CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA DANIELA TURCI (PD) SULLA SCUOLA E LE MANIFESTAZIONI DEGLI STUDENTI
Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci (Pd) sulla scuola e le recenti manifestazioni degli studenti
"Bersani, gli studenti e le favole
Abbiamo saputo tutti delle numerose manifestazioni degli st...
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Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci (Pd) sulla scuola e le recenti manifestazioni degli studenti
"Bersani, gli studenti e le favole
Abbiamo saputo tutti delle numerose manifestazioni degli studenti nei giorni scorsi, e delle occupazioni nelle scuole; in un primo tempo abbiamo visto insegnanti accanto agli studenti, cosa chiedono? Lottano contro il DDL ex Aprea e lottano per il loro futuro, contro l'introduzione di un consiglio di autonomia che prevede una drastica diminuzione della rappresentanza degli studenti, dei docenti, dei genitori, del personale Ata, con l'aggiunta di massimo due membri esterni con diritto solo di parola, appartenenti all'ente finanziatore, con la possibilità di influenzare le decisioni del consiglio.
.Lottano contro l'introduzione di un nucleo di valutazione tramite criteri Invalsi che dicono comportino una " spersonalizzazione" del singolo studente, che verrebbe valutato secondo criteri di efficienza, trascurando le capacità critiche individuali, ancora contro l'abrogazione del diritto assembleare garantito dallo statuto degli studenti , le cui modalità verranno poi definite dal singolo istituto e dicono che la loro protesta è di tutti e per tutti. Il PD, come sappiamo si candida al governo dell'Italia non senza difficoltà; una frase rimane ben chiara a tutti "governeremo senza raccontare favole". Parole importanti alle quali voglio credere aggiungendo " nè favole, nè bugie". L'accetta, innanzi tutto sulla scuola e ora sulla sanità , l'abbiamo compresa tutti, con atti reali, veri. Cambia un governo ma i problemi restano: non vedo l'ora anch'io di capire quali iniziative concrete e reali Bersani metterà in campo per la scuola. C'è bisogno con urgenza di una espressione chiara., forte e competente sul rinnovo del contratto di lavoro , sullo scongelamento degli scatti ( 2011) e congelamento scatti ( 2012) rubando sempre soldi alla scuola, sull'assunzione dei precari, sul diritto di pensione negato a quelli della " quota 96", sui concorsi a cattedra, sull'ignobile trattamento riservato ai docenti inidonei cioè malati, non di raffreddore ma di gravi malattie, ancora tutt'ora irrisolto, sulle occupazioni studentesche, qui : silenzio assoluto. Occupazioni che ora pian piano si esauriscono ma lasciano il segno e riportano vigore. Ci si dovrà esprimere sulla valutazione degli insegnanti, sugli abbandoni scolastici. Bisognerà parlarne con competenza, entrando nel merito delle questioni. Monti e qualcuno vicino a Bersani e anche qui a Bologna parlano di "corporativismo" di " difesa dell'orto" quando si parla di scuola e non se ne può più. Sono e siamo lavoratori della scuola, si parla di lavoro, chiunque dovrà smettere di parlare di difesa di interessi di breve periodo. Si parla di lavoro. Mi aspetto e ho grande fiducia che Bersani ci parli di lavoro e ci dica se vuole una scuola efficiente, più moderna ma anche in quale direzione vuole vada il cambiamento e vorrei sentirlo da lui, solo, dire anche quale ruolo assegnare agli insegnanti se saranno loro gli "artefici" del cambiamento. Monti sta finendo un lavoro, con Profumo, che ha proseguito sulla stessa strada percorsa in precedenza. Bersani dovrà, con competenza, cambiare questa direzione".
"Bersani, gli studenti e le favole
Abbiamo saputo tutti delle numerose manifestazioni degli studenti nei giorni scorsi, e delle occupazioni nelle scuole; in un primo tempo abbiamo visto insegnanti accanto agli studenti, cosa chiedono? Lottano contro il DDL ex Aprea e lottano per il loro futuro, contro l'introduzione di un consiglio di autonomia che prevede una drastica diminuzione della rappresentanza degli studenti, dei docenti, dei genitori, del personale Ata, con l'aggiunta di massimo due membri esterni con diritto solo di parola, appartenenti all'ente finanziatore, con la possibilità di influenzare le decisioni del consiglio.
.Lottano contro l'introduzione di un nucleo di valutazione tramite criteri Invalsi che dicono comportino una " spersonalizzazione" del singolo studente, che verrebbe valutato secondo criteri di efficienza, trascurando le capacità critiche individuali, ancora contro l'abrogazione del diritto assembleare garantito dallo statuto degli studenti , le cui modalità verranno poi definite dal singolo istituto e dicono che la loro protesta è di tutti e per tutti. Il PD, come sappiamo si candida al governo dell'Italia non senza difficoltà; una frase rimane ben chiara a tutti "governeremo senza raccontare favole". Parole importanti alle quali voglio credere aggiungendo " nè favole, nè bugie". L'accetta, innanzi tutto sulla scuola e ora sulla sanità , l'abbiamo compresa tutti, con atti reali, veri. Cambia un governo ma i problemi restano: non vedo l'ora anch'io di capire quali iniziative concrete e reali Bersani metterà in campo per la scuola. C'è bisogno con urgenza di una espressione chiara., forte e competente sul rinnovo del contratto di lavoro , sullo scongelamento degli scatti ( 2011) e congelamento scatti ( 2012) rubando sempre soldi alla scuola, sull'assunzione dei precari, sul diritto di pensione negato a quelli della " quota 96", sui concorsi a cattedra, sull'ignobile trattamento riservato ai docenti inidonei cioè malati, non di raffreddore ma di gravi malattie, ancora tutt'ora irrisolto, sulle occupazioni studentesche, qui : silenzio assoluto. Occupazioni che ora pian piano si esauriscono ma lasciano il segno e riportano vigore. Ci si dovrà esprimere sulla valutazione degli insegnanti, sugli abbandoni scolastici. Bisognerà parlarne con competenza, entrando nel merito delle questioni. Monti e qualcuno vicino a Bersani e anche qui a Bologna parlano di "corporativismo" di " difesa dell'orto" quando si parla di scuola e non se ne può più. Sono e siamo lavoratori della scuola, si parla di lavoro, chiunque dovrà smettere di parlare di difesa di interessi di breve periodo. Si parla di lavoro. Mi aspetto e ho grande fiducia che Bersani ci parli di lavoro e ci dica se vuole una scuola efficiente, più moderna ma anche in quale direzione vuole vada il cambiamento e vorrei sentirlo da lui, solo, dire anche quale ruolo assegnare agli insegnanti se saranno loro gli "artefici" del cambiamento. Monti sta finendo un lavoro, con Profumo, che ha proseguito sulla stessa strada percorsa in precedenza. Bersani dovrà, con competenza, cambiare questa direzione".