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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA DANIELA TURCI (PD) SU SCUOLE PARITARIE E REFERENDUM


Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci (Pd) su scuole paritarie e referendum.

"Vorrei intervenire con alcune riflessioni sul tema del prossimo referendum sul finanziamento delle scuole non statali,...

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Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Daniela Turci (Pd) su scuole paritarie e referendum.

"Vorrei intervenire con alcune riflessioni sul tema del prossimo referendum sul finanziamento delle scuole non statali, che possiamo chiamare di diritto e di fatto paritarie. Bene, il referendum è passato e prepariamoci quindi ad ascoltare le ragioni di chi lo ha voluto. Mi auguro che oltre alle sottili e legittime enunciazioni di principio sulla laicità della scuola, la non confessionalità religiosa come pilastro dell'educazione, il necessario e condiviso rafforzamento dell'offerta scolastica pubblica, ovviamente con diretto e proporzionale decremento di quella paritaria, perchè assenza di contributi è uguale a diminuzione dell'offerta. I referendari rispondano una volta per tutte a quella solita domanda che forse loro troveranno ovvia, banale e noiosa ma che invece è di una semplicità tanto disarmante quanto evidente: cosa diranno a tutte quelle famiglie che, non troveranno concrete risposte alle loro esigenze? Che è meglio non andare a scuola piuttosto che frequentare una che, non le famiglie stesse ma i referendari,(con la loro sapere dal sapore dogmatico, tanto per rimanere in tema di confessionalità) ritengo non abbastanza laica e pluralista e tutte le altre ovvietà?
Nello stesso tempo mi chiedo però come mai lo stesso mondo delle scuole paritarie non abbia, a mio parere, fatto sentire alta la sua voce per chiarire il suo punto di vista e, se lo ha fatto, spesso è stato al chiuso di qualche conferenza, o di qualche tavola rotonda in una sala di hotel o centri culturali ma non certamente con una eco da toccare i bolognesi tutti, e non solo quelli che, su questo tema, già si riconoscono nel loro lavoro.
Mi auguro quindi che tutti protagonisti del futuro dibattito sull'argomento abbiano a cuore la questione educativa che rimane al centro della sana preoccupazione di chi amministra un servizio pubblico e non si trasformi tutto in una disputa ideologica di retroguardia.
Magari con un occhio malizioso alle prossime elezioni".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:16
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