QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE PROTESI DIFETTOSE
L'azienda ASL di Bologna non ha mai acquistato o utilizzato protesi mammarie prodotte dal fabbricante francese Pip (Poly Implant Prothèse), e distribuite da G.F. Electromedics, in seguito ritirate dal commercio per motivi di sicurezza sanitaria. L'...
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L'azienda ASL di Bologna non ha mai acquistato o utilizzato protesi mammarie prodotte dal fabbricante francese Pip (Poly Implant Prothèse), e distribuite da G.F. Electromedics, in seguito ritirate dal commercio per motivi di sicurezza sanitaria. L'azienda ASL provvederà comunque a promuovere un'informazione adeguata e rassicurante. Per l'istituzione del registro delle protesi mammarie, prevista dal Ddl approvato in data 19 febbraio 2011, occorre attendere la conclusione dell'iter attuativo del decreto.
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, nella seduta odierna di Question time, risponde alla consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alle protesi difettose.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):
"Nell'ambiente medico già da febbraio 2010 si sapeva che in Francia circolavano protesi al seno,al silicone difettose che avevano un rischio di rottura 2 volte superiore alle comuni protesi mammarie con fuoriuscita del silicone utilizzato che, tra l'altro, era di origine industriale e non medico, con rischi notevoli per la salute.
Le protesi PIP(poly implant prothese) sono state ritirate dal commercio dall'Agenzia per la sicurezza sanitaria francese nel marzo 2010 e l’80% delle stesse era stata venduta fuori dalla Francia, pare che 4.500 protesi siano state impiantate in Italia,su un totale di 30.000 impianti.
Dato che la ex sottosegretaria alla Salute Francesca Martini, in collaborazione con i chirurghi estetici e plastici, il 19/02/2011 aveva promosso un ddl sull'istituzione di un registro nazionale e regionale degli impianti protesici mammari, al fine di rendere obbligatoria la piena tracciabilità delle protesi mammarie come per le protesi articolari, chiedo all'assessore Rizzo Nervo se corrisponde al vero:
- che siano state impiantate protesi di questo tipo sul territorio comunale;
- cosa sia stato messo in atto per fronteggiare l'emergenza sanitaria
- a che punto sia l'istituzione del registro delle protesi mammarie;
Un cordiale saluto."
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Grazie presidente. L'azienda ASL di Bologna non ha mai acquistato o utilizzato protesi mammarie prodotte dal fabbricante francese Pip (Poly Implant Prothèse), e distribuite da G.F. Electromedics. Pur non avendo mai utilizzato le protesi mammarie in questione, il 7 aprile 2010, il dipartimento Farmaceutico ha trasmesso al direttore dell'unità operativa di Chirurgia plastica e al coordinatore della sala operatoria di Chirurgia plastica dell'Ospedale Bellaria, per opportuna conoscenza, la comunicazione urgente del ministro riguardante il ritiro immediato delle protesi in questione. L'azienda ha dato comunicazione che provvederà in tempi stretti a promuovere un'informazione adeguata e rassicurante per le donne bolognesi che hanno impiantato protesi mammarie in seguito ad un intervento nelle strutture sanitarie della ASL di Bologna. Infine, per quanto riguarda l'istituzione del registro delle protesi mammarie, è bene ricordare che esso è previsto dal Ddl approvato in data 19 febbraio 2011 dal Consiglio dei Ministri, il cui iter attuativo, però, è ancora in corso. E' facile immaginare che la vicenda in questione acceleri questo processo e quindi, ovviamente, Bologna si renderà necessariamente disponibile all'istituzione di questo registro."
La consigliera Mirka Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, nella seduta odierna di Question time, risponde alla consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) in merito alle protesi difettose.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):
"Nell'ambiente medico già da febbraio 2010 si sapeva che in Francia circolavano protesi al seno,al silicone difettose che avevano un rischio di rottura 2 volte superiore alle comuni protesi mammarie con fuoriuscita del silicone utilizzato che, tra l'altro, era di origine industriale e non medico, con rischi notevoli per la salute.
Le protesi PIP(poly implant prothese) sono state ritirate dal commercio dall'Agenzia per la sicurezza sanitaria francese nel marzo 2010 e l’80% delle stesse era stata venduta fuori dalla Francia, pare che 4.500 protesi siano state impiantate in Italia,su un totale di 30.000 impianti.
Dato che la ex sottosegretaria alla Salute Francesca Martini, in collaborazione con i chirurghi estetici e plastici, il 19/02/2011 aveva promosso un ddl sull'istituzione di un registro nazionale e regionale degli impianti protesici mammari, al fine di rendere obbligatoria la piena tracciabilità delle protesi mammarie come per le protesi articolari, chiedo all'assessore Rizzo Nervo se corrisponde al vero:
- che siano state impiantate protesi di questo tipo sul territorio comunale;
- cosa sia stato messo in atto per fronteggiare l'emergenza sanitaria
- a che punto sia l'istituzione del registro delle protesi mammarie;
Un cordiale saluto."
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"Grazie presidente. L'azienda ASL di Bologna non ha mai acquistato o utilizzato protesi mammarie prodotte dal fabbricante francese Pip (Poly Implant Prothèse), e distribuite da G.F. Electromedics. Pur non avendo mai utilizzato le protesi mammarie in questione, il 7 aprile 2010, il dipartimento Farmaceutico ha trasmesso al direttore dell'unità operativa di Chirurgia plastica e al coordinatore della sala operatoria di Chirurgia plastica dell'Ospedale Bellaria, per opportuna conoscenza, la comunicazione urgente del ministro riguardante il ritiro immediato delle protesi in questione. L'azienda ha dato comunicazione che provvederà in tempi stretti a promuovere un'informazione adeguata e rassicurante per le donne bolognesi che hanno impiantato protesi mammarie in seguito ad un intervento nelle strutture sanitarie della ASL di Bologna. Infine, per quanto riguarda l'istituzione del registro delle protesi mammarie, è bene ricordare che esso è previsto dal Ddl approvato in data 19 febbraio 2011 dal Consiglio dei Ministri, il cui iter attuativo, però, è ancora in corso. E' facile immaginare che la vicenda in questione acceleri questo processo e quindi, ovviamente, Bologna si renderà necessariamente disponibile all'istituzione di questo registro."
La consigliera Mirka Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.