QUESTION TIME: CHIARIMENTI SULL'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Questa amministrazione è convinta che la civiltà di una città si dimostri anche e soprattutto nella qualità e accessibilità fornita a tutti i cittadini, ma a partire dalle persone più fragili, che una città accessibile per le persone più fra...
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Questa amministrazione è convinta che la civiltà di una città si dimostri anche e soprattutto nella qualità e accessibilità fornita a tutti i cittadini, ma a partire dalle persone più fragili, che una città accessibile per le persone più fragili sia una città a misura del cittadino in generale e che quindi l'attenzione per l'abbattimento delle barriere architettoniche debba crescere molto rispetto al passato. Attualmente, oltre all'adeguamento dei marciapiedi, è in atto un progressivo adeguamento dei passaggi pedonali semaforizzati e di quelli che sono di solo attraversamento, da effettuare con diverse priorità. E' in corso, inoltre, un programma condiviso con associazioni di ipovedenti nazionali e locali, per la realizzazione di 11 incroci con attraversamenti dotati di percorso tattilo plantare con linguaggio Logo.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alla Sanità Rizzo Nervo all'interpellanza del consigliere Carella (PdL) sull'abbattimento delle barriere architettoniche.
Interpellanza del consigliere Daniele Carella (PdL):
1)se è a conoscenza del Sindaco il fatto che a Bologna sia mai stato pensato e realizzato un puntuale censimento delle barriere architettoniche presenti in città ed in caso affermativo lo si rendesse pubblico aggiornandolo via via che le barriere vengono superate.
Nel probabile caso, purtroppo negativo, rispetto alla prima domanda,
2)se non ritiene che sarebbe proficuo e utile organizzarlo ed effettuarlo,al fine di poter stilare una scaletta prioritaria che ne consenta l'abbattimento nella misura più ampia possibile, coinvolgendo ed incentivando in questo processo di civiltà anche i soggetti privati;
3)Quanti sono attualmente i bagni pubblici in Bologna e la loro dislocazione e quanti di questi sono concretamente e facilmente usufruibili da chi si muove con ausili meccanici, tipo le carrozzine manuali e/o elettriche;
4)Quanti sono comunque nel complesso i bagni a "pubblica usufruibilità", tipo quelli dei pubblici esercizi e/o delle strutture aperte al pubblico e quanti di questi sono concretamente e facilmente utilizzabili da coloro indicati nel punto precedente;
5)Cosa pensa comunque di fare in materia l'Amministrazione ovvero se esistano dei progetti sul tema e quali;
6)Cosa pensa il Sindaco del fatto che attualmente e sin dalla loro istituzione, gli uffici del Difensore Civico e quello del Garante delle Persone Private della Libertà non sono raggiungibili da chi si muove in carrozzina e cosa pensa di fare nel merito;
7)Quanti e dove sono,comunque, gli uffici pubblici non raggiungibili in base alle conoscenze dell'amministrazione e cosa intenda fare la stessa nel merito,a prescindere dalle varie competenze.
Risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"E' una domanda molto articolata, rispetto alla quale le chiedo la disponibilità di fornirle parte delle risposte in forma scritta, perché vorrei dedicare il tempo che ho a disposizione per una riflessione di carattere specifico ma anche generale rispetto al tema che lei pone. Anch'io credo che questa amministrazione sia molto convinta che la civiltà di una città si dimostri anche e soprattutto sulla qualità e sulla accessibilità fornita a tutti i cittadini, ma a partire dalle persone più fragili, che una città accessibile per le persone più fragili sia una città a misura del cittadino in generale e che quindi davvero questa attenzione debba crescere e molto. In questa direzione la volontà, peraltro lei richiamava l'assenza di un riferimento specifico nel programma di mandato, ma nel programma elettorale del sindaco Merola vi è un richiamo molto forte e importante sul tema dell'accessibilità con l'idea di una Bologna davvero per tutti. Quindi credo che vada fatto su questo tema uno sforzo maggiore di quello fatto negli anni scorsi. Credo che sia una buona idea e non è una cosa ad oggi realizzata, costruire una puntuale banca dati delle barriere architettoniche oggi presenti in questa città e una puntuale banca dati che possa consentire anche ai cittadini e alle persone con difficoltà motorie, di segnalare ulteriormente, perché sappiamo che è una situazione che a volte, per quanto il monitoraggio è già fatto, è in continua evoluzione. Pertanto una banca dati che possa essere continuamente implementata dalle segnalazioni dei cittadini e con la conseguente presa in carico da parte del comune. Certamente c'è la necessità, e non faccio fatica a riconoscere che alcune scelte sono state da questo punto di vista scelte che hanno mostrato una disattenzione, certamente parte di questo problema si può risolvere attraverso una valutazione riguardo agli uffici pubblici di una collocazione che tenga conto di una fruibilità e di una accessibilità per tutti, cosa che non sempre succede. Ovviamente, ripeto, la mancanza di un quadro di riferimento puntuale e organico come lei propone, come io riconosco essere utile, non ha impedito in questi anni di intervenire sulle barriere architettoniche.
E' in atto un progressivo adeguamento dei passaggi pedonali semaforizzati e di quelli che sono di solo attraversamento da effettuare con diverse priorità. Intanto quando vengono rifatti totalmente i marciapiedi questa attenzione c'è, come quando viene rifatta la pavimentazione del marciapiede; quando un disabile ne faccia richiesta specifica, attraverso l'URP o gli uffici comunali, indicando, durante un sopralluogo che viene fatto con i tecnici dei Lavori Pubblici, il percorso abituale fatto e gli effettivi impedimenti e il numero dei passaggi necessari; quando venga segnalato direttamente da un quartiere o quando venga richiesto a corredo di una ordinanza di istituzione di un parcheggio per invalidi.
La necessità di individuare i criteri di priorità sopraddetti nella esecuzione degli interventi di messa a norma dipende dalla compatibilità con le risorse disponibili. L'abbattimento di barriere architettoniche mediante abbassamento dei bordi del marciapiede e la costruzione di rampe e raccordi di accesso ha un costo minimo di 450 euro, mentre l'abbattimento di barriere architettoniche su spartitraffico, mediante taglio, ha un costo minimo di 550 euro.
Gli abbattimenti di barriere su marciapiedi eseguiti dal 2008 a oggi sono 211: di cui 80 nel 2008, 67 nel 2009, 50 nel 2010 e 14 fino a ora nel 2011.
Il numero di interventi eseguiti nell'ambito del ripristino di marciapiedi è sostanzialmente costante, nel numero di circa 24 all'anno. Invece il numero delle richieste da dei cittadini disabili è in diminuzione, segno che in parte si sta intervenendo, però io credo anche che la diminuzione delle richieste sia fatta proprio della consapevolezza della difficoltà del percorso di comunicazione, a volte degli impedimenti e anche della consapevolezza che il comune può intervenire in ambito di programmazione a fronte delle poche risorse disponibili.
Attualmente è in corso un programma condiviso con associazioni di ipovedenti nazionali e locali, di realizzazione di 11 incroci con attraversamenti dotati di percorso tattilo plantare con linguaggio logo: in via Marzabotto, all'accesso di piazza S. Stefano, in via Matteotti- Jacopo della Quercia e Matteotti- Carracci, incrocio di porta D'Azeglio - S. Mamolo, incrocio di porta Castiglione in direzione dei Giardini Margherita, incrocio di Andrea Costa e via S. Isaia, in via Massarenti - via Alvisi, in via Emilia all'incrocio con via Normandia, incrocio Bentini - Sant'Anna, all'incrocio su viale Carducci e tra via Bentini e via Gorkij. Quindi attraversamenti in corso di realizzazione. secondo la norma vigente gli attraversamenti pedonali presidiati con semaforo dovrebbero essere dotati di un pulsante di attivazione del cicalino guida per non vedenti. La collocazione dei cicalini guida a chiamata, attivati dai non vedenti è effettuata mediante appositi investimenti: i dispositivi acustici per gli impianti semaforici vengono gestiti dal settore Lavori Pubblici ovviamente in coordinamento con il settore Mobilità. L'installazione di nuovi impianti avviene oggi primariamente a fronte di interventi di altri soggetti e non per specifici progetti dell'amministrazione. Ad esempio ne sono stati fatti in relazione ai lavori del progetto Civis. Nel caso di intervento sugli impianti semaforici è comunque necessario procedere con l'installazione di tali dispositivi. Attualmente non sono previsti interventi di tale natura. Dal punto di vista gestionale infatti, tali dispositivi presentano alcune criticità in quanto oggetto purtroppo di continui danneggiamenti se non di veri e propri atti di vandalismo.
Per quanto riguarda le altre domande si fornisce l'elenco dei bagni con accesso ai disabili:

Infine, per quanto riguarda la richiesta circa gli uffici pubblici non raggiungibili in base alle conoscenze dell'amministrazione ecco la situazione attuale:

Questi sono alcuni elenchi, ovviamente sono molti altri uffici pubblici che oggi presentano oggettive difficoltà. Mi riservo di precisare ulteriormente gli aspetti che non riesco a trattare per motivi di tempo in forma scritta."
Il consigliere Carella si dichiara parzialmente soddisfatto.
Questa, in sintesi, la risposta dell'assessore alla Sanità Rizzo Nervo all'interpellanza del consigliere Carella (PdL) sull'abbattimento delle barriere architettoniche.
Interpellanza del consigliere Daniele Carella (PdL):
1)se è a conoscenza del Sindaco il fatto che a Bologna sia mai stato pensato e realizzato un puntuale censimento delle barriere architettoniche presenti in città ed in caso affermativo lo si rendesse pubblico aggiornandolo via via che le barriere vengono superate.
Nel probabile caso, purtroppo negativo, rispetto alla prima domanda,
2)se non ritiene che sarebbe proficuo e utile organizzarlo ed effettuarlo,al fine di poter stilare una scaletta prioritaria che ne consenta l'abbattimento nella misura più ampia possibile, coinvolgendo ed incentivando in questo processo di civiltà anche i soggetti privati;
3)Quanti sono attualmente i bagni pubblici in Bologna e la loro dislocazione e quanti di questi sono concretamente e facilmente usufruibili da chi si muove con ausili meccanici, tipo le carrozzine manuali e/o elettriche;
4)Quanti sono comunque nel complesso i bagni a "pubblica usufruibilità", tipo quelli dei pubblici esercizi e/o delle strutture aperte al pubblico e quanti di questi sono concretamente e facilmente utilizzabili da coloro indicati nel punto precedente;
5)Cosa pensa comunque di fare in materia l'Amministrazione ovvero se esistano dei progetti sul tema e quali;
6)Cosa pensa il Sindaco del fatto che attualmente e sin dalla loro istituzione, gli uffici del Difensore Civico e quello del Garante delle Persone Private della Libertà non sono raggiungibili da chi si muove in carrozzina e cosa pensa di fare nel merito;
7)Quanti e dove sono,comunque, gli uffici pubblici non raggiungibili in base alle conoscenze dell'amministrazione e cosa intenda fare la stessa nel merito,a prescindere dalle varie competenze.
Risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:
"E' una domanda molto articolata, rispetto alla quale le chiedo la disponibilità di fornirle parte delle risposte in forma scritta, perché vorrei dedicare il tempo che ho a disposizione per una riflessione di carattere specifico ma anche generale rispetto al tema che lei pone. Anch'io credo che questa amministrazione sia molto convinta che la civiltà di una città si dimostri anche e soprattutto sulla qualità e sulla accessibilità fornita a tutti i cittadini, ma a partire dalle persone più fragili, che una città accessibile per le persone più fragili sia una città a misura del cittadino in generale e che quindi davvero questa attenzione debba crescere e molto. In questa direzione la volontà, peraltro lei richiamava l'assenza di un riferimento specifico nel programma di mandato, ma nel programma elettorale del sindaco Merola vi è un richiamo molto forte e importante sul tema dell'accessibilità con l'idea di una Bologna davvero per tutti. Quindi credo che vada fatto su questo tema uno sforzo maggiore di quello fatto negli anni scorsi. Credo che sia una buona idea e non è una cosa ad oggi realizzata, costruire una puntuale banca dati delle barriere architettoniche oggi presenti in questa città e una puntuale banca dati che possa consentire anche ai cittadini e alle persone con difficoltà motorie, di segnalare ulteriormente, perché sappiamo che è una situazione che a volte, per quanto il monitoraggio è già fatto, è in continua evoluzione. Pertanto una banca dati che possa essere continuamente implementata dalle segnalazioni dei cittadini e con la conseguente presa in carico da parte del comune. Certamente c'è la necessità, e non faccio fatica a riconoscere che alcune scelte sono state da questo punto di vista scelte che hanno mostrato una disattenzione, certamente parte di questo problema si può risolvere attraverso una valutazione riguardo agli uffici pubblici di una collocazione che tenga conto di una fruibilità e di una accessibilità per tutti, cosa che non sempre succede. Ovviamente, ripeto, la mancanza di un quadro di riferimento puntuale e organico come lei propone, come io riconosco essere utile, non ha impedito in questi anni di intervenire sulle barriere architettoniche.
E' in atto un progressivo adeguamento dei passaggi pedonali semaforizzati e di quelli che sono di solo attraversamento da effettuare con diverse priorità. Intanto quando vengono rifatti totalmente i marciapiedi questa attenzione c'è, come quando viene rifatta la pavimentazione del marciapiede; quando un disabile ne faccia richiesta specifica, attraverso l'URP o gli uffici comunali, indicando, durante un sopralluogo che viene fatto con i tecnici dei Lavori Pubblici, il percorso abituale fatto e gli effettivi impedimenti e il numero dei passaggi necessari; quando venga segnalato direttamente da un quartiere o quando venga richiesto a corredo di una ordinanza di istituzione di un parcheggio per invalidi.
La necessità di individuare i criteri di priorità sopraddetti nella esecuzione degli interventi di messa a norma dipende dalla compatibilità con le risorse disponibili. L'abbattimento di barriere architettoniche mediante abbassamento dei bordi del marciapiede e la costruzione di rampe e raccordi di accesso ha un costo minimo di 450 euro, mentre l'abbattimento di barriere architettoniche su spartitraffico, mediante taglio, ha un costo minimo di 550 euro.
Gli abbattimenti di barriere su marciapiedi eseguiti dal 2008 a oggi sono 211: di cui 80 nel 2008, 67 nel 2009, 50 nel 2010 e 14 fino a ora nel 2011.
Il numero di interventi eseguiti nell'ambito del ripristino di marciapiedi è sostanzialmente costante, nel numero di circa 24 all'anno. Invece il numero delle richieste da dei cittadini disabili è in diminuzione, segno che in parte si sta intervenendo, però io credo anche che la diminuzione delle richieste sia fatta proprio della consapevolezza della difficoltà del percorso di comunicazione, a volte degli impedimenti e anche della consapevolezza che il comune può intervenire in ambito di programmazione a fronte delle poche risorse disponibili.
Attualmente è in corso un programma condiviso con associazioni di ipovedenti nazionali e locali, di realizzazione di 11 incroci con attraversamenti dotati di percorso tattilo plantare con linguaggio logo: in via Marzabotto, all'accesso di piazza S. Stefano, in via Matteotti- Jacopo della Quercia e Matteotti- Carracci, incrocio di porta D'Azeglio - S. Mamolo, incrocio di porta Castiglione in direzione dei Giardini Margherita, incrocio di Andrea Costa e via S. Isaia, in via Massarenti - via Alvisi, in via Emilia all'incrocio con via Normandia, incrocio Bentini - Sant'Anna, all'incrocio su viale Carducci e tra via Bentini e via Gorkij. Quindi attraversamenti in corso di realizzazione. secondo la norma vigente gli attraversamenti pedonali presidiati con semaforo dovrebbero essere dotati di un pulsante di attivazione del cicalino guida per non vedenti. La collocazione dei cicalini guida a chiamata, attivati dai non vedenti è effettuata mediante appositi investimenti: i dispositivi acustici per gli impianti semaforici vengono gestiti dal settore Lavori Pubblici ovviamente in coordinamento con il settore Mobilità. L'installazione di nuovi impianti avviene oggi primariamente a fronte di interventi di altri soggetti e non per specifici progetti dell'amministrazione. Ad esempio ne sono stati fatti in relazione ai lavori del progetto Civis. Nel caso di intervento sugli impianti semaforici è comunque necessario procedere con l'installazione di tali dispositivi. Attualmente non sono previsti interventi di tale natura. Dal punto di vista gestionale infatti, tali dispositivi presentano alcune criticità in quanto oggetto purtroppo di continui danneggiamenti se non di veri e propri atti di vandalismo.
Per quanto riguarda le altre domande si fornisce l'elenco dei bagni con accesso ai disabili:
Infine, per quanto riguarda la richiesta circa gli uffici pubblici non raggiungibili in base alle conoscenze dell'amministrazione ecco la situazione attuale:
Questi sono alcuni elenchi, ovviamente sono molti altri uffici pubblici che oggi presentano oggettive difficoltà. Mi riservo di precisare ulteriormente gli aspetti che non riesco a trattare per motivi di tempo in forma scritta."
Il consigliere Carella si dichiara parzialmente soddisfatto.