QUESTION TIME, CHIARIMENTI IN MERITO AL POSSIBILE CARO AFFITTI
La vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord)) sul possibile caro affitti agli studenti dovuto all'applicazione dell'IMU.
La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini...
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La vicesindaco Silvia Giannini, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord)) sul possibile caro affitti agli studenti dovuto all'applicazione dell'IMU.
La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):
"Leggiamo sulla stampa (Libero 27.03.12) ancora un grido di allarme legato all'IMU e alla sua applicazione nei Comuni; in particolare riguarda gli affitti degli immobili; Bologna è una città universitaria che vive anche sugli affitti degli immobili agli studenti e un incremento della tassa si scaricherebbe su di essi: a tale fine si chiede al Signor Sindaco e alla Giunta di sapere come intendano fronteggiare il problema di un possibile caro-affitti che si può creare nella nostra città a seguito dell'applicazione della tassa e quali misure intendano adottare nei confronti degli studenti fuori sede che hanno in affitto un immobile a Bologna".
La risposta del vice sindaco Silvia Giannini:
"L'IMU è una imposta patrimoniale sugli immobili che fino ad aliquota base, 4 per mille per le prime abitazioni e 7,6 per mille per tutti gli altri immobili, va direttamente o indirettamente a beneficio dello Stato. Il 50% della parte dell'IMU sugli immobili diversi dalla prima abitazione va direttamente allo Stato e l'altra parte viene incassata dai Comuni, ma l'extragettito rispetto alla vecchia ICI viene compensato da una riduzione del Fondo sperimentale di equilibrio, e anzi viene ridotto anche di più di questa cifra, imponendo ai Comuni, se non vogliono chiudere i servizi, di dovere aumentare ulteriormente le aliquote. A livello nazionale sono 11 i miliardi di euro di gettito che lo Stato si aspetta da questa Manovra, senza contare l'aumento delle aliquote che i Comuni saranno costretti a operare. E' evidente che questa Manovra sugli immobili è molto consistente. Poi si può discutere a lungo se sia stata la più opportuna, se fossero opportune altre manovre o meno, anche di questo in commissione abbiamo parlato, la mia personale opinione, come ho avuto occasione di dire anche in quella sede, si basa su dati oggettivi, ovvero che in generale il reddito è distribuito in modo più equo del patrimonio, ovvero il patrimonio è molto più concentrato, anche quello immobiliare, e quindi tassare il patrimonio rispetto al reddito ha degli effetti. In commissione abbiamo discusso dell'indice di Gini che serve a misurare in tutta la popolazione questi effetti, e qui è incontrovertibile che questo indice che misura la disuguaglianza dimostra come il patrimonio sia molto più concentrato del reddito, anche il patrimonio immobiliare. Quindi in generale, dovendo prelevare un certo ammontate di gettito, questo per via delle condizioni della finanza pubblica e complessive econimico-finanziarie di questo Paese, tassare più il patrimonio rispetto ai redditi da lavoro o d'impresa è meno penalizzante rispetto alla crescita.
E' evidente che data l'entità della Manovra siamo tutti molto preoccupati dell'impatto che questa ha sui mercati. Il problema è se si poteva fare qualcos'altro e se sarebbe stato meglio oppure no. Per le mie conoscenze di finanza pubblica, per gli effetti di quello che dicevo prima, io ma non solo io, tutti gli organismi internazionali, tutti gli esperti, dicono che dovendo fare una Manovra che nessuno vorrebbe fare ma purtroppo dobbiamo fare, meglio agire sul patrimonio rispetto al reddito da lavoro, d'impresa o altri tipi di imposizione.
Ciò premesso è evidente che anche noi siamo molto preoccupati del fatto che la pressione fiscale sta continuando ad aumentare, perché ha continuato sempre ad aumentare, non è mai calata nemmeno negli anni precedenti quando forse c'era più margine di manovra. Siamo preoccupati anche degli effetti che l'IMU può avere sulle famiglie e sulle imprese.
Con riferimento al tema specifico degli studenti universitari che viene richiamato dal consigliere Bernardini con questa domanda di attualità, è preoccupazione anche nostra l'effetto che l'IMU può avere sugli affitti. Innanzitutto va precisato che l'IMU è una imposta che ha come soggetto passivo il proprietario dell'immobile, ed il fatto che colui che è tenuto ad assolvere l'obbligo tributario si rivalga, trasli l'imposta sull'affittuario non è automatico. L'entità di questa possibile traslazione, cioè il fatto che l'affitto aumenti ancorché a pagare l'imposta come soggetto passivo sia il proprietario, dipenderà dalle condizioni di domande e di offerta. Noi siamo certamente una città ad alta tensione abitativa, soprattutto per il mercato florido per i proprietari di immobili degli studenti fuorisede. C'è una tensione tra domanda offerta tale per cui una volta scaduti i contratti si può pensare che in parte l'imposta possa anche trasferirsi sugli affitti. Rispetto alle preoccupazione del consigliere Bernardini, innanzitutto va sottolineato il fatto che rispetto alla competitività dell'Ateneo bolognese rispetto ad altri Atenei, cioè ad uno studente che si sposta fuori sede, è vero che Bologna è cara sotto molteplici altri aspetti, ma questo attiene ad altri problemi che adesso non possiamo approfondire in questa sede, però per quanto riguarda gli affitti, è vero che Bologna è cara, ma l'IMU aumenta anche in altre realtà, perché non è una imposta locale, ma nazionale. Gli altri Comuni stanno procedendo anche loro a dovere aumentare l'IMU, quindi la situazione che uno vada a Firenze, Venezia o Bologna a fare l'Università se è fuori sede, non dovrebbe da questo punto di vista cambiare molto, tensioni ve ne sono anche in altre città.
Cosa si può fare. E' chiaro che quello che l'Amministrazione può fare, come abbiamo già più volte ricordato in questa sede, non è certo quello di abbassare le aliquote che sono state stabilite dallo Stato, perché se noi abbassassimo quelle aliquote dovremmo dare dei soldi allo Stato, e no possiamo proprio farlo, anzi come ho detto prima, se poi abbiamo ulteriori tagli saremo costretti ad aumentale. Però dagli orientamenti che anche in questa sede abbiamo discusso, oltre che in commissione, e che la Giunta si sta dando per predisporre il bilancio, e speriamo di potere confermare alla luce delle novità che stanno discutendo adesso in Parlamento, dove speriamo che questo problema degli immobili comunali possa trovare una soluzione, è quello di creare un divario tra canoni liberi e case sfitte, e canoni concordati, in modo tale da calmierare i canoni concordati che come sapete hanno un range di affitto. Nell'ipotesi originaria della Giunta c'era l'idea di non aumentare rispetto all'aliquota base l'IMU per i canoni concordati e portare invece al massimo quelli a canone libero e case sfitte.
Questo potrebbe avere due effetti positivi, il primo, siccome penalizza le case sfitte, aumenta l'offerta di case, e questo ha un effetto sui prezzi che può essere favorevole perché aumenta l'offerta rispetto alla domanda, in secondo luogo incentiva a fare i canoni concordati e questo consente di clamierare gli affitti. Questo è un primo intervento che speriamo di poter mantenere alla luce di quelle che saranno le novità che si stanno discutendo adesso in sede parlamentare.
Stiamo cercando inoltre di fare azioni incisive per quanto riguarda le azioni di contrasto a tutti gli affitti in nero, che purtroppo ancora sono diffusi in questa città, soprattutto per quanto riguarda la popolazione studentesca. Anche su questo c'è un impegno dell'Amministrazione congiuntamente all'Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza, per cercare di sradicare questo fenomeno, e anche questo dovrebbe andare nella direzione di migliorare la possibilità da parte degli studenti di avere affitti che sono controllati e registrati, in cui non si pagano somme in nero. Credo che queste siano due azioni importanti che l'Amministrazione sta facendo ed è intenzionata a mantenere.
Per ultimo ricordo che per gli studenti fuori sede c'è anche una agevolazione nazionale di cui possono usufruire".
Il consigliere Manes Bernardini si è dichiarato non soddisfatto.