QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLE AFFISSIONI ABUSIVE DI MANIFESTI DI PROPAGANDA ELETTORALE
L'assessore Luca Rizzo Nervo ha risposta all'interpellanza del consigliere Massimo Bugani, nel corso del Question time di oggi, sul numero delle affissioni abusive di manifesti di propaganda elettorale.
L'interpellanza del consigliere Massimo Bugan...
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L'assessore Luca Rizzo Nervo ha risposta all'interpellanza del consigliere Massimo Bugani, nel corso del Question time di oggi, sul numero delle affissioni abusive di manifesti di propaganda elettorale.
L'interpellanza del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"Premesso che: in data 5 luglio 2011, io sottoscritto, ho ricevuto un verbale di accertata violazione in materia di disciplina elettorale, poiché è stata accertata, da parte della polizia municipale, l'affissione di n.1 manifesto di propaganda elettorale, a favore del M5S, fuori dagli spazi concessi per la propaganda elettorale diretta, con committente responsabile Massimo Bugani; ai sensi dell’articolo 15 comma 17 legge 515/1993, per la suddetta violazione si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da € 103 a € 1032; il pagamento in misura ridotta non è ammesso ai sensi dell’art. 15 comma 19 legge 515/1993;
Considerato che: il M5S, ad esclusione di questo errore involontario giustamente sanzionato, a differenza delle altre forze politiche che hanno partecipato alla campagna elettorale è sempre stato molto attento nel rispetto degli spazi ad esso attribuiti; sono stati innumerevoli i manifesti affissi abusivamente di cui abbiamo dato prova con foto e video durante la campagna elettorale, con qualche eccezione particolarmente deprecabile che riguarda alcuni colleghi consiglieri qui presenti; alcuni candidati hanno addirittura invaso le plance con manifesti abusivi, andando spesso a coprire i manifesti di altri candidati che erano regolarmente affissi nel proprio spazio, creando così evidentemente un grave danno alla par condicio;
Interpella la Giunta Comunale per sapere: se l’amministrazione intende far rispettare le regole con la massima intransigenza moltiplicando la sanzione amministrativa minima da 103 € per il numero effettivo dei manifesti abusivi verbalizzati dalla polizia municipale; se intende condonare tali sanzioni concedendo l'applicazione del decreto “mille proroghe” sfruttando il vergognoso emendamento 2336; il numero totale dei verbali notificati dalla polizia municipale relativi alle affissioni abusive e divisi per le forze politiche a cui fanno riferimento."
La risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo:
"La situazione di Bologna, cosa che non toglie la responsabilità specifica, è limitata rispetto ad altre città. Rispetto all'ultima tornata elettorale amministrativa la Polizia municipale riferisce che sono stati notificati complessivamente 133 verbali riguardanti affissioni abusive di manifesti di propaganda elettorale. Tali verbali risultano così suddivisi rispetto ai candidati sindaco: Manes Bernardini 106 verbali, Virginio Merola 14, Daniele Corticelli 5, Stefano Aldrovandi 4, Elisabetta Avanzi 2, Massimo Bugani e Michele Terra 1.
Si specifica che le determinazioni riguardanti l'applicazione dei provvedimenti sanzionatori sono di competenza del Prefetto. Come già citato dal consigliere Bugani stesso è prevista (dal cosiddetto decreto Milleproroghe) la possibilità di una norma che in qualche modo salvaguarda la possibilità di un pagamento forfettario".
Il consigliere Massimo Bugani si dichiara: non soddisfatto.
L'interpellanza del consigliere Massimo Bugani (M5S):
"Premesso che: in data 5 luglio 2011, io sottoscritto, ho ricevuto un verbale di accertata violazione in materia di disciplina elettorale, poiché è stata accertata, da parte della polizia municipale, l'affissione di n.1 manifesto di propaganda elettorale, a favore del M5S, fuori dagli spazi concessi per la propaganda elettorale diretta, con committente responsabile Massimo Bugani; ai sensi dell’articolo 15 comma 17 legge 515/1993, per la suddetta violazione si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da € 103 a € 1032; il pagamento in misura ridotta non è ammesso ai sensi dell’art. 15 comma 19 legge 515/1993;
Considerato che: il M5S, ad esclusione di questo errore involontario giustamente sanzionato, a differenza delle altre forze politiche che hanno partecipato alla campagna elettorale è sempre stato molto attento nel rispetto degli spazi ad esso attribuiti; sono stati innumerevoli i manifesti affissi abusivamente di cui abbiamo dato prova con foto e video durante la campagna elettorale, con qualche eccezione particolarmente deprecabile che riguarda alcuni colleghi consiglieri qui presenti; alcuni candidati hanno addirittura invaso le plance con manifesti abusivi, andando spesso a coprire i manifesti di altri candidati che erano regolarmente affissi nel proprio spazio, creando così evidentemente un grave danno alla par condicio;
Interpella la Giunta Comunale per sapere: se l’amministrazione intende far rispettare le regole con la massima intransigenza moltiplicando la sanzione amministrativa minima da 103 € per il numero effettivo dei manifesti abusivi verbalizzati dalla polizia municipale; se intende condonare tali sanzioni concedendo l'applicazione del decreto “mille proroghe” sfruttando il vergognoso emendamento 2336; il numero totale dei verbali notificati dalla polizia municipale relativi alle affissioni abusive e divisi per le forze politiche a cui fanno riferimento."
La risposta dell'assessore Luca Rizzo Nervo:
"La situazione di Bologna, cosa che non toglie la responsabilità specifica, è limitata rispetto ad altre città. Rispetto all'ultima tornata elettorale amministrativa la Polizia municipale riferisce che sono stati notificati complessivamente 133 verbali riguardanti affissioni abusive di manifesti di propaganda elettorale. Tali verbali risultano così suddivisi rispetto ai candidati sindaco: Manes Bernardini 106 verbali, Virginio Merola 14, Daniele Corticelli 5, Stefano Aldrovandi 4, Elisabetta Avanzi 2, Massimo Bugani e Michele Terra 1.
Si specifica che le determinazioni riguardanti l'applicazione dei provvedimenti sanzionatori sono di competenza del Prefetto. Come già citato dal consigliere Bugani stesso è prevista (dal cosiddetto decreto Milleproroghe) la possibilità di una norma che in qualche modo salvaguarda la possibilità di un pagamento forfettario".
Il consigliere Massimo Bugani si dichiara: non soddisfatto.