QUESTION TIME: CHIARIMENTI SUI RITARDI DELLE ASL NEI PAGAMENTI DEI FORNITORI
I tempi medi di pagamento dei fornitori che le Aziende hanno fornito sono pari a 268 giorni per l'ASL di Bologna e per il Sant'Orsola Malpighi sono variabili dai 90 ai 180 giorni dal ricevimento della fattura, per servizi con prevalenza di manodo...
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I tempi medi di pagamento dei fornitori che le Aziende hanno fornito sono pari a 268 giorni per l'ASL di Bologna e per il Sant'Orsola Malpighi sono variabili dai 90 ai 180 giorni dal ricevimento della fattura, per servizi con prevalenza di manodopera, fino a un massimo di 300 per il pagamento di beni. Le aziende si sono poste da qualche tempo il problema dell'assolvimento dei pagamenti e ciò ha richiesto una forte accelerazione della informatizzazione delle procedure amministrative, in particolare quelle contabili. Le aziende si dovranno nei prossimi tempi ulteriormente impegnare verso una maggiore omogeneità nelle procedure adottate e verso la riduzione dei tempi di attesa dei pagamenti.
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sul tema dei ritardi delle ASL nei pagamenti dei fornitori.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord)
"Visti gli articoli dei quotidiani locali e nazionali - di seguito allegati - che evidenziano come un alto numero di regioni tra cui l'Emilia Romagna siano in ritardo con i pagamenti alle aziende produttrici di dispositivi medici superando i 100 giorni, considerando altresì che l'ASL di Bologna salda i suoi debiti in oltre 370 giorni, chiede al signor Sindaco e all'Amministrazione:
"Grazie presidente. E' evidente che la domanda si pone all'interno di un quadro complessivo di preoccupazione intorno ai pagamenti e ai tempi di pagamento dell'amministrazione pubblica in generale e all'impatto che questo può avere e ha sul bilancio delle aziende fornitrici, a maggior ragione in un momento di crisi in cui la cosa ovviamente si fa sentire maggiormente. Ovviamente c'è una specificità e una preoccupazione ancora più puntuale per quanto riguarda l'ambito socio-sanitario e che trova un lavoro per ovviare a questo problema che non parte oggi, ma che richiede per quanto riguarda il nostro territorio continua attenzione. Le aziende, l'azienda ASL, sia Sant'Orsola che il Rizzoli effettuano mensilmente una programmazione dei flussi finanziari in entrata e in uscita. Hanno entrate diversificate, ovviamente per le diverse aziende: l'Azienda Usl di Bologna ha entrate mensili pari all'incirca a 105 milioni di euro e il Sant'Orsola pari a 38 milioni di euro. Attorno a questo valore di entrate le aziende programmano mensilmente le proprie uscite di cassa, che riguardano prioritariamente i servizi essenziali, assegni e sussidi, le strutture protette, e gli stipendi e redditi assimilati come ovvia priorità. Per garantire il rispetto dei tempi per il pagamento, anche dilazionato dei fornitori di beni e servizi, le Aziende operano frequentemente in regime di anticipazione di Tesoreria, nei limiti consentiti dalle norme vigenti, con oneri finanziari pari all'euribor, così come fissato dalla convenzione di Tesoreria rinnovata per il biennio 2010-2011, per una esposizione mensile per quanto riguarda l'ASL di Bologna di 111 milioni di euro. Per quanto riguarda i tempi di pagamento che lei richiamava, i tempi che le Aziende mi hanno fornito come tempi medi di pagamento dei fornitori sono pari a 268 giorni per l'ASL di Bologna e per quanto riguarda il Sant'Orsola Malpighi, i tempi variano notevolmente a seconda del tipo di servizio e sono variabili dai 90 ai 180 giorni dal ricevimento della fattura per servizi con prevalenza di manodopera, fino a un massimo di 300 per il pagamento di beni.
Dicevo che le aziende si sono poste da qualche tempo il problema che ha richiesto una forte accelerazione della informatizzazione delle procedure amministrative in particolare quelle contabili. Sin dal 2006 l'Azienda USL effettua i pagamenti esclusivamente attraverso il mandato informatico e gli incassi attraverso la reversale informatica. Ciò ha consentito una riduzione dei tempi tecnici dei pagamenti e una migliore operatività e un risparmio di carta e di materiali informatici. Per quanto riguarda l'Azienda ASL di Bologna il 90% del processo di dematerializzazione si è già realizzato. Altre scelte che sono andate in questa direzione sono state l'unificazione dei punti ordinatori di spesa, l'unificazione dei punti di liquidazione, con la contestuale definizione di procedure amministrative condivise, l'attivazione del work-flow, cioè del processo di registrazione delle fatture in contabilità attraverso un flusso documentale informatizzato, l'attivazione del portale fornitori, che permette l'interscambio informativo via web e la consultazione tematica degli estratti conto; l'avvio della notifica dell'avvenuto pagamento ai fornitori via mail; l'utilizzazione dal 2006, senza nessun onere a carico dell'azienda dello strumento finanziario denominato anticipo fatture, che consente lo sconto delle fatture a beneficio dei fornitori, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente.
Ovviamente c'è un tema che lei richiamava e sul quale le aziende si dovranno nei prossimi tempi ulteriormente impegnare è quello di una maggiore omogeneità. Questi dati che le fornivo sono dati medi, dati tendenziali, ma sono diversificati all'interno delle aziende, quindi c'è necessità di avviare un processo di maggiore omogeneità nelle procedure adottate. Io credo davvero che quello dei tempi di attesa, è una cosa che vale ripeto per tutta l'amministrazione pubblica, ma a maggior ragione per l'Azienda Sanitaria, debba essere uno dei punti e degli obiettivi messi al centro dell'attività dei prossimi anni."
La consigliera Mirka Cocconcelli si dichiara insoddisfatta.
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sul tema dei ritardi delle ASL nei pagamenti dei fornitori.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord)
"Visti gli articoli dei quotidiani locali e nazionali - di seguito allegati - che evidenziano come un alto numero di regioni tra cui l'Emilia Romagna siano in ritardo con i pagamenti alle aziende produttrici di dispositivi medici superando i 100 giorni, considerando altresì che l'ASL di Bologna salda i suoi debiti in oltre 370 giorni, chiede al signor Sindaco e all'Amministrazione:
- se il Comune di Bologna è a conoscenza di quanto sopra riportato ed in caso di risposta affermativa se ha in atto opportuni provvedimenti per ovviare a questi ritardi che mettono in ginocchio soprattutto le piccole medie aziende del biomedicale del territorio bolognese;
- il motivo per cui all'interno delle stesse ASL di una Regione, vi sono alcune che prestano maggiore attenzione ai tempi di pagamento ed altre invece che hanno una situazione fuori controllo e si chiede di sapere se il Comune di Bologna sa in quanti tempi le ASL cittadine e le Aziende Ospedaliere effettuano i pagamenti ai loro fornitori;
- se non conviene col fatto che - una dilatazione dei tempi di pagamento - potrebbe risultare estremamente dannoso per le imprese che dovrebbero garantire forniture mediche alle aziende sanitarie e che alla luce di questo comportamento potrebbero decidere di non partecipare alle gare pubbliche".
"Grazie presidente. E' evidente che la domanda si pone all'interno di un quadro complessivo di preoccupazione intorno ai pagamenti e ai tempi di pagamento dell'amministrazione pubblica in generale e all'impatto che questo può avere e ha sul bilancio delle aziende fornitrici, a maggior ragione in un momento di crisi in cui la cosa ovviamente si fa sentire maggiormente. Ovviamente c'è una specificità e una preoccupazione ancora più puntuale per quanto riguarda l'ambito socio-sanitario e che trova un lavoro per ovviare a questo problema che non parte oggi, ma che richiede per quanto riguarda il nostro territorio continua attenzione. Le aziende, l'azienda ASL, sia Sant'Orsola che il Rizzoli effettuano mensilmente una programmazione dei flussi finanziari in entrata e in uscita. Hanno entrate diversificate, ovviamente per le diverse aziende: l'Azienda Usl di Bologna ha entrate mensili pari all'incirca a 105 milioni di euro e il Sant'Orsola pari a 38 milioni di euro. Attorno a questo valore di entrate le aziende programmano mensilmente le proprie uscite di cassa, che riguardano prioritariamente i servizi essenziali, assegni e sussidi, le strutture protette, e gli stipendi e redditi assimilati come ovvia priorità. Per garantire il rispetto dei tempi per il pagamento, anche dilazionato dei fornitori di beni e servizi, le Aziende operano frequentemente in regime di anticipazione di Tesoreria, nei limiti consentiti dalle norme vigenti, con oneri finanziari pari all'euribor, così come fissato dalla convenzione di Tesoreria rinnovata per il biennio 2010-2011, per una esposizione mensile per quanto riguarda l'ASL di Bologna di 111 milioni di euro. Per quanto riguarda i tempi di pagamento che lei richiamava, i tempi che le Aziende mi hanno fornito come tempi medi di pagamento dei fornitori sono pari a 268 giorni per l'ASL di Bologna e per quanto riguarda il Sant'Orsola Malpighi, i tempi variano notevolmente a seconda del tipo di servizio e sono variabili dai 90 ai 180 giorni dal ricevimento della fattura per servizi con prevalenza di manodopera, fino a un massimo di 300 per il pagamento di beni.
Dicevo che le aziende si sono poste da qualche tempo il problema che ha richiesto una forte accelerazione della informatizzazione delle procedure amministrative in particolare quelle contabili. Sin dal 2006 l'Azienda USL effettua i pagamenti esclusivamente attraverso il mandato informatico e gli incassi attraverso la reversale informatica. Ciò ha consentito una riduzione dei tempi tecnici dei pagamenti e una migliore operatività e un risparmio di carta e di materiali informatici. Per quanto riguarda l'Azienda ASL di Bologna il 90% del processo di dematerializzazione si è già realizzato. Altre scelte che sono andate in questa direzione sono state l'unificazione dei punti ordinatori di spesa, l'unificazione dei punti di liquidazione, con la contestuale definizione di procedure amministrative condivise, l'attivazione del work-flow, cioè del processo di registrazione delle fatture in contabilità attraverso un flusso documentale informatizzato, l'attivazione del portale fornitori, che permette l'interscambio informativo via web e la consultazione tematica degli estratti conto; l'avvio della notifica dell'avvenuto pagamento ai fornitori via mail; l'utilizzazione dal 2006, senza nessun onere a carico dell'azienda dello strumento finanziario denominato anticipo fatture, che consente lo sconto delle fatture a beneficio dei fornitori, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa vigente.
Ovviamente c'è un tema che lei richiamava e sul quale le aziende si dovranno nei prossimi tempi ulteriormente impegnare è quello di una maggiore omogeneità. Questi dati che le fornivo sono dati medi, dati tendenziali, ma sono diversificati all'interno delle aziende, quindi c'è necessità di avviare un processo di maggiore omogeneità nelle procedure adottate. Io credo davvero che quello dei tempi di attesa, è una cosa che vale ripeto per tutta l'amministrazione pubblica, ma a maggior ragione per l'Azienda Sanitaria, debba essere uno dei punti e degli obiettivi messi al centro dell'attività dei prossimi anni."
La consigliera Mirka Cocconcelli si dichiara insoddisfatta.