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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA CATHY LA TORRE (AmPerBo) SULL'INDAGINE DELL'AUTORITA' ANTITRUST SU HERA


Di seguito il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Cathy La Torre (AmPerBo) sull'indagine dell'Autorità Antitrust su Hera.

"É notizia di venerdì l'istruttoria aperta dall'Autorità Antitrust sulla gestione da parte di Her...

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Di seguito il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Cathy La Torre (AmPerBo) sull'indagine dell'Autorità Antitrust su Hera.

"É notizia di venerdì l'istruttoria aperta dall'Autorità Antitrust sulla gestione da parte di Hera degli affidamenti per il riciclo dei materiali cellulosici derivanti dalla raccolta differenziata della carta.
Sul tema della filiera dei rifiuti differenziati e sulla loro valorizzazione da parte di Hera a favore di chi i rifiuti correttamente li differenzia e li conferisce - cioè i cittadini e nel nostro caso i cittadini e le cittadine del Comune di Bologna - ho chiesto da poco un'udienza conoscitiva che alla luce di questa notizia spero venga convocata con urgenza.
Per inquadrare la questione limitandoci alla carta l'attenzione dell'Antitrust è puntata su quella quota di rifiuto eccedente l'accordo ANCI – CONAI per il riciclo dei rifiuti da imballaggio che dovrebbe in sostanza andare a gara così da assicurare ai Comuni produttori dei rifiuti il miglior prezzo disponibile sul mercato.
Il sospetto - grave a mio avviso - è che il colosso Hera abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato per affidare questo prodotto senza gara alla sua controllata Akron con un passaggio attraverso Herambiente ugualmente controllata da Hera.
Ancora più grave sarebbe se, nel difendere la propria posizione dominate, Hera non solo avesse infranto le regole della concorrenza, ma non avesse perseguito il meglio per i clienti che serve ed avesse ceduto i rifiuti ad un prezzo inferiore a quello di mercato.
Nella nota diffusa dall'Autorità si legge: “i comportamenti delle tre società potrebbero avere effetti anche nel mercato a monte della raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, in quanto avrebbero comportato la fissazione di un livello eccessivamente elevato della TARSU/TIA, cioè del corrispettivo del servizio di igiene urbana: i prezzi inferiori praticati ad Akron si tradurrebbero infatti in ricavi inferiori per Hera e, di conseguenza, in oneri maggiori a carico dei cittadini che devono pagare il predetto servizio di igiene urbana.”
Lasciamo dunque che L'Autorità Antitrust faccia chiarezza, ma seguiremo la vicenda con molta attenzione perché se fosse confermata questa ipotesi si tratterebbe di un comportamento gravissimo messo in essere da parte di una società a prevalente capitale pubblico che dunque come mission prevalente deve avere l'interesse pubblico.
Il rifiuto correttamente raccolto e differenziato è oggi una grande risorsa per i Comuni - parliamo di una partita da 70 milioni di euro - una risorsa ottenuta attraverso la collaborazione e l'impegno di ciascuno partendo dalla pattumiera di casa fino ad arrivare alle alchimie delle quotazioni di borsa del colosso Hera. Da dove parte questa filiera così redditizia e a chi deve ritornare un eventuale beneficio non va mai dimenticato.
L'inizio, la fine e il centro degli interessi di Hera, come incaricata dai Comuni per la gestione dei rifiuti, devono essere i cittadini.
Dunque vigileremo, a maggior ragione dopo questa notizia e dopo l'avvenuta fusione di Hera con Acegas che a mio avviso, come detto ripetutamente anche in quest'aula, allontana ancora di più la possibilità di un reale, scusate il gioco di parole, controllo della controllata.
Invece questo controllo, questa vigilanza noi la vogliamo esercitare, vogliamo che i rapporti tra Comune e Hera siano improntati alla massima trasparenza e al ritorno di questa trasparenza verso i cittadini. Vogliamo che siano definiti in modo chiaro e trasparente i termini del servizio reso, dei suoi costi e dei suoi ricavi. Vogliamo si possa parlare di costo del servizio, di compensi degli amministratori, di ridefinizione degli standard di servizio, di reinvestimento degli utili, di valorizzazione dei rifiuti, di innovazione".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
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