Comunicati stampa

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CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DI MARIANNA MIGNANI (PD) SULL'AZIENDA "LA PERLA"


Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Marianna Mignani (Pd) sull'azienda "La Perla".

"E' di questi giorni esattamente del 7 dicembre scorso la notizia che LA PERLA, storico marchio di biancheria inti...

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Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta della consigliera Marianna Mignani (Pd) sull'azienda "La Perla".

"E' di questi giorni esattamente del 7 dicembre scorso la notizia che LA PERLA, storico marchio di biancheria intima di lusso fondato in città dalla sarta Ada Masotti ed ora di proprietà di un fondo di investimento americano, resta a BOLOGNA e inizia un percorso di rilancio delle sue attività, per cercare di superare le difficoltà economiche che la attraversano ormai da diversi anni.
Nel 2009 250 operaie su un organico di 600 vengono messe in cassa integrazione e recentemente l'azienda giunta al termine di questo ammortizzatore sociale , manifesta l'intenzione di aprire le procedure di mobilità ( licenziamento ) per quasi metà del suo organico e cominciano a circolare voci insistenti di trasferimento a Milano di alcuni uffici con conseguente esternalizzazione della
produzione. La risposta delle lavoratrici non si fa aspettare. Inizia una robusta mobilitazione sindacale con diversi scioperi e manifestazioni, che vengono seguite e appoggiate da tutte le nostre istituzioni locali regione provincia e comune. La volontà di questi soggetti è chiara bisogna comporre un tavolo nel quale convincere l'azienda a rimanere nel nostro territorio, investendo sull'alta professionalità delle lavoratrici e sulla qualità della produzione: un made in italy che potrebbe
essere ancora molto appettibile nei nuovi mercati internazionali. Le parti coinvolte raggiungono un importante accordo che prevede sia il mantenimento del polo produttivo a Bologna sia l’avvio di un percorso di rilancio attraverso la ricerca di nuovi investitori, nuove risorse per investimenti, l’apertura di nuovi punti vendita e lo sviluppo in mercati emergenti. LA PERLA quindi non licenzia e non delocalizza mantiene testa e mani a Bologna, si impegna a chiedere ammortizzatori sociali (Cigs straordinaria e in deroga) per tutto il 2013 utilizzando un organico medio tra le 318 e le 360 unità e le parti si impegnano a incontrarsi con cadenza trimestrale per monitorare l’andamento dell’accordo sottoscritto. L'accordo durerà un anno è vero ma è la speranza che continua è il lavoro di tante donne che continua è la scommessa delle nostre istituzioni che non le hanno lasciate sole e hanno guidato e facilitato un percorso così impegnativo.
Visto che ho ancora alcuni minuti voglio concludere il mio intervento con una breve riflessione rivolta allo sciopero dei metalmeccanici della FIOM di giovedì scorso. Le tute blu hanno scioperato per l'intera giornata contro l' ennesimo accordo separato sul Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro avvenuto senza la loro firma, quella dell'organizzazione con il maggior numero di iscritti della categoria.
Qualche giorno prima con le primarie del centrosinistra 3 milioni di italiani hanno partecipato a questa prova di democrazia dando fiducia alla politica scegliendo il leader del centrosinistra e dando un preciso segnale dopo il lungo inverno berlusconiano su come superare l'austerity del governo Monti. I metalmeccanici che hanno votato alle primarie non hanno in questa circostanza quella di un contratto separato, il diritto di esprimersi, in quanto Cisl e Uil firmatarie dell'accordo con Federmeccanica, infatti, per il momento non intendono sottoporre l’accordo al referendum tra tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori interessati. E' una grande ingiustizia la democrazia negata nei luoghi di lavoro. L'unico modo per eliminare questa ingiustizia è mettere nell'agenda di un futuro governo di Centrosinistra la promozione di una legge sulla rappresentanza per dare alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto di scegliere i propri rappresentanti e di votare sugli accordi che li riguardano per riportare la partecipazione democratica nei luoghi di lavoro e quindi in tutta la nostra società".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:16
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