In merito alla gara della sosta, gli assessori comunali alla Mobilità Andrea Colombo e al Lavoro Matteo Lepore dichiarano quanto segue:
"La Giunta ha deciso di rispettare gli impegni fondamentali contenuti nella clausola sociale del 2009: confermiamo e rivendichiamo, infatti, che tutti gli oltre cento posti di lavoro, fra ausiliari della sosta e personale dei servizi generali, saranno salvati, e che gli attuali livelli retributivi continueranno ad essere garantiti, anche con un nuovo gestore. Nella fase di grave crisi economica e occupazionale del nostro Paese, in cui licenziamenti, cassa integrazione e chiusure di imprese sono all’ordine del giorno, non è poco. Nel contempo, nessuno - né l’Amministrazione comunale né le Organizzazioni sindacali - può ignorare che, con l'avvento delle liberalizzazioni, la normativa è stata stravolta. Non è più possibile l'affidamento diretto del servizio, come era invece stato pensato allora, con garanzie ulteriori oggi non più attuabili. E’ infatti obbligatorio procedere ad una gara, nella quale l'imposizione ai partecipanti di condizioni restrittive, come ad esempio la tipologia di contratto da applicare, sarebbe illegittima perché lesiva della concorrenza e della libertà di iniziativa economica. Da ultimo, precisiamo che il Comune di Bologna, in collaborazione con SRM, TPER e ATC, sta individuando tutte le soluzioni legali e organizzative per garantire il maggior controllo e sanzionamento possibile delle infrazioni della sosta, entro i limiti consentiti dalla normativa vigente, fermo restando il ruolo della Polizia municipale che è abilitata a multare ogni tipo di violazione”.