Comunicati stampa

Comunicati stampa

QUESTION TIME, RICHIESTA INFORMAZIONI SULL'ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO


Comune e Ausl di Bologna hanno in cantiere diversi progetti che avranno un impatto positivo sul sovraccarico sanitario dell'ospedale Maggiore: ambulatori infermieristici ad accesso diretto per i problemi più urgenti, case della salute e progetti sp...

Data:

:

Comune e Ausl di Bologna hanno in cantiere diversi progetti che avranno un impatto positivo sul sovraccarico sanitario dell'ospedale Maggiore: ambulatori infermieristici ad accesso diretto per i problemi più urgenti, case della salute e progetti specifici di prevenzione per gli anziani. Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, nella seduta odierna di Question time, risponde alla domanda di attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord), in relazione all'allarme lanciato dai sindacati sulla situazione dell’Ospedale Maggiore.

Domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):

"Visto l'articolo del Corriere di Bologna dell’8 novembre 2011 di seguito allegato relativo al nuovo allarme lanciato dai sindacati sulla situazione dell’Ospedale Maggiore, inerente i reparti di Medicina, Geriatria e Pronto Soccorso i quali tra, doppi turni, feste, mancati riposi, carenze di personale medico e paramedico, iperafflusso di pazienti nei reparti, i lavoratori e successivamente i pazienti sono allo stremo e si creano dei veri e propri disservizi.

Considerato :
- che nel Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore gli orari di lavoro del personale sanitario e parasanitario, spesso sono procrastinati oltre la soglia della fatica e della lucidità mentale ed i turni del personale sanitario riguardano eccome i pazienti ,perché se i turni sono massacranti si rischia di ridurre la qualità delle prestazioni . La privazione di un adeguato riposo influisce sulle capacità di giudizio clinico e sulle abilità psico-motorie, tanto quanto una intossicazione acuta da alcool e nessun paziente si farebbe operare da un chirurgo ubriaco.

- che questa situazione ha superato di gran lunga il limite di tollerabilità, di sicurezza sul posto di lavoro e del rispetto della dignità umana. Nell’ultimo elenco aggiornato delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia (GU N°76 dell’1/04/2010,ord.N°66) tra i nuovi agenti patogeni sono state inserite le disfunzioni dell’organizzazione lavorativa.

Appurato che le strategie sanitarie vengono decise a livello regionale. Chiedea che punto è a Bologna la creazione di una rete integrata di Poliambulatori, tecnologicamente attrezzati, aperti 24 ore su 24, in sinergia tra territorio, distretto, Ausl e ospedale, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, guardia medica, pediatri, specialisti ambulatoriali esterni e personale paramedico opportunamente addestrato, al fine di sgravare i reparti ospedalieri dai ricoveri impropri e visto che il governo ha stanziato 350 milioni di euro nel piano sanitario nazionale 2011-2013, riservati alla creazione dell’assistenza medica territoriale con l’apertura di poliambulatori distrettuali dedicati, aperti 24 ore su 24".

Risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:

"La domanda ha una sua specificità e che rientra in un quadro complesso in cui l'obiettivo di tutte le Amministrazioni e di tutti i cittadini è quello di non arrendersi di fronte a un calo consistente e permanente di risorse finanziarie ed umane che colpisce anche l'ambito sanitario. Dico questo fuori da qualunque tipo di polemica, non voglio in alcun modo buttarla in politica, ma è oggettivo che negli ultimi anni gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica hanno anche colpito l'ambito sanitario con un taglio che è previsto dal combinato disposto delle due manovre finanziarie dell'estate scorsa e che ancora deve essere precisato ma colpirà la sanità bolognese per qualche decina di milione di euro, e allargando forse per la prima volta negli ultimi anni,. ripeto, dentro obiettivi di contenimento della spesa di cui questo Paese ha bisogno, la forbice fra il bisogno e la risposta. In questo quadro si opera e quindi quando le fa giustamente e realmente riferimento a carenza di personale medio e paramedico questo non è riconducibile ad una sottovalutazione nell'organizzazione aziendale, ma ad una impossibilità di fornire una maggiore dotazione di personale medico e paramedico nelle nostre strutture ospedaliere.
Questo ovviamente non ci chiede di arrenderci, c'è bisogno di una reazione, di tutti, a maggior ragione in un tema così delicato e sottratto ripeto alla polemica politica. Certo rispetto alla questione specifica che lei pone c'è anche un tema di appropriatezza delle prestazioni mediche e della richiesta di servizi sanitari da parte dei cittadini che se non viene affrontato con decisione rischia davvero di sovraccaricare i reparti più sensibili, il pronto soccorso, la medicina, la geriatria in particolare, di un peso insostenibile che mina la funzionalità di quei reparti e carica sulle spalle degli operatori sanitari e parasanitari un peso davvero insopportabile, che rischia di riperquotersi nella qualità del servizio stesso. Per fortuna, voglio rassicurarla in parte spero consigliera, non siamo all'anno zero, ci sono diversi progetti della Ausl di Bologna, condivisi in sede di Conferenza sociosanitaria con le istituzioni bolognesi e anche negli ultimi mesi con il mio assessorato, progettualità che avranno un impatto su questo indubbio sovraccarico sanitario che lei richiamava.
Innanzitutto l'idea di costruire sperimentazioni, che se daranno come speriamo buoni esiti potranno strutturarsi, di ambulatori infermieristici ad accesso diretto per i problemi più urgenti. Ho avuto modo di incontrare in questi primi mesi una rappresentanza di infermieri che mi ha dato la piana disponibilità in questa direzione, cioè un presidio territoriale con gli infermieri che per tutta una serie di urgenze che non hanno carattere sanitario complesso possono essere affrontate direttamente dal personale infermieristico togliendo il carico al pronto soccorso.
Le case della salute. Da qui a dicembre noi presenteremo progetti di miglioramento sanitario del distretto di Bologna, tra cui le case della salute, che non possono e non devono essere il restyling dei vecchi poliambulatori, ma importanti punti di riferimento sul territorio per i cittadini in cui incrociare le cure primarie, la medicina generale, e i percorsi verso la prestazioni specialistiche più complesse che si dovessero rendere necessarie. Il progetto è di avere 4 case della salute nel distretto di Bologna a servizio dei diversi ambiti territoriali.
Ma ancora, una cosa che può sembrare marginale, ma ha un indubbio impatto sul carico sanitario in particolare in riferimento alla geriatria, il progetto che stiamo ulteriormente arricchendo in collaborazione con le organizzazioni sindacali e del terzo settore, che possono essere un'antenna efficace sul territorio, sul tema delle fragilità degli anziani, con l'obiettivo di una valutazione del bisogno delle persone anziane, dal manifestarsi delle prime fragilità, affinché ci sia una presa in carico precoce, una prevenzione della non autosufficienza, e che quindi possa prevenire il ricorso a servizi più complessi e ad una ospedalizzazione delle persone anziane. Tutti sanno che i reparti di geriatria talvolta sono luoghi dove le persone anziane hanno lungodegenze che ovviamente sovraccaricano quegli ospedali. Fare questo anche riorientando al tema della fragilità il progetto e-care, che già esiste, cioè una tecnologia al servizio degli anziani. Lo facciamo anche attraverso una formazione congiunta degli operatori sociali e del personale infermieristico.
Ancora il potenziamento del sostengo alle dimissioni ospedaliere. C'è il tema del post dimissioni, troppo spesso sono brevi periodi che anticipano un rientro in ospedale. Rafforzare il sostegno alle dimissioni ospedaliere integrando percorsi attualmente in essere e riorganizzando, su questo stiamo facendo un lavoro molto serio insieme a tutti i soggetti, l'assistenza domiciliare.
L'ultima azione è il monitoraggio attento sul carico dei reparti più a rischio in particolare medicina, pronto soccorso e geriatria, con la specificità del Maggiore che è venuta agli onori della cronaca negli ultimi mesi. Un monitoraggio attento che consenta una lettura dinamica capaci di immaginare anche soluzioni organizzative nuove per rispondere adeguatamente ai problemi. tutto questo lo svolgeremo, anche riaffermando il ruolo della politica, un ruolo proprio della politica, nessuno rimpiange i vecchi comitati di gestione, lo faremo in tute le sedi. Se ci sarà qualche buona notizia da Roma, il piano sanitario 2011-2013 deve essere ancora definitivamente approvato, dei 350 milioni di euro in tutta onestà non ce ne é traccia, noi ne saremo ben felici".


La consigliera Mirka Cocconcelli si dichiara soddisfatta.

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
Back to top