Comunicati stampa

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QUESTION TIME, RICHIESTA INFORMAZIONI SUGLI INCIDENTI STRADALI IN CITTÀ


Dall'inizio dell'anno sulle strade di Bologna si sono registrati 2200 incidenti, in cui sono rimasti feriti 2089 utenti della strada, mentre altri 3303 sono rimasti illesi. In questi sinistri sono decedute 15 persone, mentre altre 19 hanno subito le...

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Dall'inizio dell'anno sulle strade di Bologna si sono registrati 2200 incidenti, in cui sono rimasti feriti 2089 utenti della strada, mentre altri 3303 sono rimasti illesi. In questi sinistri sono decedute 15 persone, mentre altre 19 hanno subito lesioni gravi. Inoltre, le attività di educazione alla sicurezza stradale della Polizia municipale ha coinvolto nell'ultimo anno scolastico oltre 5000 tra giovani e bambini con 2600 ore di lezione e l'impegno di oltre 1000 agenti. Così, Andrea Colombo, assessore comunale con delega alla Mobilità, nella seduta odierna di Question time, risponde alla domanda del consigliere Daniele Carella (Pdl) in merito agli incidenti stradali in città.

Domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):

"Il sottoscritto consigliere comunale Daniele Carella, cogliendo il fattivo invito formulato dal sindaco ai consiglieri durante la commissione affari generali tenutasimartedì 8 novembre scorso, in occasione dell'ennesimo incidente stradale avvenuto in città, chiede:

1) Quanti sono stati gli incidenti stradali accaduti e rilevati nell'ultimo anno sulle strade cittadine;

2) Quanti cittadini e in che modo e di che tipologia di utenza sono rimasti feriti negli incidenti di cui al punto 1;

3) Quanti sono quelli purtroppo deceduti;

4) Se non si ritenga che tra le cause degli incidenti e la loro gravità possa incidere significativamente anche la oggettiva riduzione delle sedi stradali operata negli ultimi anni e la posa di manufatti nel centro delle carreggiate;

5) Quanti degli incidenti avvenuti sono da imputare alle condizioni fisiche non appropriate delle persone coinvolte;

6) Cosa si intenda fare per affrontare il fenomeno e quanto meno per ridurlo".


Risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:

"Il totale degli incidenti sulle strade cittadine dall'1 gennaio di quest'anno fino al 31 di ottobre, ultimo dato disponibile, sono stati 2200. In tali incidenti sono rimasti feriti 2089 utenti della strada, mentre altri 3303 coinvolti risultano invece fortunatamente illesi. Nei sinistri in oggetto sono decedute 15 persone, mentre altre 19 hanno subito lesioni di particolare gravità, cioè sono state ricoverate in prognosi riservata.
Per quanto riguarda le condizioni fisiche in cui versavano le persone coinvolte al momento dell'incidente, durante i rilievi degli incidenti che ricordavo sono state accertate 113 violazioni per guida in condizioni psicofisiche non appropriate, e più precisamente guida in stato di alterazione da uso di bevande alcoliche 87, guida in stato di alterazione da assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope 26.
Non c'è dubbio che il tema della sicurezza stradale anche per i recenti fatti di attualità sia all'ordine del giorno. Crediamo sia necessario agire essenzialmente su tre fronti.
Quello della garanzia di condizioni infrastrutturali e di organizzazione della viabilità in grado di tutelare massimamente gli utenti più deboli, e quindi prima di tutto pedoni, ciclisti e gli utilizzatori dei motorini, che viste anche le statistiche degli anni scorso sono particolarmente a rischio. In particolare per l'utenza ciclopedonale, non c'è dubbio che i progetti su cui l'Amministrazione sta lavorando per il centro storico e non soltanto, con il piano della pedonalità dentro le mura e con isole ambientali e zone 30 chilometri orari nei quartieri fuori dal centro storico, vadano nella direzione della tutela della salute non solo dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico e acustico, ma anche dal punto di vista dell'integrità fisica delle persone. Credo che questa domanda di attualità sia utile anche perché ci possiamo sempre ricordare che quando parliamo di pedonalizzazioni e di zone 30 stiamo parlando anche potenzialmente di salvare vite umane o comunque di ridurre il numero degli incidenti.
In secondo luogo riteniamo che le azioni necessarie per arginare il fenomeno dell'incidentalità urbana debbano intervenire anche sul piano della prevenzione, e da questo punto di vista le attività di educazione alla sicurezza stradale della Polizia municipale ha coinvolto nell'ultimo anno scolastico oltre 5000 tra giovani e bambini con 2600 ore di lezione e l'impegno di oltre 1000 agenti, quindi un investimento nella sicurezza stradale a partire dalle giovani generazioni che saranno gli utenti della strada di domani.
In terzo luogo ovviamente attività di repressione con il sanzionamento dei comportamenti scorretti rispetto alle regole stradali. Quando il sindaco anche in commissione dice che l'emergenza sicurezza prima di tutto è un'emergenza stradale parla di queste cifre, di persone che purtroppo decedono o che vengono gravemente pregiudicate nella loro vita quotidiana a causa di incidenti, credo che sia una sottolineatura assolutamente giusta.
Concludo infine nel rispondere ad uno dei quesiti contenuti nella domanda di attualità se tra le cause degli incidenti possa rientrare anche l'oggettiva riduzione delle sedi stradali operata negli ultimi anni e la posa di manufatti al centro delle carreggiate, che penso di poter intendere nel senso di banchine per il trasporto pubblico come quelle del Civis, e di cosiddette isole salvagenti che proteggono gli attraversamenti pedonali che sempre più negli ultimi anni abbiamo diffuso in particolare nei progetti di zone 30, credo sia utile riportare i dati 2010 in cui al settore Mobilità e alla Polizia municipale risulta che siano avvenuti in tutto 4 incidenti per urto con isole centrali di cui, per quanto riguarda le strade interessate dal progetto Civis un solo incidente relativo a via Irnerio. Quindi considerando che il totale degli incidenti in ambito urbano l'anno scorso era stato di 1941, 4 incidenti riconducibili come causa alla presenza di strutture al centro della carreggiata di cui uno solo connesso al progetto Civis può far concludere che non sia assolutamente rilevante l'incidenza di queste nuove infrastrutture sul livello di sicurezza e incedentalità. E' chiaro anzi al contrario come abbiamo avuto già modo di affermare nei giorni scorsi che quelle infrastrutture hanno reso il trasporto pubblico più accessibile in particolare agli anziani o a chi ha difficoltà di deambulazione, impedito fenomeno di sosta in doppia fila che costringevano le persone a salire in autobus non solo da una posizione più bassa e dunque più scomoda, ma a volte in mezzo alle auto".

Il consigliere Daniele Carella si dichiara non soddisfatto.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:22
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