QUESTION TIME: RICHIESTA DI CHIARIMENTI SULLE ESIGENZE ABITATIVE A BOLOGNA
L’Amministrazione ha firmato nei mesi passati un Protocollo antisfratti ora attivo tra enti locali, fondazioni, la Prefettura, i sindacati degli inquilini e dei proprietari immobiliari, per dare sollievo al disagio abitativo e alla morosità ...
Data:
:
L’Amministrazione ha firmato nei mesi passati un Protocollo antisfratti ora attivo tra enti locali, fondazioni, la Prefettura, i sindacati degli inquilini e dei proprietari immobiliari, per dare sollievo al disagio abitativo e alla morosità crescente. Si tratta di un fondo composto da 400 mila euro che vengono devoluti a fondo perduto alle famiglie in difficoltà e un fondo di garanzia di 500 mila euro per il microcredito a sostegno dell'affitto.
In una riunione della settimana scorsa a Torino dell'ANCI Casa si è avanzata la richiesta di un incontro urgente su questo tema al Ministero interni: le politiche abitative devono ritornare al centro dell'attenzione politica nazionale e non possono farvi fronte da soli i Comuni. Ad esempio, il rilancio dell'Agenzia metropolitana per l'affitto potrebbe essere in parte finanziato dallo stato con dei fondi di garanzia.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli alla richiesta di chiarimenti sulle esigenze abitative a Bologna, avanzata dal consigliere Lorenzo Cipriani (Con Amelia per Bologna).
Domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Cipriani (Con Amelia per Bologna):
"Premesso che il continuo aggravarsi della crisi economica, con tutte le conseguenze ad essa connesse, è notizia quotidianamente all'ordine del giorno; considerato che il disagio abitativo è in costante crescita (con 15000 famiglie in tutta la provincia di Bologna in graduatoria per le case popolari ERP e più del doppio delle famiglie con problemi economici); che il numero degli sfratti sta registrando una crescita allarmante, e che il maggior numero di questi è dovuto a condizioni di morosità causate dalla crisi economica; chiedeall'assessore Riccardo Malagoli come si stia muovendo l’Amministrazione Comunale e quali iniziative stia intraprendendo per far fronte a questa pesante situazione, al fine di dare una risposta alle nuove e crescenti esigenze abitative nell’ambito del nostro territorio del Comune di Bologna"
Risposta dell'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli:
"Grazie Presidente. Il consigliere ha messo alla discussione di questo consesso un tema che non solo a Bologna, ma in tutta Italia sta diventando importante e drammatico. I numeri che avete letto in questi giorni sono numeri che ci presentano un futuro sicuramente nero da questo punto di vista. L’Amministrazione comunale cosa può fare? L’Amministrazione ha firmato nei mesi passati e si è attivato nella giornata di ieri un Protocollo antisfratti con la Prefettura di Bologna, con i sindacati degli inquilini per evitare gli sfratti. Si tratta di un fondo composto da 400 mila euro che vengono devoluti a fondo perduto alle famiglie in difficoltà e un fondo di garanzia di 500 mila euro per il microcredito. E' chiaro che altre forme di intervento verranno citate anche negli altri interventi in risposta a domande successive nelle quali entrerò nei dettagli quantitativi. Noi abbiamo a disposizione normalmente circa un turnover di 400 abitazioni libere l'anno.
Io credo che siano le politiche abitative che devono ritornare al centro dell'attenzione, in particolare centro dell'attenzione non solo dei Comuni.
In una riunione della settimana scorsa a Torino dell'ANCI casa si è valutata molto questa necessità di attenzione, in particolare a livello politico nazionale. La risposta è stata la cedolare secca che di fatto non rende più appetibili i canoni calmierati, quindi crea un altro problema sul tema degli affitti. Il rilancio dell'Agenzia metropolitana per l'affitto potrebbe essere in parte finanziato dallo stato con dei fondi di garanzia per permettere di avere delle certezze ai proprietari. Noi abbiamo chiesto come ANCI nazionale un incontro urgente su questo tema al Ministero interni, perché questo può diventare un problema di ordine pubblico. Speriamo che a breve il Ministro ci risponda, perché altrimenti da qui a poco tempo ci troveremmo di fonte a un carico sociale che i Comuni da soli non possono sopportare, non hanno gli strumenti per sopportare. Noi avremmo bisogno di dare lavoro, quindi piani di riqualificazione del patrimonio abitativo dei Comuni dando lavoro, creando condizioni per costi minori di utenze nel nostri appartamenti. Anche su questo c’è un altro dato che non sempre esce sui giornali. Più di mille persone stanno pendendo l'appartamento che abitano in affitto, la situazione è veramente grave.
Io credo che sarebbe necessario che anche i Comuni come il nostro facessero pressione sullo stato, perché il tema casa e il tema povertà e il tema perdita della dignità di non avere una casa venisse messo all'ordine del giorno delle politiche dei governi."
Il consigliere Cipriani si dichiara soddisfatto.
In una riunione della settimana scorsa a Torino dell'ANCI Casa si è avanzata la richiesta di un incontro urgente su questo tema al Ministero interni: le politiche abitative devono ritornare al centro dell'attenzione politica nazionale e non possono farvi fronte da soli i Comuni. Ad esempio, il rilancio dell'Agenzia metropolitana per l'affitto potrebbe essere in parte finanziato dallo stato con dei fondi di garanzia.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli alla richiesta di chiarimenti sulle esigenze abitative a Bologna, avanzata dal consigliere Lorenzo Cipriani (Con Amelia per Bologna).
Domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Cipriani (Con Amelia per Bologna):
"Premesso che il continuo aggravarsi della crisi economica, con tutte le conseguenze ad essa connesse, è notizia quotidianamente all'ordine del giorno; considerato che il disagio abitativo è in costante crescita (con 15000 famiglie in tutta la provincia di Bologna in graduatoria per le case popolari ERP e più del doppio delle famiglie con problemi economici); che il numero degli sfratti sta registrando una crescita allarmante, e che il maggior numero di questi è dovuto a condizioni di morosità causate dalla crisi economica; chiedeall'assessore Riccardo Malagoli come si stia muovendo l’Amministrazione Comunale e quali iniziative stia intraprendendo per far fronte a questa pesante situazione, al fine di dare una risposta alle nuove e crescenti esigenze abitative nell’ambito del nostro territorio del Comune di Bologna"
Risposta dell'assessore alle Politiche abitative Riccardo Malagoli:
"Grazie Presidente. Il consigliere ha messo alla discussione di questo consesso un tema che non solo a Bologna, ma in tutta Italia sta diventando importante e drammatico. I numeri che avete letto in questi giorni sono numeri che ci presentano un futuro sicuramente nero da questo punto di vista. L’Amministrazione comunale cosa può fare? L’Amministrazione ha firmato nei mesi passati e si è attivato nella giornata di ieri un Protocollo antisfratti con la Prefettura di Bologna, con i sindacati degli inquilini per evitare gli sfratti. Si tratta di un fondo composto da 400 mila euro che vengono devoluti a fondo perduto alle famiglie in difficoltà e un fondo di garanzia di 500 mila euro per il microcredito. E' chiaro che altre forme di intervento verranno citate anche negli altri interventi in risposta a domande successive nelle quali entrerò nei dettagli quantitativi. Noi abbiamo a disposizione normalmente circa un turnover di 400 abitazioni libere l'anno.
Io credo che siano le politiche abitative che devono ritornare al centro dell'attenzione, in particolare centro dell'attenzione non solo dei Comuni.
In una riunione della settimana scorsa a Torino dell'ANCI casa si è valutata molto questa necessità di attenzione, in particolare a livello politico nazionale. La risposta è stata la cedolare secca che di fatto non rende più appetibili i canoni calmierati, quindi crea un altro problema sul tema degli affitti. Il rilancio dell'Agenzia metropolitana per l'affitto potrebbe essere in parte finanziato dallo stato con dei fondi di garanzia per permettere di avere delle certezze ai proprietari. Noi abbiamo chiesto come ANCI nazionale un incontro urgente su questo tema al Ministero interni, perché questo può diventare un problema di ordine pubblico. Speriamo che a breve il Ministro ci risponda, perché altrimenti da qui a poco tempo ci troveremmo di fonte a un carico sociale che i Comuni da soli non possono sopportare, non hanno gli strumenti per sopportare. Noi avremmo bisogno di dare lavoro, quindi piani di riqualificazione del patrimonio abitativo dei Comuni dando lavoro, creando condizioni per costi minori di utenze nel nostri appartamenti. Anche su questo c’è un altro dato che non sempre esce sui giornali. Più di mille persone stanno pendendo l'appartamento che abitano in affitto, la situazione è veramente grave.
Io credo che sarebbe necessario che anche i Comuni come il nostro facessero pressione sullo stato, perché il tema casa e il tema povertà e il tema perdita della dignità di non avere una casa venisse messo all'ordine del giorno delle politiche dei governi."
Il consigliere Cipriani si dichiara soddisfatto.