CONSIGLIO COMUNALE, APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO MONUMENTALE DELLA CERTOSA
Il Consiglio comunale nella seduta odierna ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato dalla consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) e firmato dai consiglieri Paola Francesca Scarano (Lega nord) volto ad impegnare la Giunta a dare m...
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Il Consiglio comunale nella seduta odierna ha approvato all'unanimità l'ordine del giorno presentato dalla consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) e firmato dai consiglieri Paola Francesca Scarano (Lega nord) volto ad impegnare la Giunta a dare mandato ai settori competenti a studiare un progetto di reperimento dei fondi per la risistemazione e riqualificazione del complesso monumentale della Certosa.
Di seguito il testo dell'ordine del giorno approvato.
Premesso che:
- la Certosa di Bologna è uno dei complessi cimiteriali monumentali più rilevanti dal punto di vista storico, architettonico, archeologico e artistico, che travalica l'interesse cittadino, per assumere una valenza nazionale e sovranazionale. Nell'ambito della Certosa annoveriamo la presenza della chiesa di S. Girolamo (tempio di uno dei cicli pittorici barocchi più importanti della città, con tele di Cesi, Sirani, Bibiena, Gessi, etc), dell’antico convento dei Certosini del XIV secolo, del Cimitero Ebraico, del Sacrario della Grande Guerra, della Necropoli etrusca, riportata alla luce negli ultimi decenni dell’Ottocento, dei chiostri ottocenteschi e dei primi del novecento e, infine, ricordiamo le tombe e i sacrari di notevole valore artistico e storico, poichè vi sono sepolti Carducci, Morandi, Saetti, Pepoli, Gozzadini, Malvezzi, ed altre importanti figure;
- senza memoria non c’è identità ed il cimitero è un luogo frequentato dai cittadini, dalle scuole, dai turisti e la Certosa raccoglie la memoria dell’intera comunità, pertanto i giovani devono essere aiutati a ricordare, affinché la morte sia segno di vita, nella trasmissione della cultura;
- la parte monumentale potrebbe costituire, pertanto, un forte richiamo turistico - culturale, per la ricchezza architettonica degli antichi chiostri e dei sepolcri marmorei, storia della scultura bolognese, che esprimono un lirico antidoto all’omologazione della cultura moderna,
- la difficoltà economica per custodire un bene così esteso ha prodotto una scarsa manutenzione, ordinaria e straordinaria, accompagnata ad un degrado progressivo, associato a furti e vandalismi, concentrati soprattutto nella parte monumentale;
Preso atto che:
- si può intendere il complesso della Certosa come la “Città della Memoria e del Silenzio”, con la creazione del Museo della Certosa, che implichi molteplici forme di finanziamento, attraverso investimenti consistenti in:
1) creazione di un museo elettronico in accordo con Università, Comune, Regione, Accademia delle Belle Arti e Sopraintendenza ai Beni Culturali, valutando, eventualmente, di farlo rientrare in quel prestigioso e illuminato progetto/percorso che è Genus Bononiae;
2) incentivazione di progetti, volti a passeggiate, eventi, visite guidate, analogamente a quanto già avviene con le associazioni “Vitruvio” e “Amici della Certosa”, oltre a guide turistiche on-line,
3) creazione di DVD (con un itinerario visivo - sonoro della Certosa), info - point, bookshop, gadget, libri e altri prodotti divulgativi che possano portare ad introiti di merchandising, con tutte le conseguenze positive che ne discendono,
4) incentivazione alle imprese, sgravandole fiscalmente, se reinvestono una parte degli utili nel risanamento dell’area cimiteriale storico - monumentale;
Verificato che:
- è opportuno un progetto di restauro, al fine di immaginare la Certosa come un museo “a cielo aperto”, una vera e propria “Città della memoria e del Silenzio”, un luogo sicuro, ben tenuto e dotato di tutti i servizi necessari alla sua funzionalità e fruibilità;
- è essenziale attivare un’aula didattica, in accordo con il Settore politiche scolastiche, al fine di valorizzare, nelle scuole di ogni ordine e grado, il patrimonio artistico - culturale della Certosa; a tal fine si potrebbe ristrutturare la casa colonica situata all’ingresso nord della Certosa, ormai prossima al collasso;
- è necessario ricavare uno spazio espositivo (individuabile nella porzione di edificio a destra di S. Girolamo, un tempo abitazione del sacerdote) che dovrebbe ospitare, a rotazione, mostre di artisti presenti in Certosa, disegni e bozzetti delle tombe, documenti sui personaggi illustri sepolti, mostre fotografiche e stampe della Certosa, nelle varie epoche o che illustrino la necropoli etrusca;
- è doveroso impiegare i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità o che risultino in carico ai servizi sociali, al fine di utilizzarli per un censimento fotografico del patrimonio artistico- monumentale, creando così un data - base, per la tutela e la valorizzazione dello stesso;
- è indispensabile individuare le tombe che non hanno eredi e renderle disponibili, per gli spazi residui o creabili, di chi intenda utilizzarle, accettando una parziale visibilità, in cambio di una sistemazione di alta qualità (il diffondersi della cremazione rende assai più agevole questo processo);
- è improcrastinabile richiedere a tutti gli eredi di farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria, se necessaria, dei propri beni, con l’adozione delle misure di decadenza della concessione, in caso di inadempienza;
- è inderogabile raccogliere, in un dossier riassuntivo, tutte le denunce fatte, facendo capo al nucleo tutela patrimonio artistico e culturale della Guardia di finanza e dei Carabinieri, al fine di dedicare una specifica attenzione alle opere “perse” o trafugate dalla Certosa;
- è auspicabile predisporre una rinnovata segnaletica e toponomastica sia di tipo artistico che funzionale;
Considerato che:
- è in atto un progetto di rinascita dell’area monumentale, con un risanamento conservativo dei chiostri e delle tombe, oltre alla messa a norma degli impianti della Chiesa di S. Girolamo;
- è in costituzione una nuova societa' che prevede l’ingresso di uno o più partner privati (imprese, associazioni filantropiche, anche attraverso l’azionariato popolare ed i consorzi) per l’erogazione dei servizi cimiteriali e funerari, con un aumento di capitale pari a 2,5 milioni di euro, interamente destinati ad investimenti per la risistemazione del complesso monumentale;
- si può realizzare, unitamente al progetto di implementazione finanziaria, un progetto di sponsorizzazione dello spazio monumentale tramite fondazioni cittadine interessate, sempre osservando il massimo rispetto per il luogo e per le persone;
- si può valutare un ulteriore progetto di sponsorizzazione che coinvolga Hera, inerente la pulizia, il decoro ed il risanamento dei monumenti e dei sepolcri a valenza storica
Invita la Giunta
- a creare le condizioni per il reperimento di fondi tali da sostenere il progetto complessivo denominato "Città della memoria e del silenzio", dedicato in particolare alla risistemazione del complesso monumentale della Certosa bolognese e di tutte le iniziative ad esso collegate".
Di seguito il testo dell'ordine del giorno approvato.
"Il Consiglio Comunale di Bologna
Premesso che:
- la Certosa di Bologna è uno dei complessi cimiteriali monumentali più rilevanti dal punto di vista storico, architettonico, archeologico e artistico, che travalica l'interesse cittadino, per assumere una valenza nazionale e sovranazionale. Nell'ambito della Certosa annoveriamo la presenza della chiesa di S. Girolamo (tempio di uno dei cicli pittorici barocchi più importanti della città, con tele di Cesi, Sirani, Bibiena, Gessi, etc), dell’antico convento dei Certosini del XIV secolo, del Cimitero Ebraico, del Sacrario della Grande Guerra, della Necropoli etrusca, riportata alla luce negli ultimi decenni dell’Ottocento, dei chiostri ottocenteschi e dei primi del novecento e, infine, ricordiamo le tombe e i sacrari di notevole valore artistico e storico, poichè vi sono sepolti Carducci, Morandi, Saetti, Pepoli, Gozzadini, Malvezzi, ed altre importanti figure;
- senza memoria non c’è identità ed il cimitero è un luogo frequentato dai cittadini, dalle scuole, dai turisti e la Certosa raccoglie la memoria dell’intera comunità, pertanto i giovani devono essere aiutati a ricordare, affinché la morte sia segno di vita, nella trasmissione della cultura;
- la parte monumentale potrebbe costituire, pertanto, un forte richiamo turistico - culturale, per la ricchezza architettonica degli antichi chiostri e dei sepolcri marmorei, storia della scultura bolognese, che esprimono un lirico antidoto all’omologazione della cultura moderna,
- la difficoltà economica per custodire un bene così esteso ha prodotto una scarsa manutenzione, ordinaria e straordinaria, accompagnata ad un degrado progressivo, associato a furti e vandalismi, concentrati soprattutto nella parte monumentale;
Preso atto che:
- si può intendere il complesso della Certosa come la “Città della Memoria e del Silenzio”, con la creazione del Museo della Certosa, che implichi molteplici forme di finanziamento, attraverso investimenti consistenti in:
1) creazione di un museo elettronico in accordo con Università, Comune, Regione, Accademia delle Belle Arti e Sopraintendenza ai Beni Culturali, valutando, eventualmente, di farlo rientrare in quel prestigioso e illuminato progetto/percorso che è Genus Bononiae;
2) incentivazione di progetti, volti a passeggiate, eventi, visite guidate, analogamente a quanto già avviene con le associazioni “Vitruvio” e “Amici della Certosa”, oltre a guide turistiche on-line,
3) creazione di DVD (con un itinerario visivo - sonoro della Certosa), info - point, bookshop, gadget, libri e altri prodotti divulgativi che possano portare ad introiti di merchandising, con tutte le conseguenze positive che ne discendono,
4) incentivazione alle imprese, sgravandole fiscalmente, se reinvestono una parte degli utili nel risanamento dell’area cimiteriale storico - monumentale;
Verificato che:
- è opportuno un progetto di restauro, al fine di immaginare la Certosa come un museo “a cielo aperto”, una vera e propria “Città della memoria e del Silenzio”, un luogo sicuro, ben tenuto e dotato di tutti i servizi necessari alla sua funzionalità e fruibilità;
- è essenziale attivare un’aula didattica, in accordo con il Settore politiche scolastiche, al fine di valorizzare, nelle scuole di ogni ordine e grado, il patrimonio artistico - culturale della Certosa; a tal fine si potrebbe ristrutturare la casa colonica situata all’ingresso nord della Certosa, ormai prossima al collasso;
- è necessario ricavare uno spazio espositivo (individuabile nella porzione di edificio a destra di S. Girolamo, un tempo abitazione del sacerdote) che dovrebbe ospitare, a rotazione, mostre di artisti presenti in Certosa, disegni e bozzetti delle tombe, documenti sui personaggi illustri sepolti, mostre fotografiche e stampe della Certosa, nelle varie epoche o che illustrino la necropoli etrusca;
- è doveroso impiegare i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità o che risultino in carico ai servizi sociali, al fine di utilizzarli per un censimento fotografico del patrimonio artistico- monumentale, creando così un data - base, per la tutela e la valorizzazione dello stesso;
- è indispensabile individuare le tombe che non hanno eredi e renderle disponibili, per gli spazi residui o creabili, di chi intenda utilizzarle, accettando una parziale visibilità, in cambio di una sistemazione di alta qualità (il diffondersi della cremazione rende assai più agevole questo processo);
- è improcrastinabile richiedere a tutti gli eredi di farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria, se necessaria, dei propri beni, con l’adozione delle misure di decadenza della concessione, in caso di inadempienza;
- è inderogabile raccogliere, in un dossier riassuntivo, tutte le denunce fatte, facendo capo al nucleo tutela patrimonio artistico e culturale della Guardia di finanza e dei Carabinieri, al fine di dedicare una specifica attenzione alle opere “perse” o trafugate dalla Certosa;
- è auspicabile predisporre una rinnovata segnaletica e toponomastica sia di tipo artistico che funzionale;
Considerato che:
- è in atto un progetto di rinascita dell’area monumentale, con un risanamento conservativo dei chiostri e delle tombe, oltre alla messa a norma degli impianti della Chiesa di S. Girolamo;
- è in costituzione una nuova societa' che prevede l’ingresso di uno o più partner privati (imprese, associazioni filantropiche, anche attraverso l’azionariato popolare ed i consorzi) per l’erogazione dei servizi cimiteriali e funerari, con un aumento di capitale pari a 2,5 milioni di euro, interamente destinati ad investimenti per la risistemazione del complesso monumentale;
- si può realizzare, unitamente al progetto di implementazione finanziaria, un progetto di sponsorizzazione dello spazio monumentale tramite fondazioni cittadine interessate, sempre osservando il massimo rispetto per il luogo e per le persone;
- si può valutare un ulteriore progetto di sponsorizzazione che coinvolga Hera, inerente la pulizia, il decoro ed il risanamento dei monumenti e dei sepolcri a valenza storica
Invita la Giunta
- a creare le condizioni per il reperimento di fondi tali da sostenere il progetto complessivo denominato "Città della memoria e del silenzio", dedicato in particolare alla risistemazione del complesso monumentale della Certosa bolognese e di tutte le iniziative ad esso collegate".