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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI CENTRI MASSAGGI


Nadia Monti, assessore comunale con delega alle Attività commerciali, ha risposto nella seduta odierna di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sui centri massaggi.

La domanda d'attualità della con...

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Nadia Monti, assessore comunale con delega alle Attività commerciali, ha risposto nella seduta odierna di Question time alla domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord) sui centri massaggi.

La domanda d'attualità della consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord):

"Visto gli articoli di stampa relativi alla chiusura di due centri massaggi cinesi in zona Bolognina, si chiede al sindaco e alla giunta:
se è possibile per motivi contingibili ed urgenti alla luce del rischio sanitario e di sicurezza urbana, anticipare la chiusura dei centri massaggi in strutture non polifunzionali (quali ad esempio terme o palestre), alle ore 21;
quali controlli ed azioni pensa di mettere in campo l'amministrazione per verificare queste attività e arginare il rischio che dilaghi un commercio al limite tra la prostituzione e il malaffare e non ultimo il lavoro nero e la clandestinità;
se non ritenga utile mappare su tutta la città il proliferare dei centri massaggi in prevalenza cinesi (proprio la settimana scorsa nel Quartiere Savena se ne è aperto uno in Via Piacenza ang. Domodossola) , per poterli controllare al meglio".

La risposta dell'assessore alle Attività commerciali Nadia Monti:

"Esiste già un'ordinanza che prevede la chiusura delle attività del settore per le 22.30 se dopo tale orari ci fossero ancora esercizi aperti i Vigili Urbani intervengono per far chiudere le attività.
La questione orari non è strettamente collegata ad attività improprie, perché certe cose non si fanno solo di sera. Il centro di massaggio è una tipologia di insegna, queste attività sono aperte come attività di estetica, un settore estremamente normato e disciplinato, le legge 1 del 90 che ne disciplina l'attività, leggi regionali di attuazione della disciplina, titoli professionali che devono essere riconosciuti, e vari esami di abilitazione pubblici per acquisire l'abilitazione.
Nel rispetto di tale normativa è possibile avviare l'attività di estetica, ci sono i controlli per verificare che questi aspetti siano tutti rispettati, ma non si può impedire a qualcuno di avviare una attività né tanto meno far chiudere una attività per una presunzione di colpevolezza. Le ordinanze contingibili urgenti possono essere emesse quanto se ne ravvisino i profili giuridici e quindi la necessità di intervenire per risolvere i problemi, anche perché questa tipologia di attività rientra nel settore dell'artigianato e la definizione ad esempio delle ore 21 non appare motivata in funzione del pericolo per l'incolumità pubblica ed a livello generalizzato per tutte queste attività. Nella sua domanda la generalizzazione che lei suggerisce andrebbe a colpire tutte le attività classificate nel settore dell'artigianato, colpendo anche quelle legali e corrette.
Attenzione quindi a colpevolizzare genericamente un settore come quello del benessere a causa di qualcuno che dietro questa attività ne svolge altre. Il settore del benessere è un importante settore economico per la nostra città, è composto da imprese serie e professionalmente molto preparate. Si, è un settore che è aumentato negli ultimi anni a Bologna, come nel resto d'Italia, vedasi i dati anche dell'appena concluso Cosmoprof, grazie al cielo non si tratta dell'azione di una attività illegittima, ma di una più ampia filiera che esprime una più ampia professionalità e qualità. Attenzione con il colpevolizzare genericamente perché la maggior parte delle attività del settore non sono presso palestre, ma sono attività autonome, quindi non possiamo insinuare che tutte queste siano dedite ad attività illecite.
Gli illeciti a cui si accenna, prostituzione e mercato nero, sono competenze riconducibili ad organi di polizia, e della Polizia municipale in particolare nell'ambito dei controlli delle attività produttive, che svolge di routine, anche nei centri estetici, per verificare il rispetto del regolamento per le attività di acconciatore, di estetica, tatuaggi, piercing. Il procedimento a carico dei centri massaggi sequestrati nei giorni scorsi è stato avviato a seguito dei controlli amministrativi effettuati proprio dalla Polizia municipale l'anno scorso, e progressivamente sono anche aumentati: nel 2010 sono stati controllati 12 di questi esercizi, nel 2011 16, e sono aumentati di sette nell'anno corrente, e proseguiranno secondo il programma delle attività, che si cerca quotidianamente di espletare. Il Corpo di Polizia municipale, anche attraverso l'attività dei suoi reparti specializzati, quotidianamente è impegno in controlli a carico delle diverse attività produttive, ed in servizio presenti sul territorio. La Polizia municipale continuerà quindi l'encomiabile lavoro fin qui svolto e in base alle analisi che riceverà applicherà tutte le misure restrittive che la normativa in vigore permette.
Per quanto riguarda la mappatura, non è detto che chi esercita attività illegali tenga il personale al nero, ma ben vengano controlli sulla regolarità delle assunzioni, comunque come sarebbe distinguibile una dipendente con mansioni di estetista da una dipendente con altra mansione. Le esternazioni della consigliera, ripeto, sono piuttosto generalizzate di un settore e anche della sua forza lavoro. Non è un problema di mappatura degli esercizi, non si può fare un processo alle intenzioni, si attiva invece una puntuale vigilanza come è sempre stato fatto, le imprese serie e professionali non temono i controlli. Si viugili pure sugli scambi di opinioni sul web purché non si denigri un settore a causa di alcuni malfattori che vi si nascondono e che come abbiamo visto sono stati colpiti".


La consigliera Lucia Borgonzoni si è dichiarata non soddisfatta.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:14
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