"MAURO MINGARDI. VITA DA FILMMAKER": GIOVEDI' 6 DICEMBRE ALL'URBAN CENTER NELL'AMBITO DELLA MOSTRA "CINEMATIC BOLOGNA"
Giovedì 6 dicembre alle 18 all' Urban Center in Salaborsa, Piazza del Nettuno, 3 si svolgerà l'incontro dal titolo "Mauro Mingardi. Vita da Filmmaker "
Interverranno: Marzia Toscano, Sandro Toni, Michele Canosa e Mauro Bonifacino.
Pro...
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Giovedì 6 dicembre alle 18 all' Urban Center in Salaborsa, Piazza del Nettuno, 3 si svolgerà l'incontro dal titolo "Mauro Mingardi. Vita da Filmmaker "
Interverranno: Marzia Toscano, Sandro Toni, Michele Canosa e Mauro Bonifacino.
Proiezioni di estratti dai film di Mauro Mingardi.
L'incontro è uno degli appuntamenti organizzati in occasione della mostra “Cinematic Bologna. L’immagine della città nei film amatoriali girati tra il 1950 e il 1980” - Urban Center Bologna e Biblioteca Salaborsa, Piazza del Nettuno, 3 fino al 12 gennaio 2013.
Sospeso tra i generi, il cinema di Mingardi trova sempre una vena grottesca che spiazza lo spettatore. Film brevi e mediometraggi, il più delle volte ambientati in una Bologna misteriosa, quasi trasfigurata. Attraverso la proiezione di estratti dei suoi film, Marzia Toscano ricostruirà la figura del Filmmaker conversando con Sandro Toni, Michele Canosa e Mauro Bonifacino.
Uno dei luoghi fondamentali dell'opera di questo autore è il quartiere bolognese della Cirenaica. Il legame tra Mingardi e la sua terra d’origine è appassionato e forte, tale da non aver mai ceduto alla tentazione di cambiare città e fare il salto di qualità che gli era stato offerto da Rossellini in un periodo preciso della sua vita. Ciò ha fatto sì che la sua Bologna e la Cirenaica, potessero considerarsi terreno fertile e linfa vitale per la creatività del filmmaker. Quello che ha guidato Mingardi nel suo percorso è una sensazione interiore che accomuna molti di coloro che abitano la Cirenaica, un senso d’appartenenza che sembra avere qualcosa in più rispetto alla semplice adesione a un luogo. Mingardi ha cercato di restituire quella sensazione attraverso i suoi film e, allo stesso tempo, ha trovato ispirazione proprio da quei luoghi vissuti in modo così personale. Bologna, e l’Emilia-Romagna, rappresentate da Mingardi appaiono reinterpretate, assumono un’aura fantastica non estranea ad altri artisti di questa terra che offre tanti e differenti aspetti linguistici, culturali, morfologici e anche tante contraddizioni. Mauro Mingardi di questi aspetti ne ha saputi cogliere, anche se solo a sprazzi, moltissimi.
Mauro Mingardi nasce a Bologna il 13 dicembre del 1939. La sua attività da cineamatore ha inizio nel 1958 con la realizzazione della prima pellicola, L’oro maledetto un cortometraggio ancora acerbo, ma che ben rende lo spirito dell’autore. Nei primi anni gira in 8mm per poi passare, intorno agli anni ’70, al Super8, formato che utilizza per gran parte della sua produzione. I suoi primi film sono molto sperimentali, principalmente per le limitazioni dovute dal mezzo: a quel tempo la pellicola costava molto, bisognava usarla con moderazione e non c’era possibilità di registrazione sonora. Con il passare degli anni la produzione di Mingardi inizia ad assumere un carattere più specificatamente narrativo e le tecniche si affinano maggiormente. Tramite la partecipazione delle sue opere a numerosi festival nazionali e internazionali Mingardi si fa conoscere nell’ambiente del cinema non professionale, ricevendo parecchi importanti riconoscimenti. Il cineamatore si fa presto notare anche da Rossellini che tenta di convincerlo a trasferirsi per un periodo a Roma, per tenere dei corsi di Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Mingardi rifiuta, non senza una certa amarezza, poiché profondamente legato alla sua Bologna, ambientazione di molti suoi film, e non avendo alcuna intenzione di lasciare i luoghi a lui cari.
Mauro Mingardi è stato un filmmaker singolare e intrigante perché ha saputo coniugare capacità tecniche, originalità narrative e attenzioni stilistiche di respiro internazionale. Un altro aspetto che colpisce e lo caratterizza è la natura fondamentalmente artigianale delle sue pellicole: cura ogni cosa, dalla stesura del soggetto alla realizzazione degli storyboard, dall’allestimento delle scenografie agli artifici scenici. Tali peculiarità danno al suo cinema un carattere di unicità difficile da riscontrare in altri autori dell’ambito cinematografico amatoriale.
immagini scaricabili dahttps://www.box.com/s/jiub9nnu6oizsq2sbtou
info:
http://informa.comune.bologna.it/iperbole/cultura/rassegne/52362/id/53726
ASSOCIAZIONE HOME MOVIES
Archivio Nazionale del Film di Famiglia
Via Sant’ Isaia, 18 - 40123 Bologna -
Tel.: 051-3397243 – Cell.: 347-6401970
www.homemovies.it - info@homemovies.it
Interverranno: Marzia Toscano, Sandro Toni, Michele Canosa e Mauro Bonifacino.
Proiezioni di estratti dai film di Mauro Mingardi.
L'incontro è uno degli appuntamenti organizzati in occasione della mostra “Cinematic Bologna. L’immagine della città nei film amatoriali girati tra il 1950 e il 1980” - Urban Center Bologna e Biblioteca Salaborsa, Piazza del Nettuno, 3 fino al 12 gennaio 2013.
Sospeso tra i generi, il cinema di Mingardi trova sempre una vena grottesca che spiazza lo spettatore. Film brevi e mediometraggi, il più delle volte ambientati in una Bologna misteriosa, quasi trasfigurata. Attraverso la proiezione di estratti dei suoi film, Marzia Toscano ricostruirà la figura del Filmmaker conversando con Sandro Toni, Michele Canosa e Mauro Bonifacino.
Uno dei luoghi fondamentali dell'opera di questo autore è il quartiere bolognese della Cirenaica. Il legame tra Mingardi e la sua terra d’origine è appassionato e forte, tale da non aver mai ceduto alla tentazione di cambiare città e fare il salto di qualità che gli era stato offerto da Rossellini in un periodo preciso della sua vita. Ciò ha fatto sì che la sua Bologna e la Cirenaica, potessero considerarsi terreno fertile e linfa vitale per la creatività del filmmaker. Quello che ha guidato Mingardi nel suo percorso è una sensazione interiore che accomuna molti di coloro che abitano la Cirenaica, un senso d’appartenenza che sembra avere qualcosa in più rispetto alla semplice adesione a un luogo. Mingardi ha cercato di restituire quella sensazione attraverso i suoi film e, allo stesso tempo, ha trovato ispirazione proprio da quei luoghi vissuti in modo così personale. Bologna, e l’Emilia-Romagna, rappresentate da Mingardi appaiono reinterpretate, assumono un’aura fantastica non estranea ad altri artisti di questa terra che offre tanti e differenti aspetti linguistici, culturali, morfologici e anche tante contraddizioni. Mauro Mingardi di questi aspetti ne ha saputi cogliere, anche se solo a sprazzi, moltissimi.
Mauro Mingardi nasce a Bologna il 13 dicembre del 1939. La sua attività da cineamatore ha inizio nel 1958 con la realizzazione della prima pellicola, L’oro maledetto un cortometraggio ancora acerbo, ma che ben rende lo spirito dell’autore. Nei primi anni gira in 8mm per poi passare, intorno agli anni ’70, al Super8, formato che utilizza per gran parte della sua produzione. I suoi primi film sono molto sperimentali, principalmente per le limitazioni dovute dal mezzo: a quel tempo la pellicola costava molto, bisognava usarla con moderazione e non c’era possibilità di registrazione sonora. Con il passare degli anni la produzione di Mingardi inizia ad assumere un carattere più specificatamente narrativo e le tecniche si affinano maggiormente. Tramite la partecipazione delle sue opere a numerosi festival nazionali e internazionali Mingardi si fa conoscere nell’ambiente del cinema non professionale, ricevendo parecchi importanti riconoscimenti. Il cineamatore si fa presto notare anche da Rossellini che tenta di convincerlo a trasferirsi per un periodo a Roma, per tenere dei corsi di Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Mingardi rifiuta, non senza una certa amarezza, poiché profondamente legato alla sua Bologna, ambientazione di molti suoi film, e non avendo alcuna intenzione di lasciare i luoghi a lui cari.
Mauro Mingardi è stato un filmmaker singolare e intrigante perché ha saputo coniugare capacità tecniche, originalità narrative e attenzioni stilistiche di respiro internazionale. Un altro aspetto che colpisce e lo caratterizza è la natura fondamentalmente artigianale delle sue pellicole: cura ogni cosa, dalla stesura del soggetto alla realizzazione degli storyboard, dall’allestimento delle scenografie agli artifici scenici. Tali peculiarità danno al suo cinema un carattere di unicità difficile da riscontrare in altri autori dell’ambito cinematografico amatoriale.
immagini scaricabili dahttps://www.box.com/s/jiub9nnu6oizsq2sbtou
info:
http://informa.comune.bologna.it/iperbole/cultura/rassegne/52362/id/53726
ASSOCIAZIONE HOME MOVIES
Archivio Nazionale del Film di Famiglia
Via Sant’ Isaia, 18 - 40123 Bologna -
Tel.: 051-3397243 – Cell.: 347-6401970
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