QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'IMPIANTO NATATORIO "STERLINO"
"Il Coni ha concesso una proroga all'impianto dello Sterlino solo fino al 31 dicembre 2011. Il Comune vuole sedersi ad un tavolo con tutti i soggetti interessati per arrivare a una soluzione positiva entro fine anno".
Questa, in sintesi, l...
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"Il Coni ha concesso una proroga all'impianto dello Sterlino solo fino al 31 dicembre 2011. Il Comune vuole sedersi ad un tavolo con tutti i soggetti interessati per arrivare a una soluzione positiva entro fine anno".
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore a Lavori pubblici e Sport Luca Rizzo Nervo all'interpellanza presentata oggi in sede di Question time dal consigliere Lorenzo Tomassini.
Interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PDL):
"Premesso che il Presidente dell’AICS, con nota del 18/8/2011, ha esternato tutta la propria preoccupazione per il futuro della gestione dell’Impianto natatorio “Sterlino”; che , per quanto denunciato dal gestore, il CONI, proprietario dell’impianto sportivo, avrebbe disdetto la convenzione con il Comune di Bologna dal cui AICS aveva ricevuto l’impianto;
interpella il Sindaco e la Giunta per sapere:
1) se la disdetta del CONI sia realmente stata formalizzata al Comune;
2) in caso affermativo, i motivi che hanno determinato simile situazione;
3) come il Comune intenderà fronteggiare la situazione e risolvere i problemi che inevitabilmente riguarderanno società e enti di promozione sportiva.
Risposta dell'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo:
"Il Coni è un ente di promozione sportiva che ha come finalità quella di promuovere lo sport, la pratica sportiva a partire dai giovani e per formare anche gli atleti che onorano con le loro prestazioni l’Italia nei vari campionati nazionali, internazionali e alle olimpiadi.
Purtroppo ci siamo trovati di fronte ad un interlocutore che ci ha dimostrato molto poca attenzione. Tra l’altro alla già paradossale vicenda dello Sterlino si è aggiunta in questa ore la soppressione dei comitati provinciali del Coni, mantenendo solo quello nazionale. Il contributo che invece il Coni provinciale, anche attraverso il presidente Renato Rizzoli, ha dato alla diffusione e promozione dello sport in questa città è altissimo sia in termini di quantità che di qualità. Anche questa decisione ci è difficilmente comprensibili.
La città si è mostrata unita sulla vicenda dello Sterlino per la salvaguardia della piscina e della sua importante palestra. Da 40 anni questo impianto sportivo svolge una funzione pubblica, sul quale insiste un terzo dell’attività natatoria della nostra città, in cui si allenano importanti campioni, una su tutte Martina Grimaldi. Lo Sterlino negli anni è stato mantenuto dal Comune di Bologna nonostante la proprietà fosse del Coni. Gli interventi manutentivi al Comune di Bologna sono costati oltre 600.000 euro l’anno.
E’ per questo che risulta incomprensibile la modalità perentoria e unilaterale di una decisione da parte del Coni di chiudere l’impianto dello Sterlino. I motivi? Ignoti. Una scelta non condivisa né con il Comune di Bologna, né con i gestori; l’unica motivazione fornita è che lo Sterlino non risulta essere un impianto strategico per il Coni nazionale.
Da qui è nata una lunga questione che ha visto molti passaggi: una gara che è andata deserta, forse per una cifra troppo alta, l’impegno della Fondazione Carisbo che ha vagliato il possibile acquisto dell’impianto che ha però portato all’impossibilità dell’acquisto stesso, pur confermando la volontà di un intervento di ristrutturazione della struttura e la possibilità di accollarsi i costi della manutenzione straordinaria dell’impianto.
Lo Sterlino è un impianto ad uso pubblico reso tale da strumenti urbanistici che lo vincolano ad uso pubblico ora e negli anni a venire, e la possibilità che potesse vedere come interlocutore, per un’eventuale alienazione, da parte del Coni solo il Comune di Bologna è in campo. Ci siamo fatti parte diligente, pur nel momento complesso del bilancio del Comune, per trovare delle modalità per arrivare a un’acquisizione da parte nostra. In luglio nella sede del Coni Servizi ci siamo impegnati ad arrivare in tempi rapidi a questa decisione, non oltre la data di fine anno. Abbiamo chiesto solo una proroga annuale della convenzione che consentisse la programmazione natatoria, ribadendo in una lettera del sindaco come fossero insufficienti proroghe parziali. Il Coni però ci ha concesso solo una proroga di tre mesi. Il Comune di Bologna vuole sedersi ad un tavolo con tutti i soggetti interessati per arrivare a una soluzione positiva".
Il consigliere Tomassini si dichiara: soddisfatto.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore a Lavori pubblici e Sport Luca Rizzo Nervo all'interpellanza presentata oggi in sede di Question time dal consigliere Lorenzo Tomassini.
Interpellanza del consigliere Lorenzo Tomassini (PDL):
"Premesso che il Presidente dell’AICS, con nota del 18/8/2011, ha esternato tutta la propria preoccupazione per il futuro della gestione dell’Impianto natatorio “Sterlino”; che , per quanto denunciato dal gestore, il CONI, proprietario dell’impianto sportivo, avrebbe disdetto la convenzione con il Comune di Bologna dal cui AICS aveva ricevuto l’impianto;
interpella il Sindaco e la Giunta per sapere:
1) se la disdetta del CONI sia realmente stata formalizzata al Comune;
2) in caso affermativo, i motivi che hanno determinato simile situazione;
3) come il Comune intenderà fronteggiare la situazione e risolvere i problemi che inevitabilmente riguarderanno società e enti di promozione sportiva.
Risposta dell'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo:
"Il Coni è un ente di promozione sportiva che ha come finalità quella di promuovere lo sport, la pratica sportiva a partire dai giovani e per formare anche gli atleti che onorano con le loro prestazioni l’Italia nei vari campionati nazionali, internazionali e alle olimpiadi.
Purtroppo ci siamo trovati di fronte ad un interlocutore che ci ha dimostrato molto poca attenzione. Tra l’altro alla già paradossale vicenda dello Sterlino si è aggiunta in questa ore la soppressione dei comitati provinciali del Coni, mantenendo solo quello nazionale. Il contributo che invece il Coni provinciale, anche attraverso il presidente Renato Rizzoli, ha dato alla diffusione e promozione dello sport in questa città è altissimo sia in termini di quantità che di qualità. Anche questa decisione ci è difficilmente comprensibili.
La città si è mostrata unita sulla vicenda dello Sterlino per la salvaguardia della piscina e della sua importante palestra. Da 40 anni questo impianto sportivo svolge una funzione pubblica, sul quale insiste un terzo dell’attività natatoria della nostra città, in cui si allenano importanti campioni, una su tutte Martina Grimaldi. Lo Sterlino negli anni è stato mantenuto dal Comune di Bologna nonostante la proprietà fosse del Coni. Gli interventi manutentivi al Comune di Bologna sono costati oltre 600.000 euro l’anno.
E’ per questo che risulta incomprensibile la modalità perentoria e unilaterale di una decisione da parte del Coni di chiudere l’impianto dello Sterlino. I motivi? Ignoti. Una scelta non condivisa né con il Comune di Bologna, né con i gestori; l’unica motivazione fornita è che lo Sterlino non risulta essere un impianto strategico per il Coni nazionale.
Da qui è nata una lunga questione che ha visto molti passaggi: una gara che è andata deserta, forse per una cifra troppo alta, l’impegno della Fondazione Carisbo che ha vagliato il possibile acquisto dell’impianto che ha però portato all’impossibilità dell’acquisto stesso, pur confermando la volontà di un intervento di ristrutturazione della struttura e la possibilità di accollarsi i costi della manutenzione straordinaria dell’impianto.
Lo Sterlino è un impianto ad uso pubblico reso tale da strumenti urbanistici che lo vincolano ad uso pubblico ora e negli anni a venire, e la possibilità che potesse vedere come interlocutore, per un’eventuale alienazione, da parte del Coni solo il Comune di Bologna è in campo. Ci siamo fatti parte diligente, pur nel momento complesso del bilancio del Comune, per trovare delle modalità per arrivare a un’acquisizione da parte nostra. In luglio nella sede del Coni Servizi ci siamo impegnati ad arrivare in tempi rapidi a questa decisione, non oltre la data di fine anno. Abbiamo chiesto solo una proroga annuale della convenzione che consentisse la programmazione natatoria, ribadendo in una lettera del sindaco come fossero insufficienti proroghe parziali. Il Coni però ci ha concesso solo una proroga di tre mesi. Il Comune di Bologna vuole sedersi ad un tavolo con tutti i soggetti interessati per arrivare a una soluzione positiva".
Il consigliere Tomassini si dichiara: soddisfatto.