondiali.
Oggi non si ha mai la certezza che un messaggio giunga al destinatario: quando si scrive una email il provider del ricevente vede che il messaggio proviene da un server in black list e lo cancella, a volte all'insaputa del mittente.
In pratica, il sistema email di Iperbole e' inutilizzabile per scrivere, ci costa senza produrre e addirittura viene sfruttato per fini illeciti.
Tutti gli altri provider offrono invece un servizio gratuito e migliore sotto ogni punto di vista, privo comunque del problema che ho esposto.
Sono un informatico titolare di una azienda che disegna e gestisce sistemi informativi aziendali dal 1982: ho provato a dialogare con il front-end verso il cittadino di Iperbole, senza successo. L'ultima risposta mi ha lasciato senza parole per la sua banalita': "Ogni segnalazione viene inviata ai dirigenti competenti ai quali spetta il compito di decidere le opportune modifiche da fare."
Visto che i "dirigenti competenti" sono mesi che non riescono a risolvere il problema, qualcuno di voi puo' agire concretamente per rimettere in efficienza, o cancellare, un servizio del nostro comune>
Interpella la Giunta ed il Sindaco per sapere se quanto denunciato corrisponda a verità e, in caso affermativo, cosa intenda fare l'Amministrazione comunale per risolvere il problema".
Risposta dell'assessore Matteo Lepore:
"Il gestore della posta elettronica Iperbole monitora con continuità le segnalazioni che arrivano sul servizio. In particolare il signore in questione, rispetto a questo episodio lamentato, si è messo in contatto con il servizio ed è stato oggetto di intervento immediato da parte del settore.
In casi di questo genere cosa succede. Questa situazione rispetto alle caselle di posta non si verifica per la prima volta, ed è un tema che noi abbiamo affrontato all'inizio del mandato, proprio perché come veniva detto dal consigliere, la dotazione di posta elettronica dentro la rete civica non è più un servizio strategico. Un conto erano gli anni '90, quando la rete civica è stata fondata, momento in cui dare a tutti i cittadini una casella di posta elettronica gratuita era una cosa innovativa. Ma oggi non lo è più, ci sono tantissime proposte gratuite e alternative.
Dall'inizio del mandato abbiamo attivato da questo punto di vista una procedura per affrontare problemi di questo tipo. Abbiamo comunicato a tutti gli utenti di Iperbole l'interruzione di questo tipo di servizio. Dentro queste caselle di posta elettronica ci sono dati riservati archiviati, abbiamo dato la possibilità di mantenerle attive e di potere ritirare i dati attraverso un formato digitale. Non tutti i cittadini ovviamente sono venuti a ritirarli, quindi noi, cosa che diciamo a tutti quelli che ci contattano e fanno parte della rete civica, lo comunichiamo. Non tutti però lo hanno ancora fatto o lo stanno facendo, perché ovviamente sono migliaia di persone. Quindi abbiamo dovuto tenere in vita quelle caselle di posta che continuano ad avere dentro dei dati, delle informazioni.
In particolare queste caselle di posta che spesso sono inutilizzate, sono state attivate nel tempo dai cittadini, che hanno però smesso di utilizzarle, pur mantenendole attive. Queste quindi vengono attaccate da diversi soggetti che sulla rete fanno spamming e creano delle loro black list attaccandosi soprattutto alle caselle di posta che sono inutilizzate.
Per risolvere queste problematiche, per contenere il rischio degli attacchi, l'Amministrazione ha inteso procedere ad aggiornare l'attuale sistema di gestione della posta elettronica e della piattaforma hardware, innalzando la capienza della casella di posta. Nel frattempo, stiamo proprio in queste settimane definendo un nuovo progetto della rete civica. Abbiamo fatto un percorso sull'Agenda Digitale che come output ha fra i vari oggetti anche quello di rifare completamente la rete civica, e in quella sede definiremo una nuova impostazione rispetto ai servizi che noi offriamo online.
Per quanto riguarda in particolare la questione delle caselle di posta che generano spamming, come è successo nel caso del signore che ha fatto la segnalazione, l'intervento ha richiesto alcuni giorni. La casella di posta che viene attaccata dallo spamming ha problemi che si ripercuotono sulla gestione della stessa per alcuni giorni, perché diversi provider mondiali aggiornano le black list da cui questa casella di posta viene attaccata. C'è quindi un effetto virale sulla rete, per cui fondamentalmente c'è un ingolfamento della casella di posta.
Il problema di specie è stato affrontato e così viene fatto per tutte le caselle di posta inattive che in questo momento sono in gestione sotto la rete iperbole. Mi scuso se nella relazione con gli uffici qualche cittadino non ha avuto le risposte adeguate in tempo reale, non è stato seguito. Solleciterò gli uffici perché ovviamente da questo punto di vista prestino maggiore attenzione.
Confermo che il servizio di posta elettronica andrà a chiudersi, per cui di conseguenza tutti i costi di manutenzione e di archiviazione verranno meno non appena riusciremo ad informare tutti i cittadini che questo tipo di servizio non sarà più attivo e che dovranno ritirare tutti i dati sensibili che vi sono inseriti. Questo non vuole dire chiudere la rete civica, ma ripensarla con tutta una serie di servizi che verranno proposti dalla Giunta all'interno di un documento specifico oggetto del percorso sull'Agenda Digitale che abbiamo svolto e che cercherò di presentare entro la fine dell'estate, i primi giorni di settembre alla Commissione dove discuteremo di questo argomento".
Il consigliere Lorenzo Tomassini si dichiara non soddisfatto.
Interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PdL):
"Premesso che in data 10/5/2012 il signor A.T. faceva pervenire la seguente segnalazione :<Egregi Consiglieri,
scrivo a tutti voi per segnalare un problema, incancrenito da più di un anno. Le risposte ricevute dal servizio tecnico sono inconsistenti.
Iperbole, che uso dal 1995, nacque quando in Italia Internet era agli albori: il comune di Bologna fu il primo in Italia ad offrire connettività e posta elettronica gratuitamente, permettendo ai bolognesi di avere un proprio indirizzo email non soggetto a continue modifiche dovute alla prematura scomparsa di operatori telefonici.
Ora la posta di Iperbole e' praticamente inutilizzabile. A causa di un sistema di gestione assai lacunoso e debole, si puo' fare spam attraverso i server di Iperbole e questo provoca l'inserimento di Iperbole nelle black list mondiali.
Oggi non si ha mai la certezza che un messaggio giunga al destinatario: quando si scrive una email il provider del ricevente vede che il messaggio proviene da un server in black list e lo cancella, a volte all'insaputa del mittente.
In pratica, il sistema email di Iperbole e' inutilizzabile per scrivere, ci costa senza produrre e addirittura viene sfruttato per fini illeciti.
Tutti gli altri provider offrono invece un servizio gratuito e migliore sotto ogni punto di vista, privo comunque del problema che ho esposto.
Sono un informatico titolare di una azienda che disegna e gestisce sistemi informativi aziendali dal 1982: ho provato a dialogare con il front-end verso il cittadino di Iperbole, senza successo. L'ultima risposta mi ha lasciato senza parole per la sua banalita': "Ogni segnalazione viene inviata ai dirigenti competenti ai quali spetta il compito di decidere le opportune modifiche da fare."
Visto che i "dirigenti competenti" sono mesi che non riescono a risolvere il problema, qualcuno di voi puo' agire concretamente per rimettere in efficienza, o cancellare, un servizio del nostro comune>
Interpella la Giunta ed il Sindaco per sapere se quanto denunciato corrisponda a verità e, in caso affermativo, cosa intenda fare l'Amministrazione comunale per risolvere il problema".
Risposta dell'assessore Matteo Lepore:
"Il gestore della posta elettronica Iperbole monitora con continuità le segnalazioni che arrivano sul servizio. In particolare il signore in questione, rispetto a questo episodio lamentato, si è messo in contatto con il servizio ed è stato oggetto di intervento immediato da parte del settore.
In casi di questo genere cosa succede. Questa situazione rispetto alle caselle di posta non si verifica per la prima volta, ed è un tema che noi abbiamo affrontato all'inizio del mandato, proprio perché come veniva detto dal consigliere, la dotazione di posta elettronica dentro la rete civica non è più un servizio strategico. Un conto erano gli anni '90, quando la rete civica è stata fondata, momento in cui dare a tutti i cittadini una casella di posta elettronica gratuita era una cosa innovativa. Ma oggi non lo è più, ci sono tantissime proposte gratuite e alternative.
Dall'inizio del mandato abbiamo attivato da questo punto di vista una procedura per affrontare problemi di questo tipo. Abbiamo comunicato a tutti gli utenti di Iperbole l'interruzione di questo tipo di servizio. Dentro queste caselle di posta elettronica ci sono dati riservati archiviati, abbiamo dato la possibilità di mantenerle attive e di potere ritirare i dati attraverso un formato digitale. Non tutti i cittadini ovviamente sono venuti a ritirarli, quindi noi, cosa che diciamo a tutti quelli che ci contattano e fanno parte della rete civica, lo comunichiamo. Non tutti però lo hanno ancora fatto o lo stanno facendo, perché ovviamente sono migliaia di persone. Quindi abbiamo dovuto tenere in vita quelle caselle di posta che continuano ad avere dentro dei dati, delle informazioni.
In particolare queste caselle di posta che spesso sono inutilizzate, sono state attivate nel tempo dai cittadini, che hanno però smesso di utilizzarle, pur mantenendole attive. Queste quindi vengono attaccate da diversi soggetti che sulla rete fanno spamming e creano delle loro black list attaccandosi soprattutto alle caselle di posta che sono inutilizzate.
Per risolvere queste problematiche, per contenere il rischio degli attacchi, l'Amministrazione ha inteso procedere ad aggiornare l'attuale sistema di gestione della posta elettronica e della piattaforma hardware, innalzando la capienza della casella di posta. Nel frattempo, stiamo proprio in queste settimane definendo un nuovo progetto della rete civica. Abbiamo fatto un percorso sull'Agenda Digitale che come output ha fra i vari oggetti anche quello di rifare completamente la rete civica, e in quella sede definiremo una nuova impostazione rispetto ai servizi che noi offriamo online.
Per quanto riguarda in particolare la questione delle caselle di posta che generano spamming, come è successo nel caso del signore che ha fatto la segnalazione, l'intervento ha richiesto alcuni giorni. La casella di posta che viene attaccata dallo spamming ha problemi che si ripercuotono sulla gestione della stessa per alcuni giorni, perché diversi provider mondiali aggiornano le black list da cui questa casella di posta viene attaccata. C'è quindi un effetto virale sulla rete, per cui fondamentalmente c'è un ingolfamento della casella di posta.
Il problema di specie è stato affrontato e così viene fatto per tutte le caselle di posta inattive che in questo momento sono in gestione sotto la rete iperbole. Mi scuso se nella relazione con gli uffici qualche cittadino non ha avuto le risposte adeguate in tempo reale, non è stato seguito. Solleciterò gli uffici perché ovviamente da questo punto di vista prestino maggiore attenzione.
Confermo che il servizio di posta elettronica andrà a chiudersi, per cui di conseguenza tutti i costi di manutenzione e di archiviazione verranno meno non appena riusciremo ad informare tutti i cittadini che questo tipo di servizio non sarà più attivo e che dovranno ritirare tutti i dati sensibili che vi sono inseriti. Questo non vuole dire chiudere la rete civica, ma ripensarla con tutta una serie di servizi che verranno proposti dalla Giunta all'interno di un documento specifico oggetto del percorso sull'Agenda Digitale che abbiamo svolto e che cercherò di presentare entro la fine dell'estate, i primi giorni di settembre alla Commissione dove discuteremo di questo argomento".
Il consigliere Lorenzo Tomassini si dichiara non soddisfatto.