Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LORENZO CIPRIANI (AMELIA PER BO) SU PEDONALIZZAZIONE E ASSOCIAZIONI DISABILI


Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani ( Amelia per Bo) su pedonalizzazioni e associazioni disabili.

"Condivido quanto scritto ieri nell'editoriale apparso su Repubblica Bologna. C'è qualcosa di...

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Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani ( Amelia per Bo) su pedonalizzazioni e associazioni disabili.

"Condivido quanto scritto ieri nell'editoriale apparso su Repubblica Bologna. C'è qualcosa di insopportabile nello scontro ideologico che continua a consumarsi sulla chiusura al traffico del cuore del centro storico di Bologna.
Una battaglia di parte, condotta contro l'amministrazione a furia di dichiarazioni strillate e ferree opposizioni ai ripetuti esperimenti di pedonalizzazione che questa amministrazione sta mettendo in atto, nel pieno rispetto del programma e del mandato elettorale.

E' stato insopportabile vedere i volti sfigurati dall'odio con cui, durante la manifestazione di sabato, la cognata di Pierferdinando Casini e un'ex consigliera comunale non rieletta hanno guidato l'assalto all'assessore Colombo, cui va tutta la solidarietà mia e del mio partito, durante la manifestazione di sabato.
Ma ciò che è maggiormente insopportabile è la strumentalizzazione dei problemi dei disabili, verso i quali occorre prestare certamente attenzione ma verso i quali occorre anche avere rispetto, il rispetto che nei giorni passati personalmente ho provato ad avere contestando alcune affermazioni, a mio avviso improprie, della rappresentante dell'associazione “Bologna senza barriere”.
Per quanto mi riguarda scegliere di contestare le affermazioni di alcune associazioni dei disabili non significa attaccare i disabili, bensì al contrario considerarli cittadini come tutti gli altri, ed è quello che credo loro vogliano più di ogni altra cosa.

In questi giorni sul mio profilo facebook sono stato contattato da decine di cittadini con un handicap o con un familiare disabile. Non nascondo che gli scambi sono stati accesi ma anche all'insegna di una grande civiltà. Come ha riconosciuto l'assessore Colombo, a cui vanno i miei apprezzamenti per lo stile con il quale sta affrontando questa situazione, l'attuale situazione è in fase di sperimentazione, ed è passibile di migliorie.
Migliorie che ci sono già state, rispetto ai primi Tdays: come è stato ribadito nel Question Time di venerdì scorso, si sono potenziate, in maniera rilevante, le piazzole riservate handicap disponibili, non solo in termini assoluti, ma soprattutto se confrontate all'assoluta scarsità che oggi sussiste nella T aperta al traffico.
Sono state aumentate il numero di piazzole riservate ai veicoli che trasportano titolari di contrassegno handicap in piazza Roosevelt. Ad oggi, i mezzi pubblici permettono di arrivare fino a piazza Minghetti da un lato (cinquanta metri dalla T), fino all’inizio di via Indipendenza (cioè alla base della T) dall’altro e, infine, la nuova “Navetta T” consente di arrivare fin sotto le due torri (ossia all’inizio della T).
Infine, e, a mio avviso soprattutto, è stato predisposto il sistema di attestamento di 25 strade laterali alle tre vie principali coinvolte dalla T, in media una ogni 50 metri, che diventano a doppio senso, consentendo alle auto di accompagnare i disabili veramente a pochi metri dalla T.

Non riconoscere questo vuol dire mentire sapendo di mentire. Perciò parlare di emarginazione dei disabili è semplicemente, incredibilmente, falso.

E' tutto perfetto? No, assolutamente. Problemi ci sono e ce ne saranno. L'amministrazione dovrà affrontare con puntualità le problematiche ulteriori che potranno emergere e cambiare indirizzo laddove ce ne sarà bisogno e opportunità. Ma occorre anche dire con chiarezza che permettere l'accesso alla T a tutte le auto provviste di contrassegno H è semplicemente inattuabile.
Solo a Bologna stiamo parlando di oltre 9000 pass H, vi immaginate cosa succederebbe se passassero 9000 macchine in una zona pedonale, in cui giocano, camminano anche dei bambini? Senza considerare che una volta che si permette il passaggio ai contrassegni H di Bologna, automaticamente occorrerebbe permettere l'accesso a chiunque sia in possesso di un contrassegno H, anche se rilasciato in altra zona d'Italia. Significherebbe, di fatto, annullare la zona T e il progetto di pedonalizzazione del centro storico. Ed è probabilmente proprio l'obiettivo di chi sta cavalcando i reali problemi dei disabili in maniera, non ho problemi a dirlo, ignobile.

Nessuno mette in dubbio che i disabili abbiano enormi problemi di mobilità, e io non metto in dubbio il fatto che probabilmente farei una enorme fatica nello spostarmi su una sedia a rotelle anche solo per duecento metri. Proprio per questo so che l'amministrazione sta facendo il possibile per venire incontro a queste legittime problematiche e so che potranno esserci ulteriori migliorie in tal senso, fermo restando il principio della pedonalizzazione totale della T".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:14
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