GIUNTA, APPROVATO IL PROGETTO PRELIMINARE PER IL COMPLETAMENTO DEL SFM E LO SVILUPPO DELLE FILOVIE URBANE DA PRESENTARE AL CIPE PER LA DEFINITIVA RIDESTINAZIONE DEI FONDI EX METRO'
Nella seduta di ieri mattina la Giunta comunale ha approvato su proposta dell’assessore alla Mobilità il progetto preliminare degli interventi di completamento del Servizio ferroviario metropolitano e di sviluppo della rete delle filovie urba...
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Nella seduta di ieri mattina la Giunta comunale ha approvato su proposta dell’assessore alla Mobilità il progetto preliminare degli interventi di completamento del Servizio ferroviario metropolitano e di sviluppo della rete delle filovie urbane, che, insieme alla relativa delibera, sono stati inviati al Ministero dei trasporti, per far ripartire l'iter volto a consentire al CIPE di deliberare la definitiva ridestinazione dei fondi dell'ex metrò al nuovo progetto
Lo scorso 18 novembre 2011, infatti, il Comune aveva già presentato al Ministero una prima soluzione progettuale di massima alternativa alla metrotranvia, non più realizzabile da un lato per la riduzione di 35 milioni di euro di contributi da parte dello Stato, che aveva alterato l’originario quadro economico dell’opera, e dall’altro lato per la difficoltà del Comune a garantire la propria quota di cofinanziamento, a causa dei vincoli di spesa imposti dal rispetto del patto di stabilità.
A seguito dei numerosi incontri dello scorso autunno a Roma fra il Governo, la Regione, la Provincia e il Comune, e grazie alla tempestiva presentazione del nuovo progetto di massima, il CIPE nella seduta del 6 dicembre 2011 aveva confermato in favore della città di Bologna l’originario finanziamento, pari a circa 220 milioni di euro, ancora formalmente destinati al metrò, ma così evitando la revoca altrimenti prevista in automatico dalla legge n. 111/2011 per le opere non ancora avviate al 31 dicembre 2011.
Il 29 dicembre 2011, inoltre, era stata firmata un’apposita convenzione tra il Ministero dei trasporti e il Comune di Bologna, con cui è stato salvato un ulteriore finanziamento di 5 milioni di euro, da destinare alla progettazione e all’avvio del nuovo progetto, portando così ad un totale di 225 milioni di euro il contributo statale disponibile.
Successivamente, dopo ulteriori riunioni, a inizio maggio di quest’anno il Ministero ha chiesto al Comune di presentare, entro il 30 dello stesso mese, il progetto preliminare degli interventi alternativi proposti. Il Comune, con grande impegno, ha rispettato tale termine, per far riprendere l'iter, avviato con la citata decisione di dicembre, teso a consentire al CIPE la definitiva riassegnazione delle risorse, trasferendole dal vecchio progetto del metrò al nuovo progetto composto da SFM e rete filoviaria.
Il progetto approvato è pienamente coerente con quanto previsto dal Piano generale di sviluppo, adottato dalla Giunta e attualmente in discussione in Consiglio, e dalle Linee programmatiche per il mandato 2011-2016, presentate dal Sindaco nel luglio 2011, dove si legge: “Vogliamo recuperare le risorse destinate dallo Stato per il metrò, da finalizzare al completamento del SFM, delle opere necessarie alla sua integrazione con il sistema insediativo urbano e metropolitano, e per il potenziamento e l’elettrificazione del trasporto pubblico a partire dalle sue linee portanti”.
L’obiettivo primario del progetto, infatti, è quello di creare finalmente a Bologna un moderno sistema di trasporto pubblico integrato ferro-gomma,su scala urbana (rete filoviaria) e metropolitana (SFM), ad alimentazione elettrica, che, offrendo una valida e concreta alternativa al mezzo privato, permetterà di ottenere importanti risultati in termini di diminuzione del traffico, dell’incidentalità stradale, dell’inquinamento atmosferico e del rumore.
Gli interventi sono peraltro fondamentali per completare sul piano infrastrutturale, nel bacino bolognese, un processo già avviato da tempo dagli Enti locali per promuovere l’intermodalità, che attualmente si fonda da un lato sull’integrazione tariffaria su base regionale (progetto “Mi muovo”), dall’altro lato sull’aggregazione e fusione tra le principali imprese pubbliche locali che gestiscono il trasporto su treno e bus (nuova azienda TPER).
Il progetto, che è stato elaborato congiuntamente, in tempi davvero stretti, dal Settore Mobilità sostenibile del Comune e dalla TPER, ha un costo totale di 362 milioni di euro, di cui 225 è la quota di contributo richiesta allo Stato, 10 sono a carico di Rete Ferroviaria Italiana e 126 sono previsti come cofinanziamento da parte di Regione, Comune, TPER e SRM.
La parte di progetto relativa al Servizio Ferroviario Metropolitano ammonta a 213milioni di euro, di cui 84 a valere sui fondi statali, e si compone dei seguenti interventi:
a) il completamento delle fermate urbane nel Comune di Bologna: in particolare, si prevede la costruzione di 4 nuove fermate (Prati di Caprara, Zanardi, Borgo Panigale Scala, San Vitale-Rimesse) e l’adeguamento di 2 fermate esistenti (San Ruffillo e Fiera), nonché la realizzazione degli interventi necessari per assicurare un’adeguata accessibilità e le relative connessioni con il trasporto su gomma e i percorsi ciclo-pedonali;
b) lo sviluppo di un progetto di immagine coordinata del SFM, per la migliore riconoscibilità del servizio e un adeguato segnalamento delle stazioni;
c) l’acquisto di materiale rotabile ferroviario (20 treni nuovi da 550 posti ciascuno) dedicato al nodo di Bologna ed in grado di soddisfare le più moderne esigenze di capacità, comfort e basso impatto ambientale.
La parte di progetto relativa alla estensione dellarete filoviaria ammonta a 149 milioni di euro, di cui 141 a valere sui fondi statali, e si compone dei seguenti interventi:
a) l’estensione delle filovie lungo le direttrici portanti del trasporto pubblico urbano, garantendone la connessione con le fermate ferroviarie presenti nel territorio comunale: in particolare, si prevede la completa filoviarizzazione delle linee 19, 20, 25 e 27, in aggiunta alle linee 13, 32 e 33 già esistenti e alla linea 14 quasi terminata, per un totale finale di oltre 100 chilometri di rete filoviaria cittadina;
b) la riqualificazione urbana e la riorganizzazione delle strade coinvolte, con contestuale preferenziazione semaforica, protezione delle fermate e corsie preferenziali per aumentare la velocità e regolarità dei mezzi pubblici;
c) l’acquisto di mezzi filoviari moderni, confortevoli e accessibili anche per persone con ridotta capacità motoria (64 nuovi filobus), per proseguire il processo di rinnovo ambientale della flotta pubblica.
"Con l'occasione voglio esprimere il massimo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale tecnico del Comune di Bologna e di TPer - dichiara il Sindaco di Bologna, Virginio Merola - che ha permesso, in tempi così ristretti, la presentazione del progetto preliminare".
Lo scorso 18 novembre 2011, infatti, il Comune aveva già presentato al Ministero una prima soluzione progettuale di massima alternativa alla metrotranvia, non più realizzabile da un lato per la riduzione di 35 milioni di euro di contributi da parte dello Stato, che aveva alterato l’originario quadro economico dell’opera, e dall’altro lato per la difficoltà del Comune a garantire la propria quota di cofinanziamento, a causa dei vincoli di spesa imposti dal rispetto del patto di stabilità.
A seguito dei numerosi incontri dello scorso autunno a Roma fra il Governo, la Regione, la Provincia e il Comune, e grazie alla tempestiva presentazione del nuovo progetto di massima, il CIPE nella seduta del 6 dicembre 2011 aveva confermato in favore della città di Bologna l’originario finanziamento, pari a circa 220 milioni di euro, ancora formalmente destinati al metrò, ma così evitando la revoca altrimenti prevista in automatico dalla legge n. 111/2011 per le opere non ancora avviate al 31 dicembre 2011.
Il 29 dicembre 2011, inoltre, era stata firmata un’apposita convenzione tra il Ministero dei trasporti e il Comune di Bologna, con cui è stato salvato un ulteriore finanziamento di 5 milioni di euro, da destinare alla progettazione e all’avvio del nuovo progetto, portando così ad un totale di 225 milioni di euro il contributo statale disponibile.
Successivamente, dopo ulteriori riunioni, a inizio maggio di quest’anno il Ministero ha chiesto al Comune di presentare, entro il 30 dello stesso mese, il progetto preliminare degli interventi alternativi proposti. Il Comune, con grande impegno, ha rispettato tale termine, per far riprendere l'iter, avviato con la citata decisione di dicembre, teso a consentire al CIPE la definitiva riassegnazione delle risorse, trasferendole dal vecchio progetto del metrò al nuovo progetto composto da SFM e rete filoviaria.
Il progetto approvato è pienamente coerente con quanto previsto dal Piano generale di sviluppo, adottato dalla Giunta e attualmente in discussione in Consiglio, e dalle Linee programmatiche per il mandato 2011-2016, presentate dal Sindaco nel luglio 2011, dove si legge: “Vogliamo recuperare le risorse destinate dallo Stato per il metrò, da finalizzare al completamento del SFM, delle opere necessarie alla sua integrazione con il sistema insediativo urbano e metropolitano, e per il potenziamento e l’elettrificazione del trasporto pubblico a partire dalle sue linee portanti”.
L’obiettivo primario del progetto, infatti, è quello di creare finalmente a Bologna un moderno sistema di trasporto pubblico integrato ferro-gomma,su scala urbana (rete filoviaria) e metropolitana (SFM), ad alimentazione elettrica, che, offrendo una valida e concreta alternativa al mezzo privato, permetterà di ottenere importanti risultati in termini di diminuzione del traffico, dell’incidentalità stradale, dell’inquinamento atmosferico e del rumore.
Gli interventi sono peraltro fondamentali per completare sul piano infrastrutturale, nel bacino bolognese, un processo già avviato da tempo dagli Enti locali per promuovere l’intermodalità, che attualmente si fonda da un lato sull’integrazione tariffaria su base regionale (progetto “Mi muovo”), dall’altro lato sull’aggregazione e fusione tra le principali imprese pubbliche locali che gestiscono il trasporto su treno e bus (nuova azienda TPER).
Il progetto, che è stato elaborato congiuntamente, in tempi davvero stretti, dal Settore Mobilità sostenibile del Comune e dalla TPER, ha un costo totale di 362 milioni di euro, di cui 225 è la quota di contributo richiesta allo Stato, 10 sono a carico di Rete Ferroviaria Italiana e 126 sono previsti come cofinanziamento da parte di Regione, Comune, TPER e SRM.
La parte di progetto relativa al Servizio Ferroviario Metropolitano ammonta a 213milioni di euro, di cui 84 a valere sui fondi statali, e si compone dei seguenti interventi:
a) il completamento delle fermate urbane nel Comune di Bologna: in particolare, si prevede la costruzione di 4 nuove fermate (Prati di Caprara, Zanardi, Borgo Panigale Scala, San Vitale-Rimesse) e l’adeguamento di 2 fermate esistenti (San Ruffillo e Fiera), nonché la realizzazione degli interventi necessari per assicurare un’adeguata accessibilità e le relative connessioni con il trasporto su gomma e i percorsi ciclo-pedonali;
b) lo sviluppo di un progetto di immagine coordinata del SFM, per la migliore riconoscibilità del servizio e un adeguato segnalamento delle stazioni;
c) l’acquisto di materiale rotabile ferroviario (20 treni nuovi da 550 posti ciascuno) dedicato al nodo di Bologna ed in grado di soddisfare le più moderne esigenze di capacità, comfort e basso impatto ambientale.
La parte di progetto relativa alla estensione dellarete filoviaria ammonta a 149 milioni di euro, di cui 141 a valere sui fondi statali, e si compone dei seguenti interventi:
a) l’estensione delle filovie lungo le direttrici portanti del trasporto pubblico urbano, garantendone la connessione con le fermate ferroviarie presenti nel territorio comunale: in particolare, si prevede la completa filoviarizzazione delle linee 19, 20, 25 e 27, in aggiunta alle linee 13, 32 e 33 già esistenti e alla linea 14 quasi terminata, per un totale finale di oltre 100 chilometri di rete filoviaria cittadina;
b) la riqualificazione urbana e la riorganizzazione delle strade coinvolte, con contestuale preferenziazione semaforica, protezione delle fermate e corsie preferenziali per aumentare la velocità e regolarità dei mezzi pubblici;
c) l’acquisto di mezzi filoviari moderni, confortevoli e accessibili anche per persone con ridotta capacità motoria (64 nuovi filobus), per proseguire il processo di rinnovo ambientale della flotta pubblica.
"Con l'occasione voglio esprimere il massimo apprezzamento per il lavoro svolto dal personale tecnico del Comune di Bologna e di TPer - dichiara il Sindaco di Bologna, Virginio Merola - che ha permesso, in tempi così ristretti, la presentazione del progetto preliminare".