CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016) SULLA POLIZIA MUNICIPALE
Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sulla Polizia Municipale.
"Questa aula di Consiglio ha visto molte proteste tutte certamente lecite, molte di esse di portatori di interessi par...
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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Bo2016) sulla Polizia Municipale.
"Questa aula di Consiglio ha visto molte proteste tutte certamente lecite, molte di esse di portatori di interessi particolari.
Tutte senza eccezioni sono state chiassose, molte hanno richiesto l'interruzione dei lavori di Consiglio. La scorsa settimana, in Cappella Farnese, ne è giunta una nuova, silenziosa discreta, ma che ha fatto nelle nostre coscienze più rumore delle altre: la protesta dei nostri Vigili Urbani.
Sono rimasto molto scosso, erano parole forti ma discrete di chi ama la propria missione ma si sente abbandonato e di conseguenza sfiduciato. Ho personalmente poche competenze in materia di sicurezza, forse qualcuna di più di tipo organizzativo, credo abbastanza competenza su come motivare le Persone in organizzazioni complesse. Il nostro Sindaco ha voluto tenere per se le deleghe sulla sicurezza, compreso il diretto comando del Corpo dei Vigili Urbani.
Quanto è emerso durante la celebrazione del 152° della Polizia Municipale, mostra un disagio inaccettabile. Non ho le informazioni necessarie per una analisi completa, se cioè mancano le direttive ai vertici del Corpo e quindi se i problemi nascano dal Comune o se i problemi vengono proprio dall'interno del corpo stesso. Ma visto le deleghe che personalmente il Sindaco si è tenuto, poco importa: è Lui che deve risolvere il problema. Già ha fallito, a mio modo di vedere, nella soluzione dei problemi dei Lavoratori della sosta: bene che vada avremo tre soggetti in strada, i Vigili appunto, gli addetti della nuova società che nascerà dalla gara, alcuni lavoratori TPER. .
Uno spreco colossale di risorse umane e di denaro, con i problemi di sicurezza della nostra città che si ritroveranno senza un vero coordinamento operativo, senza che la mano destra sappia che fa la sinistra, con addirittura dei conflitti di interessi palesi con un privato che, giustamente, farà prima i suoi interessi che quelli del Sindaco. Potrei continuare se fossi mosso solo da spirito polemico o da dialettica politica. Ma siccome ho troppo a cuore Bologna e sentirsi dare ragione tra qualche anno mi farebbe stare ancora più male, do un consiglio al Sindaco: dedichi alcuni giorni a parlare singolarmente con i vigili, ne estragga a sorte un numero, suggerisco 50, un 10% darebbe un buono spaccato. Chieda a loro soluzioni, suggerimenti, dia a loro la facoltà ed il diritto di esprimersi. Vedrà sono persone in gamba e con questa esperienza sarà finalmente in grado di dare direttive chiari efficaci e poi di controllarne le applicazioni. Ovviamente se ne sarà capace, ma ora le do fiducia su questo".
"Questa aula di Consiglio ha visto molte proteste tutte certamente lecite, molte di esse di portatori di interessi particolari.
Tutte senza eccezioni sono state chiassose, molte hanno richiesto l'interruzione dei lavori di Consiglio. La scorsa settimana, in Cappella Farnese, ne è giunta una nuova, silenziosa discreta, ma che ha fatto nelle nostre coscienze più rumore delle altre: la protesta dei nostri Vigili Urbani.
Sono rimasto molto scosso, erano parole forti ma discrete di chi ama la propria missione ma si sente abbandonato e di conseguenza sfiduciato. Ho personalmente poche competenze in materia di sicurezza, forse qualcuna di più di tipo organizzativo, credo abbastanza competenza su come motivare le Persone in organizzazioni complesse. Il nostro Sindaco ha voluto tenere per se le deleghe sulla sicurezza, compreso il diretto comando del Corpo dei Vigili Urbani.
Quanto è emerso durante la celebrazione del 152° della Polizia Municipale, mostra un disagio inaccettabile. Non ho le informazioni necessarie per una analisi completa, se cioè mancano le direttive ai vertici del Corpo e quindi se i problemi nascano dal Comune o se i problemi vengono proprio dall'interno del corpo stesso. Ma visto le deleghe che personalmente il Sindaco si è tenuto, poco importa: è Lui che deve risolvere il problema. Già ha fallito, a mio modo di vedere, nella soluzione dei problemi dei Lavoratori della sosta: bene che vada avremo tre soggetti in strada, i Vigili appunto, gli addetti della nuova società che nascerà dalla gara, alcuni lavoratori TPER. .
Uno spreco colossale di risorse umane e di denaro, con i problemi di sicurezza della nostra città che si ritroveranno senza un vero coordinamento operativo, senza che la mano destra sappia che fa la sinistra, con addirittura dei conflitti di interessi palesi con un privato che, giustamente, farà prima i suoi interessi che quelli del Sindaco. Potrei continuare se fossi mosso solo da spirito polemico o da dialettica politica. Ma siccome ho troppo a cuore Bologna e sentirsi dare ragione tra qualche anno mi farebbe stare ancora più male, do un consiglio al Sindaco: dedichi alcuni giorni a parlare singolarmente con i vigili, ne estragga a sorte un numero, suggerisco 50, un 10% darebbe un buono spaccato. Chieda a loro soluzioni, suggerimenti, dia a loro la facoltà ed il diritto di esprimersi. Vedrà sono persone in gamba e con questa esperienza sarà finalmente in grado di dare direttive chiari efficaci e poi di controllarne le applicazioni. Ovviamente se ne sarà capace, ma ora le do fiducia su questo".