Comunicati stampa

Comunicati stampa

CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LORENZO CIPRIANI (AMELIA PER BO) SULL'EMERGENZA NEVE


Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo) sull'emergenza neve.

"La neve che è caduta su Bologna nell'ultima settimana, con i suoi 60 cm in due giorni, è stata un record....

Data:

:

Si trasmette il testo integrale dell'intervento di inizio seduta del consigliere Lorenzo Cipriani (Amelia per Bo) sull'emergenza neve.

"La neve che è caduta su Bologna nell'ultima settimana, con i suoi 60 cm in due giorni, è stata un record. Ci ricorderemo per anni di questa nevicata e ci ricorderemo anche di come l'amministrazione comunale, pur tra mille inevitabili disagi, abbia saputo tenere botta, soprattutto se confrontata con quello che abbiamo potuto vedere in altre parti della nostra Regione o del Paese, a cominciare dalla Capitale.
I numeri li ha dati l'assessore Rizzo Nervo, al quale vanno i miei complimenti per come ha saputo affrontare la situazione eccezionale, coadiuvato da dirigenti comunali a cui si è sempre pronti a dare addosso quando si ha l'occasione, ma mai si è disposti a riconoscere i meriti quando questi esistono:
187 mezzi spazzaneve in circolazione (più che a Milano), turni massacranti da parte degli operatori e in una situazione di freddo sempre crescente, 6mila tonnellate di sale, arterie principali sgomberate – per quanto possibile – sin dal primo giorno, tanto che la circolazione degli autobus è stata possibile sin da mercoledi mattina.
Certo, in un Paese in cui siamo tutti allenatori della nazionale di calcio, siamo anche tutti esperti di viabilità, di gestione di eventi complessi, e quindi siamo tutti pronti a criticare l'amministrazione. Ma mi chiedo e vi chiedo: se è da criticare l'amministrazione di Bologna, cosa si dovrebbe dire di quanto accaduto a Roma, dove è caduta meno della metà della neve caduta a Bologna, eppure abbiamo assistito a scene apocalittiche? Domani le scuole a Bologna saranno aperte, a Roma no.
Si è criticato il sindaco di Bologna. E cosa bisognerebbe dire, allora, di un sindaco che su youtube mette video in cui con la pala in mano si dà da fare – memore forse di chi saliva a petto nudo sui carri a mietere il grano – e poi, di fronte al disastro e all'inadeguatezza evidente della sua gestione della crisi, ha scaricato le colpe sulla Protezione Civile, "rea" a suo dire, di aver scaricato Guido Bertolaso, l'uomo dei massaggi particolari al Salaria Village?
E' un Paese in cui il rispetto delle Istituzioni non esiste più e si può insultare pubblicamente il capo della Protezione Civile, lo sappiamo. Un paese di cui un grande uomo come Oscar Luigi Scalfaro a volte si vergognava. Ma se non si vuole avere rispetto della Protezione Civile come ente, definendola un luogo di passacarte, si abbia almeno rispetto per gli uomini e le donne che lavorano in maniera indefessa, persone come Sandro Usai, il volontario della Protezione Civile di Monterosso, vittima dell'alluvione di novembre mentre faceva il suo lavoro. Sulla sua bara, al suo funerale, non c'erano bandiere, non c'erano Istituzioni: c'era però il giubotto di lavoro di un'ente che Alemanno definisce inutile: la Protezione Civile.
Cicchitto dice che non si deve speculare sulla gestione della crisi neve a Roma: bene, ne prendiamo atto. Ma in quest'aula venerdì scorso abbiamo dovuto ascoltare ben sette interpellanze da parte dell'opposizione in cui si è messo in croce l'assessore e chiamato in causa il sindaco, con i soliti toni sarcastici al limite dell'offensivo. Ci vuole rispetto per chi lavora e forse lo fa anche bene, tutto sommato. La città ha reagito, specie se guardiamo a quello che è successo altrove: pensiamo a Forlì, pensiamo a Cesena. Pensiamo all'Abruzzo e al mio Lazio, dove nella mia Ciociaria è quasi tutto bloccato, ci sono persone senza elettricità, e le strade.... altro che Bologna! Tra l'altro, le notizie dell'ultima ora ci parlano della morte di un camionista bolognese bloccato dalla neve nella cabina del suo mezzo proprio lungo la superstrada del Liri.
Abbiamo imparato una lezione: bisogna essere più preparati, perché si è fatto bene, ma si può fare meglio. Giusto privilegiare le arterie principali, dove passano i mezzi pubblici, ma non è giusto che da martedì scorso a oggi esistano strade dove non è MAI passato un mezzo spazzaneve: se quei cittadini si lamentano, assessore, hanno ragione. Così come ha ragione chi è rimasto bloccato su un treno che avrebbe dovuto riportarlo in uno dei comuni della provincia: in un'ottica di città metropolitana occorrerebbe un coordinamento dei sindaci per gestire insieme la crisi: c'è tanta gente che a Bologna viene per lavorare, non può ritrovarsi bloccata sulla via Emilia o sulla Bazzanese.
Ma oggi credo sia giusto soprattutto ringraziare il cuore grande di Bologna e i volontari che si sono messi a disposizione in un momento di crisi: suggerisco all'amministrazione di tenere conto di queste disponibilità, che non sono eccezionali, ma spesso la normalità in una città come Bologna. Occorre trovare il modo di organizzare questo volontariato e questa disponibilità senza esserne sorpresi. Chi vive a Bologna da anni, chi la amministra, sa che questa disponibilità non verrà mai meno.
E allora è giusto ringraziare gli oltre 300 volontari che si sono messi a disposizione dopo una chiamata alle armi partita su facebook, i profughi libici e tunisini che hanno dato una mano in una situazione di difficoltà per la città che li sta ospitando, i tassisti bolognesi che - dopo essere stati messi alla gogna per giorni – hanno dimostrato efficienza e dedizione alla città in giorni in cui per muoversi il taxi a volte era l'unica soluzione. E ancora, vanno ringraziati gli autisti degli autobus, che hanno guidato i mezzi in situazione di grande disagio assumendosi ancora maggiori responsabilità. Vanno ringraziati i ragazzi degli Istituti Mattei e Majorana, che hanno risposto all'appello del vicesindaco di San Lazzaro Giorgio Archetti.
E voglio infine ricordare – dato che in quest'aula spesso se ne parla a sproposito – gli attivisti del Centro Sociale TPO, che sono scesi per le strade del Quartiere Porto con pale e badili e, armati di buona volontà, hanno ripulito i marciapiedi, i vicoli, le stradine che portano alle abitazioni della zona.
Oscar Luigi Scalfaro avrebbe detto che è nel momento del bisogno che l'Italia mostra il suo aspetto migliore."

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
Back to top