CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE MARCO PIAZZA (M5S) SULLA RIORGANIZZAZIONE DI NIDI E SCUOLE MATERNE
Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Piazza (M5S) sulla riorganizzazione di nidi e scuole materne.
"La giunta sta lavorando ad un progetto di riorganizzazione di alcune attività del settore educativo. Da...
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Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Piazza (M5S) sulla riorganizzazione di nidi e scuole materne.
"La giunta sta lavorando ad un progetto di riorganizzazione di alcune attività del settore educativo. Dagli innumerevoli articoli di giornali apprendiamo con preoccupazione che il confronto con i sindacati è estremamente teso: “Scontro totale”, “sciopero”, “compromissione delle relazioni sindacali”. Venerdì ho posto quindi una dettagliata domanda di attualità all’assessore per portare il tema dentro al consiglio comunale ed informare i consiglieri. Tra i temi su cui chiedevo all’assessore di relazionare, tante domande che ci poniamo con apprensione sia come consiglieri ma anche come cittadini utenti dei servizi o semplicemente cittadini di Bologna orgogliosi di un servizio che fa parte della nostra identità culturale: il rapporto tra queste possibili esternalizzazioni e il tema della fondazione a cui si ipotizzava di delegare la gestione dei servizi educativi; l’esatto quadro normativo che spinge la giunta a queste scelte; le valutazioni sul rischio di perdita di preziose competenze costruite in tanti anni di gestione del servizio; il rischio di discontinuità degli operatori nella gestione dell’handicap; la rottura del rapporto tra il genitore e l’educatore che ha seguito il bambino per tutto il giorno (perché le ultime ore della giornata sarebbero gestite da una cooperativa e quindi un operatore diverso); se si pensa ad un coinvolgimento dei genitori nel CDA della possibile Fondazione; se l’unificazione delle 3 ASP cittadine avrà una parte in questa riorganizzazione.
Molte di queste domande per i limiti di tempo del Question Time, non hanno trovato risposta. Attendiamo quindi la commissione scuola, già calendarizzata venerdì 25 alle 14.15, per avere le risposte a queste domande e portare questo importantissimo tema al dibattito del consiglio comunale. Nell’attesa anticipo qualche considerazione sulla base delle notizie riportate dai giornali: si parla di appaltare, probabilmente a cooperative, alcuni servizi.
Questo forse è una delle fonti di maggior preoccupazione, sia per le esternalizzazione che per la tutela degli attuali lavoratori che per il tema “cooperative”. Al nostro gruppo consiliare, ma presumo anche a tutti gli altri, arrivano numerose manifestazioni di disagio da parte di lavoratori “dipendenti” di cooperative. Il profilo di questi lavoratori e’ quello di “precari da sempre” che convivono con una sistematica incertezza del futuro, denunciano la non valorizzazione delle loro competenze, di essere pagati meno rispetto a figure equivalenti, di vivere il loro lavoro in una generale clima di disagio. Di avere un rapporto con la loro cooperativa equivalente a quello di un’agenzia interinale. Cooperative spesso preesistenti, che operano in certi settori, partecipano e vincono appalti per settori non di loro competenza. L’idea che ci siamo fatti, e’ che alcune cooperative (non tutte per fortuna) si stanno allontanando dal loro originario spirito valoriale. Dell’aspetto mutualistico e associativo del benessere degli associati, non troviamo traccia nelle segnalazioni che riceviamo dai dipendenti di diverse realtà cooperative. Alcune cooperative, per assurdo, si stanno allontanando in alcuni casi dalla cooperazione. E allora spero che la giunta ponga particolare attenzione, se davvero sceglierà di puntare sulle cooperative, perché certi aspetti non sono scontati e devono essere tutelati esplicitamente dando garanzie precise ai lavoratori per farli davvero diventare protagonisti a tutti gli effetti. Un’ultima considerazione: a Bologna possiamo contare su un valore prezioso: passione e competenze degli operatori. Queste vanno salvaguardate, valorizzate e conservate. Questo mix di passione e competenza mi hanno più che convinto che a Bologna ci sono le condizioni per promuovere un’istruttoria pubblica per affrontare nel modo più partecipativo possibile, il tema della riorganizzazione dei servizi educativi e del rapporto con le scuole private paritarie (compreso il tema del finanziamento pubblico). Temi su cui i cittadini di Bologna hanno dimostrato una grande sensibilità.
Io non so se i numerosi comitati attivi su questi temi abbiano pensato a questa opportunità prevista dal nostro statuto, ma sono certo che raccoglierebbero in breve le 2000 firme necessarie o troverebbero in consiglio comunale l’appoggio di molti dei gruppi presenti".
"La giunta sta lavorando ad un progetto di riorganizzazione di alcune attività del settore educativo. Dagli innumerevoli articoli di giornali apprendiamo con preoccupazione che il confronto con i sindacati è estremamente teso: “Scontro totale”, “sciopero”, “compromissione delle relazioni sindacali”. Venerdì ho posto quindi una dettagliata domanda di attualità all’assessore per portare il tema dentro al consiglio comunale ed informare i consiglieri. Tra i temi su cui chiedevo all’assessore di relazionare, tante domande che ci poniamo con apprensione sia come consiglieri ma anche come cittadini utenti dei servizi o semplicemente cittadini di Bologna orgogliosi di un servizio che fa parte della nostra identità culturale: il rapporto tra queste possibili esternalizzazioni e il tema della fondazione a cui si ipotizzava di delegare la gestione dei servizi educativi; l’esatto quadro normativo che spinge la giunta a queste scelte; le valutazioni sul rischio di perdita di preziose competenze costruite in tanti anni di gestione del servizio; il rischio di discontinuità degli operatori nella gestione dell’handicap; la rottura del rapporto tra il genitore e l’educatore che ha seguito il bambino per tutto il giorno (perché le ultime ore della giornata sarebbero gestite da una cooperativa e quindi un operatore diverso); se si pensa ad un coinvolgimento dei genitori nel CDA della possibile Fondazione; se l’unificazione delle 3 ASP cittadine avrà una parte in questa riorganizzazione.
Molte di queste domande per i limiti di tempo del Question Time, non hanno trovato risposta. Attendiamo quindi la commissione scuola, già calendarizzata venerdì 25 alle 14.15, per avere le risposte a queste domande e portare questo importantissimo tema al dibattito del consiglio comunale. Nell’attesa anticipo qualche considerazione sulla base delle notizie riportate dai giornali: si parla di appaltare, probabilmente a cooperative, alcuni servizi.
Questo forse è una delle fonti di maggior preoccupazione, sia per le esternalizzazione che per la tutela degli attuali lavoratori che per il tema “cooperative”. Al nostro gruppo consiliare, ma presumo anche a tutti gli altri, arrivano numerose manifestazioni di disagio da parte di lavoratori “dipendenti” di cooperative. Il profilo di questi lavoratori e’ quello di “precari da sempre” che convivono con una sistematica incertezza del futuro, denunciano la non valorizzazione delle loro competenze, di essere pagati meno rispetto a figure equivalenti, di vivere il loro lavoro in una generale clima di disagio. Di avere un rapporto con la loro cooperativa equivalente a quello di un’agenzia interinale. Cooperative spesso preesistenti, che operano in certi settori, partecipano e vincono appalti per settori non di loro competenza. L’idea che ci siamo fatti, e’ che alcune cooperative (non tutte per fortuna) si stanno allontanando dal loro originario spirito valoriale. Dell’aspetto mutualistico e associativo del benessere degli associati, non troviamo traccia nelle segnalazioni che riceviamo dai dipendenti di diverse realtà cooperative. Alcune cooperative, per assurdo, si stanno allontanando in alcuni casi dalla cooperazione. E allora spero che la giunta ponga particolare attenzione, se davvero sceglierà di puntare sulle cooperative, perché certi aspetti non sono scontati e devono essere tutelati esplicitamente dando garanzie precise ai lavoratori per farli davvero diventare protagonisti a tutti gli effetti. Un’ultima considerazione: a Bologna possiamo contare su un valore prezioso: passione e competenze degli operatori. Queste vanno salvaguardate, valorizzate e conservate. Questo mix di passione e competenza mi hanno più che convinto che a Bologna ci sono le condizioni per promuovere un’istruttoria pubblica per affrontare nel modo più partecipativo possibile, il tema della riorganizzazione dei servizi educativi e del rapporto con le scuole private paritarie (compreso il tema del finanziamento pubblico). Temi su cui i cittadini di Bologna hanno dimostrato una grande sensibilità.
Io non so se i numerosi comitati attivi su questi temi abbiano pensato a questa opportunità prevista dal nostro statuto, ma sono certo che raccoglierebbero in breve le 2000 firme necessarie o troverebbero in consiglio comunale l’appoggio di molti dei gruppi presenti".