QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'IMPOSTA DI PUBBLICITA' PER LE TARGHE DEGLI STUDI PROFESSIONALI RICHIESTA DALLA SOCIETA' ABACO SPA
Dalle verifiche effettuate, risulta che la società concessionaria Abaco applichi correttamente l'esenzione dall'imposta sulla pubblicità, prevista dalla legge per le targhe degli studi professionali.
Questa, in sintesi, la risposta della vice Sin...
Data:
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Dalle verifiche effettuate, risulta che la società concessionaria Abaco applichi correttamente l'esenzione dall'imposta sulla pubblicità, prevista dalla legge per le targhe degli studi professionali.
Questa, in sintesi, la risposta della vice Sindaco Silvia Giannini alla domanda d'attualità del consigliere Facci.
L'interpellanza del consigliere Michele Facci (Pdl):
"Il sottoscritto Consigliere Comunale Michele Facci, premesso che, risulta allo scrivente che la società concessionaria del Comune di Bologna per il servizio di riscossione delle imposte di pubblicità, la ABACO Spa, richiede il pagamento dell’imposta anche per le targhe degli studi professionali, medici compresi; come è noto, la Corte di Cassazione – sez. tributaria, con sentenza n° 16722 del 16.7.2010, ha esteso alle targhe che identificano la sede degli studi professionali l'esenzione dall'imposta sulla pubblicità, già previsto dall’art. 17, comma 1-bis D.Lgs 507/93 per le insegne di esercizio delle attività commerciali e di produzione di servizi; se quanto segnalato allo scrivente fosse confermato, la ABACO Spa agirebbe in evidente condizione di illegittimità per eccesso di potere, censurabile anche in sede giudiziale.
Tutto ciò premesso, chiede di conoscere se quanto riportato corrisponde al vero e quali siano le determinazioni che l'Amministrazione intende assumere in caso di positivo riscontro."
La risposta della vice Sindaco Silvia Giannini:
Grazie presidente. In merito alla domanda specifica in seguito a verifiche che ho fatto presso gli uffici, escludo che ci sia alcuna possibilità che Abaco chieda la pubblicità per le targhe dei professionisti, in quanto, come lei ha ricordato, sono esenti per legge. Non è neanche necessario richiamare la sentenza della Cassazione perché appunto è già prevista per legge l'esenzione. Quindi escludo che si verifichi questa fattispecie. Se ci sono casi concreti che possano smentire questa affermazione ce li segnali. Ribadisco, che dalle verifiche fatte dai nostri uffici, escludo che Abaco faccia pagare questa imposta per la quale è prevista l'esenzione di legge."
Il consigliere Facci si dichiara soddisfatto.
Questa, in sintesi, la risposta della vice Sindaco Silvia Giannini alla domanda d'attualità del consigliere Facci.
L'interpellanza del consigliere Michele Facci (Pdl):
"Il sottoscritto Consigliere Comunale Michele Facci, premesso che, risulta allo scrivente che la società concessionaria del Comune di Bologna per il servizio di riscossione delle imposte di pubblicità, la ABACO Spa, richiede il pagamento dell’imposta anche per le targhe degli studi professionali, medici compresi; come è noto, la Corte di Cassazione – sez. tributaria, con sentenza n° 16722 del 16.7.2010, ha esteso alle targhe che identificano la sede degli studi professionali l'esenzione dall'imposta sulla pubblicità, già previsto dall’art. 17, comma 1-bis D.Lgs 507/93 per le insegne di esercizio delle attività commerciali e di produzione di servizi; se quanto segnalato allo scrivente fosse confermato, la ABACO Spa agirebbe in evidente condizione di illegittimità per eccesso di potere, censurabile anche in sede giudiziale.
Tutto ciò premesso, chiede di conoscere se quanto riportato corrisponde al vero e quali siano le determinazioni che l'Amministrazione intende assumere in caso di positivo riscontro."
La risposta della vice Sindaco Silvia Giannini:
Grazie presidente. In merito alla domanda specifica in seguito a verifiche che ho fatto presso gli uffici, escludo che ci sia alcuna possibilità che Abaco chieda la pubblicità per le targhe dei professionisti, in quanto, come lei ha ricordato, sono esenti per legge. Non è neanche necessario richiamare la sentenza della Cassazione perché appunto è già prevista per legge l'esenzione. Quindi escludo che si verifichi questa fattispecie. Se ci sono casi concreti che possano smentire questa affermazione ce li segnali. Ribadisco, che dalle verifiche fatte dai nostri uffici, escludo che Abaco faccia pagare questa imposta per la quale è prevista l'esenzione di legge."
Il consigliere Facci si dichiara soddisfatto.